Tina Turner

cantante statunitense-svizzera (1939-2023)

Tina Turner, pseudonimo di Anna Mae Bullock (Brownsville, 26 novembre 1939Küsnacht, 24 maggio 2023), è stata una cantante statunitense naturalizzata svizzera, tra le più famose e acclamate interpreti femminili della musica rock.

Tina Turner
Tina Turner in concerto nel 2009
NazionalitàBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Bandiera della Svizzera Svizzera
Genere[1]Pop
Rock
Rhythm and blues
Soul
Periodo di attività musicale1958 – 2009
EtichettaParlophone, Capitol
GruppiIke & Tina Turner
Album pubblicati20
Studio10
Live2
Colonne sonore2
Raccolte6
Sito ufficiale

Con una carriera lunga più di mezzo secolo, che va dagli anni sessanta agli anni duemila, è stata definita "la regina del rock 'n roll".[2] Nel 1991 è stata inserita assieme all'ex marito Ike Turner nella Rock and Roll Hall of Fame, e nel 1967 fu la prima artista afrostatunitense e la prima donna ad apparire sulla copertina della rivista Rolling Stone[3]. Nel 1986 ricevette una stella sulla Hollywood Walk of Fame[4].

Conseguì il primo successo commerciale tra gli anni sessanta e settanta assieme al marito Ike Turner formando il duo Ike & Tina Turner, con il quale incise singoli di fama internazionale come It's Gonna Work Out Fine, River Deep - Mountain High, Nutbush City Limits e, in particolare, la celebre cover di Proud Mary dei Creedence Clearwater Revival. I due divorziarono professionalmente nel 1976, al termine di un rapporto sentimentale travagliato, a cui seguì un periodo di oblìo commerciale per la Turner. Durante gli anni ottanta ritornò al grande successo internazionale con l'album Private Dancer del 1984, certificato platino in vari paesi con oltre dodici milioni di copie vendute e la hit What's Love Got to Do with It che divenne il suo unico primo posto nella U.S. Billboard Hot 100. Tale popolarità riacquisita continuò con singoli da Top 10 come Better Be Good to Me, Private Dancer, We Don't Need Another Hero, Typical Male, la cover di The Best di Bonnie Tyler e I Don't Wanna Fight. Nel 1999 pubblicò il suo ultimo album Twenty Four Seven mentre al termine del Tina!: 50th Anniversary Tour nel 2009 si ritirò dalle scene pubbliche.[5]

La Turner nel corso della sua carriera ha ricevuto dodici Grammy Awards, di cui otto competitivi e quattro onorari, oltre a tre Grammy Hall of Fame e un Grammy Lifetime Achievement Award. Nel dicembre del 2005 fu insignita del Kennedy Center Honors per le sue performance artistiche, entrando a far parte di una ristretta cerchia di artisti comprendente anche Aretha Franklin, Ray Charles, Little Richard e Chuck Berry[6]. Nel 2004 la rivista Rolling Stone l'ha inserita al 17º posto nella classifica dei migliori cantanti di sempre e al 63º posto nella classifica dei migliori artisti. Con oltre 100 milioni di copie vendute in tutto il mondo, la Turner è stata una delle artiste di maggior successo nella storia della rock music[7][8].

Nel 1993 è stato realizzato Tina - What's Love Got to Do with It, un film biografico sulla sua vita, adattato dalla sua omonima autobiografia. La Turner ha raccolto consensi anche come attrice, recitando nei film Tommy (1975), Mad Max oltre la sfera del tuono (1985) e Last Action Hero - L'ultimo grande eroe (1993).

Biografia modifica

Gli inizi e il duo Ike & Tina Turner modifica

 
Tina Turner nei primi anni settanta

Tina Turner nacque a Brownsville, nello stato del Tennessee, da Floyd Richard Bullock e Zelma Priscilla Currie. All'età di dieci anni cantava già nel coro della chiesa della sua città, dove il padre Richard era pastore. Nel 1956 i genitori si separarono; Anna Mae e la sorella Alline andarono a vivere a Saint Louis, dove Anna Mae incontrò il musicista Ike Turner. Nel 1958 registrarono il brano Boxtop che segnò il debutto discografico della cantante con lo pseudonimo Little Ann. Nel 1960, accompagnati dalle vocalist The Ikettes, pubblicarono A Fool in Love (primo singolo in cui fu utilizzato lo pseudonimo Tina Turner), che ottenne subito un notevole successo giungendo ai primi posti nelle classifiche internazionali. Tina e Ike si sposarono alla fine del 1960 a Tijuana, ma il matrimonio venne invalidato perché Ike non ottenne il divorzio dalla prima moglie; comunque Tina assunse il cognome di Ike.

Il primo singolo accreditato a Tina come artista solista, Too Many Ties That Bind fu pubblicato dall'etichetta Sonja Records nel 1964[9].

Tra gli anni sessanta e settanta il duo ottenne diversi successi tra cui Proud Mary, cover dei Creedence Clearwater Revival, che raggiunse il quarto posto nelle classifiche e diventò uno dei capisaldi del repertorio di Ike e Tina, assieme ad altri classici come River Deep - Mountain High e Nutbush City Limits, scritta dalla stessa Tina.

 
Ike & Tina Turner nel 1974

La relazione con Ike fu però funestata dai continui abusi di lui, esasperati dalla sua grave dipendenza dalla cocaina, situazione che compromise gravemente il suo rapporto con Tina, tanto da condurlo a commettere su di lei abusi verbali e fisici continuati. Fu proprio a seguito di uno di questi violenti litigi che, al culmine dell'esasperazione, la Turner fuggì dall'albergo di Dallas in cui la coppia si trovava durante una tappa del loro tour. Pochi mesi dopo, nel 1976, la cantante chiese istanza di divorzio, che fu finalizzato il 29 marzo 1978[10][11][12][13].

La carriera solista e l'oblio commerciale modifica

Nel 1975 apparve nell'iconico ruolo dell'Acid Queen, una prostituta tossicodipendente in Tommy, versione cinematografica del celebre musical degli Who diretto da Ken Russell. La sua performance fu acclamata dalla critica[14].

Tra il 1974 e il 1979 pubblicò quattro album da solista per la United Artists: Tina Turns the Country On! (1974), Acid Queen (1975), Rough (1978) e Love Explosion (1979), che non riscossero però alcun successo, non riuscendo a entrare in alcuna classifica musicale. Nonostante ciò, la Turner intensificò la sua attività dal vivo, seppure in piccoli locali di cabaret di Las Vegas, e in seguito in tutti gli Stati Uniti d'America, finanziata dal produttore della United Artists Michael Stewart, grazie anche alle numerose apparizioni televisive che mantenevano alta la sua popolarità. Nel 1977 tenne la sua prima tournée da solista in Australia, esperienza ripetuta nel 1979 col suo secondo tour Wild Lady of Rock 'n' Roll. Nello stesso anno lavorò anche in Italia come vedette fissa del varietà del sabato sera di Rai 1 Luna Park, condotto da Pippo Baudo e fu ospite anche al Festival di Sanremo.

La sua rinascita, sia personale che artistica, avvenne grazie all'incontro con Roger Davies, già manager di Olivia Newton-John, che decise di gestire la carriera della Turner a partire dal febbraio del 1980, intensificando la sua attività dal vivo sia negli Stati Uniti d'America sia in Europa, aprendo i concerti per Rod Stewart, che la volle accanto a sé anche durante una partecipazione al Saturday Night Live, e per tre spettacoli dei Rolling Stones. Si esibì inoltre con Chuck Berry. Nel 1982 incise una cover di Ball of Confusion dei The Temptations per il team di produzione del Regno Unito B.E.F. di Robert Cray, che divenne un successo nelle discoteche europee. Il videoclip del brano fu tra i primi per un'artista donna afrostatunitense a essere programmato in heavy-rotation su MTV.

La rinascita ed il grande successo modifica

In questo periodo, grazie al produttore e talent scout John S. Carter, che riuscì a vincere l'opposizione della Capitol Records a ingaggiare la Turner, e anche all'insistenza di David Bowie, suo amico ed estimatore, ottenne un contratto discografico per tre album[15]. Nel 1983 pubblicò una cover del brano di Al Green Let's Stay Together che riscosse un grande successo soprattutto nel Regno Unito e la riportò in classifica negli Stati Uniti.

Nel 1984 avvenne il definitivo rilancio grazie all'album Private Dancer, un successo da oltre dodici milioni di copie vendute in tutto il mondo che la rilanciò come star internazionale. Dall'album furono estratti numerosi singoli di grande successo, tra cui What's Love Got to Do with It, che ha toccato la vetta dei singoli più venduti della Billboard Hot 100 negli Stati Uniti, rimanendovi per tre settimane. Il brano è a tutt'oggi l'unico singolo di Tina Turner ad essere giunto alla prima posizione negli Stati Uniti, vincendo ben tre Grammy Awards. Sette dei dieci brani dell'album (nove negli Stati Uniti) sono stati estratti come singoli: oltre al già citato What's Love Got to Do with It, Let's Stay Together, che raggiunse il sesto posto nel Regno Unito ed il ventiseiesimo negli Stati Uniti, Help!, cover dei Beatles, Better Be Good to Me che toccò il quinto posto, Private Dancer, che raggiunse il settimo posto, I Can't Stand the Rain e Show Some Respect. L'album fu pubblicato il 29 maggio 1984 e divenne un successo commerciale immediato. Ha conseguito cinque dischi di platino, per i cinque milioni di copie vendute nei soli Stati Uniti, vendendo al ritmo di circa duecentocinquanta mila copie alla settimana, nei primi due mesi di pubblicazione. In tutto il mondo l'album ha venduto oltre dodici milioni di copie, divenendo il disco più venduto dell'intera carriera della Turner.[16]

 
Tina Turner in tre immagini durante il Private Dancer Tour

Nel 1997 la EMI pubblicò un'edizione dell'album rimasterizzata digitalmente su CD, includendo quattro tracce demo aggiuntive, registrate tra la fine del 1983 e l'inizio del 1984 con il produttore John S. Carter, pubblicate per la prima volta come B-sides di alcuni dei singoli dell'album, oltre a tre extended remix. Private Dancer è anche l'unico album in studio di Tina Turner ad essere stato ristampato in versione digitale rimasterizzata. Nel 2015 è stata pubblicata un'edizione speciale per il trentesimo anniversario su etichetta Warner Music Group[17].

L'album è stato supportato dal Private Dancer Tour, composto da 177 date, a partire dall'8 febbraio 1985 fino al 28 dicembre 1985. Il tour si compose di 60 spettacoli in Europa, 105 in Nord America, 10 in Australia e 2 in Giappone. Tra gli opening acts in Nord America, si esibirono Glenn Frey e Mr. Mister. Oltre alle canzoni dell'album, la Turner ha eseguito i suoi successi del periodo in coppia con Ike Turner, come River Deep - Mountain High, Nutbush City Limits e Proud Mary.

 
Tina Turner in concerto nel 1985

Nel 1985 partecipò a USA for Africa, un supergruppo di 45 celebrità della musica pop tra cui Michael Jackson, Lionel Richie, Stevie Wonder e Bruce Springsteen, cantando We Are the World prodotta da Quincy Jones e incisa a scopo benefico. I proventi raccolti con We Are the World furono devoluti alla popolazione dell'Etiopia, afflitta in quel periodo da una disastrosa carestia. Il brano vinse il Grammy Award come canzone dell'anno, come disco dell'anno, e come miglior performance di un duo o gruppo vocale pop.

Nel 1985 fece parte del cast di Mad Max oltre la sfera del tuono (con Mel Gibson), per il quale Tina Turner cantò la canzone-tema del film We Don't Need Another Hero e One of the Living che lo apre. We Don't Need Another Hero raggiunse il primo posto nelle classifiche di Germania, Austria, Svizzera, Polonia, Canada e Spagna. In Italia raggiunse il secondo posto.

Il successo discografico proseguì nel 1986 con Break Every Rule dal quale furono estratti ben otto singoli a livello internazionale tra cui la hit Typical Male che raggiunse la seconda posizione dei singoli più venduti negli Stati Uniti. L'album vide la partecipazione di prestigiose collaborazioni tra le quali Bryan Adams, David Bowie, Mark Knopfler, Phil Collins, Eric Clapton e Steve Winwood. Anche in questo caso si trattò di un grande successo, a tutt'oggi infatti l'album ha venduto oltre cinque milioni di copie in tutto il mondo[18]. Ha raggiunto il quarto posto nella Billboard 200, il secondo nella classifica degli album più venduti del Regno Unito e il primo in Svizzera e Germania (per 12 settimane). L'album è stato certificato disco di platino dalla RIAA per un milione di copie vendute negli Stati Uniti ed è stato anche certificato platino in alcuni paesi europei tra cui Germania e Regno Unito.[19].

La Turner intraprese un lungo tour mondiale per promuovere l'album, il Break Every Rule World Tour, che viene ricordato anche per una data record a Rio de Janeiro in cui si esibì di fronte a centoottantamila persone, entrando nel Guinness dei primati[20]. Il concerto è stato pubblicato in home video. Alcune date della tappa europea del tour furono utilizzate per l'album live Tina Live in Europe del 1988.

Il 1989 fu l'anno di Foreign Affair album che contiene il singolo The Best, uno dei suoi brani più celebri, cover di Bonnie Tyler. Sebbene l'album non abbia avuto un grande successo negli Stati Uniti, non riuscendo a superare la trentunesima posizione nella Billboard 200, fu un grande successo in Europa, vendendo oltre sei milioni di copie in tutto il mondo[21]. Fu il primo lavoro della sua carriera a raggiungere la vetta nella classifica degli album più venduti del Regno Unito, dove ha superato il milione e mezzo di copie vendute. L'album ha anche raggiunto la numero uno in numerosi paesi, tra cui Germania e Svezia, e ha stazionato al primo posto della classifica europea per quattro settimane[19]. In Europa, sei dei brani dell'album sono diventati singoli di successo; The Best (US # 15, UK # 4), cover di Bonnie Tyler, Steamy Windows (UK # 13), I Don't Wanna Lose You (UK # 8), Foreign Affair (Germania # 35), Look Me in the Heart (US AC # 4 & UK # 31) e Be Tender with Me Baby (UK # 28).

A supporto dell'album la Turner si imbarcò nel Foreign Affair: The Farewell Tour, il primo per la cantante a svolgersi negli stadi.

Il tour si svolse esclusivamente in Europa, senza toccare gli Stati Uniti, per ringraziare i suoi fan per aver supportato la sua carriera e quel disco in particolare. Nel complesso, il tour ha attirato quasi quattro milioni di spettatori, battendo il record per un tour europeo, precedentemente stabilito dai Rolling Stones[22].

Nel 1991 scrisse una autobiografia che divenne subito un bestseller da cui fu tratto, due anni dopo, il film Tina - What's Love Got to Do with It diretto da Brian Gibson, con Angela Bassett e Laurence Fishburne, candidati entrambi al Premio Oscar, e per il quale la cantante incise anche la colonna sonora omonima.

Nello stesso periodo venne pubblicata la sua prima raccolta ufficiale, Simply the Best. Nel Regno Unito l'album divenne il pù venduto della Turner, ed uno dei più venduti di sempre nel paese, venendo certificato otto volte platino per i due milioni e mezzo di copie vendute, permanendo nelle classifiche inglesi per oltre centoquaranta settimane[23]. L'album ha venduto globalmente oltre sette milioni di copie[24]. La compilation è stata pubblicata con una diversa tracklist negli Stati Uniti con i brani What You Get Is What You See e Look Me in the Heart, al posto di Addicted to Love (Live) e Be Tender with Me Baby. In Australia, è stata pubblicata un'edizione limitata dell'album con un disco bonus di cinque tracce, che include una versione di The Best reincisa in duetto con Jimmy Barnes, ribattezzata (Simply) The Best, pubblicata come singolo benefico solo per il mercato australiano, più I'm a Lady, un quarto inedito apparso precedentemente come B-side del singolo Love Thing.

Nel 1993 in concomitanza dell'uscita al cinema del biopic, fu pubblicata la relativa colonna sonora, What's Love Got to Do with It che produsse un'altra hit per la cantante, I Don't Wanna Fight che raggiunse la prima posizione in Canada, dove rimase per cinque settimane, la settima nel Regno Unito e la nona nella Billboard Hot 100, riuscendo ad entrare anche nella top ten di diversi paesi europei. I Don't Wanna Fight è stato l'ultimo singolo nella top ten statunitense per Tina Turner.

Nel 1995 incise GoldenEye per la colonna sonora del film di James Bond GoldenEye. La canzone fu scritta specificatamente per la Turner da Bono e The Edge degli U2 e prodotto e mixato dal produttore/compositore Nellee Hooper e divenne uno dei singoli di maggior successo di Tina Turner, raggiungendo la posizione numero 10 della classifica inglese ed entrando in top 5 di quasi tutte le classifiche d'europa.

Nel 1996 pubblicò l'album Wildest Dreams, anticipato dal singolo Whatever You Want. L'album contiene tra le altre, la canzone Confidential, scritta e coprodotta dal gruppo britannico Pet Shop Boys. Il cantante e paroliere della band, Neil Tennant, è presente anche nei cori del brano. L'album presenta due cover: Unfinished Sympathy dei Massive Attack e Missing You di John Waite. Il brano All Kinds of People è stato scritto da Sheryl Crow. In Your Wildest Dreams è stato reinciso in duetto con Barry White e pubblicato come singolo, raggiungendo il numero 32 nella UK Singles Chart. Il duetto è incluso solo nella versione americana dell'album, che ha una diversa tracklist rispetto alla versione europea, e presenta una copertina alternativa. L'album contiene anche una collaborazione con Sting nella traccia On Silent Wings che ha raggiunto il tredicesimo posto dei singoli più venduti nel Regno Unito[25].

Nel 1998 cantò in duetto con Eros Ramazzotti una versione del brano Cose della vita.

Nel 1999 pubblicò Twenty Four Seven, che è stato anche il suo ultimo album di inediti. L'album è stato prodotto da Mark Taylor e Brian Rawling, artefici del grande successo dell'album di Cher Believe, e da Johnny Douglas, già produttore per Kylie Minogue, George Michael e All Saints. Bryan Adams è presente come ospite in due tracce: la title track e Without You. L'album è stato pubblicato in Europa nel novembre 1999 e ha venduto oltre un milione di copie[26]. Ha raggiunto il nono posto nella classifica degli album più venduti del Regno Unito, dove è stato certificato platino. L'album è stato pubblicato nel febbraio 2000 negli Stati Uniti e in Canada, dove ha raggiunto il ventunesimo posto nella Billboard 200, vendendo sessantamila copie nella sua prima settimana di pubblicazione. È stato certificato platino in molti altri paesi[27]. Dall'album furono estratti tre singoli: When the Heartache Is Over (US # 3 Dance Charts), (UK # 10), Whatever You Need (UK # 27) e Don't Leave Me This Way.

Nel 2000 l'album è stato pubblicato in edizione limitata con un disco bonus che includeva alcuni brani live della cerimonia di celebrazione del suo sessantesimo compleanno, svoltasi a Londra nel novembre 1999, nonché i video promozionali di When the Heartache Is Over e Whatever You Need.

Gli ultimi anni e il ritiro dalle scene modifica

Nel febbraio del 2000 apparve come guest star nella terza stagione della serie televisiva statunitense Ally McBeal, dove recitò nel ruolo di se stessa interpretando il singolo di lancio dell'album When the Heartache Is Over con il cast della serie. Nel 2000, a supporto dell'album si imbarcò nel Twenty Four Seven Tour, divenuto il tour di maggior successo della sua carriera, nonché quello con i maggiori incassi del 2000, con oltre 100 milioni di dollari di introiti[28], durante il quale annuncia la sua intenzione di ritirarsi dalle scene per dedicarsi alla sua vita privata[29].

Nel 2004 uscì il doppio cd All the Best contenente tre inediti (Open Arms, Complicated Disaster e Something Special) che raccoglie le sue migliori performance dall'inizio della carriera. La raccolta ha raggiunto il sesto posto nella classifica degli album più venduti del Regno Unito, con quasi 45 000 copie nella sua prima settimana di pubblicazione, e al secondo nella Billboard 200, vendendo 121 000 copie nella sua prima settimana e divenendo così il suo miglior debutto di sempre negli Stati Uniti, dove è stato certificato platino a tre mesi dalla sua pubblicazione[19]. Nel marzo 2007, l'album è rientrato nelle classifiche britanniche raggiungendo la diciottesima posizione. Da allora è stato certificato platino in vari paesi.[25].

 
George W. Bush stringe la mano a Tina Turner in occasione dell'onorificenza datale dal Kennedy Center Honors nel 2005

Nel 2006 duettò con Elisa nella canzone Teach Me Again, singolo inserito nel film corale All the Invisible Children, che denunciava la situazione dei bambini lavoratori in varie parti del mondo. I proventi del brano furono destinati al sostegno di progetti dell'Unicef per combattere la malnutrizione infantile in Africa.

Nel 2007 fondò assieme alle cantanti svizzere Regula Curti e Dechen Shak-Dagsay il gruppo spiritual Beyond, un progetto che combina canti buddisti e musica corale cristiana. Il gruppo ha pubblicato quattro album tra il 2009 ed il 2017.

Nel 2008, per festeggiare i cinquant'anni di carriera, tornò a esibirsi dal vivo nel Tina!: 50th Anniversary Tour, da cui furono tratti un album e un DVD pubblicato nel 2009 dal titolo Tina Live; il tour divenne uno dei più visti della storia[28]. Nel 2009 la cantante si ritira definitivamente dalla sua attività dal vivo[30][31].

Nello stesso periodo uscì una nuova raccolta, Tina!, pubblicata dalla Capitol Records il 30 settembre 2008 in Nord America e il 17 ottobre 2008 in Germania. Successivamente uscì in tutta Europa in una versione di tre dischi in concomitanza della parte europea del Tina!: 50th Anniversary Tour con il titolo The Platinum Collection il 23 febbraio 2009. La raccolta contiene tutti i più grandi successi della cantante ed alcuni brani dal vivo e due canzoni inedite: I'm Ready e It Would Be a Crime, uscite in versione alternativa in download digitale.

Nel 2013 la cantante divenne la persona più anziana ad apparire sulla cover dell'edizione tedesca di Vogue all'età di 73 anni[32].

Nel 2014 fu pubblicata la raccolta Love Songs.

Nel dicembre 2016 l'artista annunciò che stava lavorando a Tina, un musical basato sulla sua storia di vita, in collaborazione con Phyllida Lloyd e la casa di produzione Stage Entertainment. Lo spettacolo debuttò a Londra nell'aprile 2018 con Adrienne Warren nel ruolo principale e fu ripreso a Broadway nell'autunno del 2019[33][34].

Nell'ottobre 2018 fu pubblicata My Love Story, la sua seconda biografia ufficiale. Dopo l'uscita del remix di Kygo di What's Love Got to Do with It nel luglio 2020, la Turner divenne l'unica artista ad avere una hit nella top 40 in sette decenni consecutivi nel Regno Unito[35].

Nell'agosto 2020 annunciò che il suo terzo libro, Happiness Becomes You: A Guide to Changing Your Life for Good, sarebbe stato pubblicato a dicembre 2020 da Atria Books in Nord America e HarperCollins nel Regno Unito. Nel libro, Turner descrisse in dettaglio come trasformò la sua vita, offrendo ai lettori una guida per superare le difficoltà per vivere con gioia. Il libro è stato scritto insieme all'autore statunitense Taro Gold e alla cantante svizzera Regula Curti[36].

Nel 2023 viene pubblicata la prima raccolta postuma della cantante, Queen of Rock 'n' Roll, un cofanetto contenente 55 singoli dal 1975 al 2020 in ordine cronologico, pubblicato fisicamente in 5 LP e 3 CD. La raccolta contiene duetti con Bryan Adams, Eric Clapton, Rod Stewart, Barry White, Elisa ed Eros Ramazzotti. Le versioni fisiche contengono una prefazione del cantautore Bryan Adams. In concomitanza vengono inoltre resi disponibili per il digitale e lo streaming i primi quattro album della cantante, fuori catalogo da molto tempo: Tina Turns the Country On! (1974), Acid Queen (1975), Rough (1978) e Love Explosion (1979).

La morte modifica

 
Omaggi dei fans di Tina Turner davanti alla sua Villa Algonquin a Küsnacht, 26 maggio 2023

Turner rivelò nel suo libro di memorie del 2018 Tina Turner: My Love Story di avere sofferto di malattie potenzialmente letali[37]. Nel 2013, tre settimane dopo il suo matrimonio con Erwin Bach, ebbe un ictus e dovette sottoporsi a un lungo periodo di riabilitazione per imparare a camminare di nuovo. Nel 2016 le fu diagnosticato un cancro intestinale. La Turner optò per i rimedi omeopatici per curare la sua ipertensione che alla fine le causò danni ai reni e un'insufficienza renale. Le fu consigliato un trapianto di reni ma le possibilità di ricevere un rene erano scarse e fu esortata a iniziare la dialisi. Turner valutò il suicidio assistito e si iscrisse a Exit, un'associazione che ne guida il processo, ma il marito Bach si offrì di donarle un rene. Il trapianto ebbe luogo il 7 aprile 2017.[38][39]

È morta il 24 maggio 2023 all'età di 83 anni nella sua casa di Küsnacht vicino Zurigo, dopo diversi anni di malattie.[40][41] In seguito alla sua scomparsa, diverse celebrità dello spettacolo l'hanno commemorata, come Beyoncé, Mick Jagger, Cher, Mariah Carey, Diana Ross, Madonna, Dolly Parton, Elton John, Oprah Winfrey, Angela Bassett e Priscilla Presley, così come il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e i suoi predecessori Barack Obama e Bill Clinton.[42][43][44] Come da lei richiesto, ha ricevuto un funerale in forma strettamente privata e il suo corpo è stato successivamente cremato.[45]

Vita privata modifica

 
Ike & Tina Turner nel 1971

La cantante ha avuto una lunga relazione artistica e personale con Ike Turner. Nel 2013, dopo avere vissuto quasi vent'anni con il compagno Erwin Bach nel paesino di Küsnacht, nei pressi di Zurigo, ricevette la cittadinanza svizzera[46]. Il 24 ottobre dello stesso anno rinunciò al passaporto statunitense e alla doppia cittadinanza, mantenendo solo quella elvetica[46].

Il 4 luglio 2018 si suicidò a 59 anni Craig Raymond Turner, il primogenito della cantante, avuto a 18 anni da Raymond Hill, sassofonista della sua band Kings of Rhythm.

La Turner si definiva battista buddista, alludendo all'educazione nella chiesa battista e alla successiva conversione al buddismo[47]. Durante l'infanzia e la prima età adulta, la Turner professava la religione battista, ma in un'intervista del 2016 dichiarò Mi considero definitivamente una buddista[48]. La Turner iniziò a praticare il buddismo di Nichiren nel 1973, dopo averlo scoperto tramite un'amica di Ike di nome Valerie Bishop.[11][49] In un'intervista dell'agosto 2011 allo Shambhala Sun, Turner dichiarò di avere aderito agli insegnamenti e ai valori dell'associazione buddista Soka Gakkai International[50]. Turner dichiarò in un'intervista dell'agosto 2018 a World Tribune che durante i periodi più difficili della sua vita praticava il buddismo quattro ore al giorno e che, sia pure in forma ridotta, ne manteneva una pratica quotidiana[51].

Il 9 dicembre 2022 il figlio Ronnie, 62 anni, morì nella casa di Los Angeles. La moglie Aida ne diede l'annuncio su Instagram. Secondo il sito del New York Post, il figlio della Turner e del secondo marito Ike Turner aveva avuto molti problemi di salute tra cui un cancro.

Discografia modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Discografia di Tina Turner.

Album in studio modifica

Album dal vivo modifica

Raccolte modifica

Tournée modifica

Filmografia modifica

Cinema modifica

Attrice modifica

Documentari modifica

Televisione modifica

Doppiatrici italiane modifica

Riconoscimenti modifica

Grammy Awards modifica

  • 1971 – Best R&B Performance by a Duo or Group with Vocal ("Proud Mary")-condiviso con il marito Ike Turner
  • 1984 – Record dell'Anno ("What's Love Got To Do With It")
  • 1984 – Best Female Pop Vocal Performance ("What's Love Got To Do With It")
  • 1984 – Best Female Rock Vocal Performance ("Better Be Good To Me")
  • 1985 – Best Female Rock Vocal Performance ("One Of The Living")
  • 1985 – Best Rock Performance by a Duo or Group with Vocal ("It's Only Love") – condiviso con Bryan Adams
  • 1986 – Best Female Rock Vocal Performance ("Back Where You Started")
  • 1988 – Best Female Rock Vocal Performance ("Tina Live in Europe")
  • 2008 – Album dell'anno ("River: The Joni Letters (Herbie Hancock Album)")
  • 2008 – Best Contemporary Jazz Album ("River: The Joni Letters (Herbie Hancock Album)")

American Music Awards modifica

  • 1985 – Favorite Soul/R&B Female Artist
  • 1985 – Favorite Soul/R&B Female Video Artist
  • 1986 – Favorite Pop/Rock Female Artist

Billboard Music Awards modifica

  • 1984 – Comeback of the Year
  • 1984 – Artista dell'anno
  • 1984 – Female Vocalist of the Year
  • 1984 – Soul/R&B Artist of the Year
  • 1984 – Album dell'anno
  • 1984 – Canzone dell'anno
  • 1986 – Cantante dell'anno

NAACP Image Awards modifica

  • 1986 – Outstanding Female Actress

MTV Video Music Awards modifica

  • 1985 – Best Female Video of the Year ("What's Love Got to Do With It")
  • 1986 – Best Stage Performance Video ("It's Only Love" with Bryan Adams)

World Music Awards modifica

  • 1991 – Outstanding Contribution to Music
  • 1995 – The Legend Award

Altri riconoscimenti modifica

Onorificenze modifica

— 4 dicembre 2005

Note modifica

  1. ^ (EN) Tina Turner, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 6 agosto 2015.
  2. ^ (EN) Tina Turner on Stage, su sfae.com, San Francisco Art Exchange. URL consultato il 6 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2007).
  3. ^ https://www.rollingstone.com/music/music-features/tina-turner-musical-broadway-essay-906671/
  4. ^ https://walkoffame.com/tina-turner/
  5. ^ Tina Turner - Biography
  6. ^ https://www.nytimes.com/2005/12/05/arts/at-kennedy-center-honors-5-more-join-an-elite-circle.html
  7. ^ https://www.life.com/people/tina-turner-unpublished-photos/
  8. ^ https://www.allmusic.com/artist/tina-turner-mn0000597309/biography
  9. ^ http://www.45cat.com/record/nc325435us
  10. ^ https://books.google.it/books?id=NdkDAAAAMBAJ&pg=PA31&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false
  11. ^ a b https://archive.org/details/itinamylifestory00turn
  12. ^ https://ew.com/article/1996/08/02/tina-turner-left-ike-20-years-ago/
  13. ^ Copia archiviata, su riverfronttimes.com. URL consultato il 24 agosto 2020 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2021).
  14. ^ https://worldradiohistory.com/Archive-All-Music/Cash-Box/70s/1974/CB-1974-05-11.pdf
  15. ^ https://www.latimes.com/local/obituaries/la-xpm-2011-may-24-la-me-passings-20110524-story.html
  16. ^ 'Carter,' Veteran Producer and A&R Exec, Dead at 65, in Billboard, Prometheus Global Media, 12 maggio 2011. URL consultato il 27 ottobre 2015.
  17. ^ https://www.allmusic.com/album/release/private-dancer-30th-anniversary-edition-mr0004417332
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