Kakuto Chojin
Kakuto Chojin: Back Alley Brutal è un videogioco picchiaduro sviluppato da Dream Publishing e pubblicato nel 2002 da Microsoft Game Studios per Xbox.
Kakuto Chojin: Back Alley Brutal videogioco | |
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Piattaforma | Xbox |
Data di pubblicazione | 1º gennaio 2003 11 novembre 2002 |
Genere | Picchiaduro |
Origine | Giappone |
Sviluppo | Dream Publishing |
Pubblicazione | Microsoft Game Studios |
Modalità di gioco | Giocatore singolo, multigiocatore |
Fascia di età | ESRB: T |
Modalità di gioco
modificaIn Kakuto Chojin sono presenti 12 personaggi giocanti che possono affrontarsi in diverse modalità di gioco, sia in singolo che in multigiocatore.[1] Non è prevista una modalità di gioco via rete.[2]
Sviluppo
modificaKakuto Chojin è stato presentato al Tokyo Game Show 2001 come una tech demo per Xbox dal titolo Project K-X.[3] Nel progetto erano coinvolti Ishii Seichi e altri sviluppatori di DreamFactory, creatori dei picchiaduro Tobal No. 1 e The Bouncer.[3][4]
Accoglienza
modificaGameSpy ha criticato il gioco ritenendolo deludente, nonostante il titolo avesse potenziale come demo.[5] Parere analogo da parte di AllGame, che fa notare come i modelli dei personaggi ricordino le serie Dead or Alive, Tekken e Virtua Fighter, oltre che il film Fight Club.[6]
Kakuto Chojin è stato ritirato dal mercato in seguito alle proteste dell'Arabia Saudita per via della presenza di materiale tratto dal Corano.[7][8][9][10]
Note
modifica- ^ (EN) Ricardo Torres, Hands-onKakuto Chojin, su GameSpot, 28 ottobre 2002.
- ^ (EN) Hilary Goldstein, Kakuto Chojin Interview, su IGN, 6 settembre 2002.«[Ishii Seichi:] However, if I was able to make a wish, I would want to make Kakuto Chojin an online title.»
- ^ a b (EN) Shahed Ahmed, Spring TGS 2001: Microsoft reveals Project K-X, su IGN, 30 marzo 2001.
- ^ Kakuto Chojin, su Multiplayer.it, 28 dicembre 2002.
- ^ (EN) Peter Suciu, Kakuto Chojin, su GameSpy, 12 dicembre 2002.
- ^ (EN) Scott Alan Marriott, Kakuto Chojin, su AllGame (archiviato dall'url originale il 15 novembre 2014).
- ^ (EN) Giancarlo Varanini, Kakuto Chojin recalled, su GameSpot, 6 febbraio 2003.
- ^ (EN) Paul Brown, Microsoft pays dear for insults through ignorance, su The Guardian, 19 agosto 2004.
- ^ (EN) Stuart Bishop, Kakuto Chojin pulled in US and Japan, su Computer and Video Games, 7 febbraio 2003 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2012).
- ^ (EN) Mathew Kumar, Q&A: Englobe's Edwards Talks Gaming's 'Geocultural Risks', su Game Developer, 9 aprile 2008 (archiviato il 19 dicembre 2021).
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Kakuto Chojin, su MobyGames, Blue Flame Labs.