Katsuwonus pelamis

specie di pesce
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Il tonnetto striato[2] (Katsuwonus pelamis, Linnaeus, 1758), a cui spesso ci si riferisce con il vecchio nome Euthynnus pelamis, è un pesce di mare appartenente alla famiglia Scombridae. È l'unica specie nota del genere Katsuwonus Kishinouye, 1915.

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Tonnetto striato
Katsuwonus pelamis
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eukaryota
Ramo Bilateria
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Infraphylum Gnathostomata
Classe Actinopterygii
Sottoclasse Neopterygii
Infraclasse Teleostei
Superordine Acanthopterygii
Ordine Perciformes
Sottordine Scombroidei
Famiglia Scombridae
Sottofamiglia Scombrinae
Genere Katsuwonus
Kishinouye, 1915
Specie K. pelamis
Nomenclatura binomiale
Katsuwonus pelamis
(Linnaeus, 1758)
Sinonimi

Euthynnus pelamis
(Linnaeus, 1758)
Scomber pelamides
Lacepede, 1801
Scomber pelamis
Linnaeus, 1758
Thynnus vagans
Lesson, 1829

Banco di K. pelamis

Descrizione modifica

Simile al tonnetto alletterato da cui si distingue per la sagoma più panciuta ("da tonno") e per la colorazione. La livrea è del tutto diversa: blu acciaio sul dorso e bianco madreperlaceo sul ventre, percorso da 4-7 caratteristiche linee scure orizzontali che lo rendono inconfondibile.

Può raggiungere, raramente, 1 m di lunghezza per un peso di circa 20 kg.

Biologia modifica

Alimentazione modifica

Si nutre di piccoli pesci pelagici, soprattutto di clupeidi.

Riproduzione modifica

Si riproduce in estate.

Distribuzione e habitat modifica

È una specie cosmopolita presente in tutti i mari temperati e caldi; nel mar Mediterraneo è complessivamente rara, e così anche nei mari italiani. È pelagico e raramente si avvicina alle coste. Vive in banchi fittissimi, talvolta composti da migliaia di individui.

Pesca modifica

Si cattura con le stesse tecniche impiegate per il tonnetto alletterato. Le sue carni sono considerate di qualità leggermente inferiore.

Gastronomia modifica

Il tonnetto striato è conosciuto nella cucina giapponese come katsuo. Viene di solito affumicato, essiccato e tagliato in finissime scagliette per fare il katsuobushi, il principale ingrediente del dashi (brodo di pesce). Le scagliette vengono usate anche come guarnitura/condimento finale per diverse pietanze, tra le quali i takoyaki e l'okonomiyaki. Il pesce tagliato in pezzi viene marinato per fare il katsuo no shiokara. Un piatto tipico della cucina di Kōchi, nell'isola giapponese di Shikoku, è il Katsuo no Tataki, in cui il tonnetto viene scottato leggermente alla griglia, tagliato a fette, servito con cipolline, aglio e zenzero e condito con sale o salsa di soia, aceto e succo di limone.[3] Viene inoltre consumato crudo come sashimi e nel sushi.

Nella cucina indonesiana è chiamato cakalang; il piatto più popolare in cui viene impiegato è il cakalang fufu, tipico dei minahasa di Sulawesi.[4] Si utilizza anche nella cucina delle Maldive.[5]

Sull'isola di Madeira (Portogallo) si chiama gaiado e viene mangiato fresco (bollito) o, più tradizionalmente, seccato al sole con sale e poi bollito e condito con escabeche (misto di olio extravergine di oliva, aceto, cipolla, aglio, prezzemolo). È tipico della zona di Machico e Caniçal.[6]

Da qualche tempo è utilizzato anche per il confezionamento in scatola sott'olio[7].

Galleria d'immagini modifica

 
Ciclo biologico del tonnetto striato
 
Katsuo no Tataki (鰹のタタキ)
 
Cakalang fufu

Note modifica

  1. ^ (EN) Collette, B., Acero, A., Amorim, A.F., Boustany, A., Canales Ramirez, C., Cardenas, G., Carpenter, K.E., de Oliveira Leite Jr., N., Di Natale, A., Fox, W., Fredou, F.L., Graves, J., Guzman-Mora, A., Viera Hazin, F.H., Juan Jorda, M., Kada, O., Minte Vera, C., Miyabe, N., Montano Cruz, R., Nelson, R., Oxenford, H., Salas, E., Schaefer, K., Serra, R., Sun, C., Teixeira Lessa, R.P., Pires Ferreira Travassos, P.E., Uozumi, Y. & Yanez, E., Katsuwonus pelamis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ Mipaaf - Decreto Ministeriale n°19105 del 22 settembre 2017 - Denominazioni in lingua italiana delle specie ittiche di interesse commerciale, su politicheagricole.it. URL consultato il 6 maggio 2018.
  3. ^ (EN) Katsuo no Tataki, japan-guide.com
  4. ^ (ID) Cakalang Fufu Jadi Pilihan di Sulut Archiviato il 1º gennaio 2013 in Internet Archive., su MediaIndonesia.com
  5. ^ (EN) Tuna fishing in the Maldives: the fairest catch|, su Telegraph.co.uk
  6. ^ (PT) saberescruzados, Gaiado seco: modo de preparar (Caniçal, Madeira), su Saberes cruzados, 3 ottobre 2011. URL consultato il 28 giugno 2019.
  7. ^ Copia archiviata, su asdomar.it. URL consultato il 28 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2015).

Bibliografia modifica

  • Costa F. Atlante dei pesci dei mari italiani Mursia 1991 ISBN 88-425-1003-3
  • Louisy P., Trainito E. (a cura di) Guida all'identificazione dei pesci marini d'Europa e del Mediterraneo. Milano, Il Castello, 2006. ISBN 88-8039-472-X

Voci correlate modifica

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàJ9U (ENHE987007548638205171 · NDL (ENJA00565230