Livio Piomarta (militare)
Livio Piomarta (La Spezia, 29 marzo 1908 – Oceano Atlantico, 28 ottobre 1941) è stato un ufficiale italiano, decorato di Medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale, oltre che di tre Medaglie d'argento e una di bronzo al valor militare.
Livio Piomarta | |
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Nascita | La Spezia, 29 marzo 1908 |
Morte | Oceano Atlantico, 28 ottobre 1941 |
Cause della morte | Caduto in combattimento |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Regia Marina |
Anni di servizio | 1927-1941 |
Grado | Capitano di corvetta |
Guerre | Seconda guerra mondiale |
Battaglie | Battaglia dell'Atlantico |
Comandante di | sommergibile Galileo Ferraris sommergibile Guglielmo Marconi |
Decorazioni | vedi qui |
Studi militari | Regia Accademia Navale di Livorno |
dati tratti da Le Medaglie d'oro al Valor Militar volume secondo (1929-1941)[1] | |
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Biografia
modificaNacque a La Spezia il 29 marzo 1908 figlio di Francesco e di Pia Savi, e fu ammesso a frequentare la Regia Accademia Navale di Livorno all'età di 14 anni, divenendo guardiamarina in servizio permanente effettivo il 23 giugno 1927.[2]
Dopo un periodo di imbarco su un incrociatore, nel 1929 fu destinato al Distaccamento Marina a Pechino (Cina) ed al suo rimpatrio frequentò a Livorno il Corso Superiore, ottenendo il brevetto di Direttore di Tiro.[2]
Proseguì la normale carriera imbarcato su sommergibili e navi di superficie, sino alla promozione al grado di tenente di vascello, avvenuto il 1 luglio 1932, divenendo Aiutante di bandiera dell'ammiraglio di divisione, comandante della 1ª Squadra navale, Ammiraglio di Squadra Giuseppe Cantù.[2], imbarcato sull'incrociatore Pola.
Dopo un lungo impiego presso il comando della Regia Accademia di Livorno, nel 1938 assunse il comando della cannoniera Aurora, partecipando alla rivista navale H a Napoli, in occasione della visita in Italia del cancelliere Adolf Hitler. Promosso capitano di corvetta il 17 marzo 1939, assunse consecutivamente il comando delle nuove torpediniere Climene, Andromeda e Lira.
Il 30 novembre 1939 assunse infine il comando del sommergibile Galileo Ferraris, venendo poi dislocato a Massaua, con il quale operò in missioni di guerra in Mar Rosso dopo il 10 giugno 1940.[3] Nel marzo 1941, essendo però prossima l'evacuazione della base avanzata, minacciata di occupazione, con determinazione, audacia a grande perizia marinaresca, forzò lo Stretto di Perim e, dopo una lunga navigazione attraversando due Oceani, riparò nella base atlantica (BETASOM) di Bordeaux nel maggio seguente.[3]
In attesa di essere assegnato al comando del nuovo sommergibile Ammiraglio Saint Bon, ancora in approntamento in alto Adriatico, rimase a disposizione a Bordeaux.
Il 30 agosto dello stesso anno assunse temporaneamente il comando del sommergibile Guglielmo Marconi dislocato a Bordeaux,[3] sostituendo il titolare, tenente di vascello Paolo Mario Pollina, ammalatosi improvvisamente.
Il 5 ottobre 1941 il Guglielmo Marconi partì da Bordeaux, venendo quindi allertato dal comando per intercettare il convoglio inglese HG.75 (17 navi mercantili e 13 unità di scorta) salpato da Gibilterra il 22 ottobre e diretto a Liverpool. Il sommergibile Marconi tentò l'avvicinamento al convoglio nei giorni seguenti, essendo stato costituito un sbarramento di quattro battelli italiani e cinque tedeschi.
Tuttavia, nonostante le perdite inflitte al convoglio, il sommergibile Marconi fu affondato alle ore 12:33-12;40 del 28 ottobre 1941, con bombe di profondità, dopo avvistamento e contatto all'asdic, dal cacciatorpediniere britannico Duncan a 300 miglia a nord-est delle Azzorre, in latitudine 41°57’N, longitudine 21°56’W. Con il c.c. Piomarta morirono tutti gli uomini del sommergibile (altri 59 uomini) e a lui fu assegnata, con Decreto del Presidente della Repubblica del 27 maggio 1949, la Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2]
Onorificenze
modifica— Decreto del Presidente della Repubblica 27 maggio 1949.
— Regio Decreto 28 maggio 1942.[5]
— Regio Decreto 12 gennaio 1942.[6]
— Regio Decreto 20 aprile 1942.[7]
— Regio Decreto 29 gennaio 1946.[8]
Note
modificaAnnotazioni
modifica
Fonti
modifica- ^ Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare 1965, p.733.
- ^ a b c d Combattenti Liberazione.
- ^ a b c Marina Difesa.
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
- ^ Determinazione 29 gennaio 1941.
- ^ Determinazione 25 settembre 1941 .
- ^ Determinazione del 26 marzo 1942.
- ^ Determinazione 15 aprile 1945.
Bibliografia
modifica- (EN) Maurizio Brescia, Mussolini s Navy: A Reference Guide to the Regia Marina, Barnsley, Seaforth Publishing, 2012.
- Giorgio Giorgerini, Uomini sul fondo. Storia del sommergibilismo italiano dalle origini a oggi, Milano, A. Mondadori, 2002, ISBN 978-88-04-50537-2.
- Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le Medaglie d'oro al Valor Militare volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965.
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- Piomarta, Livio, su Combattenti Liberazione, http://www.combattentiliberazione.it. URL consultato il 29 febbraio 2020.
- Livio Piomarta, su Marina Difesa, http://www.marina.difesa.it. URL consultato il 29 febbraio 2020.