Lorenzo Pilat

cantante e compositore italiano (1938-)

Lorenzo Pilat, noto anche con lo pseudonimo di Pilade (Trieste, 24 giugno 1938), è un cantante e compositore italiano.

Lorenzo Pilat
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
GenerePop
Periodo di attività musicale1964 – in attività
EtichettaCiao!Ragazzi, Clan Celentano, Mercury Records, CBS, CGD
Album pubblicati10
Studio0
Live0
Raccolte5
Sito ufficiale

Biografia modifica

Dopo aver conseguito il diploma di perito industriale in Elettronica, si trasferì ancora giovane a Milano per cominciare la carriera di cantante. Vinse la sezione Giovani della prima edizione del Festivalbar; l'organizzatore e patron della manifestazione, Vittorio Salvetti, lo propose ad Adriano Celentano come componente del Clan. Incise così sotto lo pseudonimo di Pilade diverse canzoni di successo come Charlie Brown, La legge del menga e Un po' di vino (quest'ultima incisa in duetto con lo stesso Celentano) che lo fecero conoscere presso il grande pubblico.

Carriera modifica

Negli anni sessanta Pilat continua a cantare e portare la sua musica in Italia e all'estero, ma la sua maggior fortuna deriva dal ruolo di compositore: infatti è tra gli autori di Nessuno mi può giudicare, la canzone che lancia Caterina Caselli nell'olimpo della musica leggera italiana; il brano viene interpretato anche da Gene Pitney.

Rilevante è stato il suo ruolo come autore nella valorizzazione di molti artisti italiani: è stato autore de La rosa nera, interpretata da Gigliola Cinquetti e, per la stessa cantante, de Alle porte del sole, brano che vinse l'edizione 1973 di Canzonissima e che fu portata al successo negli USA da Al Martino col titolo di To the Door of the Sun. Pochi mesi dopo, il 6 aprile 1974, è il coautore con Daniele Pace, Mario Panzeri e Corrado Conti della canzone intitolata "Sì" che la stessa Cinquetti porta all'Eurovision Song Contest di Brighton ottenendo un lusinghiero secondo posto alle spalle del gruppo svedese ABBA.

 
Lorenzo Pilat con Daniele Pace (al centro) e Gene Pitney (a destra); foto tratta da ABC del 6 novembre 1966

Pilat successivamente firma due importanti hit per Orietta Berti, Finché la barca va e Non illuderti mai, canzoni che hanno avuto un gran successo in Italia e in Germania; per Gianni Nazzaro scrive Quanto è bella lei, che vinse l'edizione 1972 di "Un disco per l'estate". Per quest'ultimo nel 1974 compone anche Vino amaro, brano dolce e malinconico che ottenne un grande successo in Germania ed è tuttora compreso nel repertorio di molte orchestre italiane. Ha partecipato come autore allo Zecchino d'Oro scrivendo due canzoni: "Tutto questo per un chiodo" e "Se manca pane e vino cosa fai?".

Nell'edizione 1969 del Festival di Sanremo, Lorenzo Pilat si presenta come autore con il brano Alla fine della strada che verrà portato al successo mondiale dal cantante gallese Tom Jones, per la quale venne adattata in inglese col titolo di Love me tonight, a tutt'oggi uno dei brani più venduti oltreoceano; il brano, nell'edizione festivaliera del 1969 viene presentato dai Casuals in coppia con Junior Magli. Come autore partecipa a ben 23 edizioni del Festival di Sanremo.

Come interprete ha registrato parecchi Lp, soprattutto rivisitazioni di brani folcloristici della tradizione triestina.

Fra le sue canzoni più importanti e ricche di spunti interessanti si possono ricordare 71, Vino amaro, Credi mama, Finanziere, Giovedì, Adriana, Madonna d'amore, Lassime star cussì, Torno a Trieste, El pìe taià, Trieste piena de mar e Come te pol dimenticarte de Trieste. Amatissima dai giovani La cavala zelante.

Lorenzo Pilat ha partecipato tre volte come cantante al Festival di Sanremo, la prima volta nel 1966 in coppia con Adriano Celentano, cantando Il ragazzo della Via Gluck, la seconda volta nel 1968 in coppia con Nino Ferrer cantò Il Re d'Inghilterra, mentre nel 1975 si presentò in solitario, presentando Madonna d'amore, che vinse anche il premio della critica giornalistica come miglior testo; nel 1971 ha partecipato invece a Un disco per l'estate con il brano 71.

È apparso sugli schermi di Canale 5 nelle edizioni di Festivalbar nel 1986 e nel 1991 in due puntate del popolare programma Maurizio Costanzo Show, sempre su Canale 5.

In anni recenti ha registrato una nuova versione di Alla fine della strada e vari cd con rifacimenti moderni ed attuali, di composizioni proprie (anche in dialetto triestino). Inoltre ha racchiuso in sei cd tutta la sua discografia in dialetto triestino.

La sua fama all'estero è legata alla composizione e all'arrangiamento di colonne sonore di importanti film. Negli anni '80 vince il Grammy Award, uno dei più prestigiosi riconoscimenti degli Stati Uniti, per aver superato il milione di esecuzioni radiofoniche con la canzone "Love me tonight". Ad aprile 2010 appare in veste di identità nascosta nella trasmissione Soliti ignoti - Identità nascoste su Rai 1.

Discografia parziale modifica

33 giri (pubblicati come Lorenzo Pilat) modifica

45 giri (pubblicati come Pilade) modifica

45 giri (altre partecipazioni) modifica

45 giri (pubblicati come Lorenzo Pilat) modifica

Musicassette (pubblicate come Lorenzo Pilat) modifica

CD (pubblicati come Lorenzo Pilat) modifica

Brani scritti per altri artisti (come Lorenzo Pilat) modifica

  • 1966: Come mai - Caterina Caselli
  • 1967: Il re della speranza - Armando Savini
  • 1967: Non c'è bisogno di camminare - Maurizio Arcieri
  • 1967: La rosa nera - Gigliola Cinquetti
  • 1967: Sole spento - Caterina Caselli
  • 1968: L’attore - Adriano Celentano
  • 1968: L’orologio - Caterina Caselli
  • 1968: Johnny lo svelto - Gene Pitney
  • 1968: Non illuderti mai - Orietta Berti
  • 1969: Emanuel - Caterina Caselli
  • 1969: Alla fine della strada - Junior Magli - Tom Jones - The Casuals
  • 1969: La rivale - Katty Line
  • 1969: Se ne va - Orietta Berti
  • 1969: Volano le rondini - Gigliola Cinquetti
  • 1969: Una luce mai accesa - Caterina Caselli
  • 1970: Romantico blues - Bobby Solo - Gigliola Cinquetti
  • 1970: Fin che la barca va - Orietta Berti
  • 1970: Una bambola blu - Orietta Berti
  • 1971: Ritorna amore - Orietta Berti
  • 1972: Una casa senza nome - Caterina Caselli (inedito)
  • 1972: Quanto è bella lei - Gianni Nazzaro
  • 1972: Vino amaro - Gianni Nazzaro
  • 1975: She - La Quinta Strada
  • 1976: Una casa senza nome - Umberto Lupi

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN76579646 · ISNI (EN0000 0000 7729 3578 · SBN CFIV164630 · LCCN (ENno98019798 · GND (DE135007585 · BNE (ESXX1070941 (data) · BNF (FRcb14772843b (data) · CONOR.SI (SL187169123 · WorldCat Identities (ENlccn-no98019798