Maria Adelaide d'Asburgo-Lorena
Maria Adelaide d'Austria | |
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Maria Adelaide d'Austria ritratta da Benoît-Hermogaste Molin nel 1848 | |
Regina consorte di Sardegna | |
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In carica | 27 Marzo 1849 - 20 Gennaio 1855 |
Predecessore | Maria Teresa di Toscana |
Successore | Titolo estinto |
Nome completo | austriaco: Adelheid Franziska Marie Rainera Elisabeth Clotilde italiano: Adelaide Francesca Maria Raniera Elisabetta Clotilde |
Trattamento | Maestà |
Altri titoli | Arciduchessa d’Austria Principessa d'Ungheria, Boemia, Croazia, Slavonia, Lodomiria, Galizia e Illiria |
Nascita | Milano, Lombardo-Veneto (oggi Italia), 3 giugno 1822 |
Morte | Torino, Regno di Sardegna (oggi Italia), 20 gennaio 1855 |
Luogo di sepoltura | Cripta Reale, Basilica di Superga, Torino |
Casa reale | Asburgo-Lorena per nascita Casa Savoia per matrimonio |
Padre | Ranieri Giuseppe, arciduca d'Austria |
Madre | Maria Elisabetta di Savoia-Carignano |
Consorte | Vittorio Emanuele II di Savoia |
Figli | Maria Clotilde Umberto Amedeo Oddone Eugenio Maria Pia Carlo Alberto Vittorio Emanuele Vittorio Emanuele (II) |
Firma | ![]() |
Adelaide Francesca Maria Raniera Elisabetta Clotilde d'Asburgo-Lorena (Milano, 3 giugno 1822 – Torino, 20 gennaio 1855) fu arciduchessa d'Austria, principessa d'Ungheria e regina di Sardegna in quanto consorte di Vittorio Emanuele II, ma non riuscì a diventare anche la prima regina d'Italia. Quest'ultima sorte toccò più tardi alla nuora Margherita di Savoia.
BiografiaModifica
InfanziaModifica
Maria Adelaide, conosciuta in famiglia come Adele, era figlia dell'arciduca Ranieri, viceré del Lombardo-Veneto, e di Maria Elisabetta, sorella del re di Sardegna Carlo Alberto.
Fidanzamento e matrimonioModifica
Nell'agosto del 1840 Maria Adelaide incontrò presso il parco del castello di Racconigi il suo futuro sposo, l'allora Vittorio Emanuele di Savoia, nel quadro di un incontro organizzato per combinare un'unione tra il principe e una delle sue cugine. Vittorio Emanuele avrebbe preferito la sorella maggiore di Adelaide, Maria Carolina, ma, nonostante il padre Carlo Alberto concordasse con lui, la regina Maria Teresa, nell'udire le volontà del figlio, scoppiò in lacrime. Fu così che egli venne costretto a optare per Adele.
La principessa, dal canto suo, s'innamorò perdutamente del futuro sposo, come attestano le lettere che gli scrisse prima delle nozze, per le quali, a causa dell'estenuante negoziazione (durante la quale Carlo Alberto dispose con regio decreto che la sequenza di nomi della principessa venisse contratta in Maria Adelaide), si dovettero attendere due anni. In questo periodo, oltre che lettere, i fidanzati si scambiarono anche profili, medaglie e miniature.
Maria Adelaide sposò a Stupinigi (Torino), il 12 aprile 1842 il cugino, futuro re d'Italia, portando in dote 200.000 fiorini. Dopo l'abdicazione del suocero, nel 1849 divenne regina di Sardegna.
Il marito, che la chiamava Suzi o Suzette, pur attestandole stima, la tradì ripetutamente, in special modo con Rosa Vercellana, sua futura seconda moglie. La regina dimostrò straordinaria capacità di sopportazione verso il marito, soffrendo in silenzio, in conformità con il suo carattere descritto come dolce, mite, paziente e remissivo. Si consolò dedicandosi all'educazione dei figli, al cucito, alle pratiche religiose e alle opere pie.
Le continue gravidanze tuttavia ne minarono il fisico. Per rimettersi in salute prese a trascorrere periodi di soggiorno al mare della Spezia, alloggiando nell'albergo Croce di Malta.
Regina di SardegnaModifica
Bruna, attraente nonostante il labbro pendulo caratteristico degli Asburgo, più alta della media e del marito (per non soverchiarlo s'ingobbiva), era magra e di carnagione pallida. Avendo fatto buoni studi con ottimi precettori, conosceva diverse lingue, amava la lettura e la conversazione, sapeva ricamare, lavorare a maglia, ballare. Gentile e premurosa, ignorava la presunzione e l'alterigia, non si metteva in mostra, adempiendo scrupolosamente ai suoi doveri di sovrana. Possedeva un amplissimo guardaroba, composto da 2.248 tra abiti, sottane, camicie, pellegrine, pellicce, scialli, velluti, manti, cuffie e ventagli, costituenti il suo corredo nuziale. Maria Adelaide, regina di Sardegna, non fu mai regina d'Italia perché morì prima dell'unificazione.
Ultimi anni e morteModifica
Negli ultimi tempi, prima della morte precoce, cominciò a perdere dapprima i capelli e poi i denti. Cominciò a sentirsi sempre male, era costantemente febbricitante, quasi incapace di reggersi sulle gambe. Il suo volto, divenuto pallido e smunto, si era riempito di precoci rughe, mentre la sua voce s'era arrochita e l'espressione spenta. Ormai disinteressata a quanto la circondava, la regina aveva smesso di vestirsi, andando in giro in vestaglia e bigodini.
Maria Adelaide morì a seguito di un'improvvisa e violenta gastroenterite, manifestatasi il 16 gennaio 1855 mentre si trovava in carrozza e stava rientrando a palazzo dopo aver assistito al funerale della suocera Maria Teresa d'Asburgo-Toscana.[1] La regina era appena reduce dalla sua ottava, e tormentatissima,[2] gravidanza. L'agonia fu atroce, tanto che i suoi gemiti si udivano nella vicina piazza. Il marito, inchiodato al capezzale, le tenne sino all'ultimo la mano.
Il suo funerale fu celebrato nella chiesa di San Lorenzo, immediatamente adiacente all'ingresso del palazzo reale di Torino. È sepolta nella basilica di Superga.
D'animo profondamente religioso e praticante, fu ricordata con un grande monumento di marmo bianco di Carrara, opera di Vincenzo Vela, che la raffigura inginocchiata, al fianco della suocera Maria Teresa, nel santuario della Consolata a Torino.
Scrisse di lei Costanza d'Azeglio: "Principessa che tutti ammiravano per la sua bellezza, e che conquistava i cuori per qualche cosa di angelico negli sguardi, nei gesti e nelle parole che ne rivelavano l'animo".
Eredità culturaleModifica
Nel 1895, l'Istituto dei Rachitici di Torino, poi Ospedale, fu dedicato alla sua memoria[3].
DiscendenzaModifica
Dal matrimonio di Maria Adelaide con Vittorio Emanuele II di Savoia nacquero otto figli:
- Ludovica Teresa Maria Clotilde (Torino, 2 marzo 1843 - Moncalieri, 25 giugno 1911), principessa Bonaparte;
- Umberto Rainerio Carlo Emanuele Giovanni Maria Ferdinando Eugenio (Torino, 14 marzo 1844 - Monza, 29 luglio 1900), principe di Piemonte (1849-1878) e re d'Italia (1878-1900);
- Amedeo Ferdinando Maria (Torino, 30 maggio 1845 - 18 gennaio 1890), re di Spagna (1871 - 1873) e duca d'Aosta;
- Oddone Eugenio Maria (Torino, 11 luglio 1846 - Genova, 22 gennaio 1866), duca di Monferrato;
- Maria Pia (Torino, 16 ottobre 1847 - Stupinigi, 17 luglio 1911), regina consorte del Portogallo;
- Carlo Alberto (Torino, 2 giugno 1851 - Stupinigi, 28 giugno 1854)[4], duca del Chiablese (antica provincia del ducato di Savoia, ora divisa tra Alta Savoia, Vallese e Vaud);
- Vittorio Emanuele (Torino, 7 luglio 1852 - 7 luglio 1852);
- Vittorio Emanuele Leopoldo (Torino, 8 gennaio 1855 - 16 maggio 1855), conte del Genevese (altra antica provincia della Savoia, che prendeva nome da Ginevra-Genève).
ParenteleModifica
Suo suocero, Carlo Alberto di Savoia, era anche suo zio, essendo il fratello di sua madre Maria Elisabetta di Savoia. Sua suocera, la principessa Maria Teresa d'Asburgo-Toscana, era anche sua cugina di primo grado da parte di padre. Inoltre Maria Adelaide era pro-nipote della regina di Francia Maria Antonietta d'Asburgo-Lorena.
AscendenzaModifica
OnorificenzeModifica
Dama dell'Ordine della Croce Stellata | |
NoteModifica
- ^ Giorgio Cazzanti Ajmone Presidente, pubblicato da Lulu.com, 2007, pag.56
- ^ Pier Francesco Gasparetto Vittorio Emanuele II, editore Rusconi, 1994, pag.92
- ^ La Stampa - Consultazione Archivio, su www.archiviolastampa.it. URL consultato il 26 ottobre 2016.
- ^ Archivio di Stato di Torino, Sez. Riunite, casa di S.M., n.4183
BibliografiaModifica
- Costanza d'Azeglio, Il giornale degli anni memorabili, Cino Del Duca editore, Milano, 1961
- Roberto Gervaso, La bella Rosina, Bompiani, Milano, 1991
- Pina Ballario, ''Maria Adelaide'', S. E. I., Torino, 1952
Altri progettiModifica
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- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Maria Adelaide d'Asburgo-Lorena
Collegamenti esterniModifica
- Maria Adelaide d'Asburgo-Lorena, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Maria Adelaide d'Asburgo-Lorena, su Find a Grave.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 95565708 · ISNI (EN) 0000 0000 7034 3421 · LCCN (EN) n97864652 · GND (DE) 138960852 · BAV (EN) 495/55585 · CERL cnp01181071 · WorldCat Identities (EN) lccn-n97864652 |
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