Parco fluviale Gesso e Stura

riserva naturale in provincia di Cuneo
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Il Parco fluviale Gesso e Stura è un'area naturale protetta e zona umida che con i suoi 5.500 ettari di ambiente naturale fluviale per il tempo libero, lo sport, la cultura e la didattica a due passi dal centro della città rappresenta una cerniera di collegamento con i territori circostanti, a valle e a monte dove incontra il Parco naturale delle Alpi Marittime.

Parco fluviale Gesso e Stura
il parco presso il Viadotto Soleri
Tipo di areaParco regionale
Codice WDPA390510
Codice EUAPEUAP1200
Class. internaz.Categoria IUCN V: paesaggio terrestre/marino protetto
StatiBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Piemonte
Province  Cuneo
ComuniBorgo San Dalmazzo Castelletto Stura Centallo Cervasca Cuneo Fossano Montanera Rittana Roccasparvera Roccavione Salmour Sant'Albano Stura Trinità Vignolo
Superficie a terra5.500,00 ha
Provvedimenti istitutiviL.R. 19 febbraio 2007, n 3 - Istituzione del Parco fluviale Gesso e Stura (B.U. 22 febbraio 2007, n. 8)

L.R. 11/19, in vigore dal 19 aprile 2019, Sancito l’ampliamento del territorio del Parco fluviale Gesso e Stura, cambiando anche denominazione e status dell’area della riserva, diventata “Parco naturale Gesso e Stura”.

GestoreComune di Cuneo
Mappa di localizzazione
Map
Sito istituzionale

Il 19 aprile 2019 la riserva à ampliata e cambia la sua denominazione in Parco naturale Gesso e Stura[senza fonte].

Storia modifica

Nasce nel febbraio 2007 con lo scopo di tutelare e valorizzare le risorse ambientali e culturali del fiume Stura di Demonte e del torrente Gesso. Fin dal 1979 i cittadini e associazioni cuneesi hanno sollecitato all'amministrazione comunale l'utilità di riqualificare l'habitat naturale fluviale e di restituire una funzione sociale ai fiumi. Così nel 1986 sul piano regolatore è comparso il primo "parco della natura"; nel 1999 grazie ad un programma di riqualificazione urbana e sviluppo sostenibile del territorio (PRUSST), sono stati avviati i primi lavori di riqualificazione per la realizzazione del parco fluviale di Cuneo, e finalmente, nel 2007, accogliendo la proposta di legge avanzata dal consiglio comunale di Cuneo, la regione Piemonte ha istituito il parco fluviale Gesso e Stura, includendo anche territori dei comuni limitrofi.

Accanto ai primi interventi di riqualificazione del territorio, fin dal 2004 il Comune di Cuneo ha proposto attività di animazione e di sensibilizzazione che consentissero di riscoprire la valenza ambientale e la vocazione ricreativa e socializzante dei fiumi che da sempre sono stati a servizio della città, favorendo lo sviluppo economico e il miglioramento della qualità della vita dei suoi cittadini. Molteplici sono gli attori locali che tuttora collaborano attivamente alla gestione e alla promozione di quello che rimarrà sempre "il parco voluto dai cittadini".

Con l'approvazione da parte del Consiglio regionale del Piemonte della legge regionale n.16 del 3 agosto 2011, il parco fluviale Gesso e Stura si è ampliato ai comuni di Borgo San Dalmazzo, Castelletto Stura, Centallo, Cervasca, Montanera, Roccasparvera, Roccavione, Sant'Albano Stura e Vignolo. Con L. R. 11/19, in vigore dal 19 aprile 2019, la Regione Piemonte ha sancito l’ampliamento del territorio del Parco fluviale Gesso e Stura, cambiando anche denominazione e status dell’area della riserva, diventata “Parco naturale Gesso e Stura”. I quattro nuovi Comuni che entrano a far parte del territorio del Parco - Fossano, Trinità, Salmour e Rittana – portano a 14 il totale degli aderenti. Con questo ampliamento, il Parco raggiunge un’estensione di 5.500 ettari (1.500 in più rispetto all'assetto precedente), con una popolazione totale pari a 120.000 residenti, mentre i chilometri di fiume compresi nell'area diventano 70, rappresentando sempre più una cerniera di collegamento tra area montana e pianura.

Fauna modifica

Il gruppo di maggior interesse è rappresentato dall'avifauna. Questa è costituita da 144 specie, che rappresentano il 38,2% di quelle segnalate in Piemonte[1]. Di queste 44 sono nidificanti stanziali, 24 sono nidificanti estivi, 52 compaiono solo durante i movimenti migratori, 16 sono migratrici svernanti e 4 di comparsa accidentale. Dal punto di vista conservazionistico sono presenti 24 specie inserite nell'allegato I della direttiva 79/409/CEE “Uccelli”, che necessitano di misure speciali di conservazione. Di queste 6 sono nidificanti o svernanti nel parco Fluviale Gesso e Stura con popolazioni significative. Le tre specie più diffuse sono il picchio verde, la passera mattugia, la rondine; altre specie significative sono l'airone bianco maggiore, fanello, martin pescatore, tortora selvatica e corriere piccolo.

Dei mammiferi sono presenti 25 specie tra cui il vespertilio smarginato, il pipistrello nano il pipistrello albolimbato il serotino comune e nottola di Leisler.

Degli anfibi sono presenti rana temporaria, rana dalmatina, rane verdi, raganella, rospo comune, rospo smeraldino, salamandra e tritone.

Dei rettili sono presenti ramarro, lucertola muraiola, saettone, biacco e natrice tassellata.

Luoghi di interesse modifica

Note modifica

  1. ^ Giovanni Boano, Claudio Pulcher, Check-list degli Uccelli di Piemonte e Val d'Aosta aggiornata al dicembre 2000, Torino, Museo Regionale di Scienze Naturali, 2003.

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