Paul Francis Webster

Paul Francis Webster (New York, 20 dicembre 1907Beverly Hills, 18 marzo 1984[1]) è stato un paroliere statunitense, vincitore di tre Premi Oscar per la migliore canzone originale ed è stato nominato sedici volte per il premio.

Biografia modifica

Primi anni e formazione modifica

Webster è nato a New York, Stati Uniti,[1] figlio di Myron Lawrence Webster e Blanche Pauline Stonehill Webster. La sua famiglia era ebrea. Suo padre nacque ad Augustów, in Polonia.[2] Frequentò la Horace Mann School[3] (Riverdale, Bronx, New York), laureandosi nel 1926 e poi andò alla Università Cornell dal 1927 al 1928 e alla Università di New York dal 1928 al 1930, abbandonando senza ottenere una laurea.[1] Ha lavorato sulle navi in tutta l'Asia e poi è diventato un istruttore di danza presso uno studio di Arthur Murray a New York.[4][5]

Carriera modifica

Nel 1931, tuttavia, si dedicò alla scrittura di testi di canzoni.[1] La sua prima lirica professionale fu "Masquerade", musica di John Jacob Loeb, che divenne un successo nel 1932, eseguita da Paul Whiteman.[1]

Nel 1935 la Twentieth Century Fox gli firmò un contratto per scrivere testi per i film di Shirley Temple, ma poco dopo tornò a scrivere come freelance. Il suo primo successo fu una collaborazione nel 1941 con Duke Ellington nella canzone "I Got It Bad (And That Ain’t Good)".

Nel 1931, tuttavia, si dedicò alla scrittura di testi di canzoni. La sua prima lirica professionale fu "Masquerade", musica di John Jacob Loeb, che divenne un successo nel 1932, eseguita da Paul Whiteman.

Nel 1935 Twentieth Century Fox gli firmò un contratto per scrivere testi per i film di Shirley Temple, ma poco dopo tornò a scrivere come freelance. Il suo primo successo fu una collaborazione nel 1941 con Duke Ellington nella canzone "I Got It Bad (And That Ain't Good)".[1]

Dopo il 1950, Webster lavorò principalmente per la Metro-Goldwyn-Mayer. Vinse due premi Oscar in collaborazione con Sammy Fain, nel 1953 e nel 1955 e un altro con Johnny Mandel nel 1965.[1] Complessivamente sedici delle sue canzoni hanno ricevuto nomination all'Oscar alla migliore canzone; tra i parolieri è terzo in numero di nomination, dopo Sammy Cahn con ventisei e Johnny Mercer, nominato diciotto volte. Inoltre, un gran numero delle sue canzoni sono diventate grandi successi nelle classifiche delle musicali popolari.

Webster è il cantautore di maggior successo degli anni cinquanta nella UK Singles Chart. Nel 1967 gli venne chiesto di scrivere il testo della sigla di Spider-Man per l'omonima serie televisiva di cartoni animati. È stato inserito nella Songwriters Hall of Fame nel 1972.[6] Le sue carte sono raccolte presso le Biblioteche dell'Università di Syracuse.[7]

Vita privata modifica

Il primo figlio di Webster, Guy Webster, è stato un fotografo prolifico di musicisti e band negli anni 1960 e 1970.[8] La figlia minore, Mona Roger Webster, è un artista concettuale, un investitore immobiliare e residente da lunga data a Venezia, CA.

Webster continuò a scrivere fino al 1983.[5] Morì nel 1984 a Beverly Hills, California ed è sepolto a Hillside Memorial Park a Culver City, California.

Elenco dei brani modifica

Ecco un elenco parziale delle canzoni per le quali ha scritto i testi:[1][5][9][10]

Canzoni di Paul Francis Webster che hanno vinto l'Academy Award per la migliore canzone originale modifica

Nominati per il premio modifica

Canzoni vincitrici dei Grammy Awards come miglior canzone dell'anno modifica

Altre canzoni con testi di Paul Francis Webster modifica

  • "Anastasia" (1956)
  • "Ballad of the Alamo" (1960)
  • "Baltimore Oriole"
  • "Beloved" (1954)
  • "Billy-A-Dick" (1945)
  • "Black Coffee"
  • "The Black Hills Of Dakota"
  • "Blowing Wild (The Ballad Of Black Gold)" (1953)
  • "Boy on a Dolphin"
  • "The Brown-Skin Gal in the Calico Gown" (1941)
  • "Chocolate Shake" (1941)
  • "Days of Love" (1967)
  • "The Deadwood Stage (Whip-Crack-Away!)"
  • "Doctor, Lawyer, Indian Chief"
  • "The First Snowfall" (1953) [music composed by Sonny Burke]
  • "I cannoni di Navarone" (1961)
  • "Honey-Babe" (1955)
  • "How Green Was My Valley" (1957)
  • "How It Lies, How It Lies, How It Lies!"
  • "I Got it Bad (And That Ain't Good)" (1941)
  • "I'll Remember Tonight"
  • "I'll Walk with God" (1954)
  • "Invitation" (1952)
  • "Jump for Joy"
  • "Just Blew in from the Windy City" (1953)
  • "The Lamplighter's Serenade" (1942)
  • "Like Young" (1958)
  • "The Loveliest Night of the Year" (1950)
  • "Man on Fire"
  • "Masquerade" (1931)
  • "Maverick"
  • "Memphis in June" (1945) for RKO's Johnny Angel, Musica di Hoagy Carmichael
  • "The Mood I'm In" (scritto in collaborazione con Pete King)
  • "My Moonlight Madonna"
  • "Padre"
  • "Rainbow on the River" (1936)
  • "Rio Bravo" (1959)
  • "Dove non so (Tema di Lara)" (1966) (I testi, che sono opere originali di Webster, sono cantati sulla melodia del Tema di Lara Lara's Theme' dal film Il dottor Živago
  • "The Song Angels Sing" (1951)
  • "Song of Green Mansions (1959)
  • "The Song of Raintree County" (1957)
  • "Spider-Man" (1967)
  • "Sugarfoot"
  • "Summertime in Heidelberg" (1954)
  • "There They Are"
  • "There's Never Been Anyone Else But You"
  • There's a Rising Moon (1954)
  • "Too Beautiful to Last" (1971)
  • "The Twelfth of Never"
  • "Two Cigarettes in the Dark" (1934)
  • "Veni Vidi Vici"
  • "Virgins Wrapped in Cellophane" (1932)
  • "Who Are We?"
  • "The Winds of Chance" (1969)
  • "A Woman's Touch" (1953)
  • "You Was"

Raccolte di canzoni modifica

  • (EN) The Songs of Paul Francis Webster, ISBN 0-7935-0665-4.
  • (EN) Award-Winning Songs By Paul Francis Webster, Robbins Music Corporation, 1964.

Note modifica

  1. ^ a b c d e f g h Colin Larkin (a cura di), The Guinness Encyclopedia of Popular Music, 1ª ed., Guinness Publishing, 1992, pp. 2646–7, ISBN 0-85112-939-0.
  2. ^ (EN) Archived copy (PDF), su baumcrohnwebster.org. URL consultato il 9 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 3 maggio 2018).
  3. ^ (EN) Horace Mann School | Coeducational Nondenominational Day School | Bronx New York, su horacemann.org. URL consultato l'8 dicembre 2023.
  4. ^ (EN) Potted biographies of musical theatre composers, su Guidetomusicaltheatre.com. URL consultato il 3 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2017).
  5. ^ a b c (EN) Paul Francis Webster, in Michael Feinstein's American Songbook, Michael Feinstein Great American Songbook Initiative. URL consultato il 12 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2015).
  6. ^ (EN) Paul Francis Webster, su the Songwriters Hall of Fame.
  7. ^ (EN) Paul Francis Webster Papers, in Syracuse University Libraries, Syracuse University. URL consultato il 12 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 30 ottobre 2013).
  8. ^ (EN) Steve Marinucci, Guy Webster, Photographer of Album Covers by The Doors and Rolling Stones, Dies at 79, in Variety, 7 febbraio 2019. URL consultato il 13 gennaio 2024.
  9. ^ (EN) Paul Francis Webster Song Catalog, in Songwriters Hall of Fame, Songwriters Hall of Fame. URL consultato il 12 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2015).
  10. ^ (EN) Songs Written by Paul Francis Webster, in MusicVF.com, VF Entertainment. URL consultato il 12 gennaio 2015.

Bibliografia modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN42031713 · ISNI (EN0000 0000 8121 0130 · Europeana agent/base/64113 · LCCN (ENn85273911 · GND (DE130174289 · BNE (ESXX839048 (data) · BNF (FRcb14839021v (data) · J9U (ENHE987007276299605171 · NSK (HR000045886 · NDL (ENJA001152093 · WorldCat Identities (ENlccn-n85273911