Raul Gardini (docufilm)

Raul Gardini è un docufilm italiano del 2023 diretto da Francesco Miccichè che ripercorre gli ultimi tre anni di vita dell'imprenditore Raul Gardini, dai successi nella vela ai giorni di Tangentopoli. Il film si avvale di preziose interviste e filmati d'epoca.[1]

Raul Gardini
PaeseItalia
Anno2023
Formatofilm TV
Generebiografico
Durata87 min
Lingua originaleitaliano
Rapporto16:9
Crediti
RegiaFrancesco Miccichè
SoggettoGiovanni Filippetto, Francesco Miccichè, Giannandrea Pecorelli
SceneggiaturaGiovanni Filippetto, Francesco Miccichè, Denise Pardo
Interpreti e personaggi
FotografiaNicola Saraval
MontaggioMarco Rizzo
MusicheFrancesco Cerasi
ScenografiaMaurizio Kovacs
CostumiMagda Accolti Gil
ProduttoreGiannandrea Pecorelli
Casa di produzioneRai Fiction e Aurora TV
Prima visione
Data23 luglio 2023
Rete televisivaRai 1

Trama modifica

Ravenna, 15 aprile 1993. Raul Gardini riceve la visita della giornalista Maria Bertasi alla quale inizia a raccontare i suoi successi nella vela come la partecipazione all'America's Cup 1992 e la vittoria della Louis Vuitton Cup con il Moro di Venezia, la frattura con i famigliari della moglie, i Ferruzzi, l'allontanamento dall'azienda e i dispiaceri di quei mesi che porteranno alla sua morte il 23 luglio di quell'anno dopo essere finito al centro dell'inchiesta di Mani pulite.

Personaggi e interpreti modifica

Interventi modifica

Produzione modifica

Il docufilm è prodotto da Giannandrea Pecorelli per Aurora TV in collaborazione con Rai Fiction e con il sostegno di Emilia Romagna Film Commission.

Le riprese sono state effettuate a La Monaldina, la tenuta di campagna della famiglia Gardini, dove il set è potuto accedere grazie ai figli di Raul, sul Moro 2, imbarcazione tanto cara a Gardini, al circolo velico del porto di Marina di Ravenna, oltre al Mausoleo di Teodorico, alla Basilica di San Vitale e Galla Placidia di Ravenna.[2]

Accoglienza modifica

Il film è stato trasmesso in prima visione e prima serata su Rai 1 domenica 23 luglio 2023, a 30 anni esatti dalla morte di Gardini, e ha totalizzato 1 484 000 telespettatori pari all'11,6% di share.[3]

Note modifica

Collegamenti esterni modifica