Risentimento

emozione negativa
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Il risentimento, chiamato anche rancore o amarezza, è un'emozione complessa e multistrato[1] che è stata descritta come un misto di delusione, disgusto e rabbia.[2] Altri psicologi lo considerano uno stato d'animo[3] o un'emozione secondaria (compresi elementi cognitivi) che può essere suscitata di fronte a insulti e/o offese, sia reali che immaginarie.[4]

Espressione facciale del Risentimento

Inerente al risentimento è una percezione di ingiustizia (cioè da banale a molto grave) e una difesa generalizzata contro situazioni ingiuste (ad esempio relazioni o circostanze sfavorevoli).[5]

La parola deriva dal francese "ressentir", re-, prefisso intensivo, e sentir "sentire"; dal latino "sentire". La parola inglese è diventata sinonimo di rabbia, dispetto e rancore.

DescrizioneModifica

Il risentimento è un'esperienza affettiva che le persone sperimentano quando un agente esterno nega loro le opportunità o le risorse di valore (incluso lo status), che esse considerano socialmente accessibili. Non riconducibile a un fenomeno psichico meramente intraindividuale, il risentimento è un sentimento sociale contrassegnato da peculiari dinamiche relazionali, storicamente e culturalmente situate. Può essere un'esperienza emotivamente disturbante, che viene provata nuovamente o rivissuta nella mente. Secondo gli psicologi, il risentimento è uno dei sentimenti-chiave nello sviluppo del narcisismo[6].

Quando una persona prova risentimento verso se stessa si parla di "rimorso"[7].

Il risentimento riguarda simultaneamente le strutture e le relazioni nelle quali le persone sono ingaggiate. Nella società contemporanea l'eguaglianza proclamata sul piano dei valori contrasta con le disuguaglianze sul piano delle differenze di potere e di accesso alle risorse materiali. Questo divario genera una tensione sempre maggiore tra desideri egualitari, tra loro fittamente concorrenziali, e le disuguaglianze sociali strutturali crescenti[8].

Gli attori sociali hanno ampie possibilità di scelta, ma sono tendenzialmente incapaci di promuovere le condizioni di uguaglianza di opportunità che sono necessarie alla loro concreta realizzazione. Questo comportanta che un desiderio sempre più ambizioso e mimetico si scontra con una realtà competitiva e selettiva. Una conseguenza è la diffusione del risentimento nella vita quotidiana.

NoteModifica

  1. ^ DM Marino ed., On Resentment (2013) p. 301-3
  2. ^ TenHouten, WD (2007). General Theory of Emotions and Social Life. Routledge.
  3. ^ Stosny, Steven (1 settembre 2013). Living & Loving After Betrayal. New Harbinger Publications. ISBN 978-1608827527.
  4. ^ W TenHouten, Emotion and Reason (2014) p. 20
  5. ^ Stosny, Steven (1 settembre 2013). Living & Loving After Betrayal. New Harbinger Publications. ISBN 978-1608827527.
  6. ^ Steven Stosny, Ph.D., Which Comes First, Resentment or Narcissism? Sometimes the Egg Eats the Chicken, Aug 31, 2012
  7. ^ Luis Kancyper, Il risentimento e il rimorso. Uno studio psicoanalitico, Franco Angeli Editore, Milano, 2003
  8. ^ Stefano Tomelleri, La società del risentimento, Meltemi Editore srl, 2004, p. 120

BibliografiaModifica

  • Jean Améry, Intellettuale a Auschwitz, Bollati Boringhieri, Torino, 1987 (ISBN 88-339-0418-0).
  • René Girard, Il risentimento. Lo scacco del desiderio nell'uomo contemporaneo, Raffaello Cortina, Milano 1999 (ISBN 88-707-8569-6).
  • Luis Kancyper, Il risentimento e il rimorso. Uno studio psicoanalitico, Franco Angeli Editore, Milano, 2003 (ISBN 88-464-4923-1).
  • Francesca Giorgia Paleari, Stefano Tomelleri (a cura di), Risentimento, perdono e riconciliazione nelle relazioni sociali, Carocci, Roma, 2008 (ISBN 978-88-430-4826-7).
  • Guia Risari, Jean Améry. Il risentimento come morale, Franco Angeli, Milano, 2002 (ISBN 88-464-3402-1).
  • Renato Rizzi (a cura di), Itinerari del rancore, Bollati Boringhieri, Torino, 2007 (ISBN 978-88-339-1825-9).
  • Max Scheler, Das Ressentiment im Aufbau der Moralen, Vittorio Klostermann GmbH, Frankfurt am Main, 2004 (ISBN 3465033353).
  • Stefano Tomelleri, La società del risentimento, Meltemi, Roma, 2004 (ISBN 88-835-3306-2).
  • Stefano Tomelleri, Identità e gerarchia. Per una sociologia del risentimento, Carocci, Roma, 2009 (ISBN 978-88-430-4979-0).

Voci correlateModifica

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Collegamenti esterniModifica

  • Superare il risentimento, su viveremeglio.org. URL consultato il 25 maggio 2007 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2007).
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