Sei Nazioni 2006

7ª edizione del Sei Nazioni maschile e 112ª assoluta del Championship

Il Sei Nazioni 2006 (in inglese 2006 Six Nations Championship; in francese Tournoi des Six Nations 2006; in gallese Pencampwriaeth y Chwe Gwlad 2006) fu la 7ª edizione del torneo annuale di rugby a 15 tra le squadre nazionali di Francia, Galles, Inghilterra, Irlanda, Italia e Scozia, nonché la 112ª in assoluto considerando anche le edizioni dell'Home Nations Championship e del Cinque Nazioni.

Sei Nazioni 2006
2006 RBS Six Nations Championship
Logo della competizione
Competizione Sei Nazioni
Sport Rugby a 15
Edizione 112ª
Organizzatore Six Nations Rugby Ltd
Date dal 4 febbraio 2006
al 18 marzo 2006
Luogo Francia, Scozia, Italia, Irlanda, Inghilterra e Galles
Partecipanti 6
Formula girone unico
Risultati
Vincitore Bandiera della Francia Francia
(23º titolo)
Calcutta Cup Bandiera della Scozia Scozia
Triple Crown Bandiera dell'Irlanda Irlanda
Millennium Trophy Bandiera dell'Irlanda Irlanda
Centenary Quaich Bandiera dell'Irlanda Irlanda
Cucchiaio di legno Bandiera dell'Italia Italia
Statistiche
Miglior giocatore Brian O’Driscoll (Irlanda)
Miglior marcatore Bandiera dell'Irlanda Ronan O'Gara (72)
Record mete
Incontri disputati 15
Pubblico 954 264
(63 618 per incontro)
Una fase di InghilterraGalles a Twickenham
Cronologia della competizione
Sei Nazioni 2005 Sei Nazioni 2007

Noto per motivi di sponsorizzazione come 2006 RBS Six Nations Championship a seguito di accordo di partnership commerciale con la Royal Bank of Scotland[1], si tenne dal 4 febbraio al 18 marzo 2006.

Nonostante la sconfitta iniziale a Edimburgo contro la Scozia, fu la Francia a guadagnare il suo ventitreesimo titolo, terminando il torneo a pari punti dell'Irlanda ma con una differenza punti migliore (gli irlandesi, nell'ultimo incontro, avrebbero dovuto battere con 34 punti di scarto l'Inghilterra ma vinsero solo con 4 punti di margine)[2]. Si trattò della seconda volta nell'era del Sei Nazioni, e la quinta dal 1994, anno dell'abolizione delle vittorie condivise, che il torneo fu deciso dalla differenza punti fatti/subiti.

La nuova Italia di Pierre Berbizier non evitò l'ultimo posto in classifica, ma riuscì a scampare al whitewash grazie al pareggio a Cardiff 18-18, primo punto esterno guadagnato nel torneo dagli Azzurri[3].

Quella del 2006 fu anche l'edizione in cui il Sei Nazioni salutò Lansdowne Road: la vittoria irlandese per 15-9 sulla Scozia fu l'ultima partita del torneo nello stadio dublinese che, a fine anno, sarebbe stato definitivamente chiuso e, successivamente, demolito per fare spazio all'Aviva Stadium[4]. Per le successive quattro edizioni l'Irlanda giocò a Croke Park, impianto normalmente dedicato agli sport gaelici.

Il valore delle marcature, come stabilito dall’IRFB nel 1992, era: 5 punti per ciascuna meta (7 se trasformata), 3 punti per la realizzazione di ciascun calcio piazzato, idem per il drop[5].

Nazionali partecipanti e sedi modifica

Squadra Città Impianto interno
  Francia Saint-Denis Stade de France
  Galles Cardiff Millennium Stadium
  Inghilterra Londra Twickenham
  Irlanda Dublino Lansdowne Road
  Italia Roma Stadio Flaminio
  Scozia Edimburgo Murrayfield

Risultati modifica

1ª giornata modifica

Dublino
3 febbraio 2006, ore 20 UTC+0
Irlanda  26 – 16
referto
  ItaliaLansdowne Road (49500 spett.)
Arbitro:   Dave Pearson

Londra
4 febbraio 2006, ore 16:45 UTC+0
Inghilterra  13 – 47
referto
  GallesTwickenham (81000 spett.)
Arbitro:   Paul Honiss

Edimburgo
4 febbraio 2006, ore 20 UTC+0
Scozia  20 – 16
referto
  FranciaMurrayfield (66028 spett.)
Arbitro:   Jonathan Kaplan

2ª giornata modifica

Saint-Denis
11 febbraio 2006, ore 14:30 UTC+1
Francia  43 – 31
referto
  IrlandaStade de France (80000 spett.)
Arbitro:   Paul Honiss

Roma
11 febbraio 2006, ore 17 UTC+1
Italia  16 – 31
referto
  InghilterraStadio Flaminio (24973 spett.)
Arbitro:   Kelvin Deaker

Cardiff
12 febbraio 2006
Galles  28 – 18
referto
  ScoziaMillennium Stadium (73340 spett.)
Arbitro:   Steve Walsh

3ª giornata modifica

Saint-Denis
25 febbraio 2006, ore 15 UTC+1
Francia  37 – 12
referto
  ItaliaStade de France (77963 spett.)
Arbitro:   Tony Spreadbury

Edimburgo
25 febbraio 2006, ore 17:30 UTC+0
Scozia  18 – 12
referto
  InghilterraMurrayfield (67500 spett.)
Arbitro:   Alan Lewis

Dublino
25 febbraio 2006, ore 15 UTC+0
Irlanda  31 – 5
referto
  GallesLansdowne Road (49500 spett.)
Arbitro:  Jonathan Kaplan

4ª giornata modifica

Cardiff
11 marzo 2006, ore 13:30 UTC+0
Galles  18 – 18
referto
  ItaliaMillennium Stadium (74403 spett.)
Arbitro:   Joël Jutge

Dublino
11 marzo 2006, ore 15:30 UTC+0
Irlanda  15 – 9
referto
  ScoziaLansdowne Road (49500 spett.)
Arbitro:   Stuart Dickinson

Saint-Denis
12 marzo 2006, ore 16 UTC+1
Francia  31 – 6
referto
  InghilterraStade de France (80009 spett.)
Arbitro:   Alain Rolland

5ª giornata modifica

Roma
18 marzo 2006, ore 14:30 UTC+1
Italia  10 – 13
referto
  ScoziaStadio Flaminio (24062 spett.)
Arbitro:   Alain Rolland

Cardiff
18 marzo 2006, ore 15:30 UTC+0
Galles  16 – 21
referto
  FranciaMillennium Stadium (74500 spett.)
Arbitro:   Chris White

Londra
18 marzo 2006, ore 17:30 UTC+0
Inghilterra  24 – 28
referto
  IrlandaTwickenham (81986 spett.)
Arbitro:   Nigel Whitehouse

Classifica modifica

Pos Squadra G V N P PF PS DP Pt
1   Francia 5 4 0 1 148 85 +63 8
2   Irlanda 5 4 0 1 131 97 +34 8
3   Scozia 5 3 0 2 78 81 −3 6
4   Inghilterra 5 2 0 3 120 106 +14 4
5   Galles 5 1 1 3 80 135 −55 3
6   Italia 5 0 1 4 72 125 −53 1

Note modifica

  1. ^ (EN) Paul Rees, Six Nations sets tight deadline after struggling to find new sponsor for 2018, in The Observer, 23 settembre 2017. URL consultato il 5 maggio 2018.
  2. ^ (EN) Wales 16-21 France, in BBC, 18 marzo 2006. URL consultato il 21 maggio 2022.
  3. ^ (EN) Wales 18-18 Italy, in BBC, 11 marzo 2006. URL consultato il 21 maggio 2022.
  4. ^ (EN) Lansdowne road given winning send off, in The Irish Examiner, 11 marzo 2006. URL consultato il 21 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2022).
  5. ^ (EN) Rugby Rules Changed for Faster Game, in The Canberra Times, 17 aprile 1992, p. 18. URL consultato il 15 dicembre 2021. Ospitato su Biblioteca nazionale australiana.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica


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