Silvio Angelucci

militare ed aviatore italiano, medaglia d'oro al valor militare

Silvio Angelucci (Conca della Campania, 20 marzo 1909Mar Mediterraneo, 13 agosto 1942) è stato un militare e aviatore italiano, decorato di Medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale[2].

Silvio Angelucci
NascitaConza della Campania, 20 marzo 1909
MorteMar Mediterraneo, 13 agosto 1942
Cause della morteCaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoItalia (bandiera) Italia
Forza armataRegia Aeronautica
Reparto255ª Squadriglia, 105º Gruppo, 46º Stormo
GradoTenente a.a.r.n. in s.p.e
GuerreGuerra d'Etiopia
Guerra di Spagna
Seconda guerra mondiale
CampagneArbegnuoc
Campagna italiana di Grecia
BattaglieBattaglia di mezzo agosto
Decorazionivedi qui
dati tratti da Combattenti Liberazione[1]
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Biografia

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Nacque a Conza della Campania, provincia di Avellino, il 20 marzo 1909.[3] Nel novembre 1928 si arruolò volontario nella Regia Aeronautica in qualità di allievo sergente pilota, e nel luglio 1930 consegui, con la promozione a sergente, anche il brevetto di pilota militare.[1] Assegnato nel 1935 al 9º Stormo Bombardamento Terrestre, partecipò alla guerra d'Etiopia e alle prime operazioni di polizia coloniale in Africa Orientale Italiana.[1] Durante l'intero ciclo operativo in Etiopia fu decorato di una medaglia di bronzo al valor militare, rimpatriando alla fine del 1936 con il grado di maresciallo di terza classe.[1] Dall’ottobre 1937 all’ottobre 1938 combatte durante la guerra di Spagna dove conseguì la promozione a sottotenente in servizio permanente effettivo e fu decorato con una medaglia d'argento e una di bronzo al valor militare.[1] Rientrato in Italia ebbe la promozione a tenente ritornando in servizio presso il 9º Stormo Bombardamento Terrestre col quale operò all'entrata in guerra del Regno d'Italia, avvenuta il 10 giugno 1940.[1] Partecipò alla campagna italiana di Grecia (1940-1941), e dal 1º febbraio 1941 fu trasferito alla 255ª Squadriglia del 105º Gruppo Autonomo Bombardamento Terrestre dotato dei bombardieri aerosiluranti Savoia-Marcheti S.79 Sparviero.[1] Cadde in combattimento il 13 agosto 1942 durante un'azione di siluramento contro un incrociatore nemico nel corso della battaglia di mezzo agosto, e fu decorato con la medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2] L'1 settembre 1984 la 46ª Aerobrigata, con sede sull’Aeroporto di Pisa-San Giusto, viene intitolata a Silvio Angelucci.

Onorificenze

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«Pilota di doti eccezionali e di provato valore in una lunga attività bellica su più fronti. Durante un’azione di aerosiluramento contro un incrociatore, nonostante avesse l’apparecchio colpito e in fiamme, proseguiva impassibile nell’attacco conclusosi con olocausto della sua fiorente giovinezza. Cielo del Mediterraneo Occidentale, 13 agosto 1942 .[4]»
— Decreto del Presidente della repubblica del 14 giugno 1957.[3]
«Abile e ardito capo equipaggio di apparecchio plurimotore, di provato valore, riconfermava le sue elevate doti di combattente partecipando con perizia e sereno ardimento a numerose rischiose azioni offensive, su basi e su trinceramenti nemici duramente contrastate dalla violenta reazione avversaria. Cielo del Mediterraneo e della Grecia, 14 giugno-19 dicembre 1940
«Abile e ardito pilota di apparecchio da bombardamento, partecipava a numerose ed importanti azioni nel campo strategico e tattico, distinguendosi sempre per capacità e sprezzo del pericolo. Nei bombardamenti, nonostante la violenta reazione avversaria, non esitava a gettarsi a bassa quota sul nemico per rendere la propria azione distruttiva più precisa ed efficace. Cielo dell'A.O., gennaio-marzo 1936
«Volontario in missione di guerra per l'affermazione degli ideali fascisti, partecipava quale secondo pilota a molte azioni di bombardamento dando esempio di ardimento, sprezzo de pericolo e valore. Cielo di Spagna, ottobre-febbraio 1938
«Capo equipaggio di apparecchio da bombardamento, partecipava a numerose azioni belliche. Sia nel trasporto truppe su un aeroporto avanzato costantemente battuto dalle artiglierie nemiche, sia nelle numerose azioni di bombardamento contrastate dalla caccia e dalla reazione contraerea, confermava elevato senso del dovere e grande ardimento. Cielo della Grecia, dicembre 1940-aprile 1941

Annotazioni

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Bibliografia

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  • Ruggero Bonomi, Viva la Muerte. Diario dell'"Aviacion del El Tercio", Roma, Ufficio Editoriale Aeronautico, 1941.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare Volume secondo (1942-1959), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 65.
  • Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare, Testi delle motivazioni di concessione delle Medaglie d'Oro al Valor Militare, Roma, Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, 1969.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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