Costa di Rovigo
Costa di Rovigo (Costa de Rovigo in veneto) è un comune italiano di 2 444 abitanti della provincia di Rovigo in Veneto.
Costa di Rovigo comune | |
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Piazza San Rocco, la piazza centrale della cittadina polesana Vista verso la Chiesa di San Giovanni Battista. | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Veneto |
Provincia | Rovigo |
Amministrazione | |
Sindaco | Gian Pietro Rizzatello (lista civica) dal 26-5-2019 |
Territorio | |
Coordinate | 45°03′N 11°42′E / 45.05°N 11.7°E |
Altitudine | 9 m s.l.m. |
Superficie | 16,07 km² |
Abitanti | 2 444[1] (30-6-2022) |
Densità | 152,08 ab./km² |
Comuni confinanti | Arquà Polesine, Fratta Polesine, Rovigo, Villamarzana, Villanova del Ghebbo |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 45023 |
Prefisso | 0425 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 029018 |
Cod. catastale | D105 |
Targa | RO |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 466 GG[3] |
Nome abitanti | costensi |
Cartografia | |
Posizione del comune di Costa di Rovigo nella provincia di Rovigo | |
Sito istituzionale | |
Si trova nel Polesine, a circa 10 chilometri ad ovest di Rovigo. L'economia si basa sulle coltivazioni agricole e sulle industrie alimentari, dei materiali da costruzione e della metalmeccanica
Storia modifica
Il periodo estense modifica
I primi documenti che riguardano l'abitato, o più precisamente al toponimo "Costa" o "La Costa", risalgono al 1146, ad opera del marchese Fulcone d'Este, dove si cita la donazione di una parte del suo territorio (venti mansi, equivalente a 480 biolche) al monastero di san Benedetto di Lairone di Murano.[4] Il documento, in latino, cita il territorio interessato come "unum latum flumen Aticis, alius latus fossa que dicitur Gaibo, uno capite Policinus de Subto Ramethelli, alio capite Albarus de Pagliano". Il lascito venne però contestato dal monastero benedettino di Pomposa e ne conseguì che sulla "costa" di un lago posto nel territorio fu concesso libera pesca sia agli uomini di diritto di Pomposa (Villamarzana) che di San Cipriano di Murano (Costa di Rovigo), questo almeno fino alla conferma ad opera di Guido Cardinale.[4][5] Se ne deduce quindi che il territorio, una lingua di terra, assunse il toponimo per la sua collocazione tra un corso d'acqua ed un lago[5], verosimilmente il primo l'Adigetto (allora chiamato Adige in quanto ramo principale del fiume), ed uno dei numerosi bacini lacustri che interessava il territorio Polesano.
Tra il 1163 ed il 1167[5], grazie alle decime concesse ai benedettini dall'allora vescovo di Adria, Vitale Milanese (o anche Vitale di Milano), venne edificata una chiesa dedicata a San Giovanni Battista.[4]
L'influenza estense fu ufficializzata, come gran parte del territorio polesano, dall'imperatore Enrico VI nel 1194, che ne nominò conte Azzo VI. Il territorio rimase estense per quasi tre secoli, con l'ultimo periodo, nel XV secolo, tormentato dalla contesa dalla Repubblica di Venezia che cominciava in quel periodo ad espandersi verso la terraferma e che sfociarono nella Guerra del sale.
Il periodo veneziano modifica
I Veneziani entrarono definitivamente a Rovigo nel 1482 annettendosi il territorio alla Serenissima e, a parte la parentesi della Lega di Cambrai (1508 - 1511), ne mantennero il dominio per circa tre secoli. Nel 1483, il cronista dell'epoca Marin Sanudo, durante i suoi viaggi nel territorio veneziano visitò l'abitato di Costa includendola nel propria opera "Itinerario in terra ferma" e che descrisse[4]:
«Villa bellissima con assai anime e molte case e una bella chiesa dei frati di san Zorzi»
L'abitato, che fin dalla sua origine crebbe vicino alle sponde dell'Adigetto, vide svilupparsi, particolarmente nel periodo medioevale, l'economia, la vita civile e quella religiosa grazie alla presenza benedettina nei pressi dell'argine destro, che interessava il nucleo di Costa, e, sul versante sinistro, da quella dell'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, che interessava il nucleo di Costiola. Documenti medioevali attestano che in quel periodo il corso d'acqua era navigabile e che il territorio attiguo era interessato da paludi, dal lago e da boschi, ma che l'opera degli abitanti valorizzò le terre grazie all'agricoltura ed alla pastorizia. In seguito però alla disastrosa rotta della Malopera del 1438 la diramazione dell'Adige perse notevolmente di portata e di importanza rispetto a quella più settentrionale cosa che determinò un mutamento di aspetto tra il XV e la fine del XVI secolo.[6]
Il territorio seguì l'evoluzione e le sorti della Repubblica di Venezia fino alla sua caduta. Nonostante la propria dichiarata neutralità durante la campagna d'Italia condotta dalla Francia rivoluzionaria, la Repubblica venne invasa dalle truppe francesi di Napoleone Bonaparte (1797), che occupano la terraferma, giungendo ai margini della laguna.
Monumenti e luoghi d'interesse modifica
Architetture religiose modifica
- Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista.
- Chiesa di San Rocco (o di San Rocco Confessore).
- Chiesa dei Caduti.
Inoltre sono presenti nel territorio molti capitelli votivi.
Architetture civili modifica
- Villa Sandi.
Altro modifica
Società modifica
Evoluzione demografica modifica
Abitanti censiti[7]
Amministrazione modifica
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1995 | 1999 | Giuseppe Boscolo | Lista Civica (Partito Popolare Italiano) | Sindaco | |
1999 | 2004 | Giuseppe Boscolo | Lista Civica (Partito Popolare Italiano) | Sindaco | |
2004 | 2009 | Antonio Bombonato | Lista Civica (Centro-sinistra) | Sindaco | |
2009 | 2014 | Antonio Bombonato | Lista Civica (Centro-sinistra) | Sindaco | |
2014 | 2019 | Antonio Bombonato | Lista Civica (Centro-sinistra) | Sindaco | |
2019 | in carica | Gian Pietro Rizzatello | Lista Civica (Centro-destra) | Sindaco |
Cultura modifica
Teatri modifica
- Teatro comunale "Mario Rossi".
Biblioteche modifica
- Biblioteca comunale " Manfred Buchaster".
Istruzione modifica
- Scuola Materna " Anna Osti".
- Scuola Primaria " Francesco Scardona".
- Scuola Secondaria di Primo Grado " Virgilio".
Musei modifica
- Nella cornice storica di Palazzo Bighetti è allestito il Museo etnografico "all’Alboron" di Costa di Rovigo, che conserva le testimonianze della vita quotidiana della comunità locale vissuta a cavallo tra Ottocento e Novecento.
Sport modifica
- A.S.D. Basket Costa di Rovigo, squadra di pallacanestro nata nel 1993.
- A.S.D. Canalbianco A.C.V, squadra di calcio.
Note modifica
- ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ a b c d Veneto paese per paese, volume 2.
- ^ a b c La storia, su Comune di Costa di Rovigo, http://www.comune.costadirovigo.ro.it/index.shtm. URL consultato il 23 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 22 settembre 2010).
- ^ Leobaldo Traniello in Rovigo, p. 9.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Bibliografia modifica
- AA.VV., Il Veneto paese per paese, Firenze, Bonechi, 2000, ISBN 88-476-0006-5.
- AA.VV., Rovigo. Ritratto di una città, Rovigo, Minelliana, 1988.
Voci correlate modifica
Altri progetti modifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Costa di Rovigo
Collegamenti esterni modifica
- Sito ufficiale, su comune.costadirovigo.ro.it.
- Còsta di Rovigo, su sapere.it, De Agostini.
- Costa di Rovigo, su Portale Ufficiale del Turismo della Provincia di Rovigo, polesineterratraduefiumi.it. URL consultato il 13 marzo 2011.
- Costa di Rovigo, su rovigobox.it. URL consultato il 23 settembre 2010.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 240100805 · WorldCat Identities (EN) viaf-240100805 |
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