Farra d'Alpago

frazione del comune italiano di Alpago

Farra d'Alpago (Fàra in veneto[5]) è una frazione del comune italiano di Alpago, nella provincia di Belluno, in Veneto. Farra d'Alpago costituisce uno dei tre municipi del comune.[6]

Farra d'Alpago
municipio
Farra d'Alpago – Veduta
Farra d'Alpago – Veduta
Il lago di Santa Croce
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Veneto
Provincia Belluno
Comune Alpago
Territorio
Coordinate46°07′N 12°22′E / 46.116667°N 12.366667°E46.116667; 12.366667 (Farra d'Alpago)
Altitudine395 m s.l.m.
Superficie41,3 km²
Abitanti2 661[2] (31-12-2014)
Densità64,43 ab./km²
SottodivisioniBuscole, Foran, Poiatte, Villaggio Riviera, Pianture, Farra, Santa Croce del Lago, Lastra, Spert, Cansiglio, Pian Osteria, Campon, Tomas, Villanova[1]
Altre informazioni
Cod. postale32016
Prefisso0437
Fuso orarioUTC+1
Cod. catastaleD506
TargaBL
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[3]
Cl. climaticazona F, 3 053 GG[4]
Nome abitantifarresi
Patronosanti Filippo e Giacomo
Giorno festivo3 maggio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Farra d'Alpago
Farra d'Alpago

Fu un comune autonomo sino al 23 febbraio 2016, quando insieme alle frazioni di Buscole, Campon, Lastra, Pian Cansiglio, Pian Osteria, Pianture, Poiatte, Santa Croce, Spert, Tomas, Villaggio Riviera e Villanova è confluito nel nuovo comune di Alpago, assieme agli ex comuni di Pieve d'Alpago e Puos d'Alpago.

Il centro si stende nella conca dell'Alpago, a sud-est di Belluno, sulla riva orientale del Lago di Santa Croce. Nella parte occidentale passa l'autostrada A27 Venezia-Belluno e la ferrovia Ponte nelle Alpi-Conegliano.

Nella zona alta si apre il vasto altopiano del Cansiglio, una delle località con temperature più rigide del Veneto. Nell'Altopiano è presente una comunità di cimbri.

Origini del nome modifica

Farra deriva da fara, un termine di origine longobarda indicante un gruppo costituito da famiglie e da individui imparentati, in cui era diviso il popolo. Lo stanziamento dei Longobardi avveniva per creare veri e propri organismi politici-militari, il cui nome indicava anche il territorio abitato dal gruppo. Vi è inoltre da considerare la devozione longobarda a Santa Fara: ne sono testimonianza i vari luoghi che ancora oggi in Italia portano questo nome.

Storia modifica

Farra si affaccia sulla sponda del lago di Santa Croce, in posizione defilata, caratteristica che per secoli l'ha risparmiata dalle scorrerie degli eserciti invasori. Fu un centro privilegiato dai Longobardi, ai quali deve il suo nome. La comunità si costituì grazie all'aggregazione di un gruppo omogeneo e compatto di famiglie, originate dallo stesso clan gentilizio.

Farra è citata per la prima volta nel 923 nel diploma con il quale l'imperatore Berengario conferma al vescovo di Belluno l'investitura feudale dell'Alpago, inlcuso il bosco del Cansiglio. La necessità di gestire lo sfruttamento dei boschi e dei pascoli e di garantire la pacifica convivenza portarono anche nell'Alpago alla nascita di due Regole: la Regola del Tesa di Sopra e quella del Tesa di Sotto, alla quale Farra apparteneva.

Dopo la dedizione di Belluno a Venezia, sotto il dominio della Serenissima (1404-1797) l'Alpago visse un lungo periodo di pace e di benessere economico, formando un'amministrazione distinta che comprendeva le parrocchie di Farra, di Lamosano, di Tambre e il bosco del Cansiglio. La Repubblica di Venezia era interessata soprattutto allo sfruttamento del legname e non realizzò particolari opere per il consolidamento e la crescita della comunità. L'unico esempio di infrastruttura realizzata da Venezia fu l'imbrigliamento e la sistemazione del torrente Rai, nel XVIII secolo, per adeguarlo alla navigazione delle zattere e collegarlo al Piave. Ulteriori modifiche idrauliche furono realizzate negli anni Trenta del Novecento dalla Società Adriatica di Elettricità (SADE) per lo sfruttamento delle acque destinato alla produzione di energia elettrica.

La storia della piccola comunità di Farra coincise con quella dell'area bellunese. Il paese entrò a far parte del Regno d'Italia nel 1866. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, il territorio fu teatro di cruente lotte, incendi, eccidi e deportazioni. Infine, con Legge Regionale del 18 febbraio 2016 n. 6, è stato istituito, a partire dal 23 febbraio 2016, il comune di Alpago in provincia di Belluno, mediante la fusione dei comuni contigui di Farra d'Alpago, Pieve d'Alpago e Puos d'Alpago.[7][8]

Gonfalone dell'ex comune
Stemma dell'ex comune

Simboli modifica

Lo stemma e il gonfalone del Comune di Farra d’Alpago erano stati concessi con regio decreto del 1º maggio 1930.[9]

«Stemma di azzurro, all'albero di faggio al naturale, piantato su campagna di verde e sostenuto da due draghi affrontati di rosso. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone era un drappo partito di rosso e di azzurro caricato dell'arma sopra descritta.

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

  • Chiesa di San Vigilio, del XVII secolo, costruita su un edificio preesistente che rappresentava il più antico luogo di culto dell'Alpago
  • Chiesa parrocchiale dedicata ai santi Filippo e Giacomo, del XIX secolo

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[10]

 
Territorio dell'ex comune di Farra d'Alpago all'interno della provincia di Belluno.

Amministrazione modifica

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
25 maggio 2013 13 aprile 2008 Attilio Dal Paos Sindaco
14 aprile 2008 26 maggio 2013 Floriano De Pra Lista civica Farra per Farra Sindaco
27 maggio 2013 23 febbraio 2016 Floriano De Pra Lista civica Farra per Farra Sindaco

Note modifica

  1. ^ Regolamento sulle consulte frazionali, su comunealpago.bl.it.
  2. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2014.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Torino, UTET, 2006, p. 314.
  6. ^ Statuto comunale di Alpago, su comunealpago.bl.it.
  7. ^ SIUSA. Comune di Farra d'Alpago, su siusa.archivi.beniculturali.it.
  8. ^ B.U.R. Regione Veneto. Comune di Alpago, su bur.regione.veneto.it.
  9. ^ Comune di Alpago, Statuto comunale, Articolo 2, comma 6.
  10. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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