Magda Szabó

scrittrice ungherese

Magda Szabó (Debrecen, 5 ottobre 1917Kerepes, 19 novembre 2007) è stata un'insegnante e scrittrice ungherese, autrice di romanzi, libri per ragazzi, drammi, sceneggiature e raccolte di poesie.

Magda Szabó

È una delle scrittrici ungheresi più tradotte al mondo.

Biografia modifica

 
La tomba di Magda Szabó

La sua famiglia d'origine apparteneva al ceto borghese colto. Si diplomò nel 1935 presso il Liceo-ginnasio Dóczi del Collegio protestante di Debrecen[1], al tempo chiamato Istituto femminile Dóczi. Terminati gli studi di ungherese e latino nel 1940 presso l'Università di Debrecen, iniziò ad insegnare dapprima nella sua città natale al liceo protestante per ragazze, e successivamente a Hódmezővásárhely.

A partire dal 1945 lavorò per il Ministero della Religione e dell'Educazione fino al licenziamento, avvenuto nel 1949, a seguito dell'insediamento del regime comunista ed al contemporaneo avvento dello stato socialista. In quegli anni il nuovo regime stava infatti compilando delle liste di autori graditi al governo e la scrittura intimista di Szabó non risultò in linea con le direttive del realismo socialista[2].

 
Busto in terracotta dipinta di Magda Szabó, opera di Richárd Juha.

In quello stesso anno e per lo stesso motivo le fu ritirato anche il premio Baumgarten[2]. Le sue opere non poterono essere pubblicare fino al 1958[3]. Durante questo periodo lavorò come insegnante presso la scuola elementare e ginnasio di piazza Horváth Mihály (oggi scuola elementare e liceo ginnasio Fazekas Mihály di Budapest).[4]

Nel 1947 si sposò con lo scrittore Tibor Szobotka (1913-1982), descritto nell'opera Megmaradt Szobotkának. È in questo periodo che scrisse le sue prime raccolte di poemi Bárány e Vissza az emberig, pubblicate subito dopo la seconda guerra mondiale.

Occupatasi inizialmente di poesia, dopo il 1958 Magda Szabó si dedicò alla scrittura di romanzi e drammi. Si fece conoscere a livello nazionale grazie ai romanzi Affresco e L'altra Eszter. Da quel momento in poi incominciò a lavorare come scrittrice freelance. Scrisse molti romanzi autobiografici, fra cui Il vecchio pozzo, Régimódi történet e Per Elisa, nei quali narrò della sua infanzia e di quella dei suoi genitori nella Debrecen degli inizi del ventesimo secolo. Molti dei suoi scritti, come ad esempio Danaida e La ballata di Iza, trattano del destino delle donne e delle loro relazioni.

Nel 1959, grazie al sostegno di Hermann Hesse,[5] venne pubblicato in Germania Affresco, una delle sue opere miliari.

Nel 1978 ha vinto il Premio Kossuth, prestigioso riconoscimento culturale ungherese.

Nel 1992 è stata membro fondatore dell'Accademia Széchenyi di Letteratura e Arti e membro del dipartimento di letteratura[6].

Il suo romanzo La porta (1987) ottenne il Premio Getz Corporation (Stati Uniti) nel 1993 ed il Prix Femina Étranger nel 2003[7]. Nel 2007 ricevette un premio per il miglior romanzo europeo per Via Katalin.

Morì a 90 anni, il 19 novembre 2007 nella sua casa di Kerepes, cittadina vicina a Budapest[8].

Il primo (e unico) volume di quello che avrebbe dovuto essere un dittico (o trittico) autobiografico, Per Elisa, è apparso in Ungheria nel 2002.

Nel 2010, il regista ungherese István Szabó, gira The door, tratto da La porta e presentato al Festival di Cannes, con Helen Mirren (Emerenc) e Martina Gedeck (Magda).

Premi e onorificenze modifica

  • Premio Baumgarten (1949, ritirato)
  • Premio József Attila (1959, 1972)
  • Premio Csokonai della città di Debrecen (1976, 1987)[9]
  • Cittadino onorario di Debrecen (1977)
  • Premio Kossuth (1978)
  • Premio SZOT (1982)
  • Premio Pro Urbe Budapest (1983)
  • Premio Getz Corporation (1992)
  • Laurea honoris causa in teologia presso l'Accademia protestante di Debrecen (1993)
  • Premio Déry Tibor (1996)
  • Ordine al merito della Repubblica ungherese (classe civile, 1997)
  • Premio Szép Ernő (1998)
  • Premio Nemes Nagy Ágnes (2000)
  • Laurea honoris causa presso l'Università di Miskolc (2001)
  • Magyar Corvin-lánc (2001)
  • Premio artistico Gundel (2003)
  • Premio Prima Primissima (2003)
  • Prix Femina (2003)[7]
  • Premio creativo del salone del libro di Győr (2003)
  • Cittadino onorario di Budapest (2006)
  • Premio Hazám (2007)
  • Gran Croce dell'Ordine al merito della Repubblica ungherese (classe civile, 2007)

Opere modifica

Romanzi modifica

  • Ditelo a Sofia (Mondják meg Zsófikának) (1958)
  • Affresco (Freskó) (1958)
  • L'altra Eszter (Az őz) (1959)
  • La notte dell'uccisione del maiale (Disznótor) (1960)
  • Ballo in maschera (Álarcosbál) (1961)
  • La ballata di Iza (Pilátus) (1963)
  • A Danaida (1964)
  • Mózes egy, huszonkettő (1967)
  • Via Katalin (Katalin utca) (1969)
  • Abigail (Abigél) (1970)
  • Il vecchio pozzo (Ókút) (1970)
  • A szemlélők (1973)
  • Régimódi történet (1977)
  • La porta (Az ajtó) (1987)
  • Il momento (Creusaide) (1990) - A pillanat (Creusais)
  • Per Elisa (Für Elise) (2002)

Raccolte poetiche modifica

  • Bárány (1947)
  • Vissza az emberig (1949)
  • Ki hol lakik (1957)
  • Bárány Boldizsár (1958)
  • Neszek (1958)
  • Marikáék háza (1959)
  • Álom-festék (1960)
  • Szilfán halat (1975)

Letteratura per ragazzi modifica

  • Sziget-kék (1959)
  • Születésnap (1962)
  • Lolò, il principe delle fate (Tündér Lala) (1965)
  • Örömhozó, bánatrontó: Levelek a szomszédba (2009)

Sceneggiature e testi teatrali modifica

  • Vörös tinta (1959)
  • Kígyómarás (1960)
  • Eleven képét a világnak (1966)
  • Fanni hagyományai (1966)
  • Kiálts, város! (1971)
  • Az órák és a farkasok (1975)
  • Az a szép, fényes nap (1976)
  • Erőnk szerint (1980)
  • Béla király (1984)
  • Szüret (1996)
  • A csekei monológ (1999)
  • A macskák szerdája (2005)

Altre opere modifica

  • Hullámok kergetése (1965) - appunti di viaggio
  • Alvók futása (1967) - conversazioni
  • Zeusz küszöbén (1968) - appunti di viaggio
  • Kívül a körön (1980) - saggistica
  • Megmaradt Szobotkának (1983) - memorie
  • Záróvizsga (1987) - saggistica
  • Az öregség villogó csúcsain (1987) - raccolta di traduzioni
  • A félistenek szomorúsága (1992) - saggistica
  • A lepke logikája (1996) - scritti giornalistici
  • Mézescsók Cerberusnak (1999) - conversazioni
  • Merszi, Möszjő (2000) - scritti giornalistici
  • Drága Kumacs!: Levelek Haldimann Évának (2010) - scambi epistolari con Éva Haldimann
  • Liber Mortis: naplók 1982. május 25.-1990. február 27 (2011) - diari

Traduzioni in italiano modifica

Filmografia modifica

  • Vörös tinta (1960, Viktor Gertler)
  • Rola (1971, Krzysztof Zanussi)
  • A Danaida (1971, Éva Zsurzs)
  • Kiálts, város (1974, Hajdufy Miklós)
  • Abigél (1978, Éva Zsurzs)
  • Tündér Lala (1981, Ilona Katkics)
  • Az a szép, fényes nap (1981, Szőnyi G. Sándor)
  • Nemkívánatos viszonyok (1997, Károly Esztergályos)
  • Régimódi történet (2006, Géza Bereményi)
  • Nenő (2006, Péter Soós)
  • The Door (2012, István Szabó)

Note modifica

  1. ^ Szilágyi János, Szabó Magda, su doczy.drk.hu, 13 novembre 2009. URL consultato il 13 giugno 2015.
  2. ^ a b Szabó, il romanzo lungo un secolo, su LaStampa.it. URL consultato il 12 ottobre 2016.
  3. ^ Cynthia Zarin, The Hungarian Despair of Magda Szabó’s “The Door”, in The New Yorker, 29 aprile 2016. URL consultato il 12 ottobre 2016.
  4. ^ KIÁLLÍTÁSAINK, su fazekas.hu. URL consultato il 13 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 18 aprile 2015).
  5. ^ Hungarian Literature Online, "I don't like bearing grudges" - An interview with Magda Szabó.
  6. ^ Magyar Tudományos Akadémia, Tisztségviselők | Alapító tagok.
  7. ^ a b Prix-litteraires.net, Prix Femina 2003.
  8. ^ Gyaszhir.hu, Szabó Magda részvétkönyve.
  9. ^ Csokonai-díj Szabó Magdának, in Népszava, vol. 115., n. 236., 7 ottobre 1987, p. 5. URL consultato il 12 maggio 2016.

Bibliografia modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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