Perito (Campania)

comune italiano

Perito (Prito in dialetto cilentano[4]) è un comune italiano di 826 abitanti della provincia di Salerno in Campania. Il nome deriva probabilmente dal latino piretum, pereto, indicante una zona ricca di peri selvatici.

Perito
comune
Perito – Stemma
Perito – Veduta
Perito – Veduta
Una veduta del paese
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Campania
Provincia Salerno
Amministrazione
SindacoPietro Apolito (lista civica) dal 15-5-2023
Territorio
Coordinate40°17′51.76″N 15°08′51.58″E / 40.29771°N 15.14766°E40.29771; 15.14766 (Perito)
Altitudine465 m s.l.m.
Superficie24 km²
Abitanti826[1] (31-3-2022)
Densità34,42 ab./km²
FrazioniOstigliano
Comuni confinantiCicerale, Lustra, Monteforte Cilento, Orria, Prignano Cilento, Rutino, Salento
Altre informazioni
Cod. postale84060
Prefisso0974
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT065092
Cod. catastaleG455
TargaSA
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona D, 1 626 GG[3]
Nome abitantiperitesi
Patronosan Nicola
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Perito
Perito
Perito – Mappa
Perito – Mappa
Posizione del comune di Perito all'interno della provincia di Salerno
Sito istituzionale

Geografia fisica modifica

Territorio modifica

Clima modifica

La stazione meteorologica più vicina è quella di Casal Velino. In base alla media trentennale di riferimento 1961-1990, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta a +8,7 °C; quella del mese più caldo, agosto, è di +25,7 °C[5].

Storia modifica

 
La chiesa dedicata a San Nicola di Bari.

Sebbene non si conosca la data esatta di fondazione del paese, Emilio Gatto, nella sua Storia di Perito[6], ipotizzò che i primi abitanti del luogo si fossero spostati dalla vicina Elea quando questa tramontò nel medioevo. Essi probabilmente cercarono rifugio dai barbari sulle colline vicine, la cui posizione era strategica per la difesa. Da alcune notizie riportate dallo storico cilentano Pietro Ebner, riferite da alcuni documenti del Codex diplomaticus Cavensis, si può dedurre l'esistenza di Perito già in un periodo compreso tra il X secolo e il 1137.

La tradizione afferma che prima dell’attuale borgo di Perito sia esistito “Perito sottano” (Perito di sotto), un piccolo borgo abitato, poi distrutto dal generale Formica, in cui oggi si trova la chiesa di santa Caterina. Gatto ipotizza che questo borgo, ammessa la sua esistenza, possa essere stato distrutto o dai Saraceni, o dagli Almogaveri catalani durante la Guerra dei Vespri, cioè in un periodo collocabile, rispettivamente, nei secoli XI o XIV. Il gran numero di soldati che risaliva la collina doveva dare l’impressione, agli abitanti del borgo, di un brulicare di formiche; da qui deriverebbe il nome del leggendario condottiero che distrusse Perito sottano.

Il borgo rivestì importanza per tutto il Medioevo come cittadella fortificata a controllo delle valli sottostanti. La chiesa di San Nicola (XVI secolo) vanta un monumentale campanile edificato dal recupero di un'antica torre di epoca angioina.[7]

Il casale di Perito fece parte prima della Baronia di Novi e poi della Baronia di Gioi, passando nei secoli nelle mani di diversi padroni, che non erano né nativi del luogo né vi abitavano. Nel 1806, con Giuseppe Bonaparte nuovo re del regno di Napoli, quando il regime feudale fu abolito dalla legge di eversione, insieme con il casale di Ostigliano, Perito divenne frazione del comune di Orria, perdendo la propria autonomia come università.

Diversi abitanti di Perito presero parte ai moti del Cilento del 1828 e qui furono arrestati i fratelli Capozzoli. Perito acquistò lo status di comune autonomo solo il 1º marzo 1850 e Ostigliano ne divenne frazione.

Nel 1860, in pieno Risorgimento, una novantina di peritesi si unì all'esercito di Garibaldi quando questo sbarcò a Sapri. Dal 1860 al 1927, durante il regno d'Italia, ha fatto parte del mandamento di Gioi, appartenente al circondario di Vallo della Lucania.

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[8]

Infrastrutture e trasporti modifica

Strade modifica

  • Strada Provinciale 56/a Innesto SS 18-Ostigliano-Perito-Orria.
  • Strada Provinciale 430/a Innesto SS 18 (Paestum)-Agropoli Nord-Agropoli Sud-Prignano Cilento-Perito-Omignano (loc. Ponti Rossi)-Vallo Scalo.

Amministrazione modifica

Sindaci modifica

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
6 giugno 1993 27 aprile 1997 Edmondo Lava DC Sindaco
27 aprile 1997 13 maggio 2001 Edmondo Lava centro-sinistra Sindaco
13 maggio 2001 28 maggio 2006 Silvio Baratta centro-sinistra Sindaco
29 maggio 2006 15 maggio 2011 Edmondo Lava lista civica Sindaco
16 maggio 2011 5 giugno 2016 Antonello Apolito lista civica Impegno e Coerenza Sindaco
5 giugno 2016 24 aprile 2017 Antonello Apolito lista civica Insieme per Crescere Sindaco
24 aprile 2017 18 maggio 2018 Ivana Cirillo lista civica Insieme per Crescere Vicesindaco f.f.
18 maggio 2018 10 giugno 2018 Desirèe D'Ovidio - commissario straordinario
10 giugno 2018 in carica Carlo Cirillo lista civica Insieme per Crescere Sindaco
15 maggio 2023 in carica Pietro Apolito lista civica Obiettivo Comune Sindaco

Altre informazioni amministrative modifica

Il comune fa parte della Comunità montana Gelbison e Cervati e dell'Unione dei comuni Valle dell'Alento.

Le competenze in materia di difesa del suolo sono delegate dalla Campania all'Autorità di bacino regionale Sinistra Sele.

Note modifica

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 481, ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ Tabella climatica mensile e annuale (TXT), in Archivio climatico DBT, ENEA (archiviato dall'url originale il 2016 circa).
  6. ^ Emilio Gatto, Un pezzo di storia di una terra del Cilento, Perito Chi eravamo - Chi siamo, 1999.
  7. ^ Amedeo La Greca, Guida al Cilento 1, I Paesi, Centro di Promozione Culturale per il Cilento, Acciaroli, 1993, p. 89.
  8. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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