Il Vapor Trails Tour è il diciassettesimo tour ufficiale della band canadese Rush.

Vapor Trails Tour
Tour dei Rush
AlbumVapor Trails
InizioBandiera degli Stati Uniti Hartford
28 giugno 2002
FineBandiera del Brasile Rio de Janeiro
23 novembre 2002
Tappe1
Spettacoli66
Cronologia dei tour dei Rush
Test for Echo Tour
(1996-1997)
R30: 30th Anniversary Tour
(2004)

Storia modifica

Dopo una lunga pausa forzata dovuta alle tragedie familiari di Neil Peart, i Rush, a distanza di 5 anni dall'ultima prestazione live (il 4 luglio '97, ultima tappa del Test for Echo Tour), riprendono l'attività concertistica, con un tour a sostegno del nuovo album Vapor Trails.

L'itinerario coinvolge, come d'abitudine, Stati Uniti e Canada ma, per la prima volta, anche il Messico ed il Brasile.

Il tour riprende la fortunata formula già adottata durante il tour precedente ("An Evening with Rush"): nessun gruppo di supporto, concerto di 3 ore di durata con un intervallo centrale; grandi scenografie con laser, effetti pirotecnici, video. Dopo un lungo periodo di inattività i preparativi per il tour, soprattutto per trovare la necessaria forma da parte dei componenti della band, si rilevano esser particolarmente impegnativi[1]. Comunque sia il Vapor Trails Tour ottiene un successo strepitoso (incassando nel Nord America circa 27 milioni di dollari e affermandosi come il 16º tour più redditizio del 2002[2]), le date registrano sempre il tutto esaurito[3], e la data di San Paolo in Brasile, con i suoi 60.000 spettatori, diventa il concerto dei Rush con il pubblico più numeroso di sempre. I Rush attirano oltre 720.000 spettatori paganti durante il Vapor Trails Tour[4].

Come sempre, per il tour viene realizzato il Tourbook[5]: il libretto contiene informazioni riguardanti la crew al seguito del tour, la genesi del nuovo album, come di consueto scritta da Neil Peart, inoltre la discografia completa, fotografie e schede sui singoli componenti del gruppo.

Formazione modifica

Scaletta modifica

Tra le particolarità della scaletta[6] va segnalata la nuova versione unplugged di Resist, con Geddy ed Alex sul palco con chitarre acustiche. L'assolo di batteria di Peart s'intitola Il batterista; tale nome viene di volta in volta tradotto nella lingua utilizzata nel paese che ospita il concerto: per questo motivo nell'album dal vivo Rush in Rio assume il titolo in portoghese di O Baterista. Come oramai d'abitudine Lifeson durante La Villa Strangiato si lascia andare con i tipici assurdi monologhi improvvisati. In apertura del concerto viene proposta nuovamente il tema de "I Tre Marmittoni", come già in svariati tour del passato. Come introduzione alla seconda parte dello show viene proposto un breve filmato animato con protagonista un drago.

Molte le modifiche in scaletta nel corso del tour: nei primi 4 mesi i pezzi Ceiling Unlimited e Ghost Rider vengono alternati; verso la fine del tour Ceiling Unlimited viene rimossa definitivamente dalla setlist. Variazioni ulteriori si verificano quando Freewill, il 12 agosto, prende il posto di Vital Signs, o quando anziché Between Sun and Moon viene eseguita The Trees sia il 20 che il 21 settembre; questi brani vengono poi alternati negli spettacoli successivi fino alla fine del tour, salvo piccole eccezioni. Closer to the Heart viene aggiunta alla setlist nelle ultima data statunitense, in quella messicana ed in quelle brasiliane.

  • Introduzione (tema di "The Three Stooges")
  • Tom Sawyer
  • Distant Early Warning
  • New World Man
  • Roll The Bones
  • Earthshine
  • YYZ
  • The Pass
  • Bravado
  • The Big Money
  • Between Sun and Moon (eseguita stabilmente fino al 18 settembre, poi alternata con The Trees. Non eseguita il 2 e 4 novembre; dal 10 novembre rimpiazzata da Closer to the Heart)
  • The Trees (eseguita il 20 e 21 settembre, poi in alternanza con Between Sun and Moon. Non eseguita il 2 e 4 novembre; dal 10 novembre rimpiazzata da Closer to the Heart)
  • Vital Signs (eseguita fino all'11 agosto, poi alternata con Freewill fino al 4 novembre. Il 2 ed il 4 novembre eseguite entrambe)
  • Freewill (dal 12 agosto eseguita in alternanza con Vital Signs fino al 6 novembre. Il 2 ad il 4 novembre eseguite entrambe)
  • Closer to the Heart (aggiunta in scaletta nelle date del 5 ottobre, 20,22,23 novembre. Rimpiazza The Trees e Between Sun and Moon dal 10 novembre)
  • Natural Science

(intervallo)

  • Introduzione (video "Dragon Intro")
  • One Little Victory
  • Driven
  • Ceiling Unlimited (alternata con Ghost Rider fino al 1º novembre, poi eliminata)
  • Ghost Rider (eseguita dalla seconda serata e alternata con Ceiling Unlimited fino al 30 ottobre, poi inserita in maniera stabile in scaletta)
  • Secret Touch
  • Dreamline
  • Red Sector A
  • Leave That Thing Alone
  • Assolo di batteria
  • Resist
  • 2112 (Overture e The Temples of Syrinx)
  • Limelight
  • La Villa Strangiato
  • The Spirit of Radio
  • bis: By-Tor and the Snow Dog (abbreviata)
  • bis: Cygnus X-1 (Prologue)
  • bis: Working Man

Date modifica

Calendario completo del tour[7]

Data Città Paese Luogo Note
28 giugno 2002 Hartford Stati Uniti d'America Meadows Music Centre
29 giugno 2002 Scranton Stati Uniti d'America Montage Mountain Amphitheatre
1º luglio 2002 Charlotte Stati Uniti d'America Verizon Wirless Amphitheatre
3 luglio 2002 Virginia Beach Stati Uniti d'America Verizon Wirless Amphitheatre
4 luglio 2002 Raleigh Stati Uniti d'America Alltel Pavilion @ Walnut Creek
6 luglio 2002 Saratoga Springs Stati Uniti d'America Saratoga Performing Arts Center
7 luglio 2002 Darien Stati Uniti d'America Darien Lake Performing Arts Center
9 luglio 2002 Bristow Stati Uniti d'America Nissan Pavilion
11 luglio 2002 Holmdel Stati Uniti d'America PNC Bank Arts Center
12 luglio 2002 Mansfield Stati Uniti d'America Tweeter Center
14 luglio 2002 Camden Stati Uniti d'America Tweeter Center
15 luglio 2002 Wantagh Stati Uniti d'America Jones Beach
17 luglio 2002 Toronto Canada Molson Amphitheatre
19 luglio 2002 Milwaukee Stati Uniti d'America Marcus Amphitheatre
20 luglio 2002 Tinley Park Stati Uniti d'America Tweeter Center
1º agosto 2002 Bonner Springs Stati Uniti d'America Sandstone Amphitheatre
2 agosto 2002 Maryland Heights Stati Uniti d'America UMB Bank Pavilion
4 agosto 2002 Cincinnati Stati Uniti d'America Riverbend Music Center
6 agosto 2002 Burgettstown Stati Uniti d'America Post-Gazette Pavilion
8 agosto 2002 Columbus Stati Uniti d'America Polaris Amphitheatre
9 agosto 2002 Noblesville Stati Uniti d'America Verizon Wireless Music Center
11 agosto 2002 Clarkston Stati Uniti d'America DTE Energy Music Theatre
12 agosto 2002 Clarkston Stati Uniti d'America DTE Energy Music Theatre
14 agosto 2002 Nashville Stati Uniti d'America AmSouth Amphitheatre
16 agosto 2002 The Woodlands Stati Uniti d'America C.W. Mitchell Pavilion
17 agosto 2002 San Antonio Stati Uniti d'America Verizon Wireless Music Center
19 agosto 2002 Dallas Stati Uniti d'America Smirnoff Music Center
21 agosto 2002 Albuquerque Stati Uniti d'America Journal Pavilion
23 agosto 2002 Salt Lake City Stati Uniti d'America Delta Center
24 agosto 2002 Englewood Stati Uniti d'America Fiddler's Green Amphitheatre
8 settembre 2002 Vancouver Canada GM Place
10 settembre 2002 Edmonton Canada Skyreach Centre
12 settembre 2002 Calgary Canada Pengrowth Saddledome
14 settembre 2002 Seattle Stati Uniti d'America The Gorge
15 settembre 2002 Portland Stati Uniti d'America Rose Garden
17 settembre 2002 Concord Stati Uniti d'America Chronicle Pavilion
18 settembre 2002 Sacramento Stati Uniti d'America Autowest Amphitheater
20 settembre 2002 Mountain View Stati Uniti d'America Shoreline Amphitheater
21 settembre 2002 Las Vegas Stati Uniti d'America MGM Grand
23 settembre 2002 Los Angeles Stati Uniti d'America Staples Center Arena
25 settembre 2002 San Diego Stati Uniti d'America Coors Amphitheater
27 settembre 2002 Phoenix Stati Uniti d'America Cricket Pavilion registrazioni per Rush in Rio (The Board Bootlegs)
28 settembre 2002 Irvine Stati Uniti d'America Verizon Wireless Amphitheater
5 ottobre 2002 Città del Messico Messico Foro Sol primo show in Messico
10 ottobre 2002 Tampa Stati Uniti d'America St. Pete Times Forum
11 ottobre 2002 West Palm Beach Stati Uniti d'America Mars Music Amphitheatre
13 ottobre 2002 Atlanta Stati Uniti d'America Phillips Arena
15 ottobre 2002 Baltimora Stati Uniti d'America Baltimore Arena
16 ottobre 2002 Rochester Stati Uniti d'America Blue Cross Arena
18 ottobre 2002 Montréal Canada Bell Center
19 ottobre 2002 Québec Canada Colisee Pepsi Arena registrazioni per Rush in Rio (The Board Bootlegs)
22 ottobre 2002 Toronto Canada Air Canada Centre
24 ottobre 2002 New York Stati Uniti d'America Madison Square Garden
25 ottobre 2002 Hershey Stati Uniti d'America Giant Center
27 ottobre 2002 Filadelfia Stati Uniti d'America First Union Center
28 ottobre 2002 Boston Stati Uniti d'America Fleet Center
30 ottobre 2002 Chicago Stati Uniti d'America The United Center
1º novembre 2002 Ames Stati Uniti d'America Hilton Coliseum
2 novembre 2002 Minneapolis Stati Uniti d'America Target Center
4 novembre 2002 Cleveland Stati Uniti d'America Gund Arena
6 novembre 2002 East Rutherford Stati Uniti d'America Continental Airlines Arena
8 novembre 2002 Uncasville Stati Uniti d'America Mohegan Sun Casino
10 novembre 2002 Manchester Stati Uniti d'America Verizon Arena
20 novembre 2002 Porto Alegre Brasile Olympic Stadium primo show in Sud America
22 novembre 2002 San Paolo Brasile Estadio Morumbi
23 novembre 2002 Rio de Janeiro Brasile Maracana Stadium registrazioni per Rush in Rio album e video

All'elenco sopra esposto va aggiunto un evento particolare non incluso nel calendario del tour:

Testimonianza sui momenti più notevoli dell'evento si trova nel DVD Toronto Rocks del 2004 e, per quanto riguarda l'esibizione dei Rush, nel DVD R30: 30th Anniversary World Tour, disco 2, il brano Freewill.

Documentazione modifica

Riguardo al Vapor Trails Tour sono reperibili le seguenti testimonianze audio, audiovisive e cartacee:

Note modifica

  1. ^ Jon Collins, Rush, Tsunami Edizioni, 2009, p. 220. ISBN 978-88-96131-03-9
  2. ^ Pollstar top tour 2002 (PDF), su pollstarpro.com. URL consultato il 10 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  3. ^ Jon Collins, Rush, Tsunami Edizioni, 2009, p. 223. ISBN 978-88-96131-03-9
  4. ^ Vapor Trails Tour Overall Tour Attendance
  5. ^ Vapor Trails Tourbook Archiviato il 1º febbraio 2015 in Internet Archive.
  6. ^ Vapor Trails Tour setlist Archiviato il 21 novembre 2009 in Internet Archive.
  7. ^ Vapor Trails Tour tourdates Archiviato il 21 novembre 2009 in Internet Archive.

Bibliografia modifica

Collegamenti esterni modifica