Sphaerias blanfordi

specie di pipistrello

Il pipistrello della frutta di Blanford (Sphaerias blanfordi Thomas, 1891) è un pipistrello appartenente alla famiglia degli Pteropodidi, unica specie del genere Sphaerias (Miller, 1906), diffuso nel Subcontinente indiano e in Indocina.[1][2]

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Pipistrello della frutta di Blanford
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
SuperordineLaurasiatheria
OrdineChiroptera
SottordineMegachiroptera
FamigliaPteropodidae
GenereSphaerias
Miller, 1906
SpecieS. blanfordi
Nomenclatura binomiale
Sphaerias blanfordi
Thomas, 1891
Sinonimi

Cynopterus blanfordi, S.b.motuoensis

Descrizione

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Dimensioni

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Pipistrello di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 75 e 95 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 51,7 e 61 mm, la lunghezza del piede tra 11 e 12 mm, la lunghezza delle orecchie tra 15 e 20 mm, un'apertura alere fino a 41,4 cm e un peso fino a 39 g.[3][4]

Caratteristiche craniche e dentarie

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Il cranio presenta un rostro allungato ed insolitamente basso mentre la scatola cranica è alta e a forma di cupola. I fori post-orbitali, comuni nelle altre specie simili, sono assenti e le ossa pre-mascellari sono dirette obliquamente in avanti.

Sono caratterizzati dalla seguente formula dentaria:

1 3 1 2 2 1 3 1
2 3 1 2 2 1 3 2
Totale: 30
1.Incisivi; 2.Canini; 3.Premolari; 4.Molari;

Aspetto

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La pelliccia è lunga e densa e si estende fino alle tibie. Il colore generale del corpo è bruno-grigiastro, con le parti ventrali più chiare e la nuca, il tratto spinale e l'area lungo le membrane alari cosparse di peli marroni brillanti. I maschi hanno due macchie di peli giallastri ai lati del collo. Il muso è relativamente corto, le narici sono grandi e sporgenti, separate da un profondo solco ben distinto. Le orecchie sono lunghe, ovali, marroni scure ed hanno il margine anteriore marcato di bianco. L'antitrago è piccolo e di forma triangolare. Le membrane alari sono marroni scure, con le ossa metacarpali più chiare ed attaccate posteriormente alla fine della prima falange dell'alluce. È privo di coda e di calcar, mentre l'uropatagio è ridotto ad una sottile membrana densamente ricoperta di peli lungo la parte interna degli arti inferiori.

Biologia

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Comportamento

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Si rifugia in gruppi di 2-5 individui all'interno della vegetazione.[4]

Alimentazione

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Questa specie è stata osservata in aree dove erano presenti alberi del genere Musa, delle specie Harpullia cupanioides, Altingia excelsa, Citrus limonia e delle famiglie Arecaceae e Bambusoideae[4].

Riproduzione

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In Thailandia sono state osservate femmine in allattamento ed individui immaturi durante il mese di maggio.

Distribuzione e habitat

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Questa specie è diffusa in India: Arunachal Pradesh, Assam, Mizoram, Sikkim, Uttar Pradesh; Cina: Guangxi, Xizang sud-orientale e Yunnan nord-occidentale, Nepal, Bhutan, Myanmar settentrionale e orientale, Thailandia nord-occidentale; Vietnam settentrionale e centrale, Laos settentrionale[5].

Vive nelle foreste monsoniche montane e foreste umide sempreverdi tra i 308 e i 2.710 metri di altitudine.[1]

Tassonomia

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S.b. motuensis (Cai & Zhang, 1980), descritto in base agli esemplari catturati nello Xizang, non è considerata una sottospecie valida[4].

Conservazione

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La IUCN Red List, considerata il vasto Areale, la popolazione numerosa, classifica S. blanfordi come specie a rischio minimo (Least Concern)).[1]

  1. ^ a b c d (EN) Bates, P., Bumrungsri, S., Csorba, G. & Francis, C. 2008, Sphaerias blanfordi, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Sphaerias blanfordi, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Andersen, 1912.
  4. ^ a b c d Zhang & Al., 2010.
  5. ^ B.Douangboubpha, D.Sanamxay, V.Xayaphet, S.Bumrungsri e P.J.J.Bates, First record of Sphaerias blanfordi (Chiroptera: Pteropodidae) from Lao PDR (PDF) [collegamento interrotto], in Tropical Natural History, vol. 12, n. 1, 2012, pp. 117-122.

Bibliografia

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Altri progetti

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