Nata a Holbæk in Danimarca, si mette in evidenza all'età di 15 anni quando con la sua nazionale conquista il mondiale di calcio femminile, Messico 1971 (edizione non ufficiale)[3], mettendo a segno una tripletta nella finale contro il Messico padrone di casa. Nel 1974 approda in Italia al Bologna per poi passare nella stagione successiva al Gamma 3 Padova, divenendo per la prima volta capocannoniere del campionato.
Per due stagioni dal 1976 al 1977 è al Diadora Valdobbiadene, conquistando due scudetti e il titolo di capocannoniere in entrambe le stagioni. Nel 1978 approda quindi al Conegliano dove rimane per due campionati, prima del passaggio alla Lazio e la conquista del suo terzo scudetto nel 1980. Seguono le esperienze con Cagliari e Alaska Lecce, dove conquista il quarto scudetto nel 1983.
Poi ancora Lazio dal 1983 al 1985 e Despar Trani 80 dal 1985 al 1988 con il quinto titolo nazionale conquistato nel 1986. Nella stagione successiva conquista per l'ottava e ultima volta anche il titolo di capocannoniere.
Nel 1988 passa al Modena dove resta per due stagioni; poi ancora tre anni alla Lazio prima di chiudere la carriera nel 1995 a Cagliari e ritirarsi a vita privata in patria.
- Salvatore Lo Presti, Almanacco del calcio mondiale 91-92, Torino, S.E.T., 1991, p. 314.
- Luca Barboni e Gabriele Cecchi, Annuario del calcio femminile 1998-99, Fornacette (PI), Mariposa S.r.l., dicembre 1998, p. 17, presenze e reti di Susanne Augustesen dalla stagione 1991-1992 al 1994-1995.
- Franco Caffarella, Nino Losito e Antonio Rutigliano, Un calcio ai ricordi ... in rosa - Storia del calcio femminile a Trani, Trani, Gradavant Consulting, stampa Centro Stampa - Terlizzi, dicembre 2015, pp. 156 con foto e statistica, partita per partita.