Timbuktu (film 2014)

film del 2014 diretto da Abderrahmane Sissako

Timbuktu è un film del 2014 diretto da Abderrahmane Sissako.

Timbuktu
Una scena del film
Lingua originalearabo, francese, tamashek
Paese di produzioneFrancia, Mauritania
Anno2014
Durata97 min
Generedrammatico
RegiaAbderrahmane Sissako
SceneggiaturaAbderrahmane Sissako, Kessen Tall
ProduttoreSylvie Pialat
Distribuzione in italianoAcademy Two
FotografiaSofian El Fani
MontaggioNadia Ben Rachid
MusicheAmin Bouhafa
Interpreti e personaggi

Trama modifica

Un pastore di bestiame vive con la sua famiglia in un villaggio nei pressi di Timbuctù, in Mali. La tranquillità vissuta tra le dune del deserto viene bruscamente disturbata dall'arrivo di elementi armati jihādisti, i quali impongono la Sharīʿa e mettono al bando la musica, il calcio e le sigarette.[1] Procedono quindi a matrimoni forzati, perseguitano le donne e improvvisano loro tribunali che emanano sentenze ingiuste e assurde, basate su una visione settaria dell'Islam. Malgrado la ferocia della loro repressione, la popolazione resiste coraggiosamente, in nome di una differente visione giuridica, sociale e culturale dell'Islam.

Produzione modifica

Riprese modifica

Il film è stato girato in Mauritania e in Mali nel 2012.

Distribuzione modifica

Il film, che ha concorso per la Palma d'oro al Festival di Cannes 2014, dove ha vinto il Premio della Giuria Ecumenica e il François Chalais Prize,[2] ha ricevuto la candidatura all'Oscar al miglior film straniero nell'ambito dei Premi Oscar 2015.[3]

Riconoscimenti modifica

Note modifica

  1. ^ Già verso la fine del XIX secolo vi furono musulmani oltranzisti che interrogarono i dotti circa la liceità del fumo, da loro superficialmente giudicato come una droga in grado di far perdere lo stato vigile della coscienza. La risposta fu allora favorevole all'eventuale consumo di tabacco, fermo restando invece il divieto riguardante le sostanze oppiacee, assimilate - come ogni sostanza stupefacente - all'alcol. In ambienti fondamentalistici, la questione non è ancora esaurita. In Indonesia, ad esempio, l'organizzazione islamica della Muḥammadiyya ha infatti dichiarato il fumo ḥarām (proibito) nel 2010. Si veda Andi Abdussalam "Fatwa on smoking facing opposition", su Antara News, 16 marzo 2010. Accesso 4 settembre 2010.
  2. ^ (FR) "Timbuktu", prix du Jury oecuménique et prix François-Chalais, su leparisien.fr, 23 maggio 2014. URL consultato il 23 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 24 maggio 2014).
  3. ^ (EN) The Full List Oscar 2015, su huffingtonpost.com, 15 gennaio 2015. URL consultato il 23 settembre 2017.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

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