Uia di Mondrone
L'Uia di Mondrone (2.964 m s.l.m.[1]) è una vetta delle Alpi Graie che si trova nello spartiacque tra la val Grande di Lanzo e la val d'Ala.
Uia di Mondrone | |
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L'Uia di Mondrone (a destra) vista dal Ghicet di Sea. | |
Stato | Italia |
Regione | Piemonte |
Provincia | Torino |
Altezza | 2 964 m s.l.m. |
Prominenza | 239 m |
Isolamento | 3,81 km |
Catena | Alpi |
Coordinate | 45°19′43.68″N 7°13′12″E |
Data prima ascensione | 1857 |
Autore/i prima ascensione | Antonio Tonini e Ambrosini |
Mappa di localizzazione | |
Dati SOIUSA | |
Grande Parte | Alpi Occidentali |
Grande Settore | Alpi Nord-occidentali |
Sezione | Alpi Graie |
Sottosezione | Alpi di Lanzo e dell'Alta Moriana |
Supergruppo | Catena Arnas-Ciamarella |
Gruppo | Gruppo Ciamarella-Mondrone |
Sottogruppo | Cresta del Mondrone |
Codice | I/B-7.I-B.6.b |
Descrizione
modificaLa montagna sovrasta il comune di Balme e, per la sua forma aguzza e slanciata, è anche chiamata il Cervino delle Valli di Lanzo.
Ai piedi della montagna a sud-ovest si trova il lago Mercurin. Sulla cima della montagna è collocato il punto geodetico trigonometrico dell'IGM denominato Uia Di Mondrone (055083)[2].
Prime ascensioni
modificaLa prima ascensione risale al 1857 e, come per altre cime della zona, fu opera dell'ingegnere del catasto Antonio Tonini che partendo da Balme risalì la montagna seguendo il versante Sud.
Il 24 dicembre 1874, gli alpinisti Martelli e Vaccarone, accompagnati dalla guida Tòni dìi Toùni, salendo la vetta effettuarono la prima ascensione invernale in Italia.[3]
Il 28 agosto 1884 ad opera di G. Corrà e M. Richiardi venne aperta sullo spigolo nord-nord ovest la via oggi comunemente detta "dell'Ometto".[4]
Salita alla vetta
modificaLa vetta può essere salita partendo dall'abitato di Molera, frazione di Balme, salendo frontalmente (sud-est) tramite la via normale o raggiungendo dapprima il Colle dell'Ometto e proseguendo per la cresta Nord dell'Ometto. In alternativa può essere salita partendo dal rifugio Città di Cirié salendo al Ghicet di Sea e poi raggiungendo la vetta lungo la cresta Ovest.
Ai piedi della montagna è presente il Bivacco Molino il quale è utilizzabile come punto d'appoggio per le vie più impegnative della parete Nord.
Note
modifica- ^ AA.VV., 16 Le Valli di Lanzo, in Piemonte (non compresa Torino), Guida d'Italia, Touring club italiano, 1976, p. 432. URL consultato il 18 novembre 2021.
- ^ Punti Geodetici, servizio dell'IGM on-line su www.igmi.org Archiviato il 5 giugno 2012 in Internet Archive. (consultato nel luglio 2015)
- ^ Estratto da « L'Alpinista », anno II, n. 2, febbraio 1875 pp 23-29
- ^ AA.VV., La Valli di Lanzo: compendio di storia alpinistica (PDF), Luca Enrico (a cura di), CAAI. URL consultato il 14 aprile 2022.
Bibliografia
modifica- G.Berutto e L.Fornelli, Alpi Graie meridionali, in Guida dei Monti d'Italia, CAI - TCI, 1980.
- Cartografia
- Cartografia ufficiale italiana dell'Istituto Geografico Militare (IGM) in scala 1:25.000 e 1:100.000, consultabile on line
- Istituto Geografico Centrale - Carta dei sentieri e dei rifugi scala 1:50.000 n. 2 Valli di Lanzo e Moncenisio
- Istituto Geografico Centrale - Carta dei sentieri e dei rifugi scala 1:25.000 n.110 Alte Valli di Lanzo (Rocciamelone - Uja di Ciamarella - Le Levanne)
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Uia di Mondrone
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Uia di Mondrone, su Peakbagger.com.
- Storia e relazioni delle ascensioni all'Uia di Mondrone (PDF) [collegamento interrotto], su caialadistura.it.
- Salite all'Uia di Mondrone in ordine cronologico (PDF), su caialadistura.it. URL consultato il 27 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 9 maggio 2010).