Utente:Campus27/Arctia villica

Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Arctia villica
Esemplare adulto
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumProtostomia
PhylumArthropoda
SubphylumTracheata
SuperclasseHexapoda
ClasseInsecta
SottoclassePterygota
CoorteEndopterygota
SuperordineOligoneoptera
SezionePanorpoidea
OrdineLepidoptera
SuperfamigliaNoctuoidea
FamigliaErebidae
SottofamigliaArctiinae
TribùArctiini
SottotribùArctiina
GenereMacrothylacia
SpecieA. villica
Sottospecie''Arctia villica confluens

Arctia villica villica Arctia villica angelica Arctia villica fulminans Arctia villica marchandi''

Nomenclatura binomiale
Arctia villica
(Linnaeus, 1758)

Arctia villica (Linnaeus, 1758) è una falena appartenente alla famiglia delle Erebidae, diffuso in Eurasia, e nel Nordafrica.

Descrizione

modifica

Le ali, con una apertura alare, sia per gli esemplari maschi che per le femmine che, si aggira tra i 45 mm ai 60 mm,[1] sono due: le anteriori sono nere o grigiastre con macchie biancastre, mentre le posteriori sono arancioni e rosse con piccole macchie nere. Il torace è nero e l'addome è rosso-arancio. Le antenne sono filiformi per le femmine e pettinate per i maschi.[2]

I pupi, a differenza degli esemplari adulti, sono scarlatti, per poi opacizzarsi fino a raggiungere un colorito più arancione con l'età. I bruchi sono neri con ciuffi di pelo marrone chiaro, mentre la testa e le zampe sono rossastre, la loro lunghezza si aggira intorno ai 12 mm.

Biologia

modifica

Come le altre falene, gli esemplari di Arctia villica si possono vedere maggiormente nelle ore notturne, essendo attratte dalla luce, anche se le femmine volano anche di giorno. Di giorno queste falene si trovano adagiate sulle foglie. Le falene di questa specie volano da marzo a luglio a seconda della posizione. I bruchi, di colore marrone e ricoperti di peli, si nutrono di una varietà di piante erbacee, principalmente tarassaco (specie Taraxacum), platano (specie Plantago), ortiche (Lamium e Urtica), achillea (Achillea), more (Rubus), fiordaliso (Centaurea) e fragole (Fragaria). Con l'arrivo della stagione invernale svernano, ma sono relativamente sensibili al gelo. Possono essere visti in primavera dopo il letargo mentre si nutrono o cercano luoghi adatti per riprodursi e pupare, anche se il mese più comune è quello di maggio.

Distribuzione e habitat

modifica

Questa specie abita i boschi e preferisce le aree erbose e soleggiate, con una notevole presenza di cespugli e siepi.[1] La sua distribuzione è prevalentemente in Eurasia, dalla penisola iberica in tutta l'Europa occidentale e meridionale, l'Anatolia, la Siberia occidentale, nel Medio Oriente e nel Nordafrica. In Italia è diffusa in tutto in territorio, con casi confermati in quasi tutte le province.[3]

Galleria d'immagini

modifica
  1. ^ a b (EN) Cream-spot Tiger Adult | UKmoths, su www.ukmoths.org.uk. URL consultato il 13 giugno 2022.
  2. ^ ARCTIA VILLICA, su www.parcogallipolicognato.it. URL consultato il 13 giugno 2022.
  3. ^ Arctia villica – Papilionea, su papilionea.it. URL consultato il 13 giugno 2022.

[[Categoria:Taxa classificati da Linneo]]