Utente:Centoventisei/Sandbox/Ermanno Pieroni

Ermanno Pieroni (Jesi, 7 maggio 1945[1][2]Ascoli Piceno, 12 novembre 2021[3]) è stato un imprenditore e dirigente sportivo italiano.

E' stato proprietario e Presidente dell'Ancona, portandola prima in Serie A nel 2003 (per la seconda volta nella sua storia) e poi al fallimento nel 2004.

Vita Privata

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Nativo di Jesi[4], era dotato di una spiccata personalità, al punto da dividere le folle, nonostante i suoi indiscussi risultati e le sue dimostrate doti di scopritore di talenti, con un occhio attento ed esperto con cui teneva sotto osservazione tutti i campionati professionistici, e non solo[5].

Negli ultimi anni si era stabilito ad Ascoli Piceno, dove viveva con la moglie Mariolina Maggiori (giornalista che ha ricoperto incarichi di responsabile degli uffici stampa di Ascoli, Ancona e Arezzo). Da precedenti unioni ha avuto altri quattro figli[6], cui dette i nomi della famiglia Gaucci: Alessandro, Riccardo e Luciano[7].

E' morto nel pomeriggio del 12 novembre 2021 presso il Reparto di Ematologia dell'Ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno, all'età di 76 anni, dov'era ricoverato da alcuni mesi per un grave problema di salute: stava combattendo con un male incurabile che non gli ha dato scampo. I funerali si sono svolti sabato 13 novembre alle 15,00 nella chiesa di San Giovanni Evangelista ad Ascoli Piceno. Vi parteciparono rappresentanti del mondo del calcio tra i quali gli allenatori Serse Cosmi e Walter Alfredo Novellino[8].

La sua scomparsa è passata in secondo piano per la concomitante morte di Giampiero Galeazzi, deceduto nello stesso giorno[9][10].

Il Comune di Perugia gli ha dedicato questo messaggio: «Con il mai dimenticato Luciano e i figli Alessandro e Riccardo, Pieroni costituiva parte sostanziale di un gruppo vincente che seppe portare il Grifo nel calcio che conta, ottenendo anche successi in campo europeo e primeggiando in serie A per tante stagioni. Professionista di talento e personalità, Pieroni ha sempre ricoperto il suo incarico con competenza e passione, dimostrandosi uno dei dirigenti più capaci nel panorama italiano. L’amministrazione lo ricorda con stima ed apprezzamento, ringraziandolo per aver contribuito a valorizzare il nome della città nello sport a livello nazionale e internazionale»[11]

Biografia

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Dopo aver conseguito il diploma di Ragioniere, trovò lavoro come impiegato alla Merloni della vicina Fabriano[12]. All'età di 15 anni divenne arbitro di calcio (e arrivò fino alla Serie C)[13], mentre a 29 anni divenne il segretario particolare del senatore Francesco Merloni, figlio di Aristide Merloni, fondatore dell'omonima azienda e dell'Ariston[14].

L'ingresso nel mondo del calcio a Jesi

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Nel 1978, all'età di 33 anni, divenne Direttore Sportivo, rivestendo tale incarico nel club della sua città natale, il Jesi Calcio[15]. Portò la Jesina in Serie C1 nel 1984[16]. Il suo primo "colpo" da dirigente è stato lanciare nel calcio italiano il portiere Luca Marchegiani: nel 1987 fu fautore del suo passaggio al Brescia.

Messina (1987-1989)

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Il primo importante incarico lo ottenne legandosi club di Messina alla fine degli anni ottanta, nelle stagioni in cui i giallorossi militavano in Serie B, sotto la gestione presidenziale di Salvatore Massimino[17]. Da Direttore Sportivo dei biancoscudati portò a termine la trattativa per il passaggio di Totò Schillaci alla Juventus, avvenuto nel 1989, e nello stesso anno scoprì anche Igor Protti (proveniente dalla Virescit Boccaleone ma acquistato dal Livorno).

Taranto (1989-1990)

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Giunse a Taranto in Serie C1 nella stagione 1989/90, culminata con la promozione in Serie B con 48 punti – record per il girone meridionale con i due punti a vittoria – con Donato Carelli Presidente. Ha avuto il merito di scoprire diversi talenti: uno su tutti, Christian Riganò che portò proprio in riva allo Jonio[18]. Scommise su allenatori come il pragmatico Clagluna e l’innovativo Nicoletti,

Il periodo d'oro al Perugia di Gaucci

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Nel 1993 firmò per il Perugia, dove si legò alla famiglia Gaucci in modo viscerale, lavorando a stretto contatto con Luciano e poi con i figli Alessandro e Riccardo. Da braccio destro di Luciano Gaucci, firmò l’era d’oro dei perugini, contribuendo a portare la squadra dalla C alla Serie A. Dimostrò di essere un dirigente sportivo con un innegabile fiuto da talent scout, tanto che divenne noto come “il mago”[19].

Nella lunga parentesi umbra (terminata nel 2000) scopre talenti come Gennaro Gattuso (che poi scappò in Scozia ai Rangers Glasgow), Fabrizio Ravanelli, Fabio Grosso, Marco Materazzi, Federico Giunti, Milan Rapajc e soprattutto Hidetoshi Nakata (poi rivenduto alla Roma per 60 miliardi di lire). Quello tra Pieroni e Gaucci fu un sodalizio perfetto, ma a Pieroni stava stretto il ruolo di uomo di fiducia, aspirando ambizioni da Patron che soddisferà acquistando l'Ancona e il Taranto.

Patron dell'Ancona e del Taranto (2000-2004)

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Nel 2000 arrivò ad Ancona prima da Direttore Sportivo e poi da Presidente, traghettando il club dalla C alla A. Guiderà la Società fino al fallimento dell’agosto 2004 in seguito al quale fu condannato per bancarotta fraudolenta (fu accusato d’aver distratto dalle casse del club 12 milioni di Euro) e truffa ai danni dello Stato ed inibito per 5 anni dalla FIGC. Raggirò l’ostacolo collaborando con le società con il ruolo di consulente. Fu comunque travolto da una serie di scandali giudiziari che gli costarono 53 giorni di carcere, i primi cinque in isolamento. Più volte ha riferito che il fallimento del club fu determinato da una ritorsione di Luciano Moggi, che a suo dire voleva fargli pagare lo scudetto perso nel 2000 a Perugia.

La stagione trascorsa in massima Serie è ricordata per eassere una delle più fallimentari mai viste: silurò prima dell'inizio del campionato il tecnico della promozione Gigi Simoni, affidando la panchina ad un esordiente, Leonardo Menichini, storico vice di Carlo Mazzone e acquistò tantissimi giocatori.

Contemporaneamente all'acquisizione dell'Ancona, Pieroni tornerà a Taranto, acquisendo il 60% delle quote azionarie il 29 giugno 2000, ma anche qui avrà alterne fortune: la sua seconda avventura cominciò nel migliore dei modi, avendo acquisito il club nell'anno del ritorno nel calcio professionistico e conquistando nel 2000/2001 il torneo di C2 dopo un testa a testa col Campobasso, per poi passare dal sogno promozione nel torneo cadetto (che svanì il 9 giugno 2002, giorno della gara di ritorno della finale play-off con il Catania) al fallimento del club nel 2004[20].

Durante il suo mandato puntò su allenatori del calibro del teorico Buso, l’esperto Silva, il filosofo Simonelli, persino l’estroso Capuano. I soci di minoranza del club entrarono poi in contrasto con Pieroni, spesso assente per curare l'altra sua proprietà, l'Ancona di cui, di fatto, il Taranto diventò società satellite (anche lo stemma societario di quel periodo ricalcava, nella forma, quello della società dorica). L'ombra del fallimento si allungò sempre di più e ad accelerare il processo giunse la notizia dell'arresto di Pieroni per truffa aggravata allo Stato, dovuto al fallimento della società dorica. La società viene messa in liquidazione e la FIGC revocò il titolo sportivo.

Le due esperienze ad Arezzo

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Nel 2005 Piero Mancini, allora presidente dell’Arezzo, gli offrì la possibilità di rientrare nel mondo del calcio, in qualità di consulente esterno: portò sulla panchina amaranto il tecnico Elio Gustinetti ed alcuni giocatori destinati a salire in Serie A: da Perugia chiamò _____, ma ci furono anche elementi come Andrea Ranocchia e Antonio Floro Flores (a parametro zero), Moris Carrozzieri, Antonini, Raimondi. Nella stagione seguente chiamò come allenatori Antonio Conte (fresco di corso a Coverciano) e poi Maurizio Sarri, sfiorando la Serie A al primo tentativo e lasciando prima della retrocessione della stagione successiva[21].

Tornerà nuovamente ad Arezzo dal 2017 al 2019 in Serie C in qualità di Direttore Generale[22], sfiorando la B: lo chiama il Presidente Giorgio La Cava[23]. Il biennio è caratterizzato dalla semifinale play-off raggiunta al primo anno e da un anonimo torneo seguente, chiuso in largo anticipo dalla pandemia. Nell’estate del 2020, complice la cessione della società da parte del Presidente La Cava, Pieroni lascia[24].

L'ultimo incarico all'Anconitana

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Nell'estate 2020 l'Anconitana, che militava in Eccellenza (prima dell'unione di fatto con il Matelica del giugno 2021), era stata di nuovo e spesso in contatto con lui, tramite il Direttore Sportivo Alvaro Arcipreti, suo uomo di fiducia. Il Presidente Stefano Marconi lo nominò consulente esterno, tuttavia la collaborazione si interromperà nel marzo 2021, in quello che sarà il suo ultimo incarico: la separazione avvenne a seguito della sostituzione di Arcipreti con Antonio Recchi. Questo il comunicato pubblicato il 19 marzo 2021 sul sito dell'Anconitana[25]: «Il Sig. Stefano Marconi ed il Sig. Ermanno Pieroni, in proprio e nelle loro rispettive qualifiche, comunicano di aver consensualmente ed amichevolmente risolto tra di loro ogni pregresso rapporto professionale relativo alla consulenza di quest’ultimo in favore della US Anconitana. Entrambi manifestano la stima reciproca che li lega ed il rispetto dell’uno nei confronti dell’altro per la serietà, l’onestà e la competenza professionale. Si augurano reciprocamente le migliori fortune»[26].


Jesi (Ancona) 5 luglio 1945.• «È stato impiegato, arbitro di calcio (fino alla serie C, non male), talent scout (il portiere Marchegiani l’ha scoperto lui), direttore sportivo, infine presidente. Un uomo di provincia che ha annodato i fili di tutti gli stereotipi dello strapaese, furbo e boccaccesco. In ogni città dov’è andato ha fatto strage di cuori, cominciando da Fabriano, dove lavorava alla Merloni, passando per Taranto, dove mise il padre della sua seconda compagna a capo della società di calcio, fino ad Ancona, dove, per una fanciulla, si scontrò con gli ultrà. In ogni città ha spaccato la tifoseria e i giornalisti. A Perugia c’è chi si vanta di non avergli mai stretto la mano. I maligni sostengono che solo con il paracadute di Luciano Gaucci si è ritagliato un posto al sole. Comunque, a Perugia lo chiamavano “il mago”. Dal 93 al 2000 al club umbro, dalla C alla serie A, artigliando giocatori come Nakata. Pieroni-Gaucci era un sodalizio perfetto, ma Pieroni stava stretto nel ruolo di seconda punta.

Controversie

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  • Il 15 dicembre 2009 ha deposto come testimone dell’accusa nel Processo Calciopoli di Napoli. Il Pubblico Ministero voleva dimostrare l’ennesimo ostracismo verso chi ha osteggiato la c.d. "Triade" con a capo Luciano Moggi: nel 2000 firmò un contratto con il Torino di Cimminelli, ma l’ex numero uno granata fu costretto a recedere pochi giorni dopo l’accordo per “problemi ambientali” (i tifosi insorsero contro di lui, in quanto considerata persona non gradita). Nel frattempo il dirigente aveva già rescisso con il Perugia ritrovandosi così di colpo disoccupato. Dalla vicenda guadagnò 650.000 Euro[27]
  • Famoso il suo litigio col portiere Luca Bucci, al termine di Torino-Perugia (0-1) del 28 novembre 1999). Pieroni accusò Bucci di avergli spento una sigaretta sulla guancia. Della vicenda si ricorda ancora il cerotto di Pieroni: a seconda dell’audience dei TG che lo intervistavano, ne aumentavano le dimensioni. Al TG1 delle 20 partiva dal mento e arrivava alla fronte.









[28].

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  1. ^ Scheda Personaggio su Gazzetta.it
  2. ^ Ermanno Pieroni: Moggi, basta il pensiero Ju29ro.com, 30/12/2009.
  3. ^ E’ morto Ermanno Pieroni AnconaToday.it, 12/11/2021.
  4. ^ [1]
  5. ^ Ermanno Pieroni morto, portò l'Ancona in serie A Ilrestodelcarlino.it, 12/11/2021.
  6. ^ [2]
  7. ^ Addio al ‘Mago’ Pieroni, luci ed ombre nella storia del Grifo Umbira24.it, 12/11/2021.
  8. ^ Calcio: morto Ermanno Pieroni, funerali ad Ascoli Piceno Ansa.it, 13/11/2021.
  9. ^ Altro lutto nel calcio dopo Galeazzi: morto Ermanno Pieroni, storico presidente dell’Ancona Gonfialarete.com, 12/11/2021.
  10. ^ Doppio lutto nel mondo del calcio: addio a Galeazzi e a Pieroni, ex dirigente del Perugia Perugiatoday.it.
  11. ^ Perugia in lutto, addio a Ermanno Pieroni: "Seppe portare il Grifo nel calcio che conta" Perugiatoday.it.
  12. ^ [3]
  13. ^ La sigaretta spenta in faccia da Bucci e l'arresto, Gaucci e l'Ancona, Conte e Sarri: addio a Pieroni, 'Mago' irascibile Calciomercato.com, 12/11/2021.
  14. ^ [4]
  15. ^ [ https://www.marcheingol.it/articolo.php?id=006680]
  16. ^ Morte Pieroni, una vita per il calcio: gli anni d’oro tra Perugia e Ancona Anconatoday.it.
  17. ^ [5]
  18. ^ [6]
  19. ^ Lutto nel calcio, è morto Ermanno Pieroni il “Mago” Tuttoggi.info, 12/11/2021.
  20. ^ [7]
  21. ^ [8]
  22. ^ [9]
  23. ^ [10]
  24. ^ [11]
  25. ^ Eccellenza, Anconitana: si separano le strade con il consulente Ermanno Pieroni Centropagina.it, 19/03/2021.
  26. ^ Ermanno Pieroni lascia l'Anconitana Marcheingol.it, 20/03/2021.
  27. ^ PARLA ERMANNO PIERONI, EX PRESIDENTE ANCONA E DS Andreadinatale-sport.com.
  28. ^ a b Il calcio piange la morte di Giuseppe Cosentino: storico il legame con la Reggina Reggiotoday.it, 13/07/2020.

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