Utente:Giiulaa/Sandbox

Elenco dei Siti Patrimonio dell'Umanità in Corea del Sud modifica

I siti dell'UNESCO sono dei monumenti, centri storici, parchi archeologici e naturali, luoghi che rappresentano il patrimonio naturale e culturale dell’uomo sulla Terra. La Convenzione sulla Protezione del Patrimonio Mondiale culturale e naturale, adottata dall’UNESCO nel 1972, prevede che i beni candidati possano essere iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale come patrimonio culturale, patrimonio naturale o paesaggio culturale. La Repubblica di Corea ha accettato la convenzione il 14 Settembre 1988, rendendo i suoi siti storici candidati includibili nella lista UNESCO. Ad oggi ci sono 14 siti patrimonio dell’UNESCO in Corea del Sud, tredici siti culturali e un sito naturale.

Criteri di Selezione modifica

Ciò che rende eccezionale il concetto di Patrimonio Mondiale è la sua applicazione universale e i beni che lo costituiscono appartengono a tutte le popolazioni del mondo, al di là dei territori nei quali esse sono collocati, quindi per essere inseriti nella Lista i siti devono essere di eccezionale valore universale e rispondere ad almeno uno dei 10 criteri previsti nelle Linee Guida Operative [1]:

  1. Rappresentare un capolavoro del genio creativo dell’uomo;
  2. Mostrare un importante interscambio di valori umani in un lungo arco temporale o all’interno di un’area culturale del mondo, sugli sviluppi dell’architettura, nella tecnologia, nelle arti monumentali, nella pianificazione urbana e nel disegno del paesaggio;
  3. Essere testimonianza unica o eccezionale di una tradizione culturale o di una civiltà vivente o scomparsa;
  4. Costruire un esempio straordinario di una tipologia edilizia, di un insieme architettonico o tecnologico o di un paesaggio che illustri uno o più importanti fasi della storia umana;
  5. Essere un esempio eccezionale di un insediamento umano tradizionale, dell’utilizzo di risorse territoriali o marine, rappresentativo di una cultura (o più culture) o dell’interazione dell’uomo con l’ambiente, sopratutto quando lo stesso è divenuto per effetto delle trasformazioni irreversibili;
  6. Essere direttamente o materialmente associati con avvenimenti o tradizioni viventi, idee o credenze, opere artistiche o letterarie dotate di un significato universale eccezionale;
  7. Presentare fenomeni naturali eccezionali o aree di eccezionale bellezza naturale o importanza estetica;
  8. Costituire una testimonianza straordinaria dei principali periodi dell’evoluzione della terra, comprese testimonianze di vita, di processi geologici in atto nello sviluppo delle caratteristiche fisiche della superficie terrestre o di caratteristiche geomorfiche o fisiografiche significative;
  9. Costituire esempi significativi di importanti processi ecologici e biologici in atto nell’evoluzione e nello sviluppo di ecosistemi e di ambienti vegetali e animali terrestri, di acqua dolce, costieri e marini;
  10. Presentare gli habitat naturali più importanti e significativi, adatti per la conservazione in situ della diversità biologica, compresi quelli in cui sopravvivono specie minacciate di eccezionale valore universale dal punto di vista della scienza o della conservazione.

Sito Naturale dell'Isola di Jeju modifica

L’isola vulcanica di Jeju (제주도) e le sue gallerie di lava comprendono tre siti disposti su 18.846 ettari: il Geomunoreum, il Seongsan Ilchulbong e l’Hallasan [2] [3] .

Il Geomunoreum (거문오름) è considerato uno dei più suggestivi sistema di gallerie di lava al mondo con i suoi tetti e pavimenti di carbonato multicolore e le scure pareti di lava e include circa 20 tunnel formatisi da 100,000 a 300,000 anni fa da grandi quantità di lava basaltica eruttata dal vulcano Hallasan, i più famosi dei quali sono i tunnel di Gimnyeonggul, Manjanggul e Yongcheondonggul.

II più grande è il tunnel Manjanggulm nel quale si può ammirare una grande varietà di stalattiti e stalagmiti, insieme ad un ponte ed una cascata formati dalla lava. La caverna e le sue varie formazioni hanno un eccezionale valore per la ricerca sul processo di formazione dei tunnel di lava.

Il secondo sito è il cono di tufo Seongsan Ilchulbong (성산일출봉), simile a una fortezza che si innalza dall’oceano. Le scogliere sui tre lati che si affacciano sul mare sono state formate dalle onde che erodevano la lava, mentre il lato ovest è collegato all’isola grazie all’accumulo di sabbia e ghiaia.

 
Lago Craterico Baengnokdam

L’ultimo componente è il vulcano Hallasan (한라산), la più alta vetta della Corea del Sud (1950 m.) con le sue cascate, le multiformi formazioni rocciose e il lago nato nel cratere. Nell’area circostante si sono sviluppati circa 40 vulcani secondari, mentre le pendici del monte sono abitate da una grande varietà di animali e piante, tra cui di notevole importanza è la più grande foresta di abeti coreani (Abies Coreana) al mondo. Inoltre, la cima del Monte Hallasan, oltre a offrire una magnifica vista su Jejudo, ospita anche Baengnokdam, un vasto  lago craterico molto prezioso per la ricerca accademica. Questo sito, di una bellezza estetica notevole, è una splendida testimonianza della storia del pianeta, le sue caratteristiche e i suoi processi di formazione.

L’isola vulcanica di Jeju e le sue gallerie di lava sono una proprietà seriale coerente e per questo rientrano nella lista dei patrimoni dell’UNESCO. La qualità ineguagliabile del sistema di tunnel di lava di Geonmunoreum e la presenza di elementi vulcanici diversi e accessibili nelle altre due parti del sito dimostrano un contributo significativo alla comprensione dei fenomeni vulcanici nel mondo.

È quindi soddisfatto il criterio VII: il sistema di tunnel di lava del Geonmunoreon, considerato il più sofisticato al mondo, ha un impatto visivo straordinario anche per gli esperti di tali fenomeni geologici. Mostra uno spettacolo unico di decorazioni multicolori di carbonato che adornano tetti e pavimenti, e pareti di lava di colore scuro, parzialmente ricoperte da un murale di depositi di carbonato. Il cono Seongsan Ilchulbong, con le sue pareti che si alzano dall'oceano, è un paesaggio spettacolare, e l’Hallasan, con la sua gamma di texture e colori, le cascate, le sue formazioni rocciose multiformi e il suo lago craterico non fanno altro che aggiungere bellezza e poesia allo scenario naturale.

Anche il criterio VIII è soddisfatto: Jeju ha un distintivo valore come uno dei pochi vulcani a scudo nel mondo che si trova in corrispondenza di un punto caldo su una placca di crosta terrestre stazionaria. Il sito è poi caratterizzato dal sistema di gallerie laviche di Geomunoreum, e include una spettacolare gamma di concrezioni carbonate, con un’abbondanza che non si trova in altre caverne laviche. Anche il cono di tufo Ilchulbong è un luogo di rilevanza mondiale per gli studi sulle eruzioni di tipo surtseiano.

Siti Culturali modifica

[4] [5]

Nome 한글 Data Inserimento Criteri soddisfatti Descrizione
Tempio Haeinsa 해인사 1995 IV

VI

Il tempio Haeinsa sul monte Gaya è il luogo di conservazione della Tripitaka Koreana, la più completa collezione di scritture buddhiste, incise su 80.000 tavolette di legno e risalenti alla prima metà del XVIII secolo.

Gli edifici più importanti sono quelli del Janggyeong Panjeon (costruito probabilmente nel XV secolo proprio per ospitare la collezione) che rappresentano un importante esempio delle avanzate tecniche di conservazione adottate per preservare le tavolette dai cambi di umidità e temperatura.

Santuario di Jongmyo 종묘 1995 IV Jongmyo è il più antico santuario confuciano giunto fino ai giorni nostri.

Dedicato ai padri della dinastia Joseon, conserva le tavolette degli insegnamenti della dinastia stessa e la struttura originale risale alla fine del XIV secolo, anche se venne ricostruito dopo l’invasione giapponese(1592-98).

La sala principale Jeongeon è la più lunga struttura di legno della Corea, con una facciata composta da venti colonne intervallate da porte. La semplicità dell’esterno viene compensata dalle elaborate decorazioni interne dedicate allo spirito degli antenati.

Ha tutt’ora un ruolo fondamentale nel mantenere viva la cultura coreana, ospitando diverse cerimonie rituali tradizionali.

Tempio sotterraneo di Seokguram nel complesso di Bulguksa 석굴암

불국사

1995 I

IV

Costruito nel VIII secolo durante il periodo di Silla Unificato, il tempio sotterraneo di Seokguramcontiene una monumentale statua del Buddha, circondato dai suoi discepoli.

Il tempio fa parte del complesso di Bulguksa (lett. “Tempio della Terra di Buddha”), che venne costruito nel 774 nel tentativo di emulare il paradiso di Buddha. Venne gravemente danneggiato con l’invasione giapponese, durante la quale tutte le parti di legno vennero bruciate. Sopravvissero però gli altari, i ponti, le pagode e i bronzi, tutt’ora ben preservati.

Complesso palaziale Changdeokgung 창덕궁 1997 II

III

IV

Il complesso palaziale Changdeokgung venne costruito al principio del XV secolo per ordine di Re Taejong in un luogo propizio secondo i principi geomantici. Comprende diversi edifici a uso residenziale e ufficiale, inseriti in un giardino in modo da adattarsi armoniosamente all’ambiente naturale.

Al giorno d’oggi è il palazzo meglio conservato e rappresenta una preziosa testimonianza dell’architettura del periodo Joseon e dell’importanza della relazione tra costruzioni umane e natura.

Fortezza di Hwaseong 화성 1997 II

III

La Fortezza di Hwasong venne costruita a Suwon per volere di re Jeongjo nel XVIII secolo, in onore del padre, la cui tomba era stata trasferita proprio in quella zona.

L’innovatività dell’edificio risiede nella presenza di forti influenze dell’architettura militare sia del mondo orientale che occidentale costruito sfruttando il vantaggio geologico del territorio, dando così vita a un’imponente cinta muraria di quasi 6 km, dotata di torri e bastioni.

Siti dolmenici di Gochang, Hwasun e Ganghwa 고창 화순 강화지 석묘군 2000 III Nei cimiteri preistorici di Gochang, Hwasun e Ganghwa si concentrano centinaia di dolmen, tombe di pietra costruite durante l’età preistorica. Sono considerati uno dei principali artefatti nello studio della società della penisola coreana dell’età del bronzo.

Il sito di Gochan presenta il maggior numero di dolmen (circa 1600) e, soprattutto nel caso di Hwasun, essendo aree di difficile accesso, le tombe sono rimaste quasi intoccate e quindi perfettamente conservate.

Aree storiche di Gyeongju 경주 역사유적지구 2000 II

III

Le aree storiche di Gyeongju riuniscono diversi esempi spettacolari di arte buddhista (pagode, sculture, palazzi, …) risalenti a un periodo compreso tra il VII e il X secolo. La città di Gyeongju fu la capitale del regno di Silla per quasi mille anni, rendendola quindi un perfetto oggetto di studio per quanto riguarda lo sviluppo dell’arte buddhista coreana.

La zona è divisa in cinque aree con diverse caratteristiche:

  1. Il monte Namsan
  2. La fortezza di Wolseong
  3. Le antiche tombe di Daereungwon
  4. Il tempio di Hwangnyongsa
  5. La fortezza di Sanseong

Di particolare importanza è anche l’Osservatorio Cheomseongdae, il più antico osservatorio astronomico del continente, costruito durante il regno della regina Seondeok.

Tombe Reali della Dinastia Joseon 조선 왕릉 2009 III

IV

VI

Le Tombe Reali sono 40, sparse in oltre 18 località, principalmente nell’area della capitale Seul (allora Hanyang).

Tra le principali ricordiamo:

  • Tombe di Seolleung e Jeongneung (Distretto di Gangnam, Seul)
  • Tomba di re Gyeongjong e della moglie a Uireung (Distretto di Seongbuk, Seul)
  • Tombe di Seooreung (Provincia del Gyeonggi)
  • Tombe di Donggureung (Provincia del Gyeonggi), tra le quali troviamo anche la romba del fondatore della dinastia, re Taejo.
  • Tomba di re Sejo e della moglie a Gwangneung (Provincia del Gyeonggi)
  • Tombe di Yungneung e Geolleung (Provincia del Gyeonggi)
  • Tombe di Yeongneung e Nyeongneung(Provincia del Gyeonggi), tra le quali si trova la tomba di re Sejong il Grande.
  • Tomba di Danjeong a Jangneung (Provincia di Gangwon)

Vennero costruite nell’arco di circa cinque secoli, dal 1408 al 1996, per rendere omaggio alla memoria degli antenati e celebrare le loro imprese, affermando allo stesso tempo l’autorità della famiglia reale.

Le tombe sono costruite nel rispetto dei principi geomantici e sono quindi rivolte verso un corso d’acqua in direzione sud con il retro protetto da una collina e, preferibilmente, da una catena montuosa in lontananza.

Oltre ai tumuli, si possono notare diverse costruzioni, inclusi santuari, stele, posti di guardia, cancelli e delle statue raffiguranti principalmente uomini e animali.

Dal punto di vista storico, le tombe reali rappresentano la conclusione di oltre 5000 anni di architettura tombale nella penisola coreana.

Villaggi Storici di Hahoe e Yangdong 하회마을 전통가옥의모습

경주양동민속마을

2010 III

IV

Fondati nella provincia del Gyeongsang settentrionaletra il XIV e il XV secolo, Hahoe e Yangdong sono considerati l’esempio più rappresentativo dei tipici villaggi basati sull’appartenenza al clan, i cui membri portano lo stesso cognome trasmesso di generazione in generazione e derivante da un antenato comune. Anche al giorno d’oggi, le famiglie che abitano i villaggi sono una rappresentazione vivente di questo importante patrimonio culturale.

L’organizzazione dei villaggi rispecchia il tipico ordinamento della tradizione confuciana, con una netta distinzione tra le ampie abitazioni in legno dell’aristocrazia yangban e quelle di terra con il tetto di paglia della gente comune. Inoltre, sono ubicati in luoghi propizi dal punto di vista geomantico, protetti dalle montagne e affacciati su corsi d’acqua, in modo tale da trarre energia spirituale dall’ambiente circostante.

Al giorno d’oggi, soprattutto nel villaggio di Hahoe, si può assistere a esibizioni tradizionali, come il Hahoe Byeolsingut Tallori (vedi Patrimoni Immateriali) e il Seonyujul Bullori.

Namhansanseong

(lett. Fortezza del Monte Han Meridionale)

남한산성 2014 II

IV

Inizialmente Namhansanseong era una capitale d’emergenza della dinastia Joseon a circa 25 km da Seul in direzione sud-est. La difesa della fortezza, che poteva ospitare fino a 4000 persone, era affidata a monaci-soldati buddhisti e svolgeva un’importante funzione sia militare che amministrativa.

I resti più antichi risalgono al VII secolo, ma venne ricostruita più e più volte, soprattutto al principio del XVII secolo, in previsione di una invasione da parte della Cina della dinastia Manciù-Qing.

L’intera città è una perfetta sintesi delle innovazioni del periodo nel campo della difesa militare, risentendo delle influenze cinesi e giapponesi, nonché di quelle dell’occidente che aveva introdotto nuove armi da fuoco. Oltre agli edifici militari, però, sono di grande importanza anche le strutture a uso religioso e amministrativo.

Tra gli edifici principali ricordiamo:

  • Il posto di vedetta Sueojangdae
  • Il tempio Janggyeongsang
  • Il palazzo temporaneo
  • Il santuario Sungnyeoljeon
  • Il santuario Cheongnyangdang
Aree Storiche di Baekje 백제역사유적지구 2015 II

III

Le aree storiche di Baekje sono otto siti archeologici disseminati nelle città di Gongju, Buyeo e Iksan. Risalgono a un periodo compreso tra il 475 e il 660 d.C. corrispondente alla fase finale del Regno di Baekje, lo stato che occupava la parte sud-occidentale della penisola coreana nel periodo dei Tre Regni, ed erano un crocevia di fondamentale importanza per gli scambi di merci e idee tra le potenze sorte in Cina, Giappone e nella penisola stessa.

I siti sono:

  • La fortezza di Gonsanseong (Gongju)
  • Le tombe reali a Songsan-ri (Gongju)
  • La fortezza di Busosanseong (Buyeo)
  • Le antiche tombe a Neungsan-ri (Buyeo)
  • Il tempio di Jeongnimsa (Buyeo)
  • Le mura esterne di Sabi (antico nome di Buyeo)
  • I resti del palazzo reale di Wanggung-ri (Iksan)
  • Il tempio di Mireuksa (Iksan)
Sansa, Monasteri Buddhisti di Montagna 산사, 한국의 산지승원 2018 III I Sansa sono monasteri buddhisti di montagna situati nelle province meridionali della Repubblica di Corea.

In passato esistevano sia templi di pianura che di montagna, ma durante il periodo Joseon i primi vennero dismessi e oggi rimangono solo i templi di montagna a testimonianza della tradizione coreana. I Sansa presentano infatti delle caratteristiche tipiche dell’architettura sacra della penisola come il madang (il cortile) sul quale si affacciano quattro edifici: la Sala del Buddha, il padiglione, l’aula magna e il dormitorio.

I templi sono sette:

  1. Tongdosa 통도사 (provincia del Gyeongsang meridionale) che non contiente statue del Buddha, ma una sua reliquia.
  2. Buseoksa 부석사 (provincia del Gyeongsang settentrionale) che ospita numerosi tesori nazionali.
  3. Bongjeongsa 봉정사 (provincia del Gyeongsang settentrionale), nel quale si trova la Sala Geungnakjeon, l’edificio di legno più antico della nazione.
  4. Beopjusa 법주사 (provincia del Chungcheong Settentrionale)
  5. Magoksa 마곡사 (provincia del Chungcheong Meridionale) in cui si può ammirare una splendida pagoda di pietra a cinque piani.
  6. Seonamsa 선암사 (provincia del Jeolla meridionale)
  7. Daeheungsa 대흥사 (Provincia del Jeolla settentrionale)

Anche al giorno d’oggi sono importanti centri sacri, atti al culto religioso.

Seowon, Accademie Neo-confuciane Coreane 서원 2019 III Le accademia neoconfuciane coreane, chiamate seowon, vennero costruite durante il periodo Joseon principalmente nel centro e nel meridione della Repubblica di Corea.

Situate ai piedi delle montagne e nelle vicinanze di corsi d’acqua, si integrano perfettamente nell’ambiente che le circonda per favorire l’osservazione della natura e la cura dello spirito e del corpo.

Le seowon sono un’ottima rappresentazione del processo storico nel quale il Neoconfucianesimo cinese venne adattato al contesto coreano.

Le accademie sono nove:

  1. Sosu-seowon소수서원 (provincia del Gyeongsang settentrionale)
  2. Namgye-seowon남계서원(provincia del Gyeongsang settentrionale)
  3. Oksan-seowon옥산서원 (provincia del Gyeongsang settentrionale)
  4. Dosan-seowon도산서원 (provincia del Gyeongsang settentrionale)
  5. Piram-seowon 필암서원 (provincia del Jeolla meridionale)
  6. Dodong-seowon도동서원 (Taegu)
  7. Byeongsan-seowon병산서원 (provincia del Gyeongsang settentrionale)
  8. Museong-seowon 무성서원(provincia del Jeolla settentrionale)
  9. Donam-seowon 둔암서원 (provincia del Chungcheong Meridionale)

Patrimoni Immateriali modifica

[6] [7]

Nome 한글 Data Inserimento Spiegazione
Rituale Ancestrale Reale del Tempio di Jongmyo e la sua musica 종묘제례


종묘제례악

2001 (ufficializzato 2008) Il Jongmyo Jerye (종묘제례) è un rituale confuciano nazionale tenuto in onore dei sovrani della dinastia Joseon. Si svolge nel Tempio di Jongmyo, dove sono tutt'ora conservate le tavolette ancestrali. Il rituale è svolto dai maestri del rito principali, che indossano capi d'abbigliamento appositi e preparano cibo e alcolici da offrire agli avi. La celebrazione di questo rituale è considerata un importante simbolo che sta alla base del nazionalismo e dello spirito coreani, volto a dimostrare pietà filiale verso gli antenati - uno dei principi fondamentali su cui si basa il Confucianesimo - e ad indurre un senso di unità nazionale.

Le Jongmo Jeryeak (종묘제례악), o musiche cerimoniali ancestrali reali, venivano eseguite durante le cerimonie funerarie della famiglia reale usando strumenti musicali tradizionali.

Pansori 판소리 2003 (ufficializzato 2008) Il Pansori (판소리) è una forma di arte scenica in cui un artista racconta una storia usando voce e corpo, accompagnato dal suono di un tamburo.

Questa musica tradizionale coreana narra una storia che riflette sia la quotidianità di plebe ed aristocrazia (yangban, 양반), che le nude emozioni umane che prescindono dalla classe sociale di appartenenza.

Grazie a sonorità, ritmo e tecniche sonore ben distinte ed inimitabili, ascoltando il Pansori è possibile provare una pletora di emozioni umane che ben rappresentano il caratteristico paesaggio culturale coreano.

Festival di Gangneung Danoje 강릉단오제 2005 (ufficializzato 2008) Il Festival di Gangneung Danoje (강릉단오제) si tiene in occasione del Dano (단오), ossia il quinto giorno del quinto mese secondo il calendario lunare. È stato scelto come Patrimonio Culturale Immateriale da parte dell'UNESCO in quanto rito che racchiude in sé concetti che appartengono a Confucianesimo, Sciamanesimo e Buddhismo.

Durante il festival viene eseguito un rito sciamanico chiamato gut (굿) in onore degli dei della natura. In aggiunta a giochi tradizionali e performance, si svolge anche il mercato all'aperto più grande della nazione, in cui i visitatori possono acquistare prodotti locali e artigianali.

Ganggangsullae 강강술래 2009 Sotto la luna piena, dozzine di giovani donne si raccolgono in cerchio, si prendono per mano, cantano e ballano per tutta la notte accompagnate da un cantante. Il Gangangsulle (강강술래) è un ballo tipico che si svolge durante la notte di luna piena più luminosa tra le festività del Seollal (설날, Capodanno lunare), Daeboreum (대보름, la prima luna piena dell'anno secondo il calendario lunare), Dano (단오, il quinto giorno del quinto mese secondo il calendario lunare) e Chuseok (주석, Giorno del Ringraziamento coreano).

Un'usanza che trova le sue origini nei villaggi rurali in cui si coltivava il riso, il Gangangsulle è un elemento chiave che permette di tramandare lo spirito di collaborazione, giustizia, amicizia e comunità.

Namsadang Nori 남사당놀이 2009 Per Namsadang Nori (남사당놀이) ci si riferisce solitamente alle performance tradizionali coreane eseguite dal Namsangpae (남사당패), un gruppo esclusivamente maschile di artisti girovaghi.

L'esibizione trae ispirazione dalle vite del volgo ed era svolta proprio per l'intrattenimento di quest'ultimo. Musici, ballerini mascherati e spettacoli di marionette venivano usati come mezzo di denuncia delle sofferenze dei poveri e degli emarginati, criticando al contempo l'immoralità della classe dirigente (양반, yangban) a suon di satira. Funambulismo e salti mortali, intervallati da narrazioni interessanti, rendevano ogni atto ancora più appassionante. Le troupe si esibivano in tutta la nazione, incoraggiando con la loro musica e i loro balli i cittadini più deboli e meno abbienti.

Yeongsanjae 영산재 2009 Il Yeongsanjae (영산재) è un rito funebre buddhista introdotto nel Regno di Silladurante il Periodo dei Tre Regni. Si tratta di una rievocazione del momento in cui Buddhaemanò il Sutra del Loto sul Picco dell'Avvoltoio in India ed è un mezzo di espressione dei messaggi filosofici e spirituali del Buddhismo tramite il quale i seguaci sviluppano l'autodisciplina. Nonostante la sua centralità nelle pratiche buddhiste coreane, è un rituale piuttosto complesso. Una delle parti focali è il Beompae (범패), in cui i versi Buddhisti vengono interpretati tramite il ballo e il canto. Il Yeongsanjae traduce i valori del Buddhismo in forma artistica.
Cheoyongmu 처용무 2009 Il Cheoyongmu (처용무) è un ballo che in origine aveva lo scopo di portare buona sorte cacciando gli spiriti maligni e pregando per la pace della famiglia reale. Veniva eseguito durante i banchetti reali o durante gli esorcismi effettuati in occasione dell'arrivo del nuovo anno.

Le origini del Cheoyongmu sono tracciabili al racconto leggendario di Cheoyong (처용) del periodo Silla. Cheoyong trovò un modo originale per cacciare gli spiriti maligni tramite canto e danza. Da allora, la gente iniziò a credere che apponendo un’immagine di Cheoyong all'ingresso della loro abitazione avrebbe prevenuto l'ingresso di mali e spiriti maligni. Col tempo, quello che era un semplice rito venne trasformato in una danza di corte. I cinque ballerini che eseguono questa danza sono vestiti di bianco, blu, nero, rosso e giallo per rappresentare i quattro punti cardinali e il centro. Essi si muovono con vigore e maestosità, alternando stili e ritmi diversi, interrotti da canti lirici.

Jeju Chilmeoridang Yeongdeunggut 제주칠머리당영등굿 2009 Il Jeju Chilmeoridang Yeongdeunggut (제주칠머리당 영등굿) è un rituale che viene svolto al Tempio Chilmeoridang a Jeju nella prima metà del secondo mese lunare, per invocare acque calme e abbondanza di pesce. Sommozzatrici donne chiamate haenyeo (해녀), proprietari di barche e abitanti dei villaggi si riuniscono tutti al tempio per praticare questo rito.

Il Yeongdeunggut è un'ottima esemplificazione delle caratteristiche legate alle credenze popolari coreani legate alla natura degli dei. Per esempio, il Jeju Chilmeoridang Yeongdeunggut incarna alla perfezione la fede che le sommozzatrici riponevano nella dea Yeongdeung caratteristico dell'isola di Jeju, la quale incarna l'identità di Jeju stessa e contribuisce a creare un senso di comunità per gli abitanti di Chilmeoridang.

Gagok 가곡 2010 Il Gagok (가곡) è un genere lirico coreano che unisce poesie di tre versi (sijo, 시조) e strumenti musicali tradizionali coreani, come per esempio una cetra a dodici o sei corde e vari strumenti a percussione. Molte di queste canzoni hanno un ritmo lento e richiedono un alto livello di concentrazione per controllare il tempo, oltre ad anni di studio. Questa caratteristica evoca la pazienza e la perseveranza tipiche del popolo coreano. Il Gagok nacque per soddisfare i gusti dell'aristocrazia, ma più guadagnava popolarità, più veniva apprezzato anche dal popolo.

Le due strutture principali delle canzoni sono rimaste invariate: namchang, cantata da un uomo, e yochang, cantata da una donna. Le cetre coreane prima menzionate (geomungo e gayageum) e i flauti di bambù (daegeum e piri), combinati alla soave voce del cantante, completano l'orchestra.

Daemokjang, Architettura Tradizionale in Legno 대목장 2010 I carpentieri abili nel lavorare il legno vengono chiamati moksu (목수) e coloro che fra loro possono essere considerati maestri della lavorazione del legno vengono chiamati daemokjang (대목장). Secondo la tradizione architetturale coreana, i daemokjang vengono considerati mastri artigiani ed era loro compito edificare e occuparsi della manutenzione di palazzi reali, templi ed altri edifici storicamente rilevanti. Le loro abilità sono tutt'ora apprezzate, in quanto hanno permesso alle travi in legno delle strutture tradizionali di rimanere stabili, perfezionando così i modelli architetturali coreani.
Falconeria

(con altre nazioni)

매사냥 2010 Diversamente da altre forme di caccia, la falconeria è un metodo indiretto che sfrutta un falco addestrato. I falchi cresciuti perché catturino prede ricevano un ampio addestramento che li porta all'addomesticamento. Le fonti in merito fanno risalire le origini di questo tipo di caccia a 4000 anni fa. Nel corso degli anni è anche stato riconosciuto come sport.
Jultagi 줄타기 2011 Il Jultagi (줄타기), o funambolismo, è un numero acrobatico tradizionale coreano, solitamente accompagnato da musica e sagaci dialoghi tra il funambulista e un giullare. L'atleta non si limita ad eseguire acrobazie sulla corda, ma arricchisce la performance con battute, imitazioni, canzoni e ballo. Il Jultagi non è una semplice performance acrobatica, ma è anche interattiva. Il pubblico è esortato a cantare e ad interagire con l'acrobata.
Taekkyeon 택견 2011 Il Taekkyeon (택견) è un'arte marziale tipica coreana risalente al periodo dei tre regni (57 a.C. - 676 d.C.). Pur insegnando tecniche di combattimento, i movimenti compiuti non sono diretti e decisi, ma leggiadri e aggraziati. Il Taekkyeon richiede anche una grande flessibilità e forza interiore e sfrutta un'ampia varietà di abilità offensive e difensive sempre volte a non ferire l'avversario. Da questo punto di vista, il Taekkyeon non ha solo permesso al grande pubblico di praticare uno sport, ma ha anche permesso di promuovere l'importanza della salute e dell'integrazione.
Tessitura del Mosi (ramiè) della Regione dell'Hansan 한산모시짜기 2011 Il ramiè (mosi in coreano, 모시) prodotto nella regione di Chungcheongnam-do, prende il suo nome dalla regione in cui viene prodotto, "Hansan mosi". La tessitura del mosi è nota in questa zona per il prezioso patrimonio che ha lasciato alla comunità: tramandare con successo la tecnica nel corso delle generazioni per un risultato di qualità assicurata. Si pensa che i veri maestri di questa pratica siano le donne di mezza età dei villaggi che si occupavano della raccolta, bollitura e la decolorazione delle piante di ramiè, della filatura delle fibre del ramiè e della sua tessitura su telai tradizionali.

Il tessuto ottenuto è perfetto durante le calde estati e viene usato per produrre un'ampia varietà di capi, da completi eleganti a uniformi militari e abiti funebri. Le fertili terre dell'Hansan e le brezze marine sono la culla perfetta per la crescita delle piante, garanti di un prodotto di qualità.

Arirang 아리랑 2012 L'Arirang (아리랑) è una canzone popolare coreana, frutto di contributi collettivi raccolti nel corso di generazioni. È una canzone semplice, il cui testo consiste nella ripetizione continua della frase "Arirang, arirang, arariyo" e altre due semplici strofe che variano di regione in regione. Pur trattando vari temi, la melodia semplice e la basica composizione letteraria permettono un'ampia varietà di improvvisazioni.

L'Arirang è un tema popolare in arte e media, tra cui film, musical, serie tv, balli e letteratura. È un inno evocativo, in grado di celebrare comunicazione e unità nel popolo coreano, ovunque nel mondo si trovi.

Kimjang 김장 2013 Il Kimjang (김장), ossia la preparazione e la condivisione di grandi quantità di kimchi (김치, cavolo fermentato) in vista dei freddi mesi invernali, è una parte fondamentale della cultura coreana. Nonostante il nome, il kimchi - e la creazione del cibo - non è l'unico protagonista di questa pratica. Il Kimjang è una vera e propria cerimonia, che riunisce la famiglia, promuove la collaborazione e la condivisione con chi è meno fortunato. È un elemento portante nella formazione di un senso di identità ed unità, che crea legami tra i vari membri della società. Infine, avvicina le persone alla natura.
Nongak 농악 2014 Il Nongak (농악) è eseguito da strumenti a percussione e a fiato tradizionali, accompagnati da parate, danze ed esibizioni acrobatiche. Nonostante al giorno d’oggi sia visto come una forma d'intrattenimento, trova le sue origini nei riti collettivi e formali tradizionali eseguiti per invocare la pace e la prosperità per la famiglia e/o per la comunità. Al giorno d'oggi è considerata un'arte dello spettacolo rappresentativa della Corea, composta da dinamismo, gioia e dolore.
Juldarigi

(con altre nazioni)

줄다리기 2015 Il Juldarigi (줄다리기) è un gioco a sfida nel quale un gran numero di persone si dividono in due squadre, e tirano i due capi di una lunga corda verso due direzioni opposte. È un gioco che veniva svolto prima della raccolta del riso, per invocare un buon raccolto.

Il Juldarigi non era visto come un semplice gioco, ma come un vero e proprio rituale volto a promuovere solidarietà e comunicazione tra gli abitanti del villaggio. Questi ultimi raccoglievano le loro speranze in vista del raccolto, mentre gli anziani aiutavano i giovani a muovere i primi passi nella comunità. Il vigore che applicavano tirando la corda simboleggiava la forza che avrebbero potuto investire nel raccolto.

Culture of Jeju Haenyeo (Women Divers) 해녀 2016 Sull'isola vulcanica di Jeju, situata a sud della penisola coreana, delle sommozzatrici s'immergono a 10 metri di profondità nelle acque del mare senza alcun equipaggiamento per raccogliere crostacei. Si tratta del "muljil". Queste sommozzatrici, note come haenyeo (해녀), passano circa 90 giorni all'anno nell'oceano, immergendosi per 6-7 ore in estate e per 4-5 ore in inverno. Viste le molte ore passate in acqua, queste donne conoscono i movimenti dell'oceano alla perfezione e sono vere e proprie esperte della morfologia di determinate aree. Le conoscenze acquisite dal mare vengono tramandate di madre in figlia.
Ssireum 씨름 2018 Lo Ssireum (씨름) è uno stile di lotta tipico coreano che richiede forza, tecnica e resistenza. L'obiettivo principale è far cadere a terra l'avversario usando non solo la forza, ma anche tecniche tipiche dello Ssireum, per afferrare il satba del contendente (una striscia di stoffa legata in vita e alla coscia). Le competizioni ufficiali si svolgono in un ring ricoperto di sabbia e sono supervisionate da un arbitro e dal suo assistente. Secondo la tradizione, le gare di Ssireum si tenevano durante festività come il Dano e il Chuseok. La prima competizione nazionale, chiamata "Cheonhajangsa Ssiruem Championship", si svolse nel 1983, rendendola una disciplina molto popolare in tutta la nazione.

Candidature alla Lista dei Patrimoni dell'Umanità modifica

Affinché un sito possa essere inserito all'interno dell'elenco del patrimonio mondiale dell'umanità, si deve seguire un lungo iter che inizia con la redazione della cosiddetta tentative list, ovvero una lista redatta dallo stato per presentare la candidatura dei siti che considera meritevoli di far parte dei Patrimoni. L'UNESCO chiede agli stati membri di rivedere le loro tentative list almeno una volta ogni dieci anni, così da mantenerle aggiornate. Un sito non presente in questa lista non verrà preso in considerazione durante gli annuali incontri del Comitato del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO. Ogni sito dichiarato Patrimonio dell'Umanità viene automaticamente cancellato dalla tentative list [8] [9].

La Corea del Sud ha tredici siti candidati sulla tentative list:

  1. Il sito archeologico di Kangjingun Kiln (01/09/1994)
  2. La riserva naturale del monte Soraksan (01/09/1994)
  3. I siti di fossili di dinosauro lungo la costa meridionale (25/01/2002)
  4. Le antiche fortezze sulle montagne della Corea centrale (11/01/2010)
  5. I petroglifi di Daegokcheon (11/01/2010)
  6. Le saline di Yeonggwang e Sinān (11/01/2010)
  7. Le piane di marea della costa sud-occidentale (11/01/2010)
  8. Le zone umide di Upo (11/01/2011)
  9. Naganeupseong, città fortezza e villaggio (11/03/2011)
  10. Il villaggio di Oeam (11/03/2011)
  11. Mura della città di Seul (23/11/2012)
  12. Tumuli Gaya di Gimhae e Haman (11/12/2013)
  13. Buddha di pietra e pagode presso il Tempio Unjusa di Hwasun 24/01/2017)

Fonti modifica