Utente:Tregaxe castrum/Sandbox

Castelvecchio di Prignano

Castelvecchio
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Divisione 1Emilia Romagna
Divisione 2Modena
Divisione 3Prignano sulla Secchia
Territorio
Altitudine635 m s.l.m.
Abitanti230
Altre informazioni
Cod. postale41048
Prefisso0536
Nome abitanticastelvecchiesi
PatronoSanta Maria Assunta e San Rocco


CASTELVECCHIO(Prignano sulla Secchia). modifica

Castelvecchio è una frazione del comune di Prignano sulla Secchia.Si trova 1,5 km a nord ovest del capoluogo, sulle pendici del monte Pedrazzo.Il suo confine ovest coincide con il limite provinciale modenese lungo il fiume Secchia.

Origine del nome modifica

Nei documenti più' antichi , quali un atto di donazione alla chiesa reggiana del 1010[1],Castelvecchio appare con il nome di Tregaso.

L'origine del nome Tregaso pare derivi dall'alto germanico antico "Treuwa",che indicherebbe un luogo di sosta[2].A testimonianza di una presenza longobarda, ci sono borgate che evidenziano cio', quali:Casa Armanni , toponimo nato da una possibile presenza di un accampamento Arimanno; Casa Arducci; Paderna che, come in alcuni paesi lombardi ,testimonia il lascito di un padre al figlio;Case Gazzoli dove il Gasol, era per il longobardi, il luogo di trasformazione del latte in burro e Casale.

Solo alle fine del Trecento appare il nome Castelvecchio al posto di Tregaso.

Storia modifica

Nel territorio di Tregaso passava la via del Secchia,che assieme alla strada proveniente da Canossa,portava a ponte Cornilio , dove iniziava la Via Bibulca.

Si fa riferimento che il comune di Modena fece espressa richiesta a quello di Tregaso di effettuare lavori di manutenzione sulla strada che ,in continuazione della Bibulca, scendeva verso Modena[3].

Nel dicembre del 1334, nel castello di Tregaso, si firmo' una tregua tra le famiglie dei Gonzaga e quella dei Da Fogliano in seguito ad una sconfitta dei questi ultimi in una battaglia a Felina[4].

Fu feudo dei Da Roteglia in due fasi:la prima duro' circa 25 anni durante la prima metà del Trecento, la seconda tra la metà del Quattrocento e l'inizio del Cinquecento.

Guido Antonio Da Roteglia ne fu privato per demeriti dal Duca Ercole I d'Este nel 1504[5].

Fu anche feudo dei Rangoni dal 1330 circa fino alla metà del Quattrocento; infine esercitarono signoria i Tassoni fino al 1796 ,anno dell'abolizione delle investiture feudali[6].In questo periodo Castelvecchio divenne Contea e in seguito Marchesato. il primo caso fu immortalato in una cartina antecedente al 1624,dove appare la situazione del paese del XVII secolo.Sul finire del XIX secolo e l'inizio del XX funzionarono 2 mulini ad acqua:il mulino Caliceti e il mulino Casali.Quest'ultimo si converti' alla produzione di energia elettrica per poi chiudere definitivamente negli anni 60.

Luoghi di interesse modifica

L'attuale parrocchia di santa Maria Assunta è nata dalla antica fusione di due parrocchie piu' vecchie[7]:Santa Maria del Castagneto dipendente dalla pieve di san Vitale di Carpineti[8],e san Giovanni Battista di Tregaso dipendente dalla pieve di san Lorenzo di Baiso[9].

A metà del Seicento la chiesa di santa Maria versava in pessime condizioni;invece san Giovanni era strutturalmente sana ed era anche la piu' frequentata del paese. Per volere della signora Macchioni di Casa Gazzoli la chiesa di santa Maria fu trasferita nella località odierna: un luogo piu' centrale al paese[10].

A capo dei lavori ci fu un certo Santino Baroni da Vitriola[11].L'edificio primitivo fu ad una navata e negli anni 20 del Novecento furono aggiunte le 2 navate laterali. Santa Maria Assunta è la patrona della parrocchia di Castelvecchio e si tiene tradizionalmente una processione il 15 agosto. Nella chiesa erano presenti 3 quadri del Seicento e una preziosa acquasantiera del Cinquecento; queste opere sono state purtroppo trafugate.

L'oratorio di San Rocco è collocato nella parte a monte della borgata di casa Gazzoli. La struttura fu costruita sul finire del Seicento come ringraziamento al santo per aver risparmiato il paese durante l'epidemia di peste del 1630. Inoltre a seguito di questo evento ,san Rocco fu preso come santo protettore del paese. L'oratorio era in pessime condizioni, poi grazie all'intervento e agli eccezionali lavori di rafforzamento dell'odierno proprietario, tutta la struttura è potuta tornare agli antichi splendori.

L'oratorio della Madonna Davato fu costruito nel Seicento e ospita alcuni ex voto. Nella tradizione locale vi si dice una messa la prima domenica di giugno e i rosari nel mese di Maggio. Il gruppo degli alpini di Prignano sulla Secchia ha effettuato il restauro nel 2001.

L'oratorio di Sant' Anna, edificato anch'esso nel Seicento, è ubicato nella borgata di Casale. Il culto di sant' Anna fu molto sentito perché vi si teneva un importante festa fino agli anni 50. Sulla facciata rivolta all'esterno spicca una finestrella monolita quadrilobata finemente scolpita in Bassorilievo.

Va citato,inoltre, il nuovo edificio di san Giovanni Battista ricostruito laddove un tempo si erigeva l'antica pieve di san Giovanni di Tregaso. La costruzione è grande appena sufficiente per contenere il prete e un piccolo altare.

In ultimo va menzionato il rudere della torre delle Are. Intorno ai resti sono ancora visibili le tracce delle mura del castello di Castelvecchio/Tregaso. La torre fu in buone condizioni fino ai primi del Novecento, poi in seguito ad un incendio inizio' un lento degrado che l'ha portata nella condizioni attuali. Era alta all'incirca una quindicina di metri e la sua funzione sembrava piu' indirizzata a quella di controllo del territorio. E' collocata frontalmente al castello di Baiso sulla sponda reggiana, il quale a sua volta è visibile dal castello di Carpineti. La torre compare nell'elenco degli edifici monumentali della provincia di Modena[12].

Cultura modifica

Castelvecchio è nominato nel poema La secchia rapita di Alessandro Tassoni,nel capitolo III

"Da Rodea,da Magreda e Castelvecchio,

conduceva costui trecento fanti

con si leggiadro e noblie apparecchio"

Dal 1981 è organizzata la festa di fine estate.Questo evento,di natura gastronomica,richiama molte persone e ospito' gare di trial,automobilismo radiocomandato e dimostrazioni di ballo.Il punto peculiare sono i Tortellini in brodo.

Dal dopoguerra si tiene una funzione religiosa (ora non piu') legata alla benedizione dei mezzi agricoli.Negli anni questo evento è aumentato di grandezza e ora ospita molti agricoltori della zona.

Nel territorio castelvecchiese ci sono km di sentieri adatti ad escursionisti di ogni allenamento.I percorsi si legano a tutti quelli del comune di Prignano sulla Secchia.I panorami vanno dalla catena del Monte Cusna,Ventasso,la valle del Secchia,Baiso,La Pianura Padana e, caso di buone giornate,si possono vedere i Colli Euganei e il Monte Baldo.

Ambra fossile modifica

Nel torrente "rio degli spagnoli" è stata rinvenuta una particolare Ambra (resina) fossile molto diversa da tutta quella trovata in regione, perché di colore piu' scuro. Fu oggetto di discussione ai paleodays di Faenza[13]In un primo studio l'ambra di Castelvecchio appariva del medesimo periodo di quella rinvenuta a Scanello Bolognese, ossia dell'Oligocene inferiore ,ma da ulteriori analisi spettroscopiche,è emersa un epoca piu' antica.La presenza di frammenti carbonici che rendono scura l'ambra castelvecchiese e la raccolta di campioni per lo studio del placton calcare hanno fatto risalire l'ambra al periodo Maastrichtiano superiore.Questi dati hanno consentito di datare un ambra dell'appenninio settentrionale per la prima volta al Cretacico superiore ,ovverosia tra i 66 e i 72 milioni di anni fa.Fu trovato anche un dente di Pliosaurus conservato al museo di Modena[14].

  1. ^ Ernst Gamillscheg, Die Ostgoten. Die Langobarden. Die altgermanischen Bestandteile des Ostromanischen. Altgermanisches im Alpenromanischen, De Gruyter, 31 dicembre 1935, ISBN 978-3-11-082743-9. URL consultato il 14 maggio 2020.
  2. ^ MEYER -LUEBKE, Insediamento storico alta valle del Secchia, 1935.
  3. ^ beni culurali di modena, insediamento storico alta valle del Secchia.
  4. ^ Tiraboschi, DIZ.TOP..
    «castelvecchium»
  5. ^ Berti, Prignano ,notizie storiche, pp. 373.
  6. ^ Berti, Prignano, notizie storiche, p. 374.
  7. ^ Berti, Prignano,notizie storiche, pp. 513.
  8. ^ beni culturali provincia di Modena, insediamenti umani alta valle del Secchia, 1981.
  9. ^ Berti, Prignano,notizie storiche, 1953, pp. 512-517.
  10. ^ Berti, Prignano,ricerche storiche.
  11. ^ Berti, Prignano,ricerche storiche, p. 517.
  12. ^ beni culturali provincia di modena, Insediamenti umani alta valle del Seccha, 1981, p. 173.
  13. ^ [unimore.it atti convegno/nuovi dati stratigrafici sull'ambra di castelvecchio di prignano].
  14. ^ [repubblica.it. di bologna.].