Walther PP

Pistola semiautomatica

La Walther PP (acronimo di Polizei Pistole, in italiano "pistola da polizia") è la capostipite di una famiglia di armi corte semi-automatiche sviluppate in Germania dal 1929, nella fabbrica Carl Walther GmbH.[1] È tuttora in produzione, sia in Germania che in molti altri Paesi, in vari modelli, calibri e varianti (serie).

Walther PP
TipoPistola semi-automatica
OrigineGermania Germania
Impiego
Conflittiseconda guerra mondiale
Produzione
ProgettistaCarl Walther Waffenfabrik
Data progettazione1929
CostruttoreCarl Walther Waffenfabrik, Ulm a.D., Germania (azienda)
Date di produzione1929-oggi
Entrata in servizio1930
VariantiPPK, PPK/S, PPK/L, PPK/E, TPH
Descrizione
Peso680gr. (9 x 17mm)

660gr. (7,65 x 17mm e 6,35 x 15mm)

670 gr, (22LR)

Lunghezza173mm
Lunghezza canna99mm
Altezza109mm
Calibro9 x 17mm, 7,65 x 17mm, 6,35 x 15mm, 22LR
Azionamentoazione mista (singola e doppia)
Alimentazionecaricatore amovibile da 7/8 colpi
Organi di miraant: mirino a lama

post: tacca fissa

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StoriaModifica

SviluppoModifica

Negli anni '20 del XX secolo, la ditta Carl Walther Gmbh di Zella Mehlis, in Germania, era un affermato produttore di armi sportive, per le forze dell'ordine e per la Reichswehr. Nel 1929, la Walther produsse una pistola destinata ad armare le forze di polizia che in Germania fino a quel momento avevano in dotazione le pistole militari Luger P08 o Mauser C96, armi di eccellente fattura ma piuttosto costose. La nuova pistola presentava tutte le caratteristiche che le forze di Polizia tedesche cercavano: funzionamento a doppia azione, economica da produrre e compatta e comoda da portare. In più, la Walther introdusse diverse caratteristiche tecniche d'avanguardia e, per quei tempi, anche innovative: una leva di sicura che fungeva anche da abbatticane, un indicatore di arma carica, e un sistema brevettato di blocco automatico del percussore comandato dal grilletto, che consentiva di portare l'arma carica in piena sicurezza, espressamente pensato per l'uso di polizia. Ne derivò un'arma ideale per la polizia: relativamente economica ma armoniosa, leggera, sicurissima e comoda da portare, e molto ben rifinita come da tradizione della Casa produttrice.

L'arma fu presentata nel 1930 e immediatamente acquistata da molti corpi di polizia regionali tedeschi, ma venne anche offerta sul mercato civile dove riscosse un notevole successo per le sue caratteristiche, innovative per quei tempi, per la sua compattezza e per l'eccellente livello qualitativo. Il calibro inizialmente prodotto era il 7,65 x 17mm (o .32 ACP) ma molti corpi di polizia richiesero un calibro più potente e venne perciò prodotta in calibro 9 x 17mm (9 corto o .380 ACP), più efficace. Tuttavia, sul mercato civile vennero offerte anche versioni in calibro 6,35 mm e .22 LR, particolarmente economiche e perciò molto apprezzate dai praticanti del tiro a segno.

Impiego operativoModifica

Non paga del successo commerciale riscosso, la Walther GmbH non risparmiò nulla per promuovere la sua pistola: molti personaggi pubblici e alti esponenti del NSDAP ricevettero in dono esemplari di pistole PP lussuosamente rifinite, placcate e incise in oro. Il Partito Nazionalsocialista stesso acquistò molte PP e venne addirittura creata una speciale versione (Ehrenwaffe, o "arma d'onore") da destinare a gerarchi in ricompensa per meriti speciali, come una vera e propria decorazione. Nel 1936, la Luftwaffe adottò la PP come arma d'ordinanza per il personale di volo, e fu acquistata privatamente da innumerevoli ufficiali della Wehrmacht, della Kriegsmarine e delle SS che la preferivano alle pesanti pistole d'ordinanza P08 e P38 per la sua leggerezza e compattezza; molti militari di truppa inoltre la portavano come "arma da tasca". Era anche l'arma da fianco standard della Feldgendarmerie.

Durante il Secondo conflitto mondiale, la PP servì su tutti i fronti di guerra, dal Nordafrica alle steppe russe, sui sottomarini e sugli aerei: si guadagnò una reputazione eccezionale di affidabilità e robustezza, di facilità d'uso e di comodità di porto. Il calibro (9 x 17mm o 7,65 x 17mm) non permetteva altro impiego che non fosse quello della difesa molto ravvicinata, ma in quel contesto era una delle pistole più apprezzate e desiderate. Oltre alle forze armate tedesche la Walther PP fu largamente impiegata anche dalle truppe alleate che la ricercarono sempre avidamente e divenne un ambito trofeo di guerra; in particolare le truppe sovietiche ammiravano la Walther PP per la sua qualità meccanica, e la pistola Makarov prodotta in URSS negli anni '50 somiglia molto alla PP.[2]

Dopo il 1945 la Walther PP venne prodotta, su licenza o meno, in molti Paesi, in tutte le sue molte varianti; in particolare, la ditta francese Manurhin la produsse fino al 1986 per la Polizia e l'esercito francese. Quanto alla Carl Walther Gmbh, gli impianti di Zella-Mehlis vennero a trovarsi nella zona d'occupazione sovietica (in seguito RDT) e andarono perduti; negli anni '50 la ditta fu ricostituita a Ulm am Donau, e la PP tornò subito in produzione per le forze dell'ordine e le forze armate tedesco-occidentali; ben presto, venne acquistata da moltissimi altri Paesi per le loro polizie e militari, e venduta sul mercato civile. È tuttora in produzione, e ad onore dei progettisti va il fatto che continua ad essere una delle pistole della sua categoria più apprezzate e richieste.

Caratteristiche tecnicheModifica

Presenta un tradizionale funzionamento a massa (blowback) dove il peso del carrello garantisce da solo la chiusura della culatta senza necessità di chiusure geometriche, data la modestia dei calibri impiegati. Il meccanismo di sparo è a doppia azione,[3] il caricatore è ad astuccio da 8 colpi monofilare, e la canna fissa funge anche da guida per la molla di rinculo. Le mire sono un mirino anteriore a lama e una tacca posteriore tarata a 20mt, entrambi ricavati sul cielo del carrello, che è zigrinato antiriflesso. Sul retro del carrello vi sono gli intagli di presa per l'armamento, e sul lato sinistro vi è la sicura che funge anche da abbatticane: a cane armato, azionando la sicura si abbatte il cane evitando che il tiratore poco esperto possa farselo sfuggire. Dietro il grilletto, sull'impugnatura, vi è il pulsante di sgancio del caricatore.

Un'altra caratteristica interessante dell'arma tedesca è il blocco automatico del percussore: un cilindro, comandato dal grilletto, che ferma il percussore all'interno del carrello e non gli permette di muoversi, nemmeno se percosso dal cane o da altre cause, impedendogli così di raggiungere l'innesco della cartuccia ed eliminando di fatto la possibilità di spari accidentali; tale blocco viene rimosso solo premendo il grilletto. Tale caratteristica introdotta dalla Walther nel 1929 venne in seguito copiata da innumerevoli produttori e fabbricanti ed è oggi un elemento standard di gran parte delle pistole automatiche esistenti.

Altro elemento degno di nota è l'avvisatore di arma carica: quando una cartuccia è in canna, un piolo elastico sporge dal retro del carrello, appena sopra il cane: il tiratore può in tal modo accorgersi subito, tastando col pollice, se l'arma è carica.

VariantiModifica

 
Una Walther PPK prodotta in Germania Occidentale nel 1970.

La serie comprende, oltre al modello PP:

PPKModifica

 
La Walther PPK in smontaggio da campo. Esattamente come nella PP, basta sbloccare il ponticello del grilletto e sfilare il carrello. Si nota la canna fissa, che funge anche da guida per la molla di recupero.

Per quanto compatta, comoda e leggera, la PP era pur sempre concepita per essere portata in una fondina; su richiesta della Polizia Criminale tedesca (KriPo) venne prodotta, nel 1936, una versione più corta di 18 mm e con caricatore solo di 7 colpi (in calibro 7,65mm) o da 6 colpi (in calibro 9 x 17mm) detta PPK, acronimo di Polizei Pistole Kriminalmodell (e non "Polizei Pistole Kurz", come si trova su talune fonti)[2], destinata appunto agli agenti in abiti borghesi. La lunghezza di soli 15,5 cm e il peso di 600 grammi carica ne fanno un'arma ideale per il porto sotto i vestiti. Il caricatore venne munito di un tallone sagomato per appoggiare confortevolmente il mignolo, elemento in seguito applicato anche sui caricatori del modello maggiore PP. Caratteristiche tecniche e livello di lavorazione erano gli stessi della PP, e l'arma ebbe un largo successo commerciale.

La PPK è nota anche per essere la pistola di James Bond, il celebre Agente 007 della letteratura e del cinema; in realtà in molte pellicole il personaggio impugna una PP, e non una PPK. In realtà nel libro la pistola data in dotazione a J. Bond in sostituzione della Beretta 34 è la PP. Nel corso della realizzazione del primo film, il produttore non riuscì a trovare in tempo una PP, ma solo una PPK, motivo per cui questo modello fu erroneamente attribuito all'agente segreto. È degno di nota il fatto che i servizi segreti britannici hanno avuto realmente in dotazione la Walther PP (ma non la PPK, almeno a quanto risulta), con la sigla XL47E1.[2] La Walther PPK impiega tutti i calibri della PP ed è tuttora in produzione.

PPK/SModifica

Prodotta nel 1968 per soddisfare le specifiche della normativa statunitense, che fissava un peso minimo per le armi corte. Si tratta di una PPK con la canna della PP, che accresce il peso a 630gr. Poiché gli USA applicavano (e applicano) dazi consistenti per le armi d'importazione, nel 1983 la licenza di produzione della PPK/S venne concessa alla Interarms.

PPK/LModifica

 
Walther PPK/S prodotta per il mercato statunitense, qui in versione 9 x 17mm.

Prodotta a partire dal 1960, è una versione con il fusto in lega leggera, anziché interamente in acciaio come la PPK. Poiché la riduzione di peso (da 600 a 480gr.) aumenta leggermente il rinculo percepito dal tiratore, venne prodotta solo in calibro 7,65 x 17mm e 22LR.

PPK/EModifica

Presentata nel 2000, è una PPK/S prodotta in Ungheria dalla FEG di BUdapest; presenta finiture di notevole qualità e un caricatore maggiorato a 8 colpi (7,65mm) o 7 (9 x 17mm).


PP SuperModifica

 
La Walther PP Super, in calibro 9 x 18 Ultra.

Immessa sul mercato nel 1972, è una variante della PP revisionata, camerata per il calibro 9 x 18 mm, e concepita per l'uso di polizia e militare. Rispetto all'originale presenta una leva di fermo del carrello in apertura (hold-open). Tuttavia ebbe scarso successo perché pochi anni dopo le varie polizia tedesche scelsero il calibro 9 x 19mm Parabellum come standard.

TPHModifica

La Walther TPH apparsa nel 1968 è una pistola di calibro piccolo (22LR) introdotta nel 1971, identica per meccanismo e funzionamento alla PPK, ma di dimensioni ulteriormente ridotte (13,5 cm) e del peso di soli 360gr. È tuttora prodotta nei calibri 6,35mm e 22LR, con un caricatore di 6 colpi.


 
Una Walther TPH calibro 22LR, priva del caricatore.

Varie serie della PP sono tuttora prodotte in Germania, Francia e Stati Uniti.[4] In passato, la versione PPK è stata prodotta dalla Walther nel proprio stabilimento in Germania, così come sotto licenza da Manurhin in Alsazia (Francia), Interarms ad Alexandria (Virginia), e dalla Smith & Wesson a Houlton (Maine). Dal 2013, i modelli PPK e PPK/S sono stati costruiti a Fort Smith, in Arkansas, nella fabbrica della sussidiaria Walther Arms, Inc. con sede negli USA.[5][6]

La PP e la PPK sono state tra le prime pistole semiautomatiche a doppia azione di successo al mondo. Il design ha ispirato altre pistole, tra cui la sovietica Makarov, l'ungherese FEG PA-63, la polacca P-64, l'americana Accu-Tek AT-380 II e l'argentina Bersa Thunder 380.

NoteModifica

  1. ^ Copia archiviata, su waltherarms.com. URL consultato il 20 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 5 giugno 2014).
  2. ^ a b c AAVV, War MAchines, Aerospace Publ., Londra 1984.
  3. ^ [1]
  4. ^ [2]
  5. ^ Copia archiviata, su waltherarms.com. URL consultato il 20 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 5 giugno 2014).
  6. ^ [3]

BibliografiaModifica

  • Fischer, Thomas (2008). Soldiers of the Leibstandarte. Winnipeg, Canada: J.J. Fedorowicz Publishing, Inc. ISBN 978-0-921991-91-5.
  • Hogg, Ian V. (1979). Guns and How They Work. New York: Everest House. ISBN 0-89696-023-4.
  • Josserand, M. H.; Stevenson, J. A. (1972). Pistols, Revolvers, and Ammunition. New York: Bonanza Books (A division of Crown Publishers, Inc.). ISBN 0-517-16516-3.
  • Henrotin, Gerard (2017). Walther PP pistol explained. Belgium: HLebooks.com.
  • AAVV, GUN - il mondo delle armi leggere, E. Albertelli, Parma 1997

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