Waw
Wāw o Vav (anche vau) è la sesta lettera nella gamma di alfabeti semitici nordoccidentali quali l'alfabeto fenicio, l'aramaico, l'ebraico, il siriaco e l'arabo ("sesta" nel tradizionale ordine abjad, 27ª nell'ordine arabo moderno). Viene dopo la ḥē (ה) e prima della zayin (ו). Corrisponde a cinque lettere latine: F, U, V, W e Y. La wāw fenicia sembra una Y ma si pronuncia w. Quella ebraica sembra un trattino (ו).
In arabo e quindi nella maggioranza delle lingue semitiche rappresenta il suono /w/, sebbene in altre, come l'ebraico moderno e la lingua persiana indoeuropea, rappresenti invece il suono v. In alcune (come l'ebraico e l'arabo) anche la vocale lunga uː.
Waw letteralmente significa gancio/picchetto/lancia.
Waw ebraica
modificaVarianti ortografiche | ||||
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Vari font tipografici | Corsivo ebraico |
Carattere Rashi | ||
Serif | Sans-serif | Monospazio | ||
ו | ו | ו |
Ortografia ebraica compitata: וָו
Pronuncia nell'ebraico moderno
modificaWaw ha tre varianti ortografiche, ognuna con un differente valore fonemico e rendimento fonetico:[1]
Variante (con niqqud[2]) | Senza niqqud | Nome | Valore fonemico | Rendimento fonetico | Esempio italiano |
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ו |
come lettera iniziale:ו |
vav consonantica (ebraico: vav iItsurit ו׳ עיצורית) |
/v/ | v | voto |
mediana:וו | |||||
finale:ו o יו | |||||
וּ |
ו |
vav shruka ([väv ʃruˈkä] / ו׳ שרוקה) o shuruq ([ʃuˈruk] / שׁוּרוּק) |
/u/ | u | virtù |
וֹ |
ו |
vav chaluma ([väv χäluˈmä] / ו׳ חלומה) o holam male ([χo̞ˈläm maˈle̞] / חוֹלָם מָלֵא) |
/o/ | o̞ | no, nodo |
Nell'ebraico moderno la frequenza d'uso di waw, tra tutte le lettere, è di circa il 10.00%.
Valore numerico
modificaWaw nella ghematria rappresenta il numero 6 e quando viene usato all'inizio degli anni ebraici, indica 6000 (cioè ותשנד in numeri sarebbe la data 6754.)[3]
Parole scritte con waw
modificaWaw all'inizio di una parola può avere diversi significati:
- waw congiuntiva (Vav Hachibur, letteralmente "la waw di congiunzione" — chibur significa "unire, o mettere insieme") è una waw che connette due parole o parti di una frase; è una congiunzione grammaticale che significa "e", cognata dell'arabo. Questo è l'uso più comune.[4]
- waw consecutiva (Vav Hahipuch, letteralmente "la waw di inversione" — hipuch significa "rovesciamento"), principalmente biblica, erroneamente scambiata a volte per il precedente tipo di waw; indica conseguenza di azioni e inverte il tempo del verbo che la segue:
- quando messa di fronte ad un verbo di tempo imperfetto, cambia il verbo in perfetto;
- quando messa di fronte ad un verbo al perfetto, lo cambia in tempo imperfetto.
(Nota: l'ebraico più antico non aveva "tempi" nel senso temporale: "perfetto" e "imperfetto" denotavano invece aspetti di un'azione completata o continua. I tempi verbali dell'ebraico moderno si sono invece avvicinati alle loro controparti indoeuropee. Come regola, l'ebraico moderno non usa la forma di "waw consecutiva").[5]
Waw siriaca
modificaWaw |
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Madnḫaya Waw |
Serṭo Waw |
Esṭrangela Waw |
Nell'alfabeto siriaco la sesta lettera è ܘ — Waw ܘܐܘ, viene pronunciata come una [w]. Quando usata come una mater lectionis, la Waw con un punto in apice è una vocale [o], con un punto sottolettera diventa una vocale [u]. Il valore numerico è 6.
Note
modifica- ^ Announcements of the Academy of the Hebrew Language (PDF), su hebrew-academy.huji.ac.il. URL consultato il 9 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 15 ottobre 2013).(HE)
- ^ niqqud: sistema di segni diacritici per l'ebraico, con punteggiatura sottolettera.
- ^ Tabella della Ghematria, su inner.org (archiviato dall'url originale il 26 dicembre 2011).
- ^ Samuel David Luzzatto, Grammatica Della Lingua Ebraica, Nabu Press, 2010, s.v. "Vav".
- ^ Lewis Glinert, Modern Hebrew: An Essential Grammar, Routledge, 3ª ed. 2005, ss.vv.
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