Zen (famiglia)
Gli Zen (spesso italianizzato in Zeno) erano una famiglia patrizia veneziana, compresa tra le casate più antiche (i cosiddetti Longhi). Raggiunsero il vertice delle istituzioni con Renier, doge nel Duecento.

Cappellari Vivaro, basandosi su tradizioni, sostiene che gli Zen discendano dalla romana gens Fannia, cui appartennero anche gli imperatori bizantini Zenone e Leone II. Un ramo di questa famiglia si portò a Padova, e da qui a Burano, dove i suoi membri ricoprirono il ruolo di tribuni. Arrivarono a Venezia sotto il dogado di Angelo Partecipazio.
Ebbero vaste proprietà, praticamente una signoria, tra Montegranaro, Francavilla d'Ete e Monteverde, nelle Marche,[senza fonte] e dominarono inoltre, per conto della Serenissima, l'isola di Andros.
La casata ha lasciato tracce nella toponomastica: una calle, un campiello e un ramo Zen si trovano ai Gesuiti, nei pressi di un loro palazzo; ai Frari si hanno un sotoportego e un ulteriore campiello Zen, con un'altra residenza signorile nelle vicinanze[1].
Membri illustri Modifica
- Renier Zen (? - 1268): doge dal 1252 alla morte
- Piero Zen (? - 1345): generale, combatté i Turchi e poi gli Scaligeri; morì mentre difendeva Smirne da lui stesso conquistata poco tempo prima
- Carlo Zen (? - 1418): figlio del precedente; uomo d'armi, mercante e letterato, girò il mondo e combatté al servizio della Serenissima e di vari sovrani; la sua avventurosa esistenza ci è nota da una biografia scritta da Jacopo Zeno, suo discendente e vescovo di Feltre.
- Nicolò (? - 1395) e Antonio Zen (? - 1405): figli di Pietro e fratelli di Carlo, furono impegnati nell'esplorazione dei mari del Nord e, secondo una discussa tesi, avrebbero raggiunto il Labrador un secolo prima della scoperta dell'America
- Jacopo Zeno (1418 - 1481): vescovo di Feltre e di Padova
- Caterino Zeno (ante 1450 - ?) viaggiatore e diplomatico italiano della Repubblica di Venezia.
- Giovanni Battista Zen (? - 1501): cardinale[1]
- Giovanni Antonio Zen (1628-1697): Capitano Generale da Mar durante la guerra di Morea
Note Modifica
- ^ a b Giuseppe Tassini, Curiosità Veneziane, note integrative e revisione a cura di Marina Crivellari Bizio, Franco Filippi, Andrea Perego, Venezia, Filippi Editore, 2009 [1863].