Il 111º Stormo "Sparvieri" fu uno stormo della Regia Aeronautica, inquadrato nell'Aviazione Legionaria durante la guerra civile spagnola.

111º Stormo "Sparvieri"
Descrizione generale
NazioneItalia (bandiera) Italia
ServizioRegia Aeronautica
Tipo1934: Stormo da bombardamento terrestre
AeroportoAeroporto di Vitoria
Savoia-Marchetti S.79 Sparvierobombardieri
Battaglie/guerreBattaglia dell'Ebro
Reparti dipendenti
Comandanti
Degni di notaRanieri Cupini
Mario Vetrella
Enrico Pezzi
dati tratti da S.79 legionari in Spagna[1]
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Bombardieri Savoia Marchetti S.79 del 111º Stormo Bombardamento Veloce "Sparvieri" in volo.
 
Bombardiere Savoia Marchetti S.79 del 111º Stormo Bombardamento Veloce "Sparvieri" in volo.

Il 111º Stormo Bombardamento Veloce "Sparvieri" dell'Aviazione Legionaria fu costituito il 9 aprile 1938[2] all'Aeroporto di Vitoria,[2] con l'arrivo in terra iberica di rinforzi e personale della Regia Aeronautica provenienti dal territorio metropolitano e dalle colonie.[3] Il nuovo reparto, formato dal XXIX Gruppo (280ª Squadriglia e 289ª squadriglia)[4] e dal XXX Gruppo B.V. (281ª Squadriglia e 285ª Squadriglia),[3] fu affidato al comando del tenente colonnello Ranieri Cupini[N 1] ed era equipaggiato con 18 bombardieri trimotori Savoia-Marchetti S.79 Sparviero.[3] Il reparto venne impiegato quasi esclusivamente in attività di bombardamento tattico a favore dei reparti del Corpo Truppe Volontarie, mentre scarso fu l'impiego nel bombardamento strategico e nella ricognizione fotografica.[N 2][5]

Il 14 maggio 1938 Cupini fu sostituito al comando dello stormo, che venne assunto dal colonnello Aleardo Martire,[5][N 3] ed a partire dalla metà del mese di luglio il reparto appoggiò pesantemente, fino al 30 luglio, l'offensiva delle truppe nazionaliste in direzione di Valencia.[N 4] Il 10 agosto successivo Martire fu sostituito dal colonnello.[N 5] Giuseppe Gaeta,[5] e lo stormo venne impiegato in continui bombardamenti tattici sul fronte dell'Ebro,[3] con una dotazione di 25 S.79.[6] Il 19 dicembre il comando dello stormo fu assunto dal colonnello Mario Vetrella[N 6] che partecipò personalmente alle missioni di bombardamento, anche più volte al giorno. Nel gennaio 1939 lo Stormo fu pesantemente impegnato in azione, colpendo strade, nodi e ponti stradali e ferroviari e concentramenti di truppe nemiche. Nel mese di febbraio, nonostante il collasso ormai evidente delle forze repubblicane furono effettuate 16 missioni di bombardamento sulla città di Valencia, intervallate da giorni di inattività dovuti alle condizioni meteorologiche avverse. A partire dal 16 febbraio i piloti del reparto iniziarono un ciclo addestrativo in vista della parata aerea che doveva svolgersi a Barcellona, capitale della Catalogna. Il 20 febbraio 1939 un S.81 da trasporto, pilotato dal colonnello Vetrella, che trasportava a bordo l'intero Stato maggiore dello stormo, precipitò subito dopo il decollo, con la morte di quasi tutti gli occupanti.[7] Si salvò solo un aviere.[N 7] Il 2 marzo il comando fu assunto dal colonnello Enrico Pezzi, e sotto la sua guida il reparto effettuò le sue ultime azioni belliche, bombardando Valencia e postazioni nemiche vicino a Toledo. Il 1º aprile[8] la guerra terminò ufficialmente, e il resto del mese venne trascorso tra voli di collaudo ed addestramento per le parate che si svolsero il 5 maggio su Valencia, e il 12 a Madrid, sull'aeroporto di Barajas.[9] Il 26 maggio il personale dell'111º Stormo si trasferì nella base di Siviglia per il rientro in Italia, mentre gli aerei erano stati ceduti all'aviazione nazionalista già il giorno 12 a Madrid.[9]

Durante lo svolgimento della guerra di Spagna, lo Stormo effettuò 1.532 azioni belliche con 2.507 voli totali, lanciando complessivamente 3.316.006 kg di bombe.[N 8]

Esplicative
  1. ^ Si trattava di uno dei trasvolatori della Crociera aerea del Decennale condotta da Italo Balbo nel 1933, e vincitore della corsa aerea Istres-Damasco-Parigi del 1937.
  2. ^ Dalla metà del mese di maggio del 1939 lo stormo instituì un regolare servizio giornaliero di trasporto posta Saragozza-Palma de Majorca-Saragozza, continuato fino al termine delle ostilità.
  3. ^ Aleardo Martire era nato a Firenze, e fu decorato con Medaglia d'argento al valor militare.
  4. ^ Tale sforzo comportò una grave condizione di usura di tutto il personale, sia di volo che di terra, e degli aeroplani in dotazione, in quanto si effettuavano tre o quattro missioni al giorno.
  5. ^ Futuro Generale di squadra aerea, decorato con Medaglia d'argento al valor militare.
  6. ^ Nato a Napoli, decorato con due Medaglie d'argento al valor militare.
  7. ^ Tale volo doveva raggiungere Barcellona in quanto gli ufficiali erano stati chiamati a rapporto dal Comandante dell'Aviazione Legionaria.
  8. ^ Il 15 ottobre 1938 dieci S.79 lanciarono 5.000 kg di pane, avvolti in sacchetti di carta recanti parole di augurio e di fede, su Madrid, quasi circondata dalle truppe nazionaliste. La popolazione della città incominciava ad avvertire la mancanza di generi alimentari.
Bibliografiche
  1. ^ Pedriali 2013, p. 19.
  2. ^ a b Gori 2000, p. 18.
  3. ^ a b c d Pedriali 2013, p. 28.
  4. ^ Brotzu, Caso, Cosolo 1972, p. 51.
  5. ^ a b c Gori 2000, p. 19.
  6. ^ Pedriali 2013, p. 29.
  7. ^ Brotzu, Caso, Cosolo 1972, p. 39.
  8. ^ Gori 2000, p. 22.
  9. ^ a b Pedriali 2013, p. 30.

Bibliografia

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  • Ruggero Bonomi, Viva la Muerte. Diario dell'"Aviacion del El Tercio", Roma, Ufficio Editoriale Aeronautico, 1941.
  • Emilio Brotzu, Michele Caso e Gherardo Cosolo, Dimensione Cielo n.4 Bombardieri, Roma, Edizioni Bizzarri, 1972.
  • Cesare Gori, Ali d'Italia n.9 SIAI S.79 1ª parte, Torino, La Bancarella Aeronautica, 2000.
  • I Reparti dell'Aeronautica Militare Italiana, Roma, Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare, 1977.
  • Giulio Lazzati, Stormi d'Italia - Storia dell'aviazione militare italiana, Milano, Ugo Mursia Editore, 1975, ISBN 978-88-425-4079-3.
Periodici
  • Ferdinando Pedriali, Un'aviazione strategia alle Baleari, in Storia Militare, n. 69, Parma, Ermanno Albertelli Editore, giugno 1999, pp. 16-25.
  • Ferdinando Pedriali, S.79 legionari in Spagna, in Storia Militare, n. 234, Parma, Ermanno Albertelli Editore, giugno 2013, pp. 19-30.