Alick Banda

arcivescovo cattolico zambiano

Alick Banda (Mufulira, 15 novembre 1963) è un arcivescovo cattolico zambiano, dal 30 gennaio 2018 arcivescovo metropolita di Lusaka.

Alick Banda
arcivescovo della Chiesa cattolica
Instaurare omnia in Christo
 
TitoloLusaka
Incarichi attualiArcivescovo metropolita di Lusaka (dal 2018)
Incarichi ricoperti
 
Nato15 novembre 1963 (60 anni) a Mufulira
Ordinato presbitero7 agosto 1994
Nominato vescovo30 maggio 2007 da papa Benedetto XVI
Consacrato vescovo29 luglio 2007 dall'arcivescovo Nicola Girasoli
Elevato arcivescovo30 gennaio 2018 da papa Francesco
 

Biografia modifica

Formazione e ministero sacerdotale modifica

Dopo aver frequentato i seminari nazionali di St. Augustine e St. Dominic nello Zambia Maua e Itaga, è stato ordinato sacerdote il 7 agosto 1994.

Dal 1997 al 2002 è stato segretario personale del vescovo di Ndola Dennis Harold De Jong. In seguito ha approfondito gli studi teologici, conseguendo il dottorato in Germania. Dal 2005 al 2007 è stato cancelliere della diocesi di Ndola e docente di diritto canonico nel seminario Redemptoris Mater di Ndola e al Kalundu Study Centre di Lusaka.

Ministero episcopale modifica

Il 30 maggio 2007 papa Benedetto XVI lo ha nominato vescovo di Solwezi[1].

Ha ricevuto l'ordinazione episcopale il 29 luglio successivo dalle mani del nunzio apostolico in Zambia Nicola Girasoli, arcivescovo titolare di Egnazia Appula, co-consacranti l'arcivescovo di Lusaka Telesphore George Mpundu e il vescovo di Ndola Noel Charles O’Regan.

Il 14 novembre 2009 lo stesso papa lo ha nominato vescovo coadiutore di Ndola[2] e il 6 gennaio 2010, in seguito alle dimissioni di Noel Charles O’Regan, ne diviene vescovo[3].

Dal luglio 2014 al 12 aprile 2018 è stato vicepresidente della Conferenza episcopale dello Zambia.

Il 17 novembre 2014 ha compiuto la visita ad limina insieme agli altri vescovi zambiani[4].

Il 30 gennaio 2018 papa Francesco lo ha nominato arcivescovo metropolita di Lusaka, succedendo a Telesphore George Mpundu, dimessosi per raggiunti limiti d'età[5]. Ha preso possesso dell'arcidiocesi il 14 aprile successivo.

Nel 2022 ha creato scalpore una sua lettera pastorale in cui considera l'omosessualità una "piaga sociale, che ha il tentativo di promuovere le tendenze LGBTQ contrarie alle leggi e alla cultura dello Zambia", chiedendo ai fedeli di "pregare e digiunare contro tutti questi vizi che sembrano essere accettati dalle autorità esistenti". La Conferenza episcopale dello Zambia ha preso le distanze da tali affermazioni, nonostante nello Zambia l'omosessualità sia considerata un reato[6].

Genealogia episcopale modifica

La genealogia episcopale è:

Note modifica

  1. ^ Rinunce e nomine. Nomina del Vescovo di Solwezi (Zambia), in Bollettino della Sala stampa della Santa Sede, 30 maggio 2007. URL consultato l'8 novembre 2023.
  2. ^ Rinunce e nomine. Nomina del Coadiutore di Ndola (Zambia), in Bollettino della Sala stampa della Santa Sede, 14 novembre 2009. URL consultato l'8 novembre 2023.
  3. ^ Rinunce e nomine. Rinuncia e successione del Vescovo di Ndola (Zambia), in Bollettino della Sala stampa della Santa Sede, 16 gennaio 2010. URL consultato l'8 novembre 2023.
  4. ^ Le Udienze. 17.11.2014, in Bollettino della Sala stampa della Santa Sede, 17 novembre 2014. URL consultato l'8 novembre 2023.
  5. ^ Rinunce e nomine. Rinuncia dell'Arcivescovo Metropolita di Lusaka (Zambia) e nomina del successore, in Bollettino della Sala stampa della Santa Sede, 30 gennaio 2018. URL consultato l'8 novembre 2023.
  6. ^ Zambia, l'arcivescovo Banda: "Agire contro il proliferare dell'omosessualità, corrode il tessuto sociale", su gay.it, 5 ottobre 2022. URL consultato l'8 novembre 2023.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN56859412 · ISNI (EN0000 0000 3889 5998 · LCCN (ENn2003116588 · GND (DE128524987 · BNF (FRcb14597495r (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n2003116588