Amata kruegeri (Ragusa, 1904) è un lepidottero appartenente alla famiglia Erebidae,[1] diffuso in Europa meridionale e orientale.[2][3]

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Amata kruegeri
Amata kruegeri
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Protostomia
Phylum Arthropoda
Subphylum Tracheata
Superclasse Hexapoda
Classe Insecta
Sottoclasse Pterygota
Coorte Endopterygota
Superordine Oligoneoptera
Sezione Panorpoidea
Ordine Lepidoptera
Sottordine Glossata
Infraordine Heteroneura
Divisione Ditrysia
Superfamiglia Noctuoidea
Famiglia Erebidae
Sottofamiglia Arctiinae
Tribù Syntomiini
Genere Amata
Specie A. kruegeri
Nomenclatura binomiale
Amata kruegeri
(Ragusa, 1904)
Sinonimi

Syntomis phegea ab. kruegeri
Ragusa, 1904
Syntomis quercii
Verity, 1914
Syntomis herthula ab. marjanoides
Stauder, 1921
Amata mariana albionica
Dufay, 1965
Syntomis albionica f. valbellensis
Chauliac, 1986
Syntomis marjana r. pedemontii
Rocci, 1941
Amata teriolica
Obraztsov, 1966
Syntomis phegea marjana
Stauder, 1913
Syntomis marjana macedonica
Daniel, 1934
Syntomis marjana bulgarica
Daniel, 1934
Syntomis marjana f. sontiana
Stauder, 1928
Amata marjana odessana
Obraztsov, 1935
Amata (Syntomis) sheljuzhkoi
Obraztsov, 1966

Descrizione modifica

Simile ad Amata phegea, questo lepidottero è caratterizzato da una livrea nera con riflessi metallici di color blu cobalto, con ali anteriori lunghe e affusolate punteggiate da sei piccole macchie bianche che spiccano sul fondo blu, le ali posteriori più piccole presentano piuttosto una macchia bianca basale più grande affiancata da un'altra più piccola. Il corpo dalle tinte cobalto è circondato da due anelli dalle sfumature color oro; lungo e affusolato nei maschi, tondo e gonfio nelle femmine. L'adulto raggiunge un'apertura alare compresa tra i 3 e i 4 cm. Le antenne sono nere e filiformi con punte bianche.

Biologia modifica

La larva lunga circa 3 cm appare di colore nero coperto da ciuffi di peli color castano disposti in maniera segmentale a formare delle setole. Gli occhi sono notevolmente estroflessi e la testa di colore rosso scuro. La specie predilige i terreni calcarei soprattutto in collina, spesso in primavera dopo un breve periodo di attività, non è raro che il bruco venga rinvenuto su rocce e ghiaia o su strade calcaree alla ricerca di un luogo adatto per impuparsi. I bruchi si nutrono su varie specie di Graminacee e Plantaginacee, piante a crescita bassa, come Plantago, Rumex, Galium e Taraxacum.[4]

Distribuzione e habitat modifica

Specie abbastanza comune sui Monti Iblei in Sicilia, predilige i prati incolti ai margini dei boschi ricchi di piante e fiori selvatici, gli sfarfallamenti avvengono tra aprile e maggio ed è comune osservarla volare sulle spighe tra i pascoli di media e alta quota anche di giorno e soprattutto al crepuscolo.

Tassonomia modifica

Sono note le seguenti sottospecie:[senza fonte]

  • Amata kruegeri kruegeri (Sicilia, Italia)
  • Amata kruegeri albionica Dufay, 1965 (Sud Francia)
  • Amata kruegeri marjana (Stauder, 1913) (ex Jugoslavia)
  • Amata kruegeri odessana Obraztsov, 1935 (Sud Ucraina)
  • Amata kruegeri pedemontii (Rocci, 1941)
  • Amata kruegeri quercii (Verity, 1914)
  • Amata kruegeri sheljuzhkoi (Obraztsov, 1966) (Daghestan)

Conservazione modifica

Note modifica

  1. ^ Zip Code Zoo_Amata_Genus Archiviato il 7 giugno 2012 in Internet Archive.. 2009
  2. ^ lepidoptera.eu
  3. ^ Fauna Europaea, su faunaeur.org. URL consultato il 30 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2014).
  4. ^ Moths and Butterflies of Europe and North Africa, su leps.it.

Voci correlate modifica

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