Benedetta Mazzini

attrice, conduttrice televisiva e autrice televisiva italo-svizzera
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Benedetta Mazzini, pseudonimo di Benedetta Crocco Mazzini, nata Benedetta Crocco (Milano, 11 novembre 1971), è un'attrice, conduttrice televisiva e conduttrice radiofonica italiana naturalizzata svizzera.

Benedetta Mazzini in una scena del film Il ciclone (1996)

Biografia modifica

Figlia della cantante Mina e del giornalista Virgilio Crocco (che morì il 18 ottobre 1973 all'età di trentadue anni), cresce prevalentemente a Lugano e nel 1989 ottiene la cittadinanza svizzera. Inizia la sua carriera nel mondo dello spettacolo come modella all'età di diciotto anni.[1] Per la televisione conduce i programmi musicali Rock Cafè del 1991, Speciale Festivalbar nel 1992[2] e Hotel Babylon nel 1996.[3] Un incidente d'auto avvenuto nella notte del 28 luglio 1993[4] la costringe a un anno e mezzo di ricovero ospedaliero e diverse operazioni chirurgiche al ginocchio destro.[5] A teatro nel 1995 recita in Teppisti[6] di Giuseppe Manfridi, affiancata da Claudia Gerini, e in Capitolo secondo (1999-2000) con Blas Roca-Rey e la regia di Patrick Rossi Gastaldi.

Il suo esordio cinematografico è nella commedia di Leonardo Pieraccioni Il ciclone (1996) dove interpreta il ruolo di Isabella, la farmacista lesbica fidanzata con Selvaggia (interpretata da Barbara Enrichi), sorella del protagonista Levante (interpretato da Pieraccioni). Sempre nel 1996 è fra i protagonisti, insieme a Enzo Iacchetti, Valerio Mastandrea e Marco Giallini, di Da cosa nasce cosa...,[7] Miglior Opera Prima al 50º Festival del cinema di Salerno 1997,[8] primo Film tv scritto e diretto da Andrea Manni. Nel 1997 è "Valeria" nel cast di Tutti giù per terra, regia di Davide Ferrario.[9] Nel 1998 conduce insieme a Marco Biondi Radiothon,[10] settimana di maratona benefica organizzata da Radio Deejay per la raccolta fondi destinata alla lotta all'AIDS.[11]

Nel 1998 partecipa al film tv Vado e torno di Vittorio Sindoni (1998), con Nancy Brilli, Rodolfo Laganà e Milena Vukotic.[12] Mario Monicelli la chiama a far parte del cast di Panni sporchi (1999). Dopo un ruolo televisivo nella miniserie svizzera Linea di confine (2005), diretta da Massimo Donati e da Alessandro Maccagni per la RTSI, torna in teatro con Bigodini, di Matteo B. Bianchi e Roberto Piana, a fianco di Mauro Coruzzi, in arte Platinette.[13] Nel dicembre 2009 è la protagonista femminile del video di Adesso è facile, brano cantato dalla madre Mina insieme a Manuel Agnelli e gli Afterhours.[14] Dal gennaio al giugno 2010 conduce con Davide Dileo (tastierista dei Subsonica), la trasmissione radiofonica Coppia aperta su Rai Radio Due con doppio appuntamento settimanale.[15] Trasmissione ripresa nel settembre 2010 con un solo appuntamento settimanale, per poi concludersi nel dicembre dello stesso anno.[16]

È opinionista nelle edizioni 2009 e 2010 del format italiano del talent-show X Factor, trasmesso su Rai 2. Amante dei viaggi, è una degli specialis member di AIEA (Associazione Italiana Esperti d'Africa)[17], collabora con National Geographic e scrive lunghi reportage sul settimanale italiano Vanity Fair. È conduttrice e autrice del programma Africa Benedetta (Rai 5, 2010), una docu-fiction sui suoi viaggi nel continente africano in compagnia di personaggi famosi: Enzo Iacchetti, Davide Dileo, La Pina, Marco Cocci, Max Gazzè. Nel maggio 2012 partecipa al videoclip ufficiale della canzone Il pretesto (rilettura in versione italiana di Comment te dire adieu di Françoise Hardy) di Peppi Nocera, realizzandone inoltre le coreografie.[18] Nel 2013 inaugura il suo sito internet dedicato ai safari personalizzati, con un occhio particolare per la Namibia: Wild Places Safaris[19].

Vita privata modifica

Ha un fratellastro, maggiore di otto anni, Massimiliano Pani, figlio di Mina e dell'attore Corrado Pani, che l'ha resa zia di due nipoti.

Nel 2010 ha dichiarato:[20]

«Ho avuto dolori, malattie, incidenti stradali, un lungo periodo di ricovero in ospedale. Ho pensato molte volte di non farcela e poi ne sono sempre uscita. Ho imparato a non avere paura. Non so se riuscirei a sopravvivere alla morte di mia madre, ma, per il resto, penso che potrei superare tutto.»

Il cantante spagnolo Enrique Bunbury, con il quale ha vissuto un'importante storia d'amore, ha scritto canzoni a lei ispirate. Pubblicamente dedicatale è una trilogia risalente al periodo in cui il cantante era leader del gruppo rock Héroes del Silencio: Bendecida I, Bendecida II e La chispa adecuada (Bendecida III).[21] Il titolo della trilogia è il risultato della traduzione del nome proprio dell'attrice dall'italiano allo spagnolo. Era in suo onore anche la scelta di usare come intro nei concerti degli Héroes del Silencio la canzone Song to the siren (del progetto This Mortal Coil), particolarmente amata da Benedetta. Queste canzoni vennero inserite anche nella tournée-evento per la quale il gruppo eccezionalmente si riunì nel 2007, nella quale la stessa canzone faceva da intro.

Nel 1995 ha duettato con la madre nella cover di More Than Words degli Extreme: il brano è incluso nel disco Pappa di latte.[22]

Nata con il solo cognome paterno Crocco, a metà degli anni novanta ha modificato il suo nome all'anagrafe aggiungendo il cognome materno Mazzini, decidendo poi di farsi conoscere pubblicamente solo con quest'ultimo.

Filmografia modifica

Cinema modifica

Televisione modifica

Videoclip modifica

Teatro modifica

Televisione modifica

Radio modifica

Discografia modifica

Collaborazioni

Note modifica

  1. ^ Cmi mi ama mi segua... in Africa (PDF), su espertiafrica.it (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2014)..
  2. ^ Benedetta di mamma, in L'Unità, 26 giugno, p. 20 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016)..
  3. ^ Rai Teche - Varietà, su teche.rai.it (archiviato dall'url originale il 24 gennaio 2013)..
  4. ^ Pauroso schianto, ferita la figlia di Mina..
  5. ^ Benedetta Mazzini: tutto ma non toglietemi Mina - Società e Costume - La Provincia di Lecco - Notizie di Lecco e Provincia..
  6. ^ Naziskin con il " si' " di mamma Mina..
  7. ^ Copia archiviata, su spettacoli.tiscali.it. URL consultato il 20 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2013). Consultato il 20 settembre 2011.
  8. ^ http://www.blackmailmag.com/Intervista_ad_Andrea_Manni.htm Consultato il 20 settembre 2011.
  9. ^ Tutti giù per terra - MYmovies..
  10. ^ Telefonata di Mina a Radiothon 98 - Radio Dee Jay - YouTube..
  11. ^ http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1998/01/23/Spettacolo/RADIO-TORNA-RADIOTHON-RADIO-DEEJAY-PER-LA-LOTTA-ALLAIDS_171600.php Consultato il 20 settembre 2011.
  12. ^ Vado e torno (film 1998) - Movieplayer.it..
  13. ^ MAZZINI-PLATINETTE Bigodini! (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2011)..
  14. ^ Benedetta Mazzini e Afterhours nel nuovo video di Mina..
  15. ^ Benedetta Mazzini e Boosta: ora siamo in Coppia Aperta (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2010)..
  16. ^ Copia archiviata, su radio2.rai.it. URL consultato il 2 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 25 marzo 2010)..
  17. ^ Associazione AIEA. Voluntourism, integrazione del volontariato nel turismo (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2011)..
  18. ^ Peppi Nocera rilegge 'Pretesto' con Benedetta Mazzini, boom su YouTube. URL consultato il 2 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 17 novembre 2016)..
  19. ^ Benedetta Mazzini, Wild Places Safaris, su wildplacessafaris.com.
  20. ^ Benedetta Mazzini: «Preferisco una risata a un bacio» / People / Archivio Grazia - GraziaMagazine.it (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2012)..
  21. ^ Curiosidades Zona Heroes del Silencio..
  22. ^ Mina & Benedetta Mazzini - More than words (Pappa di latte 1995) - YouTube..

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

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