Borgo Tressanti

frazione del comune italiano di Cerignola

Borgo Tressanti è una frazione rurale di 46 abitanti[1] appartenente alla città di Cerignola (FG); si trova a circa 18 km a nord-est da quest'ultima, lungo la strada provinciale 75 Foggia-Trinitapoli. Borgo Tressanti dista circa 20 km dal capoluogo Foggia e altrettanti da Trinitapoli, mentre i centri più vicini sono quelli di Orta Nova e Zapponeta.

Borgo Tressanti
frazione
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Puglia
Provincia Foggia
Comune Cerignola
Territorio
Coordinate41°23′45″N 15°51′42″E / 41.395833°N 15.861667°E41.395833; 15.861667 (Borgo Tressanti)
Altitudine22 m s.l.m.
Abitanti46 (2001)
Altre informazioni
Cod. postale71042
Prefisso0885
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantitressantesi
Patronosan Giuseppe
sant'Antonio abate
santa Teresa d'Avila
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Borgo Tressanti
Borgo Tressanti

L'economia della borgata è basata sulla produzione di prodotti agricoli, soprattutto carciofi, ma ultimamente sono in ascesa pesche e albicocche come nel resto della Capitanata.

Storia modifica

Il nome della frazione deriverebbe dal toponimo di uno dei primi insediamenti rurali presenti nel nord della Puglia al tempo dei 'Catapani', in epoca bizantina.[2]

È presumibile pensare che la zona possa essere stata in passato non interamente paludosa, in quanto sorgeva nei pressi dell'antica strada Foggia-Salapia (corrispondente all'odierna Trinitapoli), percorsa da Annibale in alternativa al sentiero presidiato dalla città romana di Herdonia (Ordona) nelle sue scorribande durante la seconda guerra punica (219-201 a.C.).[3]

Nel XIII secolo Federico II di Svevia, durante la fase di rafforzamento del territorio, procedette alla creazione o al restauro di una cospicua rete castellare che interessò l'intero Tavoliere, dal Gargano all'Appennino; tra i castelli esistenti in età fridericiana va annoverato quello di Tressanti. Sempre in epoca sveva, Tressanti contò una delle masserie regie fortificate di Federico II; questi, infatti, elesse il Tavoliere a sua dimora per eccellenza anche per la presenza numerosa di boschi e paludi ideali per la pratica della caccia con il falchetto.[4]

Anticamente una bretella collegava Tressanti all'arteria principale rappresentata dal tratturo Foggia-Ofanto per Cerignola, tracciato, quest'ultimo, di importanza rilevante durante la transumanza.[5] Tressanti stessa, in epoca borbonica sede di una importante masseria di pecore merinos, si trovava sul tratturello Foggia-Tressanti-Barletta, asse commerciale importante in quanto collegava la fiera del capoluogo del Tavoliere con il principale porto commerciale per il traffico della lana, quello di Barletta.

La borgata ha ospitato, inoltre, alcune delle tenute di Ferdinando II.[6]

La storia moderna di Borgo Tressanti comincia con la bonifica in Capitanata negli anni del fascismo, che prevedeva la creazione di un centro urbano dotato di servizi civici, di una chiesa, intitolata a San Giuseppe, e di una scuola con annessa palestra; questa pianta è riscontrabile ancora oggi analizzando la disposizione della piazza principale.[7]

Durante la seconda guerra mondiale, un cunicolo con accesso da Palazzo Bruni, nel borgo medievale di Cerignola, conduceva dalla torre dell'orologio fino a Tressanti.

Il primo marzo 1980 il presidente della Repubblica Sandro Pertini visitò la scuola media di Borgo Tressanti, come ricorda una lapide.[senza fonte]

L'inceneritore di rifiuti modifica

A pochi chilometri da Borgo Tressanti in località Paglia, in agro di Manfredonia, è in costruzione dal 2003 un inceneritore di rifiuti insieme ad un impianto per la produzione di CDR (le cosiddette 'ecoballe'), inaugurato nel 2007 ma non ancora operativo. Le suddette costruzioni andranno a costituire un distretto per il ciclo integrato dei rifiuti.

Il completamento dei lavori sta subendo alcuni ritardi per via delle rimostranze degli agricoltori di Borgo Tressanti e del comitato spontaneo dei cittadini di Cerignola; infatti, sebbene il sito sia localizzato all'interno del territorio comunale sipontino, questo risulta essere molto più vicino alla frazione di Tressanti (da cui dista 5 km), anziché a Manfredonia (da cui dista 30 km).[8]

L'inceneritore è stato attivato nel 2013 dal gruppo Marcegaglia.[9]

Note modifica

  1. ^ Dati ISTAT aggiornati al 2001 (14º Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni).
  2. ^ Pasquale Corsi, Città e villaggi nella Puglia del medioevo, Bari, Biblios Edizioni, 1999.
  3. ^ Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia., su comitatoprocanne.com. URL consultato l'11 gennaio 2011.
  4. ^ P. Corsi - Federico II e la Capitanata., su reciproca.it. URL consultato l'11-01-2011.
  5. ^ Comune di San Marco in Lamis, Piano comunale dei tratturi (PDF)[collegamento interrotto], 2003. URL consultato l'11 gennaio 2011.
  6. ^ Legittimismo, insorgenza e brigantaggio antiunitari in Capitanata., su brigantaggio.net. URL consultato l'11-01-2011.
  7. ^ Ennio Corvaglia, Mauro Scionti, Il piano introvabile. Architettura e urbanistica nella Puglia fascista, Bari, Dedalo, 1985.
  8. ^ Inchiesta Lannes ‘inceneritore di Borgo Tressanti’: lunedì incontro del gruppo., su statoquotidiano.it. URL consultato l'11-01-2011.
  9. ^ stradalarga.com, http://www.stradalarga.com/modules.php?name=News&file=article&sid=3609.

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