Buon compleanno Elvis

album di Luciano Ligabue del 1995
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Buon compleanno Elvis è il quinto album di Luciano Ligabue, pubblicato dalla WEA Italiana su CD, musicassetta e doppio LP nel 1995.[1]

Buon compleanno Elvis
album in studio
ArtistaLuciano Ligabue
Pubblicazione21 settembre 1995[1]
Durata54:42
Dischi1
Tracce14
Genere[2]Pop
Pop rock
Alternative country
Alternative indie rock
Rock and roll
EtichettaWEA Italiana
ProduttoreFabrizio Barbacci, Luciano Ligabue
Registrazionestudio Esagono di Rubiera
dal 15 maggio al 29 luglio 1995[1]
FormatiCD, MC, doppio LP (di cui uno picture disc)
Certificazioni originali
Dischi di platinoBandiera dell'Europa Europa[3]
(vendite: 1 000 000+)
Dischi di diamanteBandiera dell'Italia Italia (2)[5]
(vendite: 1 000 000+)
Certificazioni FIMI (dal 2009)
Dischi di platinoBandiera dell'Italia Italia[4]
(vendite: 50 000+)
Luciano Ligabue - cronologia
Album successivo
(1997)
Singoli
  1. Certe notti
    Pubblicato: 25 settembre 1995
  2. Seduto in riva al fosso
    Pubblicato: 24 ottobre 1995
  3. Viva!
    Pubblicato: 12 febbraio 1996
  4. Vivo morto o X
    Pubblicato: 29 maggio 1996
  5. Quella che non sei
    Pubblicato: 26 agosto 1996
  6. Hai un momento, Dio?
    Pubblicato: 1996
  7. Leggero
    Pubblicato: 1996
Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
24.000 dischi[6]
AllMusic[7]

Descrizione modifica

Segna l'inizio di una nuova fase artistica per il rocker di Correggio: infatti è il primo disco interamente registrato senza i Clan Destino, la storica band che lo accompagnò fin dagli esordi, ma con un nuovo gruppo di musicisti, soprannominato "La banda", e con il produttore discografico Fabrizio Barbacci.[8] Il risultato è un album con uno stile diverso dai precedenti,[9] influenzato dal rock americano[10] e in parte dal blues,[11] che riesce a farsi apprezzare dal pubblico e afferma definitivamente il cantautore emiliano nel panorama della musica italiana.

Il titolo è un richiamo a Elvis Presley in quello che sarebbe stato l'anno del suo 60º compleanno, sebbene Ligabue lo intenda come simbolo del rock piuttosto che come un semplice omaggio.[12] Le citazioni di Elvis sono quindi molte, durante il Buon compleanno Elvis! Tour per alcuni brani fu messo sul palco anche un enorme pupazzo gonfiabile raffigurante il cantante statunitense,[13] per altri Ligabue si esibì con una giacca nello stile tipico dell'artista di Memphis.[13][14]

Il 4 dicembre 2008 viene pubblicata una versione rimasterizzata del CD (Warner Music Italy catalogo 518 6 51653 5),[1] che contiene un libretto di 40 pagine che racconta la storia e altre curiosità sul disco.[9]

I brani modifica

  • Vivo morto o X
    In questo pezzo rock con venature di blues che apre l'album,[15] Ligabue canta su come ci si senta a vivere in una vita decisa da condizionamenti esterni.[14] Il brano è caratterizzato dall'introduzione della batteria di Roberto Pellati, basata su una ritmica composta dallo stesso cantante;[14] l'armonica è suonata da Max Lugli.
  • Seduto in riva al fosso
    Ballata in cui l'autore rivendica il diritto di vivere coi propri tempi.[14] Musicalmente si distingue per i due assoli eseguiti con chitarre acustiche ed elettriche insieme e per l'Hammond di Pippo Guarnera.[16]
  • Buon compleanno, Elvis!
    Title track e brano rock pieno di riferimenti a Elvis, visto sia come simbolo delle contraddizioni[17] sia come nume protettore del rock'n'roll, genere sulle cui sensazioni si basa il viaggio illustrato nel testo.[16]
  • La forza della banda
    Ligabue parla di quel che capita suonando in una band, sognando miti come Brian Jones, Janis Joplin, Jimi Hendrix e Jim Morrison (tutti citati nel testo), ma evitando gli obblighi morali[18] e gli stereotipi di "genere maledetto" che comporterebbe il fatto di suonare musica rock.[17]
  • Hai un momento, Dio?
    Ballata in cui l'autore immagina un dialogo diretto con Dio, senza intermediari.[19].
    Curiosità: in questa canzone Ligabue cita la squadra dell'Inter, di cui è un grande tifoso, chiedendo a Dio quali giocatori stia acquistando la società.
  • Rane a Rubiera blues
    Breve pezzo strumentale in cui la chitarra acustica di Ligabue accompagna il gracidio delle rane, che si trovavano nei pressi dello studio di registrazione, situato nel paese di Rubiera, da cui il titolo.[20] Ligabue omaggia gli anfibi, che più volte avevano complicato la vita ai tecnici durante la registrazione dell'album, obbligando questi ultimi ad usare stanze non insonorizzate per l'incisione.[21]
  • Certe notti
    Ballata rock, probabilmente il pezzo più famoso del repertorio del cantante emiliano.[22] Del testo, che descrive le notti passate in giro[20], Ligabue dirà che è una sorta di continuazione di quanto scritto in Sogni di rock 'n' roll[23][24] e di essersi ispirato al libro di Pier Vittorio Tondelli Altri libertini.[25]
Nel 1996, ha vinto la Targa Tenco come migliore canzone dell'anno. Successivamente è stata eletta "Canzone italiana degli anni novanta" da un sondaggio promosso dalla rivista Tutto.[26]
  • Viva!
    Altra ballata[24] il cui il testo è una dichiarazione d'affetto del cantante nei confronti della donna che all'epoca era la moglie.[20] Il pezzo parte lentamente, andando via via in crescendo[24] e contiene, come altri brani di questo album, due assoli di chitarra.[27]
  • I "ragazzi" sono in giro
    Rock piuttosto andante,[28] introdotto da una citazione di un monologo da Amarcord di Federico Fellini.
  • Quella che non sei
    Il testo narra le vicissitudini di una ragazza, che, non accettandosi per quello che è, cerca di uniformarsi a canoni estetici per lei inarrivabili, con tutte le conseguenze, dalla frustrazione all'anoressia, che ne derivano.[29][30]
  • Non dovete badare al cantante
    Brano in tre quarti con influenze soul,[23] eseguito con l'accompagnamento prevalentemente delle chitarre acustiche suonate da Mel Previte e dal produttore Fabrizio Barbacci, che si conclude con l'assolo all'Hammond di Pippo Guarnera, sempre presente nelle parti strumentali del pezzo.[31] Il testo riflette sulla professione del cantante e sul come venga percepita.[29]
  • Un figlio di nome Elvis
    La passione di un tale per Elvis Presley è così grande, che prima ne diventa un emulo, poi chiama suo figlio proprio come il mito di Memphis; il tutto visto come metafora degli estremi del fanatismo musicale.[32]
  • Il cielo è vuoto o il cielo è pieno
    Il testo tratta del senso della vita e del rapporto di esso con la religione, attraverso le posizioni contrapposte dei due protagonisti descritti nel brano, Remo e Cico, e con quella di Ligabue che si colloca a metà strada tra le due.[33]
  • Leggero
    Ultima canzone dell'album, è in gran parte un pezzo per chitarra acustica e voce, con qualche piccola concessione alle chitarre elettriche nel primo ritornello. Il brano prosegue in crescendo sino all'ingresso di tutta la band nel secondo ritornello, dove il pezzo assume sonorità rock, per volgere alla conclusione con l'assolo di chitarra elettrica di Mel Previte. Il testo, pieno di riferimenti ad altri pezzi e personaggi presenti in questo e in altri album, rappresenta la sensazione della leggerezza intesa come stato d'animo.[33]

I video musicali modifica

I videoclip Certe notti, Viva e Leggero, originariamente disponibili sulla doppia cassetta VHS Ligabue a San Siro: il meglio del concerto del 1997, sono in seguito stati inseriti, insieme a Vivo morto o X, nei DVD Primo tempo del 2007 e Videoclip Collection del 2012, quest'ultimo distribuito solo nelle edicole.

Tracce modifica

Lato A
  1. Vivo morto o X – 4:17
  2. Seduto in riva al fosso – 4:29
  3. Buon compleanno, Elvis! – 4:06
  4. La forza della banda – 4:21
  5. Hai un momento, Dio? – 4:40
  6. Rane a Rubiera blues (strumentale) – 1:03
  7. Certe notti – 4:20

Durata totale: 27:16

Lato B
  1. Viva! – 3:39
  2. I "ragazzi" sono in giro – 4:22
  3. Quella che non sei – 4:01
  4. Non dovete badare al cantante – 3:36
  5. Un figlio di nome Elvis – 4:01
  6. Il cielo è vuoto o il cielo è pieno – 3:33
  7. Leggero – 4:14

Durata totale: 27:26

Formazione modifica

Successo commerciale modifica

L'album supera la soglia del milione di copie (è tuttora il più venduto della discografia di Ligabue), guadagna 10 dischi di platino[34] e resta nella hit-parade per 70 settimane,[35] dopo aver esordito al primo posto.[36] La musica di Ligabue diventa un fenomeno di massa.[37][38]

Nel 1996 raggiunge la 2ª posizione nella classifica italiana, risultando il 3º album più venduto in quell'anno.[39]

L'album è presente nella classifica dei 100 dischi italiani più belli di sempre secondo la rivista Rolling Stone Italia, alla posizione numero 11[40].

Classifiche modifica

Classifiche settimanali modifica

Classifica (1995) Posizione
massima
Italia[36][41] 1
Classifica (1996) Posizione
massima
Europa[42] 37

Classifiche di fine anno modifica

Classifica (1996) Posizione
Europa[42] 78
Italia[39] 3

Note modifica

  1. ^ a b c d Scheda album, su ligachannel.com, Ligabue sito ufficiale, 14 gennaio 2008. URL consultato il 21 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 1º maggio 2015).
  2. ^ (EN) Buon compleanno Elvis, su AllMusic, All Media Network.
  3. ^ IFPI Platinum Europe Awards - 1999, in News musica Italia, www.rockol.it, Rockol.com, 19 gennaio 2000. URL consultato il 21 gennaio 2015.
  4. ^ Buon compleanno Elvis (certificazione), su FIMI. URL consultato il 20 settembre 2021.
  5. ^ Ligabue conta i dischi di platino e prepara "Miss Mondo '99", in News musica Italia, www.rockol.it, Rockol.com, 2 giugno 1999. URL consultato il 21 gennaio 2015.
  6. ^ Riccardo Bertoncelli, Chris Tellung, Paolo Madeddu (a cura di), 24.000 Dischi[collegamento interrotto], Milano, Zelig Editore, 2004, p. 1227, ISBN 88-88809-29-5. URL consultato il 21 gennaio 2015.
  7. ^ (EN) Mariano Prunes, Recensione, scheda album, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 21 gennaio 2015.
  8. ^ Minervini, pp. 13-14.
  9. ^ a b Scheda album (Deluxe Edition Remastered), su ligachannel.com, Ligabue sito ufficiale, 2 dicembre 2008. URL consultato il 21 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 30 aprile 2015).
  10. ^ Bertoncelli, p.58.
  11. ^ Minervini, p.19.
  12. ^ Bertoncelli, 2ª ed., p.55.
  13. ^ a b Bertoncelli, p.68.
  14. ^ a b c d Bertoncelli, 2ª ed., p.205.
  15. ^ Minervini, p.21.
  16. ^ a b Minervini, p.23.
  17. ^ a b Bertoncelli, p.59.
  18. ^ Minervini, p.24.
  19. ^ Minervini, p.25.
  20. ^ a b c Bertoncelli, 2ª ed., p.206.
  21. ^ Minervini, p.26.
  22. ^ Minervini, p.27.
  23. ^ a b Bertoncelli, p.64.
  24. ^ a b c Minervini, p.29.
  25. ^ Eleonora Bagarotti, Tondelli, il pentagramma letterario (PDF), in intervento alla 4ª ed. del Seminario Tondelli, Istituti Culturali del Comune di Correggio, 18 dicembre 2004, p. 4. URL consultato il 22 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  26. ^ Michele Monina, Il grande libro del Pop italiano, Roma, Fanucci, 2011, ISBN 978-88-347-1893-3. URL consultato il 25 novembre 2014.
  27. ^ Minervini, p.30.
  28. ^ Minervini, p.31.
  29. ^ a b Bertoncelli, 2ª ed., p.207.
  30. ^ Raccolta commenti di Ligabue alle canzoni nell'album Buon compleanno Elvis, su digilander.libero.it. URL consultato il 17 gennaio 2015.
  31. ^ Minervini, p.34.
  32. ^ Minervini, p.35.
  33. ^ a b Minervini, pp. 36-37.
  34. ^ Vedi nota 2.
  35. ^ Ligabue: la biografia, in Musica, artisti, MTV Italia. URL consultato il 22 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 28 dicembre 2010).
  36. ^ a b Musica: Ligabue a valanga, cade Venditti, in archivio, agenzia, spettacolo, Adnkronos, 2 ottobre 1995. URL consultato il 22 gennaio 2015.
  37. ^ Fernanda Pivano, Ligabue - Per favore non chiamatemi poeta, in archivio storico, Corriere della Sera.it, 1º ottobre 1997, p. 31. URL consultato il 22 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 19 novembre 2015).
  38. ^ Paolo Biamonte, Ligabue: Il rock d'Italia è vivo, in archivio, La Repubblica.it, 7 luglio 1997. URL consultato il 22 gennaio 2015.
  39. ^ a b Classifica vendite album 1996, su hitparadeitalia.it, Hit Parade Italia. URL consultato il 22 gennaio 2015.
  40. ^ Rolling Stone: e siamo al numero 100!, su rollingstonemagazine.it, Rolling Stone Italia, 30 gennaio 2012. URL consultato il 1º luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2014).
  41. ^ Classifica settimanale WK 39 (dal 22.09.1995 al 28.09.1995), su fimi.it, FIMI. URL consultato il 19 dicembre 2021.
  42. ^ a b (EN) European top 100 year 1996 (PDF), su americanradiohistory.com, Music & Media (Pag.14). URL consultato l'11 gennaio 2020.

Bibliografia modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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