Castell'Azzara

comune italiano

Castell'Azzara è un comune italiano di 1 299 abitanti[2] della provincia di Grosseto in Toscana.

Castell'Azzara
comune
Castell'Azzara – Stemma
Castell'Azzara – Bandiera
Castell'Azzara – Veduta
Castell'Azzara – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Toscana
Provincia Grosseto
Amministrazione
SindacoTullio Tenci (lista civica Uniti per il Comune) dal 15-5-2023
Territorio
Coordinate42°46′21″N 11°41′55″E / 42.7725°N 11.698611°E42.7725; 11.698611 (Castell'Azzara)
Altitudine815 m s.l.m.
Superficie64,23 km²
Abitanti1 299[2] (30-6-2022)
Densità20,22 ab./km²
FrazioniSelvena
Comuni confinantiPiancastagnaio (SI), Proceno (VT), Santa Fiora, Semproniano, Sorano
Altre informazioni
Cod. postale58034
Prefisso0564
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT053005
Cod. catastaleC147
TargaGR
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[3]
Cl. climaticazona E, 2 689 GG[4]
Nome abitanticastellazzaresi[1]
Patronosan Nicola
Giorno festivo6 dicembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Castell'Azzara
Castell'Azzara
Castell'Azzara – Mappa
Castell'Azzara – Mappa
Posizione del comune di Castell'Azzara all'interno della provincia di Grosseto
Sito istituzionale

Geografia fisica modifica

Territorio modifica

Il territorio comunale di Castell'Azzara si estende tra le pendici meridionali del cono vulcanico del Monte Amiata, fino alla sponda settentrionale dell'area del tufo e alla valle del fiume Paglia. L'area settentrionale ed occidentale del territorio comunale ha avuto in passato una certa importanza per i giacimenti minerari, soprattutto di cinabro, che erano noti fin dall'antichità.

I limiti amministrativi vedono confinare Castell'Azzara a nord con il comune di Piancastagnaio e la provincia di Siena, a est e sud-est con il comune di Sorano, a sud-ovest con il comune di Semproniano e a nord-ovest con il comune di Santa Fiora.

Il territorio comunale ha un dislivello variabile tra i 353 metri s.l.m. che si registrano presso la Villa Sforzesca e i 1.107 metri s.l.m. della vetta del Monte Civitella che si eleva a ovest del centro abitato di Castell'Azzara, separandolo da quello della frazione di Selvena. In particolare, la parte settentrionale, centrale e occidentale del territorio comunale, che includono anche il centro di Castell'Azzara e quello della frazione di Selvena, risultano essere quasi interamente montuose; la rimanente parte meridionale ed orientale oscilla generalmente su quote collinari, più elevate verso sud e più basse verso est dove la valle del Paglia fa segnare valori altimetrici simili a quelli di quasi tutta l'area del Tufo, con la quale risulta in continuità su questo versante. La sede comunale, trovandosi a 815 m di altitudine, risulta la più elevata di tutta la provincia.

Clima modifica

Il clima di Castell'Azzara è influenzato dall'altitudine; ciò nonostante, la posizione a sud-est del cono vulcanico amiatino, fa sì che la temperatura sia relativamente meno fredda rispetto alle medesime quote del versante opposto.

In base ai dati medi disponibili per il trentennio 1951-1980 forniti unicamente da una stazione meteorologica situata presso la località di Selvena e di seguito riportati nella tabella,[5] la temperatura media annua si aggira sui +12,2 °C a 640 metri s.l.m., mentre le precipitazioni medie annue risultano abbondanti, oltre i 1.400 mm, favorite quasi certamente dall'effetto stau rispetto ai venti occidentali (Monte Civitella) e a quelli provenienti dai quadranti meridionali (cono vulcanico del Monte Amiata), oltre alla probabilità di temporali termoconvettivi estivi, vista la vicinanza di rilievi montuosi ben organizzati. Valori termometrici maggiori e pluviometrici sensibilmente minori sono ipotizzabili nell'area della Villa Sforzesca, situata a est delle vette montuose ad una quota di bassa collina.

I 2689 gradi giorno registrati nel centro di Castell'Azzara hanno fatto includere l'intero territorio comunale in zona E, consentendo l'accensione degli impianti di riscaldamento per un massimo di 14 ore giornaliere tra il 15 ottobre e il 15 aprile.

Località altitudine temperatura
media annua
precipitazioni
medie annue
media di riferimento
Selvena 640 metri s.l.m. 12,2 °C 1.439 mm 1951-1980

Storia modifica

Sorto negli anni tra l'XI e il XII secolo, Castell'Azzara è ricordato nel 1216 come appartenente al contado aldobrandesco del ramo di Santa Fiora e fu da sempre nelle mire delle città confinanti di Siena e Orvieto. Nel 1297 divenne territorio della famiglia orvietana dei Baschi, fino a ritornare agli Aldobrandeschi fino al 1439, quando passò alla famiglia Sforza in seguito al matrimonio tra Cecilia Aldobrandeschi e Bosio Sforza. Castell'Azzara seguì da allora il destino della vicina Santa Fiora, finendo poi annesso al Granducato di Toscana nel XVII secolo. Alla fine del XVIII secolo la famiglia Menichetti divenne feudataria degli Sforza, unendosi poi con i Conti Ricci, e mantenendo, come Ricci Menichetti, una presenza importante fino all'inizio del XX secolo.

Importante centro minerario tra XIX e XX secolo, è oggi un piccolo borgo poco popolato arroccato sulle pendici orientali del Monte Civitella.

Durante la seconda guerra mondiale, nel periodo dell'occupazione tedesca e della Repubblica Sociale Italiana, sono arrestati ai primi di dicembre 1943 a Castell'Azzara i quattro componenti della famiglia ebrea dei Della Riccia-Finzi, che da Livorno, ottenuta la "discriminazione", si erano lì trasferiti per lavorare alle miniere del Siele.[6] Moriranno tutti ad Auschwitz nel maggio 1944, inclusa la piccola Gigliola, nata nel frattempo il 19 febbraio 1944 durante la detenzione della famiglia al campo di concentramento di Roccatederighi.[7]

Simboli modifica

Lo stemma di Castell'Azzara è costituito da uno scudo sannitico a sfondo bianco su cui è raffigurata una fortezza rossa con tre torri sormontate da tre dadi da gioco. Lo stemma, riconosciuto con D.C.G. del 22 ottobre 1929[8], ha la seguente blasonatura ufficiale:

«d'argento, al castello di rosso, torricellato di tre, il medio più alto, terrazzato di verde, sormontato da tre dadi al naturale, segnati coi punti 3 - 5 - 4 di nero. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il significato dei dadi, e da qui il toponimo, è legato alla tradizione che vuole il castello oggetto di una contesa tra due fratelli Aldobrandeschi: contesa che fu risolta con una partita a zara, gioco d'azzardo medievale con dadi.[9]

Il gonfalone è un drappo di bianco bordato d’oro.

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Monumenti e luoghi d'interesse
 
Panorama di castell'Azzara
 
Panorama verso est col poggio di Radicofani sullo sfondo
 
Scorcio del centro storico col palazzo della rocca aldobrandesca
 
Torre dell'Orologio della rocca aldobrandesca
 
Facciata della chiesa di San Nicola
 
Chiesa della Madonna del Rosario
 
Villa Sforzesca
 
Chiesa di San Gregorio Magno alla Villa Sforzesca

Architetture religiose modifica

Chiese parrocchiali modifica

  • Chiesa di San Nicola di Bari, documentata sin dal 1276. L'edificio recente è frutto di una ricostruzione totale avvenuta tra il 1841 e il 1850. Tra il 1923 e il 1933 sono stati effettuati alcuni interventi di restauro. All'interno è conservata una tela seicentesca raffigurante l'Assunta con i santi Martino e Niccolò.[10] La parrocchia di San Nicola conta circa 900 abitanti.[11]
  • Chiesa di San Nicola da Tolentino, situata nella frazione di Selvena, è stata costruita nel 1797 e consacrata nel 1838, con l'aggiunta del campanile nel 1850. L'edificio è stato restaurato radicalmente nel 1935. La chiesa sorge a sostituzione dell'antica pieve fatta costruire nel 1238 dalla contessa Tomasia, come ricorda una targa posta sullo spigolo sinistro della facciata, proveniente dalla vecchia pieve.[12] La parrocchia di Selvena conta circa 540 abitanti.[13]

Chiese minori modifica

  • Chiesa della Madonna del Rosario, chiamata anche chiesa della Maestà da un affresco – oggi perduto – che raffigurava la "Maestà", è situata in via Cesare Battisti ed è stata costruita tra il 1525 e il 1550. All'interno è custodita una tela del XVII secolo con la Madonna del Rosario e i santi Domenico e Caterina da Siena.[14]
  • Chiesa della Misericordia, piccola chiesetta dedicata precedentemente anche a San Rocco, è oggi sconsacrata. Si presenta con la facciata a capanna e murature a intonaco.[15]
  • Chiesa della Madonna della Pietraia, posta poco fuori dal paese, è chiamata anche Madonna della Pietà o delle Nevi e risale al XVII secolo. Precedentemente era qui situata una cappella detta della Scorciaia.[16]
  • Chiesa di San Gregorio Magno, situata presso la Villa Sforzesca, si presenta con facciata a capanna intonacata e portale rettangolare architravato.[12]

Architetture civili modifica

 
Particolare del portone di un edificio del centro storico
  • Palazzo Comunale, situato in via Dante Alighieri, è stato realizzato alla fine del XIX secolo in stile neorinascimentale.[17] È stata la storica sede del Comune prima che questo venisse trasferito all'interno dell'ex monumento fascista.
  • Palazzo delle Scuole, situato in via Dante Alighieri, è stato costruito nei primi anni del XX secolo e si presenta come un edificio a tre piani la cui facciata è decorata da un balcone e da finestre con cornicioni in trachite. Sempre sulla facciata è posta una targa in memoria di Alessandro Rabezzana, fondatore della società operaia locale.[18]
  • Monumento fascista, ex asilo comunale, realizzato dall'architetto Giusti, è stato inaugurato nel 1928 e si presenta nel tipico stile architettonico fascista.[19] Ospita da pochi anni la sede del Comune.
  • Palazzo del Capitano, situato in via Veneto, è stato edificato alla fine del XIX secolo e si presenta in stile neogotico.[20]
  • Villa Sforzesca, imponente residenza degli Sforza, fu fatta costruire a partire dal 1576 per volere del cardinale Alessandro Sforza, lungo la strada provinciale che collega Castell'Azzara alla via Cassia a valle del paese. Dopo la morte di Alessandro, la struttura andò incontro ad un progressivo degrado e soltanto nel XIX secolo, con l'acquisizione da parte della famiglia Menichetti, poi Ricci Menichetti, iniziarono interventi volti al recupero dell'edificio. In più occasioni la famiglia Ricci Menichetti ospitò il granduca Leopoldo II, come attestato da due lapidi nella sala d'ingresso. Nel 1895 il Conte Giuseppe Ricci Menichetti, avendo spostato i suoi interessi a Certaldo e Milano, vendette la Sforzesca alla famiglia Baiocchi. Da questi poi all'Ente Maremma nel 1950 e al Comune di Castell'Azzara nel 1980. Tornata di nuovo in pessime condizioni, un significativo intervento di restauro tra la fine del XX e l'inizio del XXI secolo ha permesso di salvare la dimora dal degrado che oramai aveva già colpito irreversibilmente l'ala posteriore della struttura.[21]

Architetture militari modifica

  • Rocca di Castell'Azzara, situata in via fratelli Bandiera, è ricordata sin dal 1366. Sostanzialmente modificata, si presenta come un edificio a due piani, con base a scarpa ed affiancato da una torre, l'odierna torre dell'Orologio, sopraelevata negli anni cinquanta del XX secolo.[14]
  • Rocca Silvana, situata poco a sud di Selvena, si tratta di un antico castello degli Aldobrandeschi, ricordato sin dall'anno 833, di cui sono oggi visibili i ruderi.[12]
  • Castello di Penna, castello aldobrandesco ricordato negli atti del 1216 e del 1274, si trova oggi sotto forma di ruderi.[15]

Aree naturali modifica

  • Riserva naturale Monte Penna, area naturale protetta istituita nel 1996, si estende per 1 050 ettari nel territorio comunale di Castell'Azzara.

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[22]

Distribuzione degli abitanti modifica

Frazioni[23] Abitanti (2011) Altitudine
Castell'Azzara (capoluogo)
980
816
Selvena
480
658
Altre località
141
-

Tradizioni e folclore modifica

  • Palio di Selvena: palio dei somari si tiene ogni 15 agosto, per la festa dell'Assunzione di Maria, presso la frazione di Selvena. Le tre contrade che concorrono tra di loro sono: Belvedere, Borghetto e Molino.[senza fonte]

Cultura modifica

Istruzione modifica

Il comune ha a disposizione per i bambini/ragazzi delle località di Castell'Azzara, Selvena, Montevitozzo e San Giovanni delle Contee (le ultime due appartengono al comune di Sorano) la scuola dell'infanzia, la scuola elementare e la scuola media, tutte raggruppate un nuovo edificio scolastico costruito nel 2012, dotato di mensa, 3 piani per dividere le varie scuole e di tutte le precauzioni in caso di incendio e terremoto. La scuola fa parte dell'Istituto Comprensivo Statale "Umberto I" di Pitigliano[24]. L'edificio scolastico di Castell'Azzara risulta essere uno dei più nuovi e dotati di ogni tipo di sicurezza di tutta la provincia.

Biblioteche modifica

Castell'Azzara dispone di una piccola biblioteca comunale che conta poco più di 3 000 volumi.[25] La biblioteca è stata fondata nel 1952 ed ha avuto l'ordinamento nel 1975.[25]

Musei modifica

Dal 2008 sono aperte al pubblico due gallerie minerarie del Cornacchino, che compongono la cosiddetta galleria Ritorta. I cunicoli sono lunghi alcune centinaia di metri e ruotano su se stessi. Per scendere è necessario munirsi di attrezzature adatte, fornite dalla Pro loco di Castell'Azzara, che gestisce il museo, ed essere obbligatoriamente condotti da una guida esperta. Il percorso è inserito nella rete museale provinciale Musei di Maremma.[26]

Cucina modifica

  • Ciaramito di Castell’Azzara
  • Taglioli di Castell'Azzara
  • Topi di Castell'Azzara
  • Tortelli con imbiosima di patate lesse e ragù (tipici di Selvena)
  • Tartufo Nero Scorzone di Castell’Azzara

Geografia antropica modifica

Il comune di Castell'Azzara possiede una sola frazione, mentre gli altri centri abitati del territorio sono identificati come località e borgate.[27]

Frazioni modifica

  • Selvena, unica frazione del comune di Castell'Azzara, è nata a partire dal XVII secolo nel luogo dove sorgeva l'antico insediamento alto-medievale di Rocca Silvana, del quale sono visibili i ruderi. Il paese è diviso nelle contrade di Belvedere, Borghetto e Molino.

Altre località del territorio modifica

  • Poggio Montone, classificato nello statuto comunale come borgata, è un piccolo agglomerato di poche case situato a 2 chilometri a nord di Selvena.
  • Querciolaia, classificata nello statuto comunale come borgata, si tratta di un insieme di caseggiati rurali posti lungo la strada provinciale Selvena, a metà strada tra Selvena e Montebuono.
  • Sforzesca, classificata nello statuto comunale come località, è caratterizzata dalla presenza della monumentale Villa Sforzesca del XVI secolo.

Infrastrutture e trasporti modifica

Il comune di Castell'Azzara non possiede linee ferroviarie e superstrade o strade statali all'interno del proprio territorio. La principale via di comunicazione è la strada provinciale 4 Pitigliano-Santa Fiora, che unisce i due paesi maremmani attraversando Castell'Azzara. Scendendo verso la Valle del Paglia (fiume) e la Villa Sforzesca (Castell'Azzara), si arriva alla Strada statale 2 Via Cassia.

Amministrazione modifica

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1985 1990 Angelo Baldoni PSI Sindaco
1990 1995 Sergio Papalini PCI-PDS Sindaco
23 aprile 1995 13 giugno 1999 Luisa Romagnoli Papalini PPI Sindaco
13 giugno 1999 12 giugno 2004 Ivo Relitti DS Sindaco
13 giugno 2004 25 maggio 2014 Marzio Mambrini lista civica di centro-sinistra Sindaco
25 maggio 2014 26 maggio 2019 Fosco Fortunati lista civica di centro sinistra Solidarietà e Partecipazione Sindaco
26 maggio 2019 18 maggio 2022 Maurizio Coppi Lista civica Sindaco Decaduto causa dimissioni dei consiglieri
18 maggio 2022 14 maggio 2023 Michele Bray - commissario straordinario [28][29]
15 maggio 2023 in carica Tullio Tenci lista civica Uniti per il Comune Sindaco

Sport modifica

La principale squadra di calcio del comune è l'A.S.D. Castell'Azzara, che milita nel campionato di seconda categoria Toscana a girone unico.

È presente anche una associazione di Arcieri affiliata con tutte le altre realtà del Monte Amiata.

Note modifica

  1. ^ Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani, Bologna, Pàtron Editore, 1981, p. 124.
  2. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Folco Giusti (a cura di). La storia naturale della Toscana meridionale. Milano, Amilcare Pizzi Editore, 1993. 148 pag.
  6. ^ "Giorno della Memoria. Livorno ricorda la piccola Gigliola Finzi", MET (26 gnnaio 2021).
  7. ^ E. Collotti (a cura di), Ebrei in Toscana tra occupazione tedesca e RSI (Roma: Carocci, 2007), pp. 289, 297, 319-20.
  8. ^ Castell'Azzara, su Archivio Centrale dello Stato.
  9. ^ Andrea Semplici, La Maremma dei musei. Viaggio emozionale nell'arte, la storia, la natura, le tradizioni del territorio grossetano, Arcidosso, Effigi Edizioni, 2012, p. 214.
  10. ^ Bruno Santi, Guida storico-artistica alla Maremma. Itinerari culturali nella provincia di Grosseto, Nuova Immagine, Siena, 1995, p. 234.
  11. ^ La parrocchia di San Nicola sul sito della CEI.
  12. ^ a b c Santi, op. cit., p. 238.
  13. ^ La parrocchia di Selvena sul sito della CEI.
  14. ^ a b Santi, op. cit., p. 234.
  15. ^ a b Ibidem
  16. ^ Santi, op. cit., p. 235.
  17. ^ Scheda del Palazzo Comunale n. 00353215 Archiviato il 19 ottobre 2014 in Internet Archive. sul sito della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio per le province di Siena e Grosseto Archiviato il 27 dicembre 2013 in Internet Archive..
  18. ^ Scheda del Palazzo delle Scuole n. 00353216 Archiviato il 19 ottobre 2014 in Internet Archive. sul sito della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio per le province di Siena e Grosseto Archiviato il 27 dicembre 2013 in Internet Archive..
  19. ^ Scheda del Monumento fascista n. 00353217 Archiviato il 19 ottobre 2014 in Internet Archive. sul sito della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio per le province di Siena e Grosseto Archiviato il 27 dicembre 2013 in Internet Archive..
  20. ^ Scheda del Palazzo del Capitano n. 00353218 Archiviato il 19 ottobre 2014 in Internet Archive. sul sito della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio per le province di Siena e Grosseto Archiviato il 27 dicembre 2013 in Internet Archive..
  21. ^ Santi, op. cit., pp. 235-237.
  22. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  23. ^ Censimento popolazione 2011: dati per sezione di censimento e località/Regione Toscana, su regione.toscana.it. URL consultato il 16 marzo 2018.
  24. ^ Istituto Comprensivo Statale di Pitigliano
  25. ^ a b Sito ufficiale Anagrafe delle Biblioteche italiane.
  26. ^ La sezione Monte Amiata Archiviato il 9 novembre 2013 in Internet Archive. sul sito di Musei di Maremma.
  27. ^ Il territorio comunale sul Sito del Comune di Castell'Azzara, su comune.castellazzara.gr.it. URL consultato il 16 settembre 2012 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2012).
  28. ^ https://www.ilgiunco.net/2022/05/18/la-prefettura-nomina-michele-bray-commissario-del-comune-di-castellazzara/amp/
  29. ^ https://amministratori.interno.gov.it/amministratori/ServletVisualxCom4?campo1=11531&campo2=GROSSETO&campo3=31/05/2022&campo4=CASTELL%27AZZARA&campo5=&campo6=

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

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