Curcuris

comune italiano

Curcuris (Crucuris in sardo[3]) è un comune italiano di 300 abitanti della provincia di Oristano in Sardegna, nella antica regione della Marmilla.

Curcuris
comune
(IT) Curcuris
(SC) Crucuris
Curcuris – Stemma
Curcuris – Veduta
Curcuris – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Sardegna
Provincia Oristano
Amministrazione
SindacoRaffaele Salvatore Pilloni (lista civica) dal 26-10-2020
Territorio
Coordinate39°44′47.98″N 8°49′50.95″E / 39.746662°N 8.830819°E39.746662; 8.830819
Altitudine159 m s.l.m.
Superficie7,18 km²
Abitanti300[1] (31-1-2024)
Densità41,78 ab./km²
Comuni confinantiAles, Gonnosnò, Morgongiori, Pompu, Simala
Altre informazioni
Cod. postale09090
Prefisso0783
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT095077
Cod. catastaleD214
TargaOR
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Nome abitanti(IT) curcuresi
(SC) crucuresus
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Curcuris
Curcuris
Curcuris – Mappa
Curcuris – Mappa
Posizione del comune di Curcuris all'interno della provincia di Oristano
Sito istituzionale

Storia modifica

Area abitata in epoca nuragica e romana, il centro attuale sorse in epoca medievale. Appartenne al Giudicato di Arborea e fece parte della curatoria di Parte Usellus. Alla caduta del giudicato (1420) entrò a far parte del Marchesato di Oristano. Nel 1478, con la sconfitta del marchesato ad opera degli aragonesi, divenne un feudo in possesso dei Carroz conti di Quirra. Nel 1511 passò per via ereditaria ai Centelles, marchesi di Quirra, che nel 1603 lo incorporarono nel marchesato di Quirra. La signoria passò poi successivamente ai Borgia, ai Català e infine agli Osorio, a cui fu riscattato nel 1839 con la soppressione del sistema feudale.

Nel 1927, per Regio Decreto, divenne frazione di Ales; si ricostituì in comune nel 1979[4].

Simboli modifica

Lo stemma e il gonfalone del Comune di Curcuris sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 15 luglio 2004.[5]

«Stemma semipartito troncato: il primo, di rosso, alla lettera maiuscola C, d'oro; il secondo, di verde, alle sette spighe di grano, impugnate, d'oro, legate di rosso; il terzo, di azzurro, alla chiesa della Beata Vergine Assunta, vista in prospettiva, di argento, la facciata volta a destra e chiusa di nero, la chiesa ugualmente chiusa sul fianco destro, la porta in facciata sormontata dalla finestrella tonda, dello stesso; la chiesa munita di campaniletto a vela di due luci, con due campane d'oro, cimato dalla crocetta di nero; la chiesa fondata e attraversante sulla campagna di verde. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di bianco con la bordatura di verde.

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Siti archeologici modifica

Nel territorio di Curcuris sono presenti due nuraghi:

  • il nuraghe Perda 'e Mogoru
  • il nuraghe Soru

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[6]

Lingue e dialetti modifica

La variante del sardo parlata a Curcuris è il campidanese occidentale.

Amministrazione modifica

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
31 maggio 2015 26 ottobre 2020 Massimo Pilloni Lista civica "Uniti si può" Sindaco
26 ottobre 2020 in carica Raffaele Salvatore Pilloni Lista civica "Curcuris comunidadi" Sindaco

Note modifica

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 gennaio 2024.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 243, ISBN 88-11-30500-4.
  4. ^ Legge regionale 23 marzo 1979, n. 14
  5. ^ Emblema del Comune di Curcuris, su Governo Italiano, Ufficio Onorificenze e Araldica. URL consultato il 9 febbraio 2021.
  6. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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