Destiny (The Jacksons)
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Destiny | |
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Artista | The Jacksons |
Tipo album | Studio |
Pubblicazione | 17 dicembre 1978 |
Durata | 41:00 (edizione originale) 56:37 (riedizione 2009) |
Dischi | 1 |
Tracce | 8 (edizione originale) 10 (riedizione 2009) |
Genere | Soul Funk Rhythm and blues |
Etichetta | Epic Records |
Produttore | The Jacksons |
Registrazione | 1977-1978 |
Jackson 5 - cronologia | |
The Jacksons - cronologia | |
Singoli | |
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Destiny è il terzo album in studio del gruppo musicale statunitense The Jacksons sotto l'etichetta Epic Records (il quattordicesimo della loro carriera se si include l'album di vecchi inediti Joyful Jukebox Music con il nome "Jackson 5"), pubblicato il 17 dicembre 1978.
Nel 2009 l'album fu ristampato in versione rimasterizzata con l'aggiunta di due bonus track.
DescrizioneModifica
AntefattiModifica
Nel periodo che separava l'album Destiny dal precedente lavoro dei Jacksons, Michael Jackson si dedicò alla promozione del suo film musicale The Wiz e della relativa colonna sonora, prodotta da Quincy Jones, che Michael conobbe sul set. Il film fu un insuccesso di critica e pubblico, ma i critici furono d'accordo nel prevedere una brillante carriera per il cantante.[1] Nel frattempo nelle discoteche di tutto il mondo spopolava la disco music, grazie anche alla colonna sonora del film La febbre del sabato sera del 1977, che diventò in breve tempo uno degli album più venduti nella storia. Il nuovo lavoro dei fratelli Jackson pertanto ne fu fortemente influenzato.
ComposizioneModifica
Per l'album Destiny la Epic lasciò per la prima volta carta bianca ai fratelli Jackson, permettendo loro di scrivere e comporre ogni brano, con la sola eccezione di Blame It on the Boogie, del quasi omonimo cantante britannico Michael "Mick" Jackson e da suo fratello David, che nello stesso periodo pubblicarono la loro versione per il mercato britannico. La scelta si rivelò azzeccata e il disco diventò uno dei maggiori successi della loro carriera risollevando le sorti del gruppo, che dopo aver abbandonato la Motown non era più riuscito ad ottenere i risultati degli esordi.[2]
Promozione e accoglienzaModifica
Per il lancio dell'album i Jacksons crearono la loro prima società di produzione, la Peacock Productions, il cui logo era un pavone. Secondo i fratelli il pavone aveva nella coda tutti i colori del mondo[3]:
«Il pavone è l'unico uccello che integra tutti i colori in uno, e mostra questo splendore di fuoco solo quando è in amore. Noi, come il pavone, cerchiamo di integrare tutte le razze in una sola attraverso l'amore per la musica.» |
(Michael e Jackie Jackson per Peacock Productions) |
Il disco venne anticipato dal singolo Blame It on the Boogie e dal relativo videoclip, nel quale erano presenti innovativi effetti speciali. Il singolo negli Stati Uniti conquistò la posizione numero 3 della classifica generale di Billboard, nella quale rimase per sedici settimane, e nel Regno Unito la numero 8, restando in classifica per dodici settimane.
L'album raggiunse il terzo posto nella classifica soul di Billboard uscendone dopo sedici settimane, e il dodicesimo della classifica generale di Billboard lasciandola dopo quarantuno settimane.
Il secondo singolo estratto, Shake Your Body (Down to the Ground), arrivò al terzo posto della classifica rhythm and blues, nella quale rimase per 23 settimane vendendo oltre 2,5 milioni di copie e diventando il primo singolo della band ad essere certificato multiplatino negli Stati Uniti e uno dei singoli di maggiore successo della loro carriera.[4] I Jacksons si imbarcarono presto in una tournée, il Destiny World Tour, che li portò in giro per il mondo e diede al leader Michael l'opportunità di promuovere anche il suo nuovo album da solista, Off the Wall.
TracceModifica
- Blame It on the Boogie – 3:36 (Mick Jackson/David Jackson/E. Krohn)
- Push Me Away – 4:19 (The Jacksons)
- Things I Do for You – 4:05 (The Jacksons)
- Shake Your Body (Down to the Ground) – 8:00 (Michael Jackson/Randy Jackson)
- Destiny – 4:55 (The Jacksons)
- Bless His Soul – 4:57 (The Jacksons)
- All Night Dancin' – 6:11 (Michael Jackson/Randy Jackson)
- That's What You Get (For Being Polite) – 4:57 (Michael Jackson/Randy Jackson)
Durata totale: 41:00
- Bonus track aggiunte nella riedizione 2009
- Blame It on the Boogie (John Luongo Disco Mix) – 6:59 (Mick Jackson/David Jackson/E. Krohn)
- Shake Your Body (Down to the Ground) (John Luongo Disco Mix) – 8:38 (Michael Jackson/Randy Jackson)
ClassificheModifica
Classifica (1977) | Posizione raggiunta |
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Classifica soul di Billboard (USA)[5] | 3 |
Classifica generale di Billboard (USA)[5] | 12 |
FormazioneModifica
- Michael Jackson - voce principale, cori
- Jackie Jackson - cori
- Tito Jackson - chitarra e cori
- Randy Jackson - cori
- Marlon Jackson - cori
MusicistiModifica
- Roland Bautista - Paul Jackson Jr. — chitarre
- Nathan Watts - Gary King — basso
- Paulinho da Costa — percussioni
- Ricky Lawson - Ed Greene — batteria
- Greg Phillinganes — tastiere, sintetizzatori, arrangiamenti
- Laudir de Oliveira - Claudio Slon — conga
- Rick Marotta — batteria, percussioni
- Michael Sembello — chitarra, basso
- Tom Tom 84 — arrangiamenti fiati
- Clare Fischer — arrangiamenti archi
- Jerry Hey — arrangiamenti
NoteModifica
- ^ (EN) Roger Ebert, 'The Wiz' Movie Review & Film Summary (1978), su www.rogerebert.com, 24 ottobre 1978.
- ^ Christian John Wikane, The Jacksons: Destiny/Triumph, in PopMatters, 29 gennaio 2009.
- ^ Syl Mortilla, Peacock: An Article on Michael Jackson as A Unifier, su Syl Mortilla, 8 agosto 2014.
- ^ Adrian Grant, Michael Jackson: A Visual Documentary 1958-2009 - Biografia completa autorizzata dal re del pop, Omnibus Press/Aereostella, 2009, pp. 040, 041, 042, 044, ISBN 978-88-96212-05-9.
- ^ a b (EN) The Jacksons - Chart History, su www.billboard.com.
Voci correlateModifica
Collegamenti esterniModifica
- (EN) Destiny, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Destiny, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.