Discussione:Fabrizio De André/Archivio

Ultimo commento: 14 anni fa, lasciato da Marie de France in merito all'argomento fabrizio de andrè poeta o cantante?
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Tribute Band modifica

Ieri ho inserito tra le tribute band, i "Born to Drink", un gruppo ligure che canta canzoni di de andrè. Però è stato eliminato...come mai ? Lorenzo Torino

Disambigua modifica

Come mai è stato tolto, dato che c'è in tutti le voci dove un cognome reindirizza ad un famoso personaggio ma ci sono altri personaggi con lo stesso cognome? StefanoRR

Creuza o Crêuza de mä? C'è l'accento sulla 'e'? modifica

C'è l'accento sulla prima 'e' di Crêuza de mä? Il termine genovese vorrebbe di sì, ma la copertina (sia fronte che retro) usa "Creuza". Considerato che anche i testi contengono delle imprecisioni, si potrebbe ipotizzare che la mancanza dell'accento non è voluta ma un refuso.

RISPOSTA: l'accento non ci va. La "eu" è già sottintesa come vocale lunga senza bisogno di accenti circonflessi.

Toponomastica modifica

  Fatto Ciao a tutti, volevo dirvi che ho aggiunto nella toponomastica dedicata a De Andrè anche Modena, visto che anche lì gli hanno dedicato una via! Spero di non aver fatto errori, è la prima volta che vengo su Wikipedia a contribuire :-). Gea3

Foto tomba modifica

  Fatto Consideriamo di cattivo gusto - e indelicato nei confronti della famiglia e della loro privacy - l'inserimento della foto della tomba di De André nel corpo dell'articolo, soprattutto di una foto non eccelsa in termini di qualità informativa - ce ne scusi l'amico Fotogian - come quella qui riprodotta. Rinina25 e Twice25

Assolutamente d'accordo. Sbisolo 08:07, Lug 31, 2004 (UTC)

Ho provveduto a cancellare la foto per le ragioni espresse tempo fa'. Sbisolo 11:13, Set 6, 2004 (UTC)

fabrizio de andrè poeta o cantante? modifica

Io trovo l'articolo molto bello, ( e De André mi piace moltissimo) però ho un dubbio che poi è una certezza. Un cantautore non viene inserito tra i poeti, almeno, credo, non dalla critica ( per ora). Ditemi se siete d'accordo o se mi sbaglio. Non avrei niente da dire su un Paolo Conte, se non altro lui ha ricevuto il 30 settembre 1991 il Premio Montale per la nuova sezione "Versi per Musica, una targa che rende ufficiale la portata poetica delle sue composizioni. E il libro Le parole di Paolo Conte con l'introduzione di Doriana Fournier cita anche una sua poesia del 1984 scritta sull'Espresso, e credetimi, lui è un vero poeta, il fatto è che preferisce altre strade. Avete visto la sua mostra? Dipinge anche benissimo e si ispira a Kandisckij. --Paola 23:53, Dic 16, 2004 (UTC)

Sì, a rigore, hai ragione: De André ha scritto - a quanto mi risulta - solo testi destinati ad essere musicati, cioè - in senso stretto - canzoni (che per Bennato, ad esempio, sono solo canzonette ...). E pertanto non dovrebbe essere considerato un poeta in senso stretto. Tuttavia, i testi delle sue canzoni sono concordemente considerati dei testi poetici (del resto anche Pietro Metastasio scriveva - anche se forse non solo - libretti d'opera destinati ad essere musicati, ed era un poeta di corte). Vista sotto quest'ottica, anche De André può essere considerato un poeta a tutti gli effetti (ma è possibile che molti, come te, vedano in ciò una forzatura). - Twice25 / ri-cyclati / "Merry Xmas"   01:12, Dic 17, 2004 (UTC)

Dite lle cose giuste. Anch'io ho pensato alle antiche ballate, ai menestrelli e via dicendo e sono la prima ad aver utilizzato le sue canzoni (con gli alunni) come poesie. Quindi non era per dispregio verso De Andrè, tutt'altro. E' stato un rigore un pò pignolo e soprattutto il fatto che pensavo ad una categoria a parte. Penso che se ci saranno tanti articoli suoi in seguito potremmo crearla . Quindi ben venga Andrè tra i poeti.--Paola 18:25, Dic 17, 2004 (UTC)

Vorrei anche segnalare che alcuni suoi testi sono presenti su alcune antologie scolastiche, quindi l'idea che DeAndrè sia un poeta evidentemente ha dei sostenitori "accademici". Inoltre a me pare che, tecnicamente, non vi sia alcuna differenza tra i testi delle canzoni e le poesie. Se la differenza consiste solo nel fatto che le canzoni vengono cantate... beh, musicare la letteratura ha origini molto più antiche di quanto vorrebbero i nostri pregiudizi modernofili. Lui in particolare utilizzava gli spedienti della poesia (sebbene usasse anche un espediente FORSE assente nella poesia scritta, cioè la ripetizione dei versi... non so se abbia un nome tecnico). --Sante Caserio 15:19, Dic 17, 2004 (UTC)
Ripresa o Ritornello. Esiste eccome da tempo nei testi poetici. Ad ogni modo i testi di De Andrè sono molto spesso poesie organizzate in forma metrica, in versi talvolta rimati --Liuksky 19:53, Gen 7, 2007 (UTC)
Una cosa è certa: Ricordo perfettamente che nella mia antologia di letteratura delle superiori (Rinascita - ed.1971) De André era presente con 4 componimenti. --ligabo 21:19, 7 gen 2007 (CET)Rispondi

salve a tutti, stavo dando un'occhiatta ai commenti e alle varie critiche e, come dire,ritengo che tutti siano dei suggerimenti,per definizione, interessanti e utili; ma non riesco a capire che importanza abbia una discussione sulla definizione di poeta o cantante su fabrizio. Che importa definirlo cantante, poeta, scultore, profeta, albero o fiore... Lui è una cosa bella,una creatura, come una cascata o come un soffio, come uno starnuto o come un abbraccio. Insomma non me ne vogliate, non voglio essere il filosofo di turno, ma che importa etticchettare la bellezza.La bellezza la sisubisce e, come nel caso di Fabrizio, si rimane spiazzati da si' troppa intensità. le eticchete lasciamole ai detersivi o ai biscotti, non alle emozioni. P.s. Paolo conte non scrive poesie, è la sua voce la poesia. A presto, "e sopratutto, buona fortuna" -- 22:03, 8 gen 2007

Ciò che dici è parzialmente condivisibile, ma non possiamo compilare una voce con emozioni e voli pindarici personali. Occorre, in un'enciclopedia, utilizzare termini comprovati dai fatti. Come per un detersivo. Purtroppo e per fortuna. --Ligabo 09:43, 31 gen 2007 (CET)Rispondi
Ciao a tutti, su questo argomento ho trovato CALEIDOSCOPIO , è un testo poetico pubblicato su "L'Espresso" nel 1980. --Valvolinaz 16:16, 5 mag 2007 (CEST)Rispondi
Un testo poetico non rende un cantautore poeta. L'attività "poeta" sembra riferita ai testi delle canzoni, ma in questo caso andrebbe estesa ad un numero non precisato di cantautori.... Pov --Marie de France (msg) 15:07, 26 ago 2009 (CEST)Rispondi

Boh? modifica

  Fatto Non vi sembra che dopo l'introduzione l'articolo inizi in modo un po' troppo brusco? Sembra di leggere un libro aprendolo a caso a metà. --Fireblues 19:04, 18 feb 2006 (CET)Rispondi

esordio del 1961 modifica

non vorrei sbagliarmi ma a me risulta che De Andrè abbia esordito nel 1958 con un 45 giri che conteneva "E fu la notte" e "Nuvole Barocche" penso che il paragrafo vada corretto... ma io non ho le capacità per farlo

Le fonti più accreditate sostengono che l'uscita del primo 45 giri sia nel 1961. Hai fonti diverse? --Ligabo 07:41, 30 gen 2007 (CET)Rispondi

Hai ragione tu... ho controllato sul sito della fondazione de andrè... e risulta che le due canzoni furono incise nel 1958 ma pubblicate nel 1961.

Cmq la nota "periodo di attività" presente nella voce riporta "1958-1999" penso che a questo punto vado corretto, tanto per non essere contraddittori

Veramente nel sito della fondazione De Andrè c'è scritto (copio e incollo):

«"Nuvole barocche" e "E fu la notte" furono i primi due brani incisi da De Andrè nel 1960 o probabilmente 1961, eseguiti nel 1958 al teatro "La borsa di Arlecchino" di Genova»

Questo è il link:

http://www.fondazionedeandre.it/la_musica/discografia/

Eseguiti non vuol dire che furono incisi, ma soltanto che furono cantati dal vivo. --Vito.Vita 11:28, 1 feb 2007 (CET)Rispondi

Biografia modifica

  Fatto L'incipit della sezione biografia (prima del sottotitolo La scelta della musica, per intenderci) riporta alcune informazioni prese dalla versione sottostante più estesa, ma sembrano prese un po' a caso... quasi quasi le eliminerei. Amon(☎telefono-casa...) 12:40, 24 mag 2006 (CEST)Rispondi

Importanti collaborazioni modifica

Ciao! Propongo di fare qualche modifica nell'ordine dei paragrafi, che così come sono mischiano troppo la cronologia degli album con considerazioni di altro tipo. In particolare, secondo me sarebbe opportuno riscrivere il paragrafo 'Importanti collaborazioni' subito dopo la biografia, oppure alla fine, citando effettivamente tutti i collabortatori in modo anche ordinato, articolandolo magari in due o tre capoversi al massimo. Propongo anche di riscrivere l'attuale paragrafo Importanti collaborazioni parlando invece delle opere scritte tra il 73 e l'84, visto che lo si fa nei paragrafi ripettivamente prima e dopo di questo: chiaramente il titolo andrebbe rivisto. Ciao! --Marco Ciaramella 19:46, 9 ago 2006 (CEST)Rispondi

il contesto modifica

Ho aggiunto un paragrafo "il contesto" per dare un aspetto più "morbido" all'inizio della voce. Affido agli altri frequentatori abituali il compito di, eventualmente, meglio enciclopedizzarla confidando che, in ogni caso, saranno dei faberiani.--ligabo 13:58, 7 set 2006 (CEST)Rispondi

Ciao, l'idea del cotesto introduttivo è ottima e il tuo testo è bello, ma ho il dubbio che abbia alcune espressioni un po' troppo personali e poco 'enciclopediche', come ad esempio: Ecco l'ultima staffilata che nell'agosto 1998 sollevò un'ondata di proteste e sdegno precotti dei soliti tromboni di regime. Penso che espressioni di questo tipo andrebbero riviste, almeno come forma.--Marco Ciaramella 23:34, 18 set 2006 (CEST)Rispondi

Ligabo, ho provato a rendere più neutrale l'esposizione, pur mantenendo i fatti. Ho iniziato col paragrafo introduttivo, guarda (e dimmi) se ho scritto cose non vere. Dubito comunque molto che il risultato possa essere accettabile per un'enciclopedia, ma proviamoci e vediamo cosa esce. Amon(☎ telefono-casa...) 00:35, 30 set 2006 (CEST)Rispondi

L'inizio è + enciclopedico e mi pare mantenga i medesimi concetti. Per alcuni versi, risulta anche più elegante. Del resto, da un faberiano, non mi sarei aspettato nulla di meno: ottima scuola. Continua.--ligabo 09:19, 30 set 2006 (CEST)Rispondi

Da appassionato, riconosco nel "contesto" lo spirito di Fabrizio. Però sarebbe difficile sostenere che in alcuni punti (come il "ci vuole così poco per capire") si mantenga un punto di vista neutrale.--Stemac 01:09, 22 ott 2006 (CEST)Rispondi

Sentiti libero di apportare le modifiche in senso migliorativo che ritieni più opportune. --Twice25 (disc.) 10:15, 22 ott 2006 (CEST)Rispondi

Nel complesso mi sembra un ottimo lavoro :-)--Marco Ciaramella 10:25, 28 ott 2006 (CEST)Rispondi

Via del campo modifica

  Fatto Approposito di collaborazioni, qualcuno sa se Il testo di Via del Campo sia stato scritto da De André o da Jannacci?

Ciao, forse una domanda del genere si addice di più ad un forum o ad un newsgroup (ne esistono diversi su De André, per es. it.fan.de-andre). Esistono (come minimo) due versioni di Via del Campo: quella cantata da De André in Volume 1 del 1967, e quella cantata da Jannacci (stessa musica, ma con testo diverso, se non erro in dialetto milanese) in un suo album dell'anno successivo. Esiste poi una versione cantata da Jannacci nel noto concerto-tributo 'amico fragile' nrl 2001: il testo qui è firmato da entrambi, e mi parrebbe una sorta di canzone ibrida tra le due citate prima, tuttavia non ne sono sicuro perché la versione d'epoca di Jannacci non l'ho ancora trovata :-(--Marco Ciaramella 10:25, 28 ott 2006 (CEST)Rispondi
Solo perché siamo bravi neh... Gianni Tassio ha affermato all'epoca che le parole "dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori" erano riferite a lui (scritte ovviamente da De André). Nei testi scritti a due mani è comunque spesso impossibile (e inutile anche) distinguere chi ha scritto cosa. Amon(☎ telefono-casa...) 10:37, 28 ott 2006 (CEST)Rispondi

Lavori in corso modifica

La corposa sezione piazzata da Ligabo ha due debolezze: puzzare di ricerca/parere originale; duplicare alcune cose dette altrove. Eliminandole si dovrebbe mantenerne la freschezza e lo stile che personalmente apprezzo. Qui deposito il paragrafo ancora da integrare col resto, in attesa che io o qualcuno lo metta a posto:

«Nel 1968 inizia la serie dei concept con "Tutti morimmo a stento", ispirato alle poesie di François Villon, continuata da "La buona novella"; un album importante, che riporta il pensiero cristiano nei primitivi confini di un'umana dimensione della fratellanza, nettandolo dalla vischiosa glassa di sacralità e verità assolute, dietro alla quale molti hanno celato un crudele impero di artefatta umiltà e di piccole meschinità individuali.

Un crescendo creativo che, nel 1971 è culminato in "Non al denaro, non all'amore, né al cielo", libero adattamento della "Antologia di Spoon River", una raccolta di poesie scritte da Edgar Lee Masters. Il passo successivo è del 1973 con "Storia di un impiegato", disincantata e sofferta trasposizione italiana del maggio francese.

Non è facile dire quale sia l'album migliore dal punto di vista poetico-letterario.
Musicalmente parlando, l'alloro tocca senz'altro a Creuza de mä, un raccolta che nel 1984 ha largamente anticipato la moda della musica etnica. È un viaggio nei magici suoni del mediterraneo, guidato dalla maestria di Mauro Pagani.

Dopo una lunga pausa, nel 1990 esce "Le nuvole", titolo che (come in Aristofane) allude ai potenti che oscurano il sole. L'ultima fatica "Anime Salve" conclude, purtroppo, la serie e ci lascia orfani d'un uomo a cui è difficile dire addio.

Con le sue canzoni ha spinto due generazioni di ragazzi a conoscere autori lontani dai canoni scolastici come Angiolieri, Masters, Villon e Whitman, ha proposto la vita e la morte in modo diverso dal misticismo religioso o eroico ed ha consigliato il rifiuto delle certezze. Custodiva gelosamente il dubbio come unico antidoto al veleno delle convinzioni assolute: non al denaro, non all'amore, né al cielo.»

Amon(☎ telefono-casa...) 01:02, 1 nov 2006 (CET)Rispondi


La ricerca potrebbe non essere originale in quanto tratta, pari pari, da un saggio già pubblicato. Ma è pur vero che il tono agiografico non sembra seguire i canoni dello scritto enciclopedico. Provo a dargli una sistemata.--ligabo 14:59, 8 nov 2006 (CET)Rispondi

Così dovrebbe andare bene. --ligabo 15:19, 8 nov 2006 (CET)Rispondi

Mis Amour modifica

  Fatto L'altro giorno mi è capitata sotto mano questa canzone, Mis Amour, appunto, credo una delle più sconosciute canzoni di De Andrè, e mi sono accorto che qui in Wiki non c'è. L'album in cui è cantata non è suo, si chiama A toun souléi, ed è dei Li Troubaires de Coumboscuro, del 1995. E' una sorta di ninna nanna in antico provenzale, e a mio parere una delle sue più belle canzoni.. Dove potrei inserirla, nel caso?--Smèagol 01:11, 9 nov 2006 (CET)Rispondi

Se è lui che la canta potresti citare l'album fra le varie collaborazioni in Fabrizio_De_André#Da_.22Creuza_de_m.C3.A4.22_ad_.22Anime_salve.22. --L'uomo in ammollo 13:58, 16 nov 2006 (CET)Rispondi

Ciao! Mi inserisco nella discussione per fugare ogni dubbio e dare spunti (visto che questa voce è in 'fase di vaglio'): sì, è De André a cantare in quel brano, assieme alla cantante dei Troubaires ("trovatori": questo termine italiano pare che derivi proprio dal provenzale e significherebbe "trovare", ma anche "creare"). Troviamo questa canzone in tutti gli elenchi delle collaborazioni di De André. E'una canzone in effetti molto bella; è una delle poche canzoni provenzali (nelle sue molte versioni, chiaramente) diffuse in tutta l'Occitania, che va da alcune valli del Piemonte alla Provenza, in Francia). Ciao--Marco Ciaramella 09:47, 20 nov 2006 (CET)Rispondi

Certamente da inserire e, inoltre, da controllare anche gli altri interpreti. Credo che abbiano partecipato all'incisione anche Dori Ghezzi e Franco Mussida--ligabo 10:31, 20 nov 2006 (CET)Rispondi

Ho appenna scaricato ehm, ascoltato l'album, è molto bello (e confermo Mussida e Ghezzi) --L'uomo in ammollo 11:04, 20 nov 2006 (CET)Rispondi

Se vi può interessare, un altro ospite di rilievo in quell'album è Andrea Parodi (l'ex Tazenda)--Marco Ciaramella 19:52, 22 nov 2006 (CET)Rispondi


Circa la partecipazione di Dori Ghezzi a "Mis Amour", ti sbagli. La voce principale che duetta con Faber è di Clara Arneodo (in arte "Clareto"), ma la Ghezzi canta nel coro. --ligabo 17:41, 31 dic 2006 (CET)Rispondi

Ho controllato e in effetti hai ragione. A mia parziale scusante, c'è il fatto che il coro è ben poco in evidenza e il mio orecchio non l'aveva colto inizialmente.--Marco Ciaramella 20:14, 3 gen 2007 (CET)Rispondi

Importanti collaborazioni modifica

Giacché siamo in argomento e visto che te ne intendi, non credi sarebbe opportuno inserire un "corposo" ed organico paragrafo relativo alle varie partecipazioni ? Reverberi, Quelli, New Trolls, De Gregori, Bubola, Mina, Pivano etc., ora un poco "sparpagliati" e, alcuni, assenti. --ligabo 10:18, 4 gen 2007 (CET)Rispondi

Sì, sono d'accordo, e in effetti qualcosa di simile c'era sotto la voce: Importanti collaborazioni negli anni 70, in cui si metteva anche Gennari e collaborazioni non di quel periodo, insomma. Giustamentissimamente osservi che anche Reverberi fu un collaboratore, perché fu coautore non ufficiale di Tutti morimmo a stento, per esempio. :-) Si potrebbe mettere un capitoletto di collaborazioni forse prima de "l'addio tra la sua gente" o dopo l'inizio (prima dell'Esordio del 1958, che peraltro, secondo alcuni sarebbe più propriamente nel 1960). Oppure, una frasetta all'inizio che ricordi le collaborazioni macroscopiche, del tipo: ha collaborato con Fossati, Pagani, Bubola, De Gregori e altri; in fondo si può fare un elenco più ampio: Reverberi,Quelli poi PFM, Baccini, Maurizia Milan, Tazenda, Troubaires de Coumboscuro, Piovani, Cristiano De André, Dori Ghezzi, Giuseppe Bentivoglio (esiste la voce, anche se incompleta), Villaggio, Vittorio Centaro (anche lui coautore non ufficiale), Roberto Dané (idem), New Trolls, Riccardo Mannarini, Alessandro Gennari e -perché no?- Mark Harris, autore degli arrangiamenti di "Indiano", che canta Ave Maria e presente nell'ultimo tour.--Marco Ciaramella 10:46, 4 gen 2007 (CET)Rispondi

Io li metterei tutti in un solo paragrafo elencati cronologicamente e con brevi note esplicative e riferimenti alle opere. Con particolare riguardo ai fratelli Reverberi che sono stati i "pilastri musicali" di Faber, sino a Creuza. --ligabo 11:17, 4 gen 2007 (CET)Rispondi

Ottimo! --Marco Ciaramella 11:52, 4 gen 2007 (CET)Rispondi

Ho buttato giù una bozza QUI. Per il momento è solo una lista disordinata...:-P. (Discutiamone nella discussione Vaglio)--Alfreddo 20:31, 12 gen 2007 (CET)Rispondi

Curiosità e collaborazioni modifica

  Fatto Tra le curiosità vengono messe tre cover, fatte da Atarassia, Afterhours e Piccola Bottega Baltazar, visto che i gruppi che hanno fatto cover di De André sono decine e decine, come si può notare nel sito via del campo, direi o di aprire una pagina a parte, o di fare un paragarafo a parte, ma messo così, sembra l'opera di qualcuno che vuole in qualche modo pubblicizzare o osannare un gruppo piuttosto che un altro.--Donquijote 10:20, 14 dic 2006 (CET)Rispondi

Perfettamente ragione. conserviamo qua il pezzo tolto, potrebbe servire ad una futura lista interna.--Alfreddo 11:12, 14 dic 2006 (CET)Rispondi
  • Il gruppo street punk Atarassia Grop gli ha dedicato una canzone nel loro cd "Non si puo fermare il vento" (2005) intitolata "Canzone di Gennaio"
  • Il gruppo Afterhours, nell'EP Gioia e rivoluzione incide una cover de "La canzone di Marinella".
  • La Piccola Bottega Baltazar, gruppo folk padovano, ha esordito nel 2002 con un album dedicato a De André: "Poco tempo, troppa fame. Omaggio a Fabrizio De André" che contiene dieci cover del cantautore genovese e sei canzoni della Piccola Bottega.

Un dubbio m'assale. Per "Cover", nel linguaggio discografico, normalmente s'intende una versione tradotta dalla lingua originale. In questo caso, sono "Cover" ? --ligabo 12:05, 14 dic 2006 (CET)Rispondi

Ormai s'intende per cover qualsiasi rifacimento di una canzone di un altro artista.--Donquijote 14:46, 14 dic 2006 (CET)Rispondi

Sono incerto: modifica

  Fatto Non ricordo di avere mai letto nulla riguardo la conoscenza con Silvio Berlusconi! Siamo sicuri che questa non sia una modifica falsa?

Grazie

Giusta osservazione: mancava il riferimento. Eccolo: [1]--Alfreddo 18:31, 25 dic 2006 (CET)Rispondi

(conflittato) Era contenuta nell'articolo da cui è tratto quel pezzo di voce. In effetti le epoche in cui i personaggi frequentavano le crociere, in qualità di "animatori-musici", coincidono. Mi pare di ricordare che Berlusconi e Villaggio si siano conosciuti in una di queste occasioni. In ogni caso il riferimento può essere tolto, in quanto irrilevante al fine di delineare il personaggio.--ligabo 18:33, 25 dic 2006 (CET)Rispondi

Leggendo l'intervista (hanno suonato insieme sulle navi da crociera) mi sembra in realtà una curiosità che potrebbe rimanere, stringendo al massimo il testo perché non è così rilevante... --Amon(☎ telefono-casa...) 19:22, 25 dic 2006 (CET)Rispondi

Non capisco cosa c'entri con la vita di Faber, e comunque non credo che a lui avrebbe fatto piacere... Tristan 17:25, 11 mag 2007

"Quote" iniziale modifica

Tolgo il "quote" iniziale, rimesso recentemente. Ritengo che in questa voce il "quote" iniziale sia da evitare. Nel caso, però, si ritenesse di inserirlo, sarà opportuno sceglierne uno adeguato allo "spessore poetico" di Faber. --ligabo 10:36, 12 gen 2007 (CET)Rispondi

Ma non c'era, una volta, un'altra citazione sul riferimento ad una frase di Benedetto Croce? Comunque via alla selezione delle proposte! --Amon(☎ telefono-casa...) 12:32, 12 gen 2007 (CET)Rispondi

Vi prego togliete la citazione da il Bombarolo... si è una gran bella canzone ma non rende proprio l'idea di chi fosse De Andrè... personalmente preferivo la citazione ripresa da Benedetto Croce...anche perchè Faber la ripeteva spesso durante le interviste. Cmq non ho capito dove si possono fare le proposte per la frase di apertura... visto che pur nn essendo iscritto vorrei partecipare

Concordo... A me sembrava una delle poche che ne desse un barlume d'essenza Libertà l'ho vista svegliarsi ogni volta che ho suonato... le altre danno solo piccoli frammenti di alcuni aspetti... Comunque la soluzione che è stata trovata è stata quella di far turnare le proposte. Esse sono state fatte qui, ma forse è utile ripeterle anche qui... (e magari farle passare una ad una e verificarne il consenso, sempre in questa pagina). --Amon(☎ telefono-casa...) 00:16, 30 gen 2007 (CET)Rispondi
Il "quote mobile" è stato inserito come esperimento, immagino prendendo a caso alcune delle frasi proposte. Di quali siano le frasi definitive, è opportuno discuterne tutti insieme al vaglio. --Ligabo 08:59, 30 gen 2007 (CET)Rispondi

Come ha detto Ligabo la soluzione la stiamo ancora sperimentando e le frasi inserite sono assolutamente casuali. Vorrei però aggiungere un paio di cose:

  • La discussione sull'argomento è già nel vaglio e trovo inutile duplicarla qui (mi sembra che l'avviso in cima sia bello grosso) :D
  • Le discussioni che avvengono al vaglio, una volta terminato lo stesso, saranno inserite qui o come sottopagina o come cassetto, in modo che nulla vada perso
  • invito l'anonimo a registrarsi o, se non vuole, almeno a firmarsi (con il suo ip, per esempio)

--Al.freddo 13:39, 30 gen 2007 (CET)Rispondi

Memoria collettiva modifica

Ho appena inserito nella sezione riconoscimenti il primo teatro intitolato a de andré (casalgrande - RE), inaugurato a fine 2006. Credete sia un evento abbastanza importante da essere inserito nella sezione "memoria collettiva"? (anche solo due righe)--Emivik 16:55, 31 gen 2007 (CET)Rispondi

Fai pure, casomai poi si sposta o si sistema. Comunque hai fatto bene ad avvertire anche qui.--Al.freddo 17:12, 31 gen 2007 (CET)Rispondi


Commento alle canzoni modifica

visto che le canzoni di de andrè sono testi di alta poesia e spesso hanno un significato profondo,si potrebbe cercare di scrivere una pagina per ogni canzone,con commento e spiegazione...che ne dite?--Cletus 10:20, 10 feb 2007 (CET)Rispondi

È quasi pronto (questione di una settimana) un articolo che parla delle prime 18 canzoni, quelle uscite come singoli e non facenti parte di un album. Per le altre si è deciso di spiegare le canzoni nelle relative pagine degli album (tipo questa).--Al.freddo 11:43, 10 feb 2007 (CET)Rispondi

comunque c'è un ottimo sito che commenta tutte o quasi tutte le canzoni...direi che potremmo invitare i redattori del sito a collaborare con noi... qui sotto lascio il link...--Cletus 10:14, 11 feb 2007 (CET) commento alle canzoniRispondi

Il fatto di commentarle all'interno degli album non significa necessariamente avere un minor livello di approfondimento, anzi. Il sito, purtroppo, prende stralci da libri su De André, cosa che noi non possiamo fare. Guarda che, comunque, anche qui abbiamo i nostri esperti! Ti ringrazio comunque e spero continuerai a collaborare!--Al.freddo 14:38, 11 feb 2007 (CET)Rispondi
Una piccola nota. Propongo di fare molta attenzione alle seguenti questioni: Giuseppe Cirigliano ha dato disponibilità all'uso del materiale del suo sito chiedendone la citazione della provenienza (penso che in pagina di discussione vada bane, ma si può chiedere). Ha anche avvertito di aver ricevuto parere favorevole da parte della BMG a pubblicare stralci dai testi: stiamo ben attenti che la BMG non ha autorizzato noi, per cui limitiamo le citazioni a brevi frasi, non interi stralci. Inoltre i commenti ai brani non devono essere nostre invenzioni, ma raccogliere cose autorevoli dette da altri (meglio ancora quando dette direttamente da Faber). --Amon(☎ telefono-casa...) 14:53, 11 feb 2007 (CET)Rispondi

ad esempio ci sarebbe un commento di Faber su "amico fragile". tra l'altro questa dichiarazione è stata utilizzata come intro della stessa canzone nel cd faber amico fragile,bellissimo tributo live a de andrè,che faccio,la inserisco in una paginaa dedicata ad "amico fragile"?--Cletus 15:01, 11 feb 2007 (CET)Rispondi

Io inizierei a metterla in Volume 8 (mi pare). Tenendo conto delle sollecitazioni di cui sopra ^_^. --Amon(☎ telefono-casa...) 15:10, 11 feb 2007 (CET)Rispondi
Parla l'allegro compare: AAAMOOON! Mi sorprende che tu non abbia letto Volume VIII! La citazione c'è già da 2 mesi!--Al.freddo 18:32, 11 feb 2007 (CET)Rispondi
Facciamo che me ne ero dimenticato, dai... Comunque tutto questo è molto wiki... non fai in tempo a chiedere che è tutto già fatto due mesi prima... contento Cletus? ^___^ --Amon(☎ telefono-casa...) 18:50, 11 feb 2007 (CET)Rispondi

molto =). comunque vediamo di continuare questo lavoro per de andrè,guccini e tutti i grandi cantautori...--Cletus 19:23, 11 feb 2007 (CET)Rispondi

Il lavoro sta indubbiamente venendo bene, ma intendiamo risistemare anche alcuni album di De André che hanno bisogno di un grado di approfondimento maggiore. Ci vediamo al vaglio (il link è in cima alla pagina) per continuare il lavoro!--Al.freddo 19:59, 11 feb 2007 (CET)Rispondi

Sull’argomento specificatamente religioso è dedicato il saggio “la dimensione religiosa nelle canzoni di Fabrizio de Andrè” in cui sono presenti le analisi di molte canzoni. Altro libro di notevole interesse, su diversi temi, è “Accordi Eretici”.

Che canzone citare? modifica

credo che se si deve citare una canzone all'inizio della pagina dovremmo scegliere la canzone di marinella...il pescatore a mio parere non rappresenta de andre + di tanto,semmai potremmo citarla parlando della collaborazione con la PFM...che ne pensate?--Cletus 14:52, 17 feb 2007 (CET)Rispondi

Fai le tue proposte qui.--Al.freddo 16:00, 17 feb 2007 (CET)Rispondi

Avrei voluto inserire anche i titoli dei brani, nelle citazioni (e togliere il pleonastico Fabrizio de André), ma sembra non funzionare. Il risultato sarebbe stato questo: {{alternate

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«Ama e ridi se amor risponde
piangi forte se non ti sente
dai diamanti non nasce niente
dal letame nascono i fior»

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«Libertà, l'ho vista svegliarsi
ogni volta che ho suonato»

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«Quello che non ho è quel che non mi manca»

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«E chiese al vecchio «Dammi il pane, ho poco tempo e troppa fame»
e chiese al vecchio «Dammi il vino, ho sete e sono un assassino».
Gli occhi dischiuse il vecchio al giorno, non si guardò neppure intorno
ma versò il vino e spezzò il pane per chi diceva «Ho sete, ho fame»»

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«Pensavo è bello che dove finiscono le mie dita
debba in qualche modo incominciare una chitarra»

}}

Se qualcuno è in grado di sistemare la faccenda sarebbe bello. --Amon(☎ telefono-casa...) 19:57, 7 mar 2007 (CET)Rispondi

Io direi di citare il suonatore Jones, oppure Amico Fragile, mi sembrano le più appropriate relativamente alla vita di Faber. Posso modificarla? Discussioni utente:Tristan87 22:49 10 mag 20


La più significativa per me è "Quello che non ho è quel che non mi manca".

Collegamenti esterni modifica

Cercando di mediare con la mia allergia a dmoz vorrei valutare se tutti i collegamenti tolti debbano rimanere tali o se ci sia qualche importante approfondimento che possa essere lasciato in vista tra i collegamenti esterni. Li ho inseriti tutti, tranne quello sulla Fondazione de André che non penso sia in discussione. Quali lascereste e perché? --Amon(☎ telefono-casa...) 18:57, 27 mar 2007 (CEST)Rispondi

  1. Via del Campo - Discografie, testi, immagini ed altro.
  2. FaberDeAndré.com - FaberDeAndré.Com - La poesia e la musica di De André.
  3. Tributo a Faber - Uno dei maggiori siti dedicati a De André, parzialmente oscurato su richiesta della BMG.
  4. Musica Gianni Tassio - Lo storico negozio di Via del Campo.
  5. Il favoliere anarchico - Sito che raccoglie le analisi dei testi di De André - fonte utilizzata per le voci di Wikipedia.
  6. Bibliografia su De André - I libri per un approfondimento sulla sua vita e le sue opere.
  7. Fabrizio de André, Direzione ostinata e contraria, - Servizio de "La storia siamo noi" di Rai Educational.
  8. Archivio De André

Direi solo il n.1. Il 2 e l'8 sono rimasti ed il 3 era molto bello, ma dopo l'intervento della BMG è sostanzialmente inutile. --Ligabo 19:17, 27 mar 2007 (CEST)Rispondi

anche il 5 non è affatto male--Al.freddo 19:27, 27 mar 2007 (CEST)Rispondi

Anche. Grafica un po' "stralunata", ma buoni contenuti. --Ligabo 19:52, 27 mar 2007 (CEST)Rispondi

Chanson o Cantautore? modifica

Nel box di destra, il collegamento Chanson rimanda ai poeti francesi del medioevo e rinascimento. Probabilmente Cantautore (che è anche il redirect per Chansonnier) sarebbe più appropriato. Al massimo [[Cantautore|Chanson]].. che dite?--Dans 20:50, 25 mag 2007 (CEST)Rispondi

Rivediamo 'sto paragrafo modifica

"Emozionante fu la presenza di una bandiera del Genoa, la sua squadra del cuore, di tante bandiere anarchiche (rosse e nere), sotto cui si strinsero nel dolore i tanti protagonisti delle sue canzoni (prostitute, zingari, tossicodipendenti, transessuali,...), oltre ad amici come Ricky Gianco, Gianna Nannini, Ivano Fossati, Vasco Rossi, Beppe Grillo, Paolo Villaggio e a esponenti dello spettacolo, della politica e della cultura." Io c'ero e debbo dire che:

  • La bandiera del Genoa non mi ha provocato alcuna emozione, ne potrei immaginare l'emozione trasmessa da un vessillo d'una squadra di calcio in una simile occasione;
  • Di prostitute, zingari, drogati e transessuali, identificabili ragionevolmente come tali, io non ne ho visti.

Credo che sia opportuno trasformare il periodo.--Ligabo 00:03, 26 giu 2007 (CEST)Rispondi

Se in qualcuno dei libri dedicati a Faber c'è una descrizione particolarmente adatta, si può considerare l'idea di inserirla come "quote" (a quest'ora altre idee brillanti non mi vengono ;P)--Al.freddo 00:28, 26 giu 2007 (CEST)Rispondi
Il massimo che ho trovato è un pezzo di articolo del Corriere della Sera... e non è il massimo. Intanto ho "disinfettato" la frase. --Toobaz rispondi 17:32, 29 ago 2007 (CEST)Rispondi

Sezione curiosità modifica

Ultimamente come da discussione si sta procedendo a togliere la sezione curiosità dalle voci per integrare le info nel corpo. Questa frase



per il momento la lascio qui: appena si trova l'anno del suo esame sarà possibile inserirla nel corpo della voce.--Al.freddo 11:08, 2 lug 2007 (CEST)Rispondi


L'anno è il 1964, come si può leggere quì. Non so bene però dove infilarla, ci pensate voi? Ricordate di mettere anche la nota!--Toantoalas ·(Tra l'altro è anche un bell'uomo...) 12:00, 2 lug 2007 (CEST)Rispondi

Fatto ;-) --Al.freddo 13:29, 2 lug 2007 (CEST)Rispondi

L'arrivo del successo con Mina modifica

Ieri (12/09/2007) sera RAI3 ha trasmesso un documentario in cui si afferma che, pur essendo già un cantautore apprezzato, De André raggiunse il successo vero solo quando Mina cantò "La Canzone di Marinella". Grazie a quella pubblicazione De André ebbe un enorme ritorno di immagine (e di soldi con i diritti d'autore) e decise definitivamente di continuare la sua carriera artistica. Ciò è confermato dallo stesso De André nell'introduzione di un video. Inoltre hanno mostrato un suo documento scolastico ed il suo nome completo era Fabrizio Cristiano De André.

Entrambe le cose andrebbero inserite nella voce.

La cosa di Marinella è già scritta nella voce La canzone di Marinella, comunque può benissimo essere scritta qui (ma attenzione, non si può linkare youtube! :-P ); per la questione del secondo nome se citi esattamente la fonte (nome del servizio/documentario, titolo del libro etc.) non c'è nessun problema a inserirla (guarda aiuto:note per il metodo con cui inserire le citazioni). Grazie e a presto.--Al.freddo 12:27, 14 set 2007 (CEST)Rispondi

1 - Il documentario si chiamava "Ritratti" ed è andato in onda il 12/09/2007 su RAI3 in tarda serata. Era interamente dedicato a De André. 2 - Sapevo del link a youtube, l'ho volutamente inserito solo in questa sezione, solo come fonte e solo per qualche giorno. L'ho appena tolto. 3 - La storia della pubblicazione di Mina andrebbe inserita nella voce principale perché ha avuto effetti rilevanti nella vita stessa di De André, altrimenti sembrerebbe semplicemente una scelta artistica nella carriera di Mina. Per "rispetto" :-) all'ottimo lavoro che avete fatto, preferirei che queste piccole modifiche le inseriste voi. Comunque, se volete, posso farlo io. Saluti e grazie per l'attenzione. Aldo

Per il nome Fabrizio Cristiano De André l'avevo letto anche io in un libro, ma non ricordo quale. Lo devo cercare. --Lorenzo 20:11, 15 set 2007 (CEST)Rispondi

Portare la voce in vetrina (in Wikiquote) modifica

La voce su De André in Wikiquote è già piuttosto ampia: con un ultimo sforzo qualche appassionato potrebbe migliorarla abbastanza per portarla in vetrina. Ci mancano i cantanti, e avere De André non sarebbe niente male. Non è difficile contribuire a Wikiquote, se vi viene il dubbio: ci sono tante piccole convenzioni, ma per il singolo argomento sono poche. Nemo 01:46, 16 set 2007 (CEST)Rispondi

Inserimenti massivi modifica

Ultimamente ci sono stati due inserimenti massivi di informazioni non formattate: siccome la pagina è già abbastanza lunga suggerirei di inserire le info relative agli album nelle pagine degli album e di lasciare solo le informazioni più rilevanti qui; inoltre ricordiamo che tutto ciò che si inserisce deve citare le fonti, a maggior ragione se la voce è già ben strutturata e vagliata come in questo caso. Ho lasciato il primo inserimento, comunque, ma va ampiamente scremato IMHO.--Al.freddo 14:24, 13 ott 2007 (CEST)Rispondi

gli inserimenti continuano qui e nelle pagine degli album, vedete voi, io non ho tempo di seguire tutto né possibilità di contattare l'inseritore essendo credo ip dinamico.--Al.freddo 17:40, 23 ott 2007 (CEST)Rispondi

Faber modifica

È scritto che Paolo Villaggio gli attribuì 'sto pseudonimo per via dei pastelli che ama l'artista. Ma lo sapevate che il nome Fabrizio in originale nella lingua latina era proprio Faber?! (Trovo divertente la coincidenza)--Daviduzzu 01:24, 19 nov 2007 (CET)Rispondi

La fine modifica

Sinceramente La fine mi sembra un po' "brutale" come titolo per una sezione. Non si potrebbe cambiare il titolo? --Lorenzo 22:44, 25 dic 2007 (CET)Rispondi

Notizie e modi modifica

Perchè stai mettendo mano sulla pagina di De André omettendo notizie vere? Se sbaglio corregimi --De Gecko 22:08, 9 gen 2008 (CEST)Rispondi

Ho cercato di togliere alcune notizie che, vere o meno, mi parevano inadatte, pleonastiche o salottiere. Se tra quelle che ho tolto credi che ce ne sia alcuna importante per la voce, rimettila pure, ricordandoti di citare la fonte e di mantenere uno stile enciclopedico.
Il fatto di citare canzoni di Non al denaro, non all'amore né al cielo credo sia inutile in quanto già inserite nell'apposita voce.
Il mettere che l'album è stato ri-arrangiato da tale Morgan credo sia assolutamente irrilevante per spiegare l'esistenzialismo di Faber; un fatto da citare tra i tributi o nella voce di Morgan.
Anche il pezzo che hai reinserito sul "panico da palcoscenico", pur vero, trovo che sia trattato in modo troppo confidenziale e poco enciclopedico.
Forse è solo una mia impressione. Ciao. --Metralla 09:34, 10 gen 2008 (CET)Rispondi

Nome modifica

C'è qualche buon motivo per cui è stato eliminato Cristiano come secondo nome? L'avevo aggiunto alcuni mesi fa, citando anche il libro da cui è tratta l'informazione. Cosa c'era che non andava? --Lorenzo 20:26, 18 feb 2008 (CET)Rispondi

Nessun motivo di particolare importanza. Solo il fatto che "Fabrizio De André" è il nome del cantante con il quale è conosciuto da tutti e che l'aggiunta del secondo nome non apporta notizia di interesse alcuno, anzi creando un iniziale disorientamento nell'utente che capita su questa voce. Pertanto, visto che la circostanza è superflua e che crea un disservizio, pur se minimo, ho ritenuto opportuno toglierla. Certo non è una scelta "incontestabile", ma spero vorrai valutare il mio punto di vista. Ciao. --Metralla 21:13, 18 feb 2008 (CET)Rispondi
Be', tra tutte le pagine di Wikipedia che ho letto, all'inizio è sempre scritto il nome completo della persona di cui si sta parlando. Può non essere un'informazione estremamente utile, ma non mi sembra comunque il caso di ometterla. Al limite, si può inserire dopo, in un contesto adatto: magari nella biografia. Non penso, in ogni caso, che possa creare confusione, visto che il titolo della pagina è Fabrizio De André, come è conosciuto da tutti. --Lorenzo 21:50, 18 feb 2008 (CET)Rispondi
Una grande confusione, certo che no. Ma un piccolo disorientamento, si. Concordo che, successivamente all'incipit ed opportunamente correlata e giustificata, la notizia potrebbe essere inserita. Grazie della tolleranza. Quando hai tempo e voglia, sarebbe utile tagliare un po' di notizie "gossip" sparse per la voce. Alcune le ho già eliminate, ma qualcosa sfugge sempre. Mi piacerebbe dare l'impressione a chi legge, non sapendo chi sia Faber, che si sta parlando di un poeta e non di uno dei "Take That". :-) --Metralla 22:13, 18 feb 2008 (CET)Rispondi
Concordo con Lorenzo: metterei il secondo nome all'inizio della biografia ("Fabrizio Cristiano De André nacque a...) -Daviboz 19:50, 19 feb 2008 (CET)Rispondi
Per la questione del "piccolo disorientamento": perché l'ipotesi, che io sappia, non è stata mai avanzata nei confronti delle altre voci che presentano il nome completo di una persona all'inizio della pagina (anche cambiandolo completamente)? Per le notizie "gossip": è vero, l'ho notato anche io; inoltre sarebbero da eliminare alcune parti riguardanti gli album che dovrebbero essere spostate nella voce apposita per il disco. --Lorenzo 20:45, 19 feb 2008 (CET)Rispondi

L'incipit dovrebbe essere un breve riassunto orientativo che spieghi all'utente, in poche frasi, l'oggetto della voce. Ribadisco la mia opinione che sia molto meglio iniziare con "Fabrizio De Andrè" piuttosto che con "Fabrizio Cristiano De Andrè meglio conosciuto come Fabrizio De Andrè". Comunque non ne faccio una questione per la quale perdere il sonno. Quanto alle parti da eliminare, modificare o spostare, direi di copincollarle in questa pagina discussione e poi decidere insieme che farne. --Metralla 22:08, 19 feb 2008 (CET)Rispondi

Parti Dubbie:

  • -
  • -
  • -
  • -

Ateismo modifica

Il paragrafo "La ragione cristiana di De Andrè" era un tantinello ambiguo e l'ho parzialmente corretto. De Andrè era ateo e finanziava riviste anarchiche.--Usiait 18:44, 4 apr 2008 (CET)Rispondi

Che fosse ateo (a me non risulta) e che finanziasse riviste anarchiche, non esclude la "filosofia cristiana" di Faber. --Metralla (msg) 10:32, 3 apr 2008 (CEST)Rispondi
La pensi diversamente da Neffa o da altri che lo hanno conosciuto personalmente. Perchè dovrei cercarmi le sue interviste su A rivista anarchica o citare i pezzi parlati del suo concerto diffuso dalla stessa. Sei tu che vuoi presentarlo come "cristiano": dimostralo...--Usiait (msg) 20:25, 9 apr 2008 (CEST)Rispondi
Noi compilatori non possiamo dimostrare nulla qui: siamo sono dei "traspositori" di altre fonti. Concordo sul fatto che parlare di "filosofia cristiana" e "spiritualità" potrebbe essere superficialmente confuso come atteggiamento "border-line" tra ateismo e conversione. Ti prego però di considerare che "La buona novella" e le restanti canzoni a tema spirituale non le ho scritte io. Nonostante egli si sia più volte definito ateo (l'ho sentito personalmente) credo si riferisse alla dimensione sociale della religione. Devi anche considerare che i suoi funerali sono stati fatti in una chiesa, anche se da un prete amico personale. Quanto al mio "conoscerlo", vorrei precisare d'averlo incontrato personalmente in due sole occasioni e di averlo conosciuto, purtroppo (per me), molto poco. Non intendo spacciarmi per amico e, tantomeno, per confidente o sedicente biografo. Nè ho mai usato aneddoti, frasi o discussioni udite per compilare questa voce, anche se alcune sarebbero di notevole divertimento. Nulla ti vieta, però, di inserire frasi di interviste o altre fonti che possano chiarire, precisare o confutare i concetti espressi nel paragrafo. Io ne sarei particolarmente contento e, con me, tutti gli altri compilatori e lettori (circa 800 ogni giorno) di questa bella voce. Ne sono certo.--Metralla (msg) 11:18, 10 apr 2008 (CEST)Rispondi
Prima scrivi che non ti risulta il suo ateismo poi dici che si è detto ateo ma secondo te intendeva "riferirsi alla dimensione sociale". Di cosa vai cianciando? Intendi dire che nonostante il suo pubblico ateismo fosse intimamente cattolico? Dimostralo! Secondo te parlare di religione significa essere religiosi? Ha chiesto lui che gli facessero un funerale in chiesa? Se vuoi per forza farne un cultore della "filosofia cristiana" nonostante i suoi testi dicano l'esatto contrario non puoi limitarti a cancellare le mie correzioni, devi aggiungere qualcosa di tuo: altrimenti puoi concentrarti su Gigi D'Alessio e Al Bano che sicuramente ti sono più congeniali.--Usiait (msg) 18:10, 10 apr 2008 (CEST)Rispondi
Tanto per citare uno dei suoi testi "a tema spirituale", a riprova della sua "ragione cristiana": E' proprio qui sulla terra la mela proibita/e non Dio, ma qualcuno che per noi l'ha inventato/ci costringe a sognare in un giardino incantato. Non ti sorge il dubbio che ti sbagli, Metralla? --193.58.223.72 (msg) 18:30, 10 apr 2008 (CEST)Rispondi
@ Usiat. Ti consiglio di leggere bene ciò che ho scritto e di evitare di scaldarti troppo. Quanto a Gigi D'Alessio e Al Bano, non li conosco, ma se me li consigli tu... :-)
@ 193.58.223.72. Non vorrei sembrarti pignolo, ma nel testo che hai citato, Faber si riferisce all'esistenza del "giardino" e non di "dio". Inoltre qualcuno potrebbe dire, non senza qualche ragione, che la stessa citazione di dio è prova sufficiente per determinare che chi lo citi senza negarlo ne dia per scontata l'esistenza. Ma questo è un puro esercizio dialettico e noi non siamo qui per inserire le nostre opinioni o deduzioni nelle voci.--Metralla (msg) 00:52, 11 apr 2008 (CEST)Rispondi
Sarebbe interessante sapere che cosa si dice nell'articolo che citi qui e che adduci a fonte dell'interpretazione dei suoi testi come portatori di valori cristiani. Nemo 03:53, 11 apr 2008 (CEST)Rispondi
Il passo a cui mi riferisco è questo: ...continuata da "La buona novella"; un album importante, che riporta il pensiero cristiano nei primitivi confini di un'umana dimensione della fratellanza, nettandolo dalla "vischiosa glassa di sacralità e verità assolute, dietro alla quale molti hanno celato un crudele impero di artefatta umiltà e di piccole meschinità individuali" . Altri riferimenti si possono trovare nella biografia di Romana. Ho cercato di condensare i vari e convergenti assunti, tentando di trovare una forma NPOV e, contemporaneamente, non portatrice di prevedibili polemiche. A quanto pare non ci sono riuscito pienamente. Nessuno è perfetto: io per primo. Sono ancora convinto, tuttavia, che inserire l'assunto in quella forma, scatenerebbe polemiche ben peggiori di questa che, a mio parere, è più dovuta ad una lettura disattenta ed a pregiudizi indotti da superficiali deduzioni. --Metralla (msg) 10:08, 11 apr 2008 (CEST)Rispondi
La fratellanza umana nettata da sacralità e verità assolute mi pare una buona definizione di ateismo o di anarchia ma volendo anche di comunismo e di tante altre cose: di sicuro non di cristianesimo che si fonda sulla sacralità e sui dogmi. Non mi interessano le tue idee o la tua fede finchè le tieni per te o le presenti come opinione. Le tue interpretazioni de "Un blasfemo" sono per lo meno opinabili, visto che non tengono conto nemmeno della punteggiatura, e l'"argomento ontologico" (Anselmo d'Aosta) potevi anche risparmiartelo. Questa volta non ti metto "citazione necessaria" ma ti cambio proprio la frase, visto che ti guardi bene dal cercare una qualunque citazione a sostegno del tuo dogma. Va bene farsi prendere per il culo ma dopo un po' basta...--Usiait (msg) 18:35, 11 apr 2008 (CEST)Rispondi
C'è una norma in wikipedia che, forse per la tua "fresca partecipazione", ti è sfuggita e si chiama "consenso". É una procedura per la quale prima di modificare una qualunque parte della enciclopedia, occorre raggiungere il consenso sulla modifica. Altra cosa importante è che il "consenso", pur necessario, deve osservare il "NPOV". Quindi se ritieni che il periodo contenga degli errori puoi tranquillamente contestarli attraverso altre fonti in tuo possesso e, tramite discussione pacata e costruttiva, raggiungere il "consenso" sulla modifica. Immagino che, sforzandoti un poco, tu possa conseguire il "consenso" e perseguire il "NPOV", tenendo un tono cortese, senza offendere nessuno e senza trascendere in espressioni o accuse sgradevoli e (IMHO) immotivate. Sperando d'essere stato chiaro, annullo per la seconda volta la tua modifica arbitraria, invitandoti a seguire la procedura. Se hai bisogno di consigli o d'aiuto, per quel che posso, sono a tua disposizione. Altrimenti, troverai altre decine di wikipediani, certamente disposti a darti una mano. Ma ricorda: "consenso" e "NPOV". --Metralla (msg) 20:15, 11 apr 2008 (CEST) P.S.: Nella tua pagina utente affermi:"... spero che nessuno si offenda se mi esprimo in maniera un po' grezza. Nel caso potete sempre farmelo notare...". Te l'ho fatto notare.Rispondi
Mi pare evidente che la tua posizione di considerare De Andrè, noto anarchico, mosso da una filosofia cristiana è di parte e non condivisa.--Usiait (msg) 11:27, 13 apr 2008 (CEST)Rispondi
Credo che tu stia facendo una grande confusione tra anarchia e ateismo, tra filosofia e fede, tra spiritualità e religiosità, tra cattolicesimo e cristianesimo. Comunque sia, in questo caso, non ha alcun senso inserire il "tag P". É sufficiente che tu inserisca le dichiarazioni di Faber alle quali fai riferimento, citando le fonti. Qui nessuno lo vieta. Anzi. --Metralla (msg) 11:43, 13 apr 2008 (CEST)Rispondi
Come ho scritto dall'inizio, il paragrafo è ambiguo: parlare di una religione è cosa diversa da essere mossi da una "personale e disincantata filosofia cristiana". Dal paragrafo sembra che De André non fosse ateo ma un po' anticlericale per motivi personali. Se volevi intendere qualcosa di diverso forse dovevi spiegarti meglio. Così com'è mi sembra una forzatura ai danni di qualcuno che non può più difendere le sue posizioni. Rimetto il "tag P" in attesa di leggere il TUO pensiero espresso in maniera più chiara.--Usiait (msg) 12:16, 13 apr 2008 (CEST)Rispondi
Ho bloccato la voce per edit war, vedete di mettervi d'accordo... --Fabexplosive L'admin col botto 17:57, 14 apr 2008 (CEST)Rispondi
Per quanto riguarda Mau-db, l'ho già avvertito che te ne stai occupando. Ti invito, però, ad occupartene seriamente, perché inserire la frase "vedete di mettervi d'accordo" non offre aiuto alcuno. Io ho richiesto l'intervento di un admin proprio perché non intendevo continuare una discussione con un utente che non tiene conto delle fonti, del consenso e del NPOV.
La "rimozione forzata", come la chiami tu, è doverosa quando il template viene messo per un errore palese. Mi pare d'averlo ben spiegato più sopra. In questo caso il tag:P, come potrai vedere, è assolutamente improprio in quanto è stato posizionato su un paragrafo con tutti i riferimenti esposti.
Il fatto che l'utente Usiait trovi il paragrafo "non neutrale" in rapporto alle proprie convinzioni personali, non è motivo minimamente sufficiente per inserire il tag:P.
Inoltre, ricordo che la voce, con questo esatto paragrafo, è stata oggetto di un vaglio lunghissimo ed accuratissimo [2] e, come potrai vedere, nessuno ha avuto nulla da ridire sul paragrafo.
Ma tutto è migliorabile. L'importante è che Usiait non faccia modifiche "alla carlona" e le proponga documentando le fonti. Le sue pur rispettabili convinzioni personali non sono "fonti" per wikipedia e alla richiesta di esibirle non ha risposto.
Resto sempre in attesa che Usiait documenti le modifiche che intende fare con le dovute fonti: poi valuteremo la "possibilità letteraria" di inserirle nel paragrafo o di fare un paragrafo dedicato. ::Come ho già detto, qui nessuno nega a nessuno la possibilità di inserire notizie vere e documentate. Le opinioni personali, invece, non sono ammesse.
Per concludere, ritengo che l'arbitrio di inserire un tag:P su un testo documentato e zeppo di riferimenti, senza fornire altra confutazione che il proprio parere, sia da escludere. --Metralla (msg) 18:54, 14 apr 2008 (CEST)Rispondi
Secondo me si potrebbe riscrivere così:
Nonostante il suo ateismo (sempre più esplicito mano a mano che le maglie della censura italiana si allargano) i testi di De andré affrontano spesso le tematiche religiose in maniera così profonda da diventare fonte di ispirazione per gli stessi cattolici. Brani come "Spiritual", "Si chiamava Gesù", "Preghiera in Gennaio" e il concept album "La buona novella" riportano la dottrina cristiana all'ispirazione originaria.
De Andrè affronta le contraddizioni del cristianesimo in canzoni come "Un blasfemo", "Il testamento di Tito", "La ballata del Michè"[2] in cui la solidarietà umana diventa la risposta ad una improbabile perfezione del mondo: il blasfemo passa dal rancore per Dio all'ateismo ed il ladrone scopre che in un mondo che non lascia spazio a nessun comandamento l'unica salvezza è l'amore per il prossimo; nella ballata del Michè alla passione si contrappone freddezza del potere e della chiesa.
La diffidenza per il clero di De Andrè inizia probabilmente nell'infanzia, durante la sua permanenza, alle medie inferiori, presso l'Istituto Arecco, una scuola gestita da gesuiti e frequentata dai rampolli della "Genova-bene". Durante il primo anno fu vittima di un tentativo di molestia sessuale da parte di un gesuita dell'istituto; nonostante l'età, la reazione verso il "padre spirituale" fu pronta e, soprattutto, chiassosa, irriverente e prolungata. Tanto da indurre la direzione ad espellere il giovane De André, nel tentativo di placare lo scandalo. L'improvvido espediente si rivelò vano poiché, a causa del provvedimento d'espulsione, l'episodio venne a conoscenza del padre di Fabrizio, esponente della resistenza e vicesindaco di Genova, che informò il Provveditore agli Studi, pretendendo un'immediata inchiesta che terminò con l'allontanamento dall'istituto scolastico del gesuita[5].
Mi sembra un buon compromesso. --Usiait (msg) 21:46, 16 apr 2008 (CEST)Rispondi
Non avertene, ma credo tu non abbia ancora capito come funziona wikipedia. Non si tratta di mediare fra noi due. Prima di tutto cita le fonti, poi le verifichiamo e, infine, tramite consenso (non solo nostro) inseriamo le eventuali modifiche. Le fonti quali sono ? --Metralla (msg) 00:27, 17 apr 2008 (CEST)Rispondi
Le fonti di cosa, del fatto che fosse ateo?
Tanto per incominciare c'è la Lista di personalità dell'ateismo, poi "Era ateo Fabrizio, ma non un'enorme spiritualità: vedeva un'anima in tutto quello che c'era sotto i suoi occhi, in tutto ciò che toccava." (Alfredo Franchini, Uomini e donne di Fabrizio De André, p. 10) [3].
Oppure "Cominciai a leggere Bakunin, poi da Malatesta imparai che gli anarchici sono dei santi senza Dio, dei miserabili che aiutano chi è più miserabile di loro. Santi senza Dio: partendo da questa scoperta ho potuto permettermi il lusso di parlare anche di Gesù Cristo, prima in Si chiamava Gesù, poi in La buona novella, e oggi mi viene il dubbio che anche lui non fosse che un anarchico convinto di essere Dio; o, forse, questa convinzione gliel'hanno attribuita altri." da Amico fragile. Fabrizio De Andrè si racconta a Cesare G. Romana, Milano, Sperling & Kupfer Editori, 1991, pp. 60-61
Mi sembra molto esplicito...
Trovi questo e altro su A rivista anarchica
Tu, invece, che fonti hai per dire che fosse credente?--Usiait (msg) 21:28, 18 apr 2008 (CEST)Rispondi
Purtroppo non sai cosa sia l'anarchia ne tanto meno cosa significhi santo senza Dio, dubito anche del fatto che tu sappia cosa sia l'ateismo, in ogni caso è evidente nelle sue canzoni la spiritualità cristiana, e ciò nonostante il fatto che fosse ateo o meno, in secondo luogo non puoi citare wikipedia come fonte stessa: è una tautologia...

Bravo Metralla!!! modifica

Sno pienamente in accordo con metralla:che fosse ateo e che finanziasse riviste anarchiche, non esclude la "filosofia cristiana" di Faber.Comunque de andrè credeva in un Dio o in una forma di questo tutta propria.

Un po' come quelli che parlano di un Leopardi cristiano perchè parlava con la natura.
Delle due una: o era ateo o credeva in Dio.
--Usiait (msg) 21:08, 16 apr 2008 (CEST)Rispondi

ancora sull'ateismo modifica

non ho capito come procedere, quindi scrivo qui e se un'anima pia vuole leggere, ben venga. Fatte le doverose premesse, trovo ributtante parlare di filosofia crisitiana per Fabrizio De Andrè. A parte le numerose volte in cui s'e' proclamato ateo (dico, basta anche solo andarsi a leggere qualche sua intervista, o guardarsi qualche registrazione di un suo concerto), dovrebbero essere sufficienti frasi come: "non dio ma qualcuno che per noi l'ha inventato", oppure "il polline di un dio" (nell'originale, era il polline di dio, corretto poi in 'un dio' nei concerti) e - soprattutto - "non intendo cantare la gloria ne' invocare la grazie o il perdono / di chi penso non fu altri che un uomo / come dio passato alla storia"

Concludo dicendo che non sono assolutamente d'accordo con Usiait: parlare di filosofia crisitiana in De Andrè non è una forzatura: è semplicemente una mezogna.

Al massimo, visto anche il suo pronunciamento a riguardo in un intervista radiofonica, si puo' parlare di animismo, ma non certo di filosofia cristiana.

P.S.: leggo un sacco di richieste di 'citazione delle fonti". Citare l'intervista all'amico dell'amico, e non prendere in considerazione quanto detto e scritto dall'interessato lo chiamate citare le fonti ? Alla faccia!

Alberto (com'e' la storia delle quattro tilde ? Fate conto che le abbia messe)

Filosofia cristiana è un termine volutamente ambiguo: per quello parlo di forzatura. Metralla si guarda bene dall'affermare che De André fosse credente, lo fa trasparire dal modo in cui ne parla. In maniera molto paternalista dice che ce l'aveva coi preti per via di un pedofilo ma sottintende che sotto sotto fosse cattolico perchè parla di religione. Ciò che ho citato sopra smentisce lui e tutti quelli che fanno illazzioni in proposito. Penso che se si vuole tenere un capitolo sulle sue canzoni di tema religioso si possa fare con la premessa che era ateo: di fatto sono stati i cattolici ad essere affascinati da lui e non lui dalla loro fede. Personalmente nei suoi testi vedo un sereno ateismo senza ostilità a priori nei confronti del clero o dei credenti: un rispetto che evidentemente non è reciproco...--Usiait (msg) 21:40, 18 apr 2008 (CEST)Rispondi
Bene, qualcosa comincia a funzionare. Almeno hai cominciato a citare le fonti. Non so se ti sei accorto, ma le fonti che hai citate, a parte wikipedia che non è una fonte, confermano esattamente quanto è scritto nel paragrafo, ovvero la "ragione cristiana" di Faber. Quanto alla sua dimensione religiosa, come avrai visto vi è solamente un breve accenno alla "spiritualità" riscontrabile in molte canzoni. Quindi, inserire il quel paragrafo le modifiche che avevi apportato, (IMHO) è totalmente da escludere.
Altra questione è la religiosità di De André. Il tema della religiosità di Faber è stato trattato con parsimonia anche dal più accreditato biografo e solamente utilizzando "virgolettati" del cantautore. Ciò in quanto le stesse dichiarazioni di De André appaiono spesso contraddittorie, almeno a volerle assumere da un punto di vista razionale. Io mi sono fatto un'idea, ma poco importa su queste pagine. Se tu ritieni di essere in grado di creare un paragrafo sulla religiosità di Faber, come ti ho già detto, nessuno te lo vieta. Anzi, a corredo ti segnalo altre citazioni che, credo, ti potranno essere utili. Ricorda però: fonti, NPOV, consenso e niente ricerche originali. --Metralla (msg) 00:31, 19 apr 2008 (CEST)Rispondi
  • "In questo momento siamo di nuovo al sogno, al desiderio irrealizzabile, all'utopia. Ma sicuramente, in qualsiasi luogo, in qualsiasi momento, vorrei reincontrare mio padre". intervista trasmessa 16 gennaio 1999 su Rai Due
  • "Se dovessi definirmi da un punto di vista religioso direi di considerarmi un animista. Credo cioè che esista uno spirito, un’anima in tutti gli uomini, gli animali, i vegetali e gli stessi oggetti, per il fatto stesso che tali oggetti sono o sono venuti in contatto con lo spirito di un essere vivente; in alcuni casi questi oggetti sono stai addirittura "costruiti" dagli esseri viventi e ne riproducono in qualche materia l’essenza spirituale. [...] Io non mi pongo il problema di Dio ma quello dello spirito che gli esseri viventi dimostrano di avere attraverso il loro comportamento. È a comunicazione tra questi esseri dotati di spirito con le cose inanimate che conferisce loro una porzione di spirito o di più spiriti. Tutti questi frammenti contribuiscono a creare un grande spirito, un grande spirito animistico di cui tutti facciamo parte. Quando parlo di Dio lo faccio perché è una parola comoda, da tutti comprensibile ma in effetti mi rivolgo al Grande Spirito in cui si ricongiungono tutti i minuscoli frammenti di spiritualità dell’Universo." Cesare G. Romana, Amico fragile. Fabrizio De Andrè, prefazione di Fernanda Pivano, Sperling & Kupfer, Milano 1991, p.61
  • "Visto che non hai nessuna possibilità di decidere del tuo destino, cerchi un sostituto alla tua volontà, ti metti nelle mani di qualcuno che, in quel momento, speri che esista. E così ti arrendi alla tentazione della preghiera." Cesare G. Romana, Amico fragile. Fabrizio De Andrè, Sperling & Kupfer, Milano 1999, pag. 116
  • "Ma intanto scopriva che l'emarginazione può essere uno stato di grazia: "Ti sottrae al potere e quindi al fango" mi disse . "Ti avvicina al punto di vista di Dio"." Cesare G. Romana, Amico fragile. Fabrizio De Andrè, Sperling & Kupfer, Milano 1999, pag. 158

Credo sia utile la precisazione sul presunto ateismo di De Andrè: anche se a me non risulta (ma solo per scarsa informazione: ci sono anche vari riferimenti nel web sull'ateismo del cantautore), ma si può ben scrivere che sia un pensiero diffuso o che siano sorte differenti interpretazioni sul suo sentimento religioso (mi piace che il paragrafo si chiami "ragione" e non altro). Mi pare ci sia vasta letteratura in merito alla quale il buon Metralla ha attinto. Forse potrebbe essere utile, senza andare troppo nel dettaglio, ampliare il paragrafo. Vogliamo provare a farlo qui tutti assieme? --Mau db (msg) 17:45, 20 apr 2008 (CEST)Rispondi

Se si vuole approfondire il rapporto di Faber con la religione credo sia possibile, anche mi sento di raccomandare prudenza per la prevedibile difficoltà di trattare un tema importante, sul quale esistono solo dichiarazioni estemporanee dell'artista che potrebbero portare ad interpretazioni diverse o, addirittura, antitetiche. Il fatto che gli stessi biografi abbiano evitato (accuratamente) di occuparsi del tema in modo chiaro ed esaustivo, la dice lunga. In ogni caso, sono disponibile al lavoro corale. --Metralla (msg) 18:52, 20 apr 2008 (CEST)Rispondi
Non vedo "ragione cristiana" nè nelle mie citazioni nè nelle tue. Nelle mie si parla esplicitamente degli anarchici come santi senza Dio e se si deve fare riferimento a un filo conduttore nelle canzoni di De Andrè il più evidente è proprio il messaggio anarchico e libertario, di cui in queste pagine non c'è traccia. Nelle canzoni si parla di Gesù come uomo e non come dio quindi attribuire a De andrè una ragione cristiana non è altro che una interpretazione di comodo e strumentale. Non mi interessa affatto indagare sulla religiosità di De Andrè: mi basta il fatto che si sia sempre dichiarato ateo per rifiutare l'ambiguità del paragrafo "La ragione cristiana di De Andrè" e, se tu ritieni che non fosse convinto del suo ateismo, questa rimane una tua opinione. Di fatto, nella mia citazione "Cominciai a leggere Bakunin, poi da Malatesta imparai che gli anarchici sono dei santi senza Dio, dei miserabili che aiutano chi è più miserabile di loro. Santi senza Dio: partendo da questa scoperta ho potuto permettermi il lusso di parlare anche di Gesù Cristo, prima in Si chiamava Gesù, poi in La buona novella, e oggi mi viene il dubbio che anche lui non fosse che un anarchico convinto di essere Dio; o, forse, questa convinzione gliel'hanno attribuita altri." (da Amico fragile. Fabrizio De Andrè si racconta a Cesare G. Romana, Milano, Sperling & Kupfer Editori, 1991, pp. 60-61) i testi segnalati come improntati ad una personale e disincantata filosofia cristiana sono attribuiti da De Andrè stesso alla lettura di Malatesta e commentati negandone il significato religioso. Ti ri-segnalo il link ad A rivista anarchica così che tu possa leggere che idee professava da vivo De Andrè, idee che questa pagina non riporta e che tu puntualmente cancelli.--Usiait (msg) 17:32, 21 apr 2008 (CEST)Rispondi
Mi sbaglierò, ma tu la stai "prendendo male", oppure stai controbattendo per il solo gusto di controbattere. Vorrei rileggessi questa tua frase: "Nelle canzoni si parla di Gesù come uomo e non come dio quindi attribuire a De Andrè una ragione cristiana non è altro che una interpretazione di comodo e strumentale." Non se se hai colto che nella premessa esiste il fondamento di ciò che intendi negare. Vorrei farti notare (per la 200esima volta ?) che si sta parlando di "Ragione" e non di "Religione": fanno rima, ma non sono (e non potranno mai essere) confondibili nel medesimo concetto. Comincio un poco a capire dove prendono ispirazione "Aldo, Giovanni & Giacomo" per i loro sketch sul trio di litiganti che dicono la stessa cosa. :-) --Metralla (msg) 20:04, 21 apr 2008 (CEST)Rispondi

Ciao Usiait, Metralla ha tratto le fonti dai testi che trovi in bibliografia, non sono idee sue (non è possibile inserirle in Wikipedia). Opinioni differenti possono essere presenti nella voce, basta citare testi attendibili cui attingere per una voce completa e ricca. --Mau db (msg) 23:52, 21 apr 2008 (CEST)Rispondi

Ribadisco che parlare di ragione cristiana senza specificare che De Andrè era ateo significa dare ad intendere che fosse credente. Le fonti citate da Metralla non smentiscono le dichiarazioni di De Andrè sul suo ateismo o animismo (che non è COMUNQUE una filosofia cristiana). Parlare di religione non significa essere cristiani nè avere una filosofia cristiana nè una ragione cristiana: se De Andrè afferma che la sua fonte di ispirazione per "Si chiamava Gesù" e "La buona novella" sono stati Bakunin e Malatesta non vedo perchè Metralla si arroghi il diritto di dargli del cristiano. Faccio notare che in tutta la voce non c'è un solo accenno alle idee anarchiche di De Andrè: inventarsi un De Andrè su misura e sovrapporlo al De Andrè reale è mistificazione.--Usiait (msg) 20:38, 23 apr 2008 (CEST)Rispondi
Una cosa alla volta:
1) "non vedo perché Metralla si arroghi il diritto di dargli del cristiano": Metralla (io) riporta solo le fonti e non si arroga alcun diritto. Inoltre in nessuna parte del testo è scritto che "De André è un cristiano". Si parla solo di "ragione cristiana", parafrasando "Benedetto Croce" che, se non erro, è ripreso dallo stesso De André;
2) "in tutta la voce non c'è un solo accenno alle idee anarchiche di De André": è vero, è una delle carenze della voce, ma invece di lamentarti, proponi l'inserimento del paragrafo. Chi te lo vieta ?;
3) "De Andrè era ateo":
"Lascia che sia fiorito / Signore il suo sentiero / quando a te la sua anima / e al mondo la sua pelle / dovrà riconsegnare / quando verrà al Tuo cielo / là dove in pieno giorno risplendono le stelle."
Tu sei liberissimo di pensarla come ti pare, ma definire seccamente "ateo" l'autore di questi versi, mi sembrerebbe un tantino esagerato. Di quale "signore" pensi stia parlando, di quello del secondo piano ?
Quando avrai finito di accusare gli altri di "mistificazione", che ne diresti di uscire dai panni di "detentore della verità assoluta" e di scendere tra noi "mistificatori" per iniziare a lavorare con serietà sulla voce ? (con fonti, NPOV e consenso, naturalmente). --Metralla (msg) 22:26, 23 apr 2008 (CEST)Rispondi
1) Secondo Benedetto Croce Fabrizio De Andrè si ispirava ad una filosofia cristiana? Interessante, peccato che sia l'uno che l'altro siano un po' morti e non possano confermare nè smentire le tue affermazioni.
2)Tu stesso hai annullato modifiche non mie che facevano riferimento alle idee anarchiche di Fabrizio De Andrè senza nemmeno preoccuparti di spiegare il perchè. Ora la voce è bloccata proprio perchè annullavi tutte le modifiche non tue.
3)Far dire qualcosa ad un personaggio di una propria canzone può fare pensare di condividerne il suo credo a meno che uno spieghi il tutto con l'affermazione già da me citata due volte. Nelle sue canzoni De Andrè fa parlare in prima persona assassini, drogati, suicidi, bombaroli, ladroni, chimici, giudici, indiani: questo vuol dire che pregasse Manitù?
Non tirare in ballo Croce: ragione cristiana è una tua interpretazione dei testi di De Andrè ed è tutt'altro che oggettiva. Ha mai suonato in una chiesa o per una chiesa? Ha mai affermato di credere in Dio? Al contrario ha dichiarato esplicitamente di ispirarsi a Bakunin e Malatesta e che Gesù "fosse che un anarchico convinto di essere Dio; o, forse, questa convinzione gliel'hanno attribuita altri".
Se proprio non riesci a confrontarti con la mia citazione (o anche con la tua riguardo all'animismo) potresti almeno tentare di portar rispetto per chi non la pensa come te e non può più difendersi dalle tue etichette.
Per quanto riguarda il lavorare seriamente ad una voce, questo parte dal dare informazioni corrette senza attribuire ispirazioni cristiane a chi le ha sempre rifiutate. E' una questione di credibilità e di rispetto.--Usiait (msg) 21:40, 24 apr 2008 (CEST)Rispondi

Scusa Usiait, componi un paragrafo sull'anarchia di Faber e le idee sull'ateismo, lo posti qui in discussione e tutti e tre ce lo leggiamo e correggiamo assieme. --Mau db (msg) 12:49, 25 apr 2008 (CEST)Rispondi

Una cosa per volta.
Visto che il paragrafo sulla ragione cristiana di De Andrè non aggiunge nulla alla voce se non una opinione tua e di Metralla su una presunta ispirazione cristiana, tanto vale cancellarla. Questa ragione cristiana non risulta da nessuna delle citazioni fatte finora ed è smentita da De Andrè stesso nell'intervista a Romana. Mi pare poi evidente che non c'è da parte vostra alcuna alcuna volontà di metterla in discussione o modificarla.
Per quanto riguarda invece le idee anarchiche penso che sia sufficiente citare le collaborazioni e i finanziamenti ad A rivista anarchica, qualche pezzo da una sua intervista e la versione da concerto di "se vi tagliassero a pezzetti" perché gli utenti ci arrivino da soli. Perchè aggiungere un'altro paragrafo di puro commento?--Usiait (msg) 20:06, 25 apr 2008 (CEST)Rispondi
Opinione mia e di Metralla? Uhm, ci stiamo sbagliando. Io non ho scritto nulla nella voce, mentre tu supponi che Metralla abbia interpretato male i libri che ha consultato (entrambi avete la biografia di Romana, no? Possibile che non si riesca a trovare una soluzione di mezzo?). Qualche riga più sopra ho scritto che sarebbe stato utile citare l'ateismo di Faber, di cui io non ho notizia - per ignoranza, e perché ricordo le interviste alla moglie nelle quali negava l'ateismo di Faber - e ritengo doveroso parlare dei contributi alle riviste anarchiche (votò anche Faber, sai? Potrebbe essere utile, in clima di contraddizioni, pensarci su). Che ne dici, Metralla, se si sposta l'argomento della ragione sull'ispirazione che Faber ha fornito senza attribuirla a lui? In caso ci trovassimo d'accordo, sblocco la voce per effettuare le modifiche. Più volte sono intervenuto per trovare un accordo, per cui non parliamo di volontà di non cambiare le cose. In questa prospettiva, continuiamo a parlare, grazie. --Mau db (msg) 00:19, 26 apr 2008 (CEST)Rispondi
Penso sia mio dovere intervenire in questa discussione, molto confusa e disorganizzata. Ho letto parecchio su De André; anche riguardo le sue idee politiche e religiose. Da quel che ho sempre dedotto, Faber non era né ateo, come dice Usiait, né cristiano, come dice Metralla. Posso dare per certo la sua non credenza in Dio; lo dice lui stesso nel concerto al Teatro Brancaccio di Roma il 14 febbraio 1998: Ho sempre pensato che se Dio non esistesse, bisognerebbe inventarselo, ed è esattamente quello che ha fatto l'uomo da quando ha messo i piedi sulla Terra. Mi pare abbastanza chiaro. Si chiamava Gesù e La buona novella sono canzoni ed album dedicate alla vita di Cristo, ma da un punto di vista laico e umano. Infatti, Fabrizio non pensava ad un Gesù figlio di Dio, ma ad un semplice profeta anarchico di nome Gesù (fratello anche mio). Credo che questo basti a spiegare come non fosse assolutamente cristiano, né facesse parte di altre religioni analoghe.
Nonostante ciò, come ho già detto, De André non era nemmeno ateo. Se volete, potete leggere la relativa voce di Wikipedia: "L'ateismo definisce la posizione sia di chi non riscontra nell'esistente alcun soggetto dotato di proprietà superiori o soprannaturali, sia di chi afferma positivamente l'impossibilità dell'esistenza di siffatti soggetti; si contrappone al teismo". Faber aveva una filosofia tutta sua. Non so se fosse animista, ma so che credeva in una forza e uno spirito appartenenti a tutti gli esseri viventi. Questione che gli atei rifiutano categoricamente. Spero con questo intervento di aver chiarito un po' meglio le idee a qualcuno. --Lorenzo (msg) 00:42, 26 apr 2008 (CEST)Rispondi
@ Usiat. Nel merito non rispondo più, avendo ampiamente motivato più sopra ed essendo ormai giunto al mio limite di sopportazione. Ti consiglio di seguire la soluzione di Mau_db: proponi un testo circa l'ateismo ed uno circa l'anarchismo e lo vediamo tutti assieme.
@ Mau_db. Già nella sua stesura il paragrafo è centrato sulla deduzione logica dei concetti espressi nelle opere, senza attribuirgli alcuna certezza religiosa personale. Ma se vogliamo ulteriormente specificare la distanza tra "ragione" e "religione" non ho problemi. Vista la presente discussione, forse non hai torto: quanto scritto è diverso da quanto percepito. Per lo sblocco della voce, attenderei che le cose fossero ben chiare, altrimenti prevedo un disastro.
@ Starwars-Lorenzo. "...né cristiano, come dice Metralla...": Io non ho mai detto che De André sia cristiano (e non lo penso minimamente), almeno nel comune senso che si da a questa parola. Come ho già detto sopra ho parlato di "ragione cristiana" intendendo riferirmi alla "essenza di ragione rivoluzionaria cristiana", teorizzata da Benedetto Croce (filosofo molto caro a Faber) che, davo per scontato, fosse da tutti conosciuta [4]. Se vogliamo spiegarla meglio, nulla in contrario, anche se penso non sarà un compito facile.
@ tutti (me compreso). Cerchiamo di descrivere De André con il necessario distacco e con il dovuto rispetto alle sue umane convinzioni, ma anche alle sue umane contraddizioni, desumibili dalla sua opera e dalle sue dichiarazioni, che offrono una grande ricchezza di chiavi di lettura. Nessuno tenti di catalogarlo strumentalmente in un cliché a causa di una frase o, ancor peggio, di costruire un De André a "propria immagine e somiglianza". Non renderemmo un buon servizio a Faber e, soprattutto, al NPOV di questa enciclopedia --Metralla (msg) 11:06, 26 apr 2008 (CEST)Rispondi

Per lo sblocco non preoccuparti: avverrà solo a consenso raggiunto. Ribadisco quanto detto, che lo farò per permettere le modifiche. Ovviamente previo consenso :) --Mau db (msg) 11:41, 26 apr 2008 (CEST)Rispondi

Sono d'accordo sul fatto che per rispetto verso De André bisogna evitare di appiccicargli etichette. L'ateismo è contraddittorio visto che ci sono citazioni in questo senso (vedi sopra, in "Ateismo", la citazione di Franchini) ma anche altre relative all'animismo. Gli autori che ne hanno parlato, anche il cattolico Ghezzi, hanno evitato di esprimersi in proposito quindi non vedo perchè parlarne qui.
Il paragrafo sulla Ragione Cristiana di De André mi pare, oltre che ambiguo, completamente inutile. Sarebbe interessante citare i riferimenti a Bakunin e Malatesta riguardo a "Si chiamava Gesù" e a "La buona Novella" ma si può fare nel paragrafo Fra esistenzialismo e contestazione: dal 1967 al 1973. La storia della molestia, se si ritiene necessaria, può essere inserita nel paragrafo L'infanzia e la giovinezza.
Quanto all'anarchismo si può inserire la dicitura cantautore anarchico italiano oppure inserire riferimenti alle sue idee libertarie nella sezione De André nella memoria collettiva: non vedo cosa centri con l'eliminazione del paragrafo di cui stiamo parlando.--Usiait (msg) 21:46, 26 apr 2008 (CEST)Rispondi

Prove di riscrittura modifica

L'infanzia e la giovinezza

«Personalmente mi considero la minoranza di uno.[2]»

«Mia madre mi disse non devi giocare con gli zingari nel bosco...»

Fabrizio Cristiano De André nacque il 18 febbraio 1940 a Genova Pegli in Via De Nicolay 12 (ove è stata posta una piccola targa commemorativa) da una famiglia dell'alta borghesia industriale genovese. Il padre Giuseppe fu vicesindaco del capoluogo ligure, amministratore delegato dell'Eridania e promosse la costruzione della Fiera del Mare di Genova, nel quartiere della Foce.

Fabrizio crebbe inizialmente nella campagna astigiana, luogo dal quale la famiglia era originaria e dove si dovette infatti trasferire a causa dell'aggravarsi della situazione bellica. Successivamente Visse, poi, nella Genova del dopoguerra, scossa e partecipe della contrapposizione tra cattolici e comunisti, sovente rigidi e bigotti entrambi.

Dopo aver frequentato le scuole elementari in un istituto privato retto da suore, passò alla scuola statale, dove il suo comportamento "fuori dagli schemi" gli impedì una pacifica convivenza con le persone che vi trovò, in special modo con i professori. Per questo fu trasferito nella severa scuola dei Gesuiti dell'Arecco, per poi diplomarsi al Liceo Classico Cristoforo Colombo. Presso i Gesuiti dell'Arecco, scuola media inferiore frequentata dai rampolli della "Genova-bene", Fabrizio fu vittima, nel corso del primo anno di frequenza, di un tentativo di molestia sessuale da parte di un gesuita dell'istituto; nonostante l'età, la reazione verso il "padre spirituale" fu pronta e, soprattutto, chiassosa, irriverente e prolungata, tanto da indurre la direzione ad espellere il giovane De André, nel tentativo di placare lo scandalo. L'improvvido espediente si rivelò vano poiché, a causa del provvedimento d'espulsione, l'episodio venne a conoscenza del padre di Fabrizio, esponente della resistenza e vicesindaco di Genova, che informò il Provveditore agli Studi, pretendendo un'immediata inchiesta che terminò con l'allontanamento dall'istituto scolastico del gesuita[3].

In seguito il cantautore frequentò alcuni corsi di lettere e altri di medicina presso l'Università di Genova prima di scegliere la facoltà di Giurisprudenza, ispirato dal padre e dal fratello Mauro, entrambi brillanti avvocati. A sei esami dalla laurea decise di intraprendere una strada diversa: la musica (suo fratello sarebbe divenuto uno dei suoi fan più fedeli e critici).

Dopo Successivamente ad un primo e problematico approccio, determinato dalla decisione dei genitori di avviarlo allo studio del violino, il folgorante incontro con la musica avvenne con l'ascolto di Brassens, del quale De André tradurrà alcune canzoni, inserendole nei primi album. La passione, poi, aveva preso corpo anche grazie all'assidua frequentazione degli amici Tenco, Bindi, Paoli ed altri, con cui iniziò a suonare e cantare nel locale "La borsa di Arlecchino".

De André, in questi anni, ebbe una vita sregolata e in contrasto con i precetti della sua famiglia. I suoi amici sono spesso i "figli del popolo", alcuni anche sbandati di strada dediti al chiasso e al bere. Sovente in coppia con l'amico d'infanzia Paolo Villaggio, con il quale divideva la vita di strada e cercava di sbarcare il lunario anche imbarcandosi, d'estate, sulle navi da crociera come animatori artistici per le feste di bordo.[4]

La prima moglie di De André fu una ragazza di famiglia borghese, Enrica Rignon detta "Puny", con cui concepì il figlio Cristiano e dalla quale si separò a metà degli anni '70.

In seguito al matrimonio e alla nascita del figlio, Fabrizio fu pressato dalla necessità di provvedere al mantenimento della famiglia e, visti gli scarsi proventi della sua attività musicale, meditò di abbandonarla per terminare gli studi e trovare un serio impiego. Fortunatamente, giunse inaspettato il successo della sua "Canzone di Marinella", interpretata da Mina.

La ragione spirituale divina di De André oppure La divina ragione di De André

«e non Dio ma qualcuno che per noi lo ha inventato ci costringe a sognare in un giardino incantato.»

I testi del cantautore, che toccano spesso argomenti religiosi, sono improntati ad una personale e disincantata filosofia religiosa e, a tratti, da una certa spiritualità, non riconducibili a nessuna precisa religione; ne sono prova brani come "Spiritual", "Si chiamava Gesù", "Preghiera in Gennaio" e il concept album "La buona novella". Nelle sue opere la figura di Cristo viene spogliata dell'essenza divina per assumere, in una dimensione crociana, tutta la sua forza rivoluzionaria in favore degli ultimi.

Tuttavia, l L'atteggiamento tenuto da Faber nei confronti dell'uso politico della religione e delle gerarchie ecclesiastiche è sovente sarcastico e fortemente critico nel contestarne i comportamenti contraddittori, come, ad esempio, nelle canzoni "Un blasfemo", "Il testamento di Tito", "La ballata del Michè"[5].

Note alla sezione

  1. ^ De André, quella volta ho copiato Prévert, il Corriere della Sera del 28 luglio 1997
  2. ^ Da un appunto privato di De André, citato nell'articolo Le parole segrete di De André - Viaggio fra le carte del cantante-poeta di Gino Castaldo, pubblicato su La Repubblica di domenica 12 agosto 2007
  3. ^ Cesare G. Romana, Amico Fragile, Sperling Paperback (2000)
  4. ^ De André nel ricordo di Paolo Villaggio - Intervista a Paolo Villaggio
  5. ^ Articolo "Non al denaro, non all'amore né al cielo" nel mensile "Civetta", marzo 1999

Che ne dite di questa versione? Lavoriamoci su. --Mau db (msg) 23:53, 26 apr 2008 (CEST)Rispondi


Con "riga" le parole cancellate e in minuscolo quelle aggiunte. Vista l'eliminazione di "ragione cristiana" ho sostituito il riferimento sottinteso con l'esplicazione del simbolismo crociano. Il titolo "ragione divina" mi pare più ammiccante per il piccolo doppio senso. Uno spostamento di paragrafo per consecutio concettuale (musica) e qualche minimuzia sintattica ulteriore. --Metralla (msg) 00:57, 27 apr 2008 (CEST)Rispondi
Il riferimento a Croce può essere frainteso, avevo eliminato la questione religiosa proprio per evitare fraintendimenti. Rischiamo di ricominciare da capo. --Mau db (msg) 01:14, 27 apr 2008 (CEST)Rispondi
Avevo capito che il possibile fraintedimento lamentato fosse quello di ventilare una "cristianità religiosa" di Faber in luogo della sua "cristianità laica ed umana". Almeno così mi pare di poter desumere dalla lunga discussione, oltre che dall'unico intervento di Starwars-Lorenzo ("dedicate alla vita di Cristo, ma da un punto di vista laico e umano"). D'altronde, che Cristo sia stato uno degli argomenti principali delle opere di De André non possiamo dimenticarlo né trasferirlo in altro paragrafo e, in qualche modo, dovremo pur parlarne. Come avrai visto, io non sono contrario ad accogliere modifiche volte a migliorare la voce o eliminare possibili fraintendimenti. Sono, però, contrario a stravolgere il senso della realtà. Un tempo detto con chiarezza (per me lo era anche prima) che Faber vede Cristo come uomo, come rivoluzionario e non come Dio, mi pare che la questione sia ben chiarita. O dobbiamo dire, che non ne ha mai parlato ? --Metralla (msg) 10:17, 27 apr 2008 (CEST)Rispondi
Più che ragione divina (che a me ricorda Greta Garbo o Wanda Osiris) intitolerei il paragrafo "Filosofia e religione nell'opera di De Andrè". In questo modo avrebbe senso parlare di Croce ma anche di Bakunin, Malatesta ecc. Su Croce penso sia necessario qualche riferimento in più rispetto alla citazione sui poeti, se si vuole metterlo tra i suoi riferimenti. Per un liceale figlio di partigiani cattolici aver letto ed apprezzato Croce potrebbe non essere stata una cosa così eccezionale e significativa: conto quindi su Metralla per colmare questa lacuna. La sezione andrebbe comunque ampliata e spostata dalla biografia giovanile visto che non riguarda gli studi di De Andrè ma la sua opera in generale. Così mi pare che, col tempo, possa diventare una cosa seria ed avere qualche significato. Riguardo al far notare quanto De Andrè abbia parlato di Gesù, mi pare che nella biografia ci siano vari riferimenti alle sue canzoni di argomento religioso: dubito che passino inosservati e non vedo perchè dedicargli un paragrafo apposta. Un paragrafo su filosofia e religione nell'opera di De Andrè mi pare che possa contenere tutto ciò che si ritiene degno di nota purchè ci sia onestà intellettuale.--Usiait (msg) 20:39, 27 apr 2008 (CEST)Rispondi
In effetti, "La ragione cristiana di De André" "La ragione spirituale di De André" o "La ragione divina di De André" sono titoli "leggeri". Tuttavia, trattandosi di un cantautore, mi parrebbe troppo enfatico o pretenzioso titolare quello striminzito paragrafo "Filosofia e religione nell'opera di De Andrè". É opportuno ricordare che non stiamo parlando di Spinoza.
Questo paragrafo è e deve restare (IMHO) un commento alle sue citazioni di argomento religioso, senza fare (o promettere nel titolo) approfondimenti e conclusioni che sarebbero un velleitario esercizio. Se non piace quello esistente o quello proposto, possiamo trovarne altri, ma sempre con la dovuta "leggerezza".
Il riferimento a Benedetto Croce, limitatamente all'argomento della "cristianità" di Faber, credo sia inevitabile e lampante, soprattutto considerando il periodo culturale (anni '60, in piena polemica cristiano-crociana) nel quale è stata scritta "La buona novella".
Quanto a Bakunin e Malatesta, dovrebbero far parte del paragrafo "La visione politica di De André" o titolo similare che, non esistendo il paragrafo, è prematuro discutere.
In ogni caso sono due argomenti disgiunti da trattarsi separatamente.--Metralla (msg) 10:02, 28 apr 2008 (CEST)Rispondi
Bakunin e Malatesta erano citati riguardo ai testi religiosi e quindi più come filosofi che come "politici". Se però l'argomento è troppo impegnativo per un misero cantautore, che non pretendeva di sicuro di essere Spinoza, non vedo la necessità di commentare l'ispirazione religiosa delo stesso visto che Wikipedia non è un'integrazione del catechismo. Se per te l'ispirazione crociana è inevitabile e lampante perchè insistere tanto sui suoi testi a carattere religioso? Lasciamo agli utenti la libera interpretazione delle canzonette senza piazzarci sù la tua bandierina. Mi pare evidente che non c'è nessuna volontà da parte tua di mettere in discussione quel paragrafo, tanto vale toglierlo.--Usiait (msg) 12:52, 28 apr 2008 (CEST)Rispondi
Nel seguire i tuoi ragionamenti, tra Bakunin, Malatesta, religione, catechismo e anarchia, comincia un poco a girarmi la testa. Forse ho mangiato troppo. Tanto per capire meglio, non mi spiacerebbe che tu riportassi, qui sotto, la tua versione modificata del paragrafo. Giusto per entrare nel concreto. --Metralla (msg) 13:57, 28 apr 2008 (CEST)Rispondi




Vengo incontro ai problemi digestivi di Metralla mettendo giù una proposta di prima sistemazione del paragrafo sulla ragione ex-cristiana di De André. Si tratta di un collage di alcune cose venute fuori nella discussione: ovviamente va arricchito.


Filosofia e religione nell'opera di De andré

«Voi avevate voci potenti, lingue allenate a battere il tamburo, voi avevate voci potenti, adatte per il Vaffanculo»

I testi del cantautore sono ispirati spesso a svariate letture filosofiche e religiose. Lui stesso dice:"Cominciai a leggere Bakunin, poi da Malatesta imparai che gli anarchici sono dei santi senza Dio, dei miserabili che aiutano chi è più miserabile di loro. Santi senza Dio: partendo da questa scoperta ho potuto permettermi il lusso di parlare anche di Gesù Cristo, prima in Si chiamava Gesù, poi in La buona novella, e oggi mi viene il dubbio che anche lui non fosse che un anarchico convinto di essere Dio; o, forse, questa convinzione gliel'hanno attribuita altri."[1].

La figura di Gesù, trattata in brani come "Spiritual", "Si chiamava Gesù", "Preghiera in Gennaio" e il concept album "La buona novella", viene spogliata dell'essenza divina per assumere, in una visione paragonabile a quella crociana, tutta la sua forza rivoluzionaria in favore degli ultimi.

L'atteggiamento tenuto da Faber nei confronti dell'uso politico della religione e delle gerarchie ecclesiastiche è invece sovente sarcastico e fortemente critico nel contestarne l'ipocrisia, come, ad esempio, nelle canzoni "Un blasfemo", "Il testamento di Tito", "La ballata del Michè"[2].

L'interesse per tematiche politiche, sociali, religiose e filosofiche si riscontra in tutta la sua opera, dall'album "Storia di un impiegato" ai concerti del 1991, fino a quelli per finanziare la stampa anarchica o alle sue collaborazioni con riviste di area libertaria[3].


Note alla sezione

  1. ^ Amico fragile. Fabrizio De Andrè si racconta a Cesare G. Romana, Milano, Sperling & Kupfer Editori, 1991, pp. 60-61
  2. ^ Articolo "Non al denaro, non all'amore né al cielo" nel mensile "Civetta", marzo 1999
  3. ^ A rivista anarchica: Speciale De André

Una volta sistemato andrebbe collocato alla fine della biografia o dopo quello della memoria collettiva.--Usiait (msg) 15:57, 28 apr 2008 (CEST)Rispondi

  • Osservazioni:
    • Il titolo, come già detto, non è adatto al paragrafo.
    • Il quote non è collegato e, soprattutto, non è rappresentativo dell'argomento.
    • L'unica frase di Faber inserita offre una visione parziale ed estemporanea. Per fare un lavoro accettabile, occorrerebbe inserire anche le altre, alcune già citate, in ordine alla "visione spirituale". Il rischio è che ne risulti un contraddittorio ed incomprensibile guazzabuglio di citazioni.
    • L'accenno delle "tematiche politiche, sociali, religiose e filosofiche" per giustificare la citazione dei concerti anarchici e il link alla rivista "Anarchia", è utile e compatibile quanto lo zucchero nella benzina.

--Metralla (msg) 16:42, 28 apr 2008 (CEST)Rispondi


Immaginavo che non ti sarebbe andato bene, me l'hai chiesto per questo.
  • Per quale motivo il titolo non andrebbe bene: troppo poco spirituale?
  • Cosa intendi per non rappresentativo dell'argomento?
  • Quali frasi di De André presenti nel tuo paragrafetto non sono presenti in questo? Perchè inserire altri riferimenti ne farebbe un guazzabuglio? Secondo me, col contributo di altri utenti, potrebbe diventare uno dei paragrafi più succosi della voce.
  • Puoi aggiungere anche tu esempi di tematiche politiche, sociali, religiose e filosofiche presenti nelle canzoni o, se preferisci, di iniziative benefiche e caritative di cui sicuramente saprai fornire un elenco. Cosa precisamente ti da fastidio nel riferimento ai concerti per la stampa anarchica?
Usare questa discussione per prendere tempo e farmi stancare in modo da poter mettere la tua bandierina cristiana non ti farà guadagnare le grazie di Sant'Antonio: questo tipo di atteggiamenti servono solo ad allontanare gli utenti da wikipedia. E' quasi un mese che meni il can per l'aia.--Usiait (msg) 21:43, 28 apr 2008 (CEST)Rispondi
Calmiamo di nuovo gli animi e torniamo al paragrafo. Abbassiamo i toni, please. Riguardo il titolo del paragrafo, un cantautore ha la stessa valenza poetica di uno scrittore o artista qualsiasi blablabla. Non vedrei male una sezione chiamata Poetica di De André, nella quale far confluire, evitando i minestrone di citazioni (e quindi in maniera sistematica) i riferimenti dei testi di Faber: la voce segue un andamento cronologico ma non vi è un riferimento solo alla poetica del cantautore, quanto ad un ricco e vario discorso che ne fa intendere le linee. Il quote fa schifo anche a me, Usiait. Prendiamo alcuni punti e, con gusto squisitamente filologico, attenendoci a quanto i biografi hanno scritto, stendiamo un paragrafo nel quale descriviamo una scelta poetica che affronta sia temi religiosi (e giù titoli di canzoni ed estratti di brani), l'anarchia e politica (idem), animismo astratto o fede non cattolica (idem). Ci riusciamo? Proponete riscritture. Thanx. --Mau db (msg) 03:09, 29 apr 2008 (CEST)Rispondi
Nota a margine: la voce è sbloccata, ma non ci mettiamo mano fino a che non troviamo un accordo. Bloccarla significa limitare anche migliaia di utenti, ricordiamolo. --Mau db (msg) 03:11, 29 apr 2008 (CEST)Rispondi
Ormai ho imparato che la vita riserva molte sorprese, ma che potessi essere accusato di voler "piantare la mia bandierina cristiana", mai l'avrei immaginato. ( :O + XD )
Mi spiace d'essere stato così crudo e diretto nel colpire la "parte sensibile" di Usiait (almeno a giudicare dalla stizzita reazione), ma volevo sottolineare che io non considero una miglioria forzare il ragionamento sulla tematica spirituale deandreiana, tanto da farla discendere da Bakunin e Malatesta, in riferimento a un'unica dichiarazione che, a mio avviso, nulla o poco c'entra con il tema spirituale.
Il voler inserire riferimenti all'anarchia in ogni dove, potrà sembrare "succulento" per Usiait; io lo reputo una forzatura. Tali riferimenti, come già detto più volte, dovrebbero comparire nel paragrafo adito, che ancora non esiste e che andrebbe fatto.
Concordo con lo sbloccare la voce per consentire anche ad altri di contribuire (da quando è bloccata, gli accessi sono mediamente scesi del 10% [5]), propongo però di attuare una moratoria volontaria alle modifiche, fino al raggiungimento del consenso.
Ora che ho compreso lo scopo primario di Usiait, possiamo proporre decine di modifiche e riscritture, ma vorrei che fosse ben chiara una cosa: sono assolutamente contrario a che, nel paragrafo in discussione, siano presenti impropri e strumentali riferimenti a riviste e movimenti anarchici che non c'entrano un belino con la tematica spirituale di Faber il quale, per wikipedia, deve essere un personaggio enciclopedico e non un testimonial. --Metralla (msg) 10:45, 29 apr 2008 (CEST)Rispondi
Se il problema fosse il link alla rivista, basterebbe eliminare il link: non cambierebbe molto, anzi toglieremmo una citazione non necessaria. Mi pare invece che il problema sia la differenza tra un cantautore con delle idee e un poeta devoto: De André aveva delle idee ben precise e non lo nascondeva, non è una forzatura dire che era anarchico. Può non interessare come può non interessare la vostra tesi di un De Andrè "crociano": per questo, nonostante abbia fatto già due proposte su vostra richiesta, mi sto sempre più convincendo che la soluzione più semplice sia togliere il paragrafo senza sostituirlo con altri. Sono sicuro che chi ascolta De Andrè non abbia bisogno di guide.--Usiait (msg) 17:32, 29 apr 2008 (CEST)Rispondi

Potreste rispondere al mio suggerimento precedente sul paragrafo "Poetica di De André"? Dobbiamo giungere velocemente ad una soluzione. Entrambe le soluzioni prospettate non stanno nella via di mezzo necessaria per sviluppare un paragrafo. Ricordo che, nonostante le idee anarchiche (effettivamente troppe in quel paragrafo), Fabrizio va a votare e "Storia di un impiegato" rappresenta anche il fallimento di un certo ideale anarchico. Ricordiamoci che Cristiano ha frequentato un istituto religioso per la sua educazione, quindi non sbandieriamo troppo l'ateismo né l'avversione all'educazione religiosa. Attendo nuove riscritture con titolo del paragrafo che ho suggerito, se lo trovate idoneo. --Mau db (msg) 09:37, 30 apr 2008 (CEST)Rispondi

Può darsi che, nella foga del "botta & risposta" non mi sia spiegato bene. Cercherò, per quanto mi sia possibile, d'essere chiaro e schematico.
Il paragrafo (o, meglio, il sottoparagrafo) in esame parla solamente di un aspetto della poetica faberiana, ovvero del rapporto tra la "spiritualità" (così come viene comunemente intesa), le canzoni e la vita di Faber. Per forza di cose, il titolo deve essere attinente.
Certo la "poetica" non si esaurisce in quelle quattro righe, avendo le canzoni del "nostro" toccato molti altri temi che, grossolanamente, potremmo riassumere in: politica, amore, emarginazione e tradizione (radici storiche e culturali).
L'ideale sarebbe fare il paragrafo generale
  • Poetica di De André
composto da un breve incipit e dai sottoparagrafi (con titoli appropriati)
    • Amore
    • Emarginazione
    • Politica
    • Spiritualità
    • Tradizione
Per ora esiste un solo (striminzito) sottoparagrafo riferito alla "spiritualità" e mi parrebbe improprio o esagerato intitolarlo "Poetica di De André". Per questo avevo invitato Usiait a compilare il sottoparagrafo sulla politica. Lo comporrei io stesso se non temessi di scatenare un flame pirotecnico.
Se tutti riteniamo che questo schema sia attuabile e soddisfacente, propongo che il sottoparagrafo rimanga immutato (anche con con altro titolo, ma attinente) e di inserire il paragrafo generale "Poetica di De André", non appena avremo a disposizione almeno un secondo sottoparagrafo che tratti diverso argomento. Resta inteso, naturalmente, che la mia suddivisione per argomenti rappresenta un semplice esempio improvvisato. --Metralla (msg) 12:28, 30 apr 2008 (CEST)Rispondi
Immutato come lo avevamo scritto sopra però: mi pare che, a parte i necessari e maggiori riferimenti a Croce, avesse trovato il consenso anche di Uisiat. --Mau db (msg) 12:56, 30 apr 2008 (CEST)Rispondi
Si, ma mi permetto di suggerire un'ulteriore correzione/precisazione:
eliminare "non riconducibili a nessuna precisa religione"
inserire "tuttavia non riconducibili ad una personale professione di fede".
Credo che questo sia il senso che si voleva dare alla frase, sul quale concordiamo tutti e tre.
--Metralla (msg) 15:05, 30 apr 2008 (CEST) P.S.: Stavolta il premio "Aldo, Giovanni & Giacomo" non ce lo toglie nessuno.:-)Rispondi
L'aver votato renderebbe De Andrè un anarchico da operetta? In Storia di un impiegato un bombarolo individualista arriva a capire che "non ci sono poteri buoni": è questo che intendete con "fallimento di un certo ideale anarchico"? Cosa si intende per "tradizione nella Poetica Di De Andrè"? Sono tutte domande che mi sono venute leggendo le vostre proposte e che mi hanno fatto immaginare le discussioni generate da altri cinque paragrafi di commento. Se si tiene conto che c'è un autore vicino ad AN che ha scritto un libro in cui descrive De Andrè come cantautore nazional-popolare di destra diventa evidente come tirare i morti dalla propria parte possa diventare uno sport praticabile anche su Wikipedia. Se poi si legge sopra (e sotto) ci si dovrebbe pensare due volte prima di imbarcarsi in una impresa del genere avendo tra l'altro idee opposte.
Come ho già scritto sopra, "la ragione cristiana di De Andrè" è l'unico paragrafo di commento e l'unica tesi che contiene è quella dell'ispirazione crociana di De Andrè. Basterebbe eplicitarla come ipotesi e piazzarla da qualche parte per chiudere tranquillamente la questione. In questo modo non si rischierebbe di affibbiare etichette religiose a De André e Metralla potrebbe valorizzare la sua grande intuizione.
Diverso sarebbe fare una semplice classificazione di alcune canzoni per argomento: questo sarebbe divertente a patto di eliminare ogni forma di commento e tenere solo pezzi di testo. Ad esempio sotto Amore si potrebbero citare "Amore che vieni amore che vai", "Sbocciavan le viole", "Bocca di Rosa" ecc. ; sotto Politica si potrebbe citare "nella mia ora di libertà", "La domenica delle salme", "Rimini", "Se ti tagliassero a pezzetti", "Il testamento di Tito"; sotto spiritualità "Un blasfemo", "Il testamento di Tito" ed altre; sotto tradizione forse "Fiume Sand Creek", "Crêuza de mä" ecc.
Potrebbe sembrare un doppione di [wikiquote] ma almeno ci si limiterebbe alle parole di De André, cosa che mi pare vi risulti molto difficile (sopratutto quando parla di Bakunin e Malatesta!).--Usiait (msg) 14:07, 4 mag 2008 (CEST) (Aldo, Giovanni & Giacomo sono pagati ed hanno molto pubblico, noi no. C'è un premio per la pagina di discussione più lunga?)Rispondi

Sepoltura? modifica

Nel paragrafo La fine c'è scritto che De André è stato sepolto nella basilica, ma mi pare che sia stato cremato, per suo volere. --Lorenzo (msg) 15:20, 3 mag 2008 (CEST)Rispondi

Concludiamo ? modifica

Citando "Aldo, Giovanni & Giacomo", intendevo riferirmi ad un famoso sketch in cui i protagonisti riescono a discutere animatamente, fino al litigio, senza aggorgersi di sostenere una tesi condivisa.

Credo che in questa nuova riscrittura non esistano possibilità di fraintendere le espressioni del testo. A me il titolo piace, ma se venisse cambiato, me ne farò una ragione. --Metralla (msg) 15:18, 4 mag 2008 (CEST)Rispondi

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La ragione divina di De André

«e non Dio ma qualcuno che per noi lo ha inventato ci costringe a sognare in un giardino incantato.»

I testi del cantautore, che toccano spesso argomenti religiosi, sono improntati ad una personale e disincantata visione della vicenda cristiana e, a tratti, da una intuibile spiritualità, tuttavia non riconducibili ad una personale e definibile professione di fede.

Nei brani come "Spiritual", "Si chiamava Gesù", "Preghiera in Gennaio" e nel concept album "La buona novella", la figura di Cristo viene spogliata dell'essenza divina per assumere, quasi in una dimensione crociana, tutta la sua forza rivoluzionaria in favore degli ultimi.

L'atteggiamento tenuto da Faber nei confronti dell'uso politico della religione e delle gerarchie ecclesiastiche è spesso sarcastico e fortemente critico nel contestarne i comportamenti contraddittori, come, ad esempio, nelle canzoni "Un blasfemo", "Il testamento di Tito", "La ballata del Michè"[1].

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Si potrebbe incominciare a mettere questa versione in attesa di scrivere (con calma) i sottoparagrafi da inserire nella Poetica. Sarà una cosa lunga e laboriosa.--Usiait (msg) 20:44, 4 mag 2008 (CEST)Rispondi
Per me va bene. Aspettiamo il parere di Mau_db e poi procediamo pure con lo "sgobbo". :-) --Metralla (msg) 09:06, 5 mag 2008 (CEST)Rispondi
Sono contento si sia arrivati ad un primo punto di incontro. Sostituisco il paragrafo. --Mau db (msg) 03:35, 7 mag 2008 (CEST)Rispondi
Una nota: si sono persi dei punti sullo scandalo di Faber dai gesuiti, se vanno reinseriti facciamo come avevo segnalato sopra, in mezzo alla biografia. Fate vobis. --Mau db (msg) 03:38, 7 mag 2008 (CEST)Rispondi
Non si sono persi, è che siamo dimenticati di inserire il pezzo precedente che avevi modificato e, sul quale, mi pare non ci fossero obiezioni di sorta da parte mia o di Usiait. Se nulla osta, lo inserisco. --Metralla (msg) 08:57, 7 mag 2008 (CEST)Rispondi

Scusate la dimenticanza, non essendo stato raggiunto il consenso della versione proposta da me non l'ho copiata. Poiché mi sto occupando di dare una sistemata ad alcune voci, posso delegarvi il compito di copicollare quanto non trascritto? Scusate per la richiesta! --Mau db (msg) 11:55, 7 mag 2008 (CEST)Rispondi

Certamente. Aspetto l'OK di Usiait e procedo. --Metralla (msg) 12:17, 7 mag 2008 (CEST)Rispondi
Mi sono perso: cos'è che manca alla versione del 4 maggio? Le note?
I pezzi che andavano piazzati nell'infazia e giovinezza li trovi qui sopra...
E perchè se digito http://it.wikipedia.org/wiki/Fabrizio_de_Andr%C3%A9 (con il de minuscolo) mi esce la versione vecchia del paragrafo?
--Usiait (msg) 20:15, 7 mag 2008 (CEST)Rispondi
Pulisci la cache (tasto "purge"), e vedrai la versione corrente. --Mau db (msg) 21:38, 7 mag 2008 (CEST)Rispondi
Ma va!
Dò l'idea di essere così sprovveduto?--Usiait (msg) 22:29, 8 mag 2008 (CEST)Rispondi
Meno sarcasmo, stavo suggerendo e non so quale sia il tuo livello di conoscenza del computer: può capitare. Ora che versione vedi? --Mau db (msg) 05:21, 9 mag 2008 (CEST)Rispondi
Adesso sembra a [| posto].Ciao. --Usiait (msg) 22:47, 10 mag 2008 (CEST)Rispondi

Vetrina modifica

Io ho deciso di portare in vetrina la voce, ma ho anche visto questa discussione tra Metralla e Usiait, se qualcuno è d'accordo io comincierei a modificare e ampliare la voce --De Gecko 9:50, 6 mag 2008 (CEST)

La voce è già ad un livello molto buono, essendo stata sottoposta ad un vaglio lunghissimo e molto particolareggiato. Da quel vaglio, poche sono state le modifiche apportate , pur essendo la voce una delle più lette di it.wiki, con una media di circa 800 accessi giornalieri. Tutto è migliorabile, ma facciamolo con molta attenzione, citando le fonti, rispettando il NPOV e senza opinioni personali. Nel caso di modifiche sostanziali è meglio proporle prima in questa pagina. Come puoi vedere nella discussione soprastante, in questa voce anche l'uso di un termine o di una espressione suscettibile di fraintendimento, può essere discusso a lungo. --Metralla (msg) 11:05, 6 mag 2008 (CEST)Rispondi
Sinceramente la voce non mi sembra molto buona, mancano molte cose della biografia, dello stile, manca il raccordo tra le sezioni e nella discografia si citano solo gli album, mentre si dovrebbero citare tutti i dischi pubblicati, e comunque io comincincerei a lavorare, nessuno mi frena ad ampliare una voce su un grandissimo cantautore, scusa se lo dico, ma non riesco a trattenerlo, la lunghissima discussione fatta in questa pagina sulla ragione cristiana di De André mi è sembrata stupida e inutile, bastava semplicemente trovare fonti certe o modificare alcune parti che sembravano troppo sospette di realtà, ma non ad allungare questa pagina e farla diventare un forum alla Yahoo!, forse avevate buone intenzioni ma sia tu (Metralla) che Usiait vi siete comportati davvero come due Troll. --De Gecko 19:42, 6 mag 2008 (CEST)Rispondi
Vedo che il tuo proposito "se qualcuno è d'accordo io comincierei a modificare e ampliare la voce" era solo un modo di dire, senza collegamento reale alle intenzioni. A quanto pare il tuo modo di lavorare, nonostante le premesse dichiarate, è lontano mille miglia dallo spirito di collaborazione che vige in questa enciclopedia.
Sinceramente, mi rincresce che la voce "non ti sembri molto buona" e che le nostre discussioni ti siano sembrate "stupide", ma può darsi che lo siano o che tali possano apparire a chi abbia maturato una grande competenza in materia ed una grande esperienza delle cose umane.
Ti dico subito che, secondo il mio umile parere, alcuni dei tuoi inserimenti hanno deturpato la voce e sostituito parti sulle quali era stato raggiunto un largo e ponderato consenso. Inoltre (sempre IMHO), hai inserito alcune notizie futili (gossip), improprie o prive del dovuto tono enciclopedico. Non sto qui adesso ad elencarle, in quanto sei ancora all'opera. Si provvederà alla correzione collettiva al termine del tuo "restauro".
Per concludere, osservo che sarebbe stato meglio fare le cose in collaborazione, come ti avevo caldamente raccomandato, evitando le prevedibili contrarietà che scaturiranno da questa tuo modo di agire. --Metralla (msg) 11:12, 7 mag 2008 (CEST)Rispondi
Sinceramente trovo troppo ardito dire che io non ho spirito di collaborazione su quest'enciclopedia, e comunque la vostra discussione anche se non è stata stupida mi è sembrata abbastanza da "forum" e non da "enciclopedia", dici anche che io sto eliminando cose buone e che stia inserendo notizie gossip! si lo confesso le ho prese da Novella2000, ma fammi il piacere!!! e comunque questa sfrenata preoccupazione per la pagina di De André mi fa capire che tu non sia un normale fan, ma una persona che ha conosciuto il cantante in persona! e comunque se non moderi un pò i toni comincierò a non sopportarti più, mi dispiace davvero a dirlo! --De Gecko 21:45, 7 mag 2008 (CEST)Rispondi
Mi pare, nel rileggere ciò che ho scritto - e che confermo nella pienezza della sostanza e della forma - di aver usato un tono di assoluta cortesia. Non devo quindi moderare nulla, ma consiglio a te di misurare le parole: non è ammesso dare dello "stupido" e del "troll".
Quanto al tuo "spirito di collaborazione", se avessi voluto collaborare, avresti proposto le modifiche in questa pagina, come ti era stato consigliato, in modo che tutti ne potessero discutere. Conosco benissimo la fonte che stai usando, ma questa è la voce di Fabrizio De André e non quella di Paolo Villaggio. Quando avrò tempo darò un'occhiata. E non credo sarò il solo. Divertiti. --Metralla (msg) 22:04, 7 mag 2008 (CEST)Rispondi

Metralla capzioso (non è un attacco personale) modifica

Ma scusa, se De André si è più volte autodefinito "ateo", perchè non si può usare questo termine nella voce che lo riguarda? A me pare davvero assurdo! Secondo te una persona non ha il diritto di scegliere cosa essere? E se io, alla tua morte, ti dedicassi, rispettando tutte le regole di Wikipedia, una pagina in cui ti descrivo come ateo militante riportando, a sostegno delle mie idee, citazioni ritagliate ad arte? Mi stupisce che non ti abbiano già criticato tutti i visitatori della pagina dedicata a De André; io l'ho letta per caso adesso e mi ha fatto tornare su la cena. Non scherzo. Veramente, è successo. Ho testimoni. Comunque l'immagine che si evince da questa pagina non permette a chi non lo conosce di farsi un'idea oggettiva delle posizioni di De André sul tema religioso, a partire dal titolo ingannevole ed ai limiti della comprensibilità. Cosa vuol dire in italiano "la ragione divina" di una persona? Ma scherziamo? E vedo che è appena stata tolta la parte sul prete pedofilo...

In conclusione: a mio avviso il capitoletto sul rapporto DE André/Religione è volto esclusivamente a dimostrare una tua tesi preconcetta.

Ale

23:31, 17 mag 2008 (CEST)


Effettivamente De André si è più volte proclamato ateo. Questo può forse dispiacere a qualche suo fan credente (come a quelli di destra dispiacerà che fosse anarchico, o magari ai piemontesi che sia nato a Genova, che ne so), ma non mi sembra un buon motivo per censurarlo. Dire che qualcuno è ateo non è un'offesa, non significa imputargli di essere una persona arida, priva di qualunque spiritualità: di certo De André aveva una vita interiore molto più problematica ed intensa di tanti cristiani ed innegabilmente ha affrontato più volte, con intelligenza e sensibilità, tematiche legate alla religione ed ai vangeli. Detto questo, era ATEO, un termine che deve comparire chiaramente nella pagina a lui dedicata, insieme ai dovuti riferimenti alle fonti (mi sembra che in questa discussione ne siano stati citate diverse che avvalorano tale tesi) e seguito da tutte le precisazioni che vorrete sul suo rapporto con il cristianesimo, il cattolicesimo, la figura di Gesu e quant'altro vi sembrerà rilevante.

Silvia 01:00, 18 mag 2008 (CEST)

Non so se può aiutare, ma ho trovato questa pagina che potrebbe essere utile: http://www.fuorivista.it/articoli.php?id=80 --Lorenzo (msg) 02:25, 18 mag 2008 (CEST)Rispondi

Caspita! Un'intervista telefonica alla ex moglie di De Andrè! Questa non è una fonte, è una fontona! La mia ex dice in giro che sono gay, e allora? 90.46.88.11 (msg) 18:20, 22 mag 2008 (CEST)Rispondi

Non lo considero un attacco personale, anche perché potrebbe effettivamente darsi che io sia "capzioso". Del resto, tutti gli argomenti complessi sono capziosi. :-)
Tuttavia, voglio precisare che, non essendo credente, non sono affatto spiaciuto che Faber si definisse "ateo", non essendo di "destra", non sono affatto spiaciuto che fosse anarchico e, pur essendo lombardo, sono ben contento che sia nato a Genova: se fosse nato a Vigevano (per esempio) non avrebbe certamente scritto "creuza" e la sola ipotesi mi inquieta.
Nella voce non è dichiarato che Faber fosse ateo, ma neppure che fosse adepto di qualsiasi religione.
Egli non ha mai scritto d'essere "ateo", il suo rapporto artistico con argomenti di tipo spirituale è piuttosto vasto, il funerale è stato (per sua volontà) celebrato in una chiesa da un prete e, più sopra, si possono leggere molti altri "fatti" che sembrano contraddire il suo presunto ateismo.
Io credo che il rapporto di Faber con la spiritualità debba essere affrontato con estrema cautela, allo scopo di non incorrere nella voglia di catalogarlo, secondo la "trincea" del compilatore di turno, come "ateo" o "fedele": due cliché che sarebbero delle strette ed incomprensibili pastoie per un uomo di pensiero come De André.
Definire la spiritualità di Faber, quindi, non è un compito semplice. Fortunatamente, ci vengono in aiuto le policy di questa enciclopedia in merito al rispetto del "NPOV" e delle "fonti". Su questo "binario" siamo "costretti" a seguire la linea più giusta, ovvero quella di descrivere la spiritualità di Faber esattamente come faceva lui: attraverso le sue opere.
Quanto alla "sezione anarchica", io non ho nulla in contrario (come già detto più volte) a che venga inserita. Non l'ho ancora fatto perché (IMHO) la considero culturalmente e artisticamente secondaria, oltre che foriera di flame. Ma sono anche convinto che sia una sezione da inserire, prima o poi.
Per ora, sono molto più preoccupato per la recente miriade dei micro-inserimenti di stampo "gossip".
--Metralla (msg) 10:54, 18 mag 2008 (CEST)Rispondi

Pulizia di primavera modifica

Ho eliminato, spostato ed arrangiato alcune porzioni della voce di Faber, riportandola, grosso modo, alla versione vagliata. In particolare, mi sono "accanito" su:

  • Frasi dal tono "semigossiparo" o scarsamente enciclopedico;
  • Espressioni enfatiche o celebrative;
  • Trascurabili inserimenti di autocitazioni dal tono promozionale;
  • Evidenti giudizi frutto di ricerca personale (opinioni);
  • Parti improprie, ovvero che sono già inserite (o da inserire) nelle adite voci correlate;
  • Ripetizione dei medesimi fatti e concetti con diverse parole.

Credo che questa sia una buona base per operare un'azione di miglioramento condiviso della voce. --Metralla (msg) 11:16, 20 mag 2008 (CEST)Rispondi

Edit War modifica

Vedo che la polemica che l'altro giorno è debordata addirittura tra i problematici non è finita. Non proteggo la voce perché ritengo di aver a che fare con utenti sufficientemente esperti da non renderlo necessario, spero di non sbagliare. Ho tuttavia messo la voce tra i miei osservati speciali e conto ad ogni futura modifica di trovare questa pagina di discussione più corposa di come l'ho lasciata. Se ci fosse bisogno di mediazione sapete come trovarmi. --Cotton Segnali di fumo 13:22, 20 mag 2008 (CEST)Rispondi

Ricapitoliamo modifica

Premetto che la necessità di attuare le "pulizie di primavera" è nata dal duplice motivo di aggiornare una parte discussa ed approvata in questa pagina discussione (più sopra) e di dare un minimo di ordine alla voce che, a furia di piccoli inserimenti doppi o impropri, era diventata confusa e gossìpara.
A tale scopo ho inserito i paragrafi concordati ed ho provveduto ad un lavoro di sistemazione del resto (seguendo le determinazioni del precedente vaglio) che ha comportato l'eliminazione di quasi 8 kb.
Nessuno è perfetto ed io lo sono men che meno; pertanto è possibile che nel mio lavoro di sistemazione possa avere (in buona fede) eliminato qualche notizia utile.
Nel caso, nulla di grave: sarà sufficiente metterla qui, adeguarla in compagnia e reinserirla. In letizia. --Metralla (msg) 14:31, 20 mag 2008 (CEST)Rispondi

Abbandono modifica

Ho deciso di abbandonare per sempre il progetto di portare la voce in vetrina, tanto Metralla non me lo permetterà MAI, addio per sempre che dio vi benedica, tanto la prepotenza e l'arroganza ormai predomina wikipedia --De Gecko 14:52, 20 mag 2008 (CEST)Rispondi

Non so se tu abbia mai seguito il modo in cui generalmente una voce approda in vetrina, ma ti assicuro che non è mai il risultato del lavoro di una sola persona. Discussioni e confronti sono utili, inevitabili, necessari. Qui ti sei trovato per il momento a confrontarti con un solo altro utente, nulla a confronto del comitato che di solito segue la vetrina, ed hai reagito in questo modo. Il mio personale consiglio è di renderti conto che tutto qui è discutibile e discusso e, a parte chi dovesse sostenere evidenti falsità, non ci sono nemici da sconfiggere. Fatto questo, ti esorto comunque a tornare su questa pagina per concordare le migliorie alla voce, sempre possibili, questo sì, perche la perfezione non è di questa terra. --Cotton Segnali di fumo 14:56, 20 mag 2008 (CEST)Rispondi

Detto tra noi, Metralla qui conta quanto te e non ha alcun potere (nè volontà) di bloccare i tuoi inserimenti. Non è la "prepotenza o l'arroganza" che dominano Wikipedia, ma sono le policy. Regole condivise che consentono a tutti di collaborare, nei limiti tracciati dalle stesse. Come ti ho già detto più volte, io non ho nulla contro di te e, anzi, apprezzo il tuo entusiasmo e la tua voglia di fare. Cotton ha ragione, il tuo lavoro qui è utile e spesso ben valutato. Perché abbandonare ? --Metralla (msg) 15:00, 20 mag 2008 (CEST)Rispondi

Eddai! Ora non sei prepotente... Tu che anzichè scrivere in discussione quello che pensi e DISCUTERNE CON GLI ALTRI, come ho fatto io - e tanti altri -, modifichi direttamente il famoso capitoletto... Ma dai! Mai sopportati i fondamentalisti, non che tu lo sia, eh! 90.46.88.11 (msg) 18:15, 22 mag 2008 (CEST)Rispondi

Primo disco modifica

Anche se molte fonti (compreso il sito della fondazione) indicano, il 1958 come data di pubblicazione del 45 giri "Nuvole barocche", tale anno è quello di deposito dell'opera che, però, risulta stampata tra ii del 1960 e il 1961. In "Fabrizio De André, discografia illustrata" (2006), viene indicato l'anno 1961. Tuttavia è in essere una discussione tra esperti in quanto parrebbe provato che la prima stampa di "Nuvole barocche" sia avvenuta nel novembre-dicembre 1960. Nel nostro caso, direi sia opportuno mantenere il 1961 e, eventualmente, modificare in 1960 se e quando avrà termine la diatriba. --Metralla (msg) 18:41, 25 mag 2008 (CEST)Rispondi

Come data base ok, ma se inoltre si arricchisse la voce spiegando brevemente l'esistenza del dubbio e delle fonti discordanti? --Cotton Segnali di fumo 18:51, 25 mag 2008 (CEST)Rispondi

Non che ritenga la questione particolarmente importante: sinceramente, ho rollbeccato solo per non creare contraddizioni nella voce principale e nelle voci correlate. La nota si potrebbe pure inserire, ma credo sia meglio chiedere l'intervento di Vito.Vita che, quanto a discografie, è tra i più informati. --Metralla (msg) 19:06, 25 mag 2008 (CEST)Rispondi

Non c'è nessuna discussione tra esperti. Il massimo esperto di discografie di cantautori italiani non sono io, ma è Franco Settimo, l'autore di "Fabrizio De André, discografia illustrata", che lì spiega benissimo la questione. Nel 1960 la Karim non era ancora nata (devo fare alcune correzioni alla voce quando ho tempo, avendo parlato con il figlio di uno dei dirigenti...). Saluti, --Vito.Vita (msg) 23:59, 27 mag 2008 (CEST)Rispondi

La diatriba tra esperti esiste, eccome. Potrai trovarne traccia in decine di siti e financo qui [6]. In ogni caso, il 1961 è la data fissata dal testo più autorevole, alla quale conviene attenersi. Come già detto. --Metralla (msg) 10:08, 28 mag 2008 (CEST)Rispondi


Trasferisco qui la sottostante discussione, dalla mia talk, in quanto potrebbe essere utile per la voce una partecipazione più "allargata". --Metralla (msg) 10:08, 28 mag 2008 (CEST)Rispondi

La ballata del Miche' modifica

In questo sito trovi la copertina del 45 giri: http://www.viadelcampo.com/Kn184new_5.jpg e qui ne trovi un'altra http://www.viadelcampo.com/bb3204a_5.jpg come puoi vedere da solo, la scrittura corretta è Miche', con l'apostrofo (abbreviazione di Michele). Non c'è nessun accento. Come ben sai, la prima stampa fu su 45 giri. Non conta nulla come si scrive in italiano.....se no come scriveresti il titolo della canzone "Ho rimasto" ??? Se vuoi, infine, ti posso scansionare lo spartito originale (dove, manco a dirlo, è scritto "Miche' "). --Vito.Vita (msg) 23:54, 27 mag 2008 (CEST)Rispondi

Qui sottomano ho solo due edizioni (RMCD 4082 - R 74321): una con "Miché" e l'altra con "Michè" . Quella che tu linki, invece, è "Miche' ".
A mio avviso, la stampa delle vecchie copertine è di dubbia fede in quanto viziate da errore (o necessità) di tipografia. In caso contrario, dovremmo scrivere "Fabrizio De Andre' ".
Credo che dei tre modi in cui viene indifferentemente scritto nelle varie edizioni, dovremmo scegliere quello più corretto. Scartando ovviamente "Michè", la scelta rimane tra "Miché" e "Miche' ".
Il primo è foneticamente corretto. Il secondo potrebbe esserlo, considerando "Miche' " come elisione di "Michele".
Tra le due ho scelto "Miché" al solo scopo di evitare l'apostrofo nel titolo che, per quanto ne so (poco), provocherebbe difficoltà informatiche.
Tuttavia se fosse tecnicamente possibile inserire "Miche' ", per me nulla osterebbe. --Metralla (msg) 10:08, 28 mag 2008 (CEST)Rispondi
Ho capito. Vedo che nel testo qui sopra hai inserito l'apostrofo, che cosa potrebbe succedere inserendolo nel titolo? Saluti, Vito Vita --Vito.Vita (msg) 10:14, 28 mag 2008 (CEST)Rispondi
Se debbo essere sincero, non lo so e neppure sono sicuro di quanto ho paventato. Sono reminiscenze provenienti da precedenti discussioni e, magari, potrei aver capito "Roma per toma". Se intervenisse qualcuno con maggiore competenza in materia informatica, potrebbe facilmente risolvere la questione. Ho interpellato Trixt che dovrebbe saperne.--Metralla (msg) 10:28, 28 mag 2008 (CEST)Rispondi
Mi spiace, non sono propriamente la persona adatta, in questo caso (sicuramente Brownout, Jalo o Filnik vi sapranno dare la risposta esatta), ma non penso ci siano problemi a inserire il carattere apostrofo nel titolo (La ballata del Miche').--Trixt (msg) 23:31, 28 mag 2008 (CEST)Rispondi
Che io sappia non c'è alcun ostacolo alla presenza di apostrofi nel titolo di una voce. --Brownout(msg) 00:30, 30 mag 2008 (CEST)Rispondi
Ero convinto che fossero stati sollevati problemi circa apostrofi e virgolette nei titoli delle voci: evidentemente mi sbagliavo. Ringrazio Trixt e Brownout per l'interessamento. Se si decide di modificare "Miché" in "Miche' ", non ho nulla in contrario. --Metralla (msg) 11:26, 30 mag 2008 (CEST)Rispondi

Periodo attività modifica

Ho visto che è stato reinserito come Periodo di attività "1958-1999". Non so se è un banale errore, però volevo ricordare che De André non ha mai prodotto album o concerti nei suoi ultimi undici giorni di vita. È un semplice errore oppure è stato inserito appositamente? --Lorenzo (msg) 20:18, 18 lug 2008 (CEST)Rispondi

Questa voce... modifica

...è celebrativa,poco accurata,enfatica,promozionale,e soprattutto assolutamente non enciclopedica. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 93.149.136.70 (discussioni · contributi).

Cosa modificheresti? --Amon(☎ telefono-casa...) 09:06, 20 ott 2008 (CEST)Rispondi

Senza fonte modifica

Ma non è probabile che le fonti che quei "senza fonte" richiedono siano nella chilometrica bibliografia? Magari no, però è tanto per sapere, è strano che una voce ricca di bibliografia (cioè di fonti) presenti dei "senza fonte". Montemurro dica duca 02:13, 10 nov 2008 (CET)Rispondi

Cancellazione modifica

Chiedo che la tribute band Gente d'Altri Paraggi, inserita ultimamente da me, utente, ma anche dal leader del gruppo, non utente, non sia continuamente cancellata, essendo essa una band attiva in provincia di Treviso ed essendo parte del catalogo di gruppi musicali dedicati a Fabrizio de Andrè nel sito viadelcampo.com [vedi http://www.viadelcampo.com/html/gente_d_altri_paraggi.html]. --Vaghestelledellorsa (msg) 13:48, 18 dic 2008 (CET)Rispondi

Come detto nel campo oggetto, la cancellazione era dovuta alla mancanza di riscontri (fonti) sull'effettiva esistenza del gruppo. Visto che la fonte è stata portata, per me nulla osta. --Nivola (msg) 14:50, 18 dic 2008 (CET)Rispondi
Perfetto, per questo ho tenuto a scrivere il link nella discussione. Buon lavoro a tutti! --Vaghestelledellorsa (msg) 15:51, 18 dic 2008 (CET)Rispondi

Il padre di Fabrizio modifica

Il padre di Fabrizio, non era laureato in giurisprudenza ma in filosofia come lui stesso afferma nell'intervista a Sarzana nel 1981 http://www.youtube.com/watch?v=OgtV2Cpdl5E.

E come anche ribadisce il figlio cristiano in un'intervista: ...La mia è una generazione che si è trovata a vivere in un momento spaventoso, di crollo di valori. Quando era ragazzo mio padre, invece, bastava scegliere da che parte stare. Papà stava dalla parte opposta rispetto a quella di suo padre, un uomo che aveva fatto fortuna lavorando sodo, e di suo fratello, un grande avvocato.

http://www.cristianodeandre.com/dietrola_p.htm

Richiesta di blocco della voce modifica

A scopo preventivo, suggerirei di bloccare le modifiche della voce, permettendole ai solo utenti registrati o, meglio ancora, ai soli amministratori. Nella imminente ridda di trasmissioni televisive e radiofoniche programmate per il decennale della morte di FdA, è prevedibile la valanga di aneddoti, ricordi e dichiarazioni postume più o meno inventati che, conseguentemente, qualcuno cercherà di infilare nella voce, creando flames a ripetizione. Meglio prevenire che curare. --Nivola (msg) 10:27, 5 gen 2009 (CET)Rispondi

Commemorazioni-Omaggi per il decennale modifica

Pare che le manifestazioni in omaggio di Faber per il decennale della scomparsa siano state parecchie: un elenco incompleto qui. Ad evitare un periodo iniziale reso poi "pasticciato" da continui aggiornamenti e aggiunte, credo sia meglio inserire in calce l'elenco delle varie manifestazioni, ognuna correlata dalla fonte. Fra una settimana, potremo inserire il paragrafo con la dovuta proprietà nella voce. --Nivola (msg) 09:44, 12 gen 2009 (CET)Rispondi

  • Fabrizio 2009 [7]
  • Radio per Fabrizio 2009 [8]

Album modifica

Sto rendendo migliore le pagine dedicate agli album di de Andrè, se qualcuno vuol collaborare con me è benvenuto... Sono apertissimo a collaborazioni... Andre86 (msg) 01:18, 28 gen 2009 (CET)Rispondi


  1. ^ Articolo "Non al denaro, non all'amore né al cielo" nel mensile "Civetta", marzo 1999

Link errato modifica

vedi l´articolo "Tempio: sconfitta la legge del silenzio. La sentenza per il sequestro di Fabrizio De Andrè e Dori Ghezzi" di Giuseppe Cancedda nel "Messaggero", 21 marzo 1983.

Il link della nota 15 non funziona. Andrebbe sostituito con il seguente: http://www.regione.sardegna.it/messaggero/1983_marzo_21.pdf

151.66.146.66 (msg) 20:18, 3 feb 2009 (CET) Pierluigi (Ancona)Rispondi

Grazie. Fatto. --Nivola (msg) 10:12, 4 feb 2009 (CET)Rispondi

Lista Tribute Band modifica

È davvero così necessaria? Non è un po' troppo corposa? IMHO è foriera di informazioni al limite del POV (e.g. l'ultimo inserimento in voce come lo valuto?). Non sarebbe meglio eliminarla del tutto? Lo auspico, ma prima di procedere in tal senso chiedo pareri. --Pap3rinik (msg) 11:43, 10 feb 2009 (CET)Rispondi

Alla "creazione" si era deciso di inserire nella lista "tribute band" i gruppi che avessero realizzato concerti e/o incisioni di opere di De André. La reale esistenza e "operatività" di tali gruppi è stata, via via, verificata giungendo anche a molte esclusioni per mancanza di riscontri. A mio parere male non fa e, anzi, rende un'idea precisa del fenomeno descritto. L'ultimo inserimento è verificato [9] [10] [11].--Nivola (msg) 12:33, 10 feb 2009 (CET)Rispondi
Ok, se l'impostazione generale è questa non voglio certo sconvolgerla: indico solo che realizzare un concerto (magari uno solo) come cover band non è che sia poi così complesso (e un blog che rimandi la notizia lo si trova con altrettanta facilità). Detto questo mi fido delle verifiche fatte fin qui e che spero si continuino a fare: cerchiamo solo di non sdoganare chi si vuol semplicemente fare pubblicità ;) --Pap3rinik (msg) 16:41, 10 feb 2009 (CET)Rispondi
E fai bene a fidarti: vengono ritenute valide solamente le notizie di giornali importanti o di siti autorevoli in "faberologia". :-) Ciò non toglie che qualcosina possa essere sfuggita, ma sarei per escluderlo. --Nivola (msg) 17:29, 10 feb 2009 (CET)Rispondi
La mia impressione è che una lista così corposa sia a rischio POV (es: l'inserimento fatto un attimo prima del mio intervento come va valutato?), a meno che non si piazzi un riferimento alle fonti per ogni singolo gruppo (eccezion fatta, magari, per quelli che hanno già una voce propria). Io mi fido dei tuoi (o altrui) controlli, ma forse con qualche nota in più risulterebbero ancora più saldi. Detto ciò, l'avviso si può togliere, l'avevo inserito senza rendermi conto di questa discussione, chiedo scusa. --Qbert (dimmi) 10:53, 24 feb 2009 (CET)Rispondi
Sì, la carenza delle fonti è un effettivo piccolo problema, ma riferire ogni singola band ad una o più fonti mi pare improbo. Quasi tutte le band, però, sono citate nel sito di "viadelcampo" [12]. Potremmo inserire quello, soddisfacendo il 90% dei riferimenti a fonte. --Nivola (msg) 11:09, 24 feb 2009 (CET)P.S.: La cover-band "Le voci di Sally" è verificata [13]: ha pubblicato il primo LP.Rispondi

Citazione sulla mafia modifica

La citazione posta all'inizio della sezione Biografia ("Se nelle regioni meridionali non ci fosse la criminalità organizzata, come mafia, 'ndrangheta e camorra, probabilmente la disoccupazione sarebbe molto più alta"), oltre ad essere un'affermazione in sé parecchio discutibile (si può sostenere anche il contrario, che cioè senza il peso della criminalità organizzata le regioni meridionali avrebbero avuto uno sviluppo economico molto maggiore), mi pare poco rappresentativa della figura di De André. Se la si intende come un esempio dello spirito "antiborghese" di De André, dell'attenzione che De André riservò ai "marginali" e ai "devianti" - come sembra voler dire chi ha inserito tale citazione - direi che si tratta di un esempio scelto male. Esistono varie analisi sociologiche che caratterizzano la mafia come fenomeno prettamente borghese, e comunque un po' tutti gli studiosi oggi considerano la criminalità organizzata come una struttura di potere e niente affatto come un fenomeno di emarginazione sociale. Per tutti questi motivi, suggerirei di sostituire la citazione con altra più adatta. Salvatore Talia (msg)

Le citazioni debbono essere riferite al testo precedente o successivo. Questa lo è e, sulla base del testo successivo, non potrebbe essere sostituita da altra. --Nivola (msg) 16:34, 11 feb 2009 (CET)Rispondi
Senza dubbio è così, però il "testo successivo" non è immodificabile. Se il concetto è quello di sottolineare l'anticonformismo di De André, si potrebbe citare un'altra sua frase che sia sufficientemente "anticonformista" (penso che ce ne siano) e modificare opportunamente il testo successivo - il quale fra l'altro, così com'è, è di tono molto agiografico e non mi pare rispondere al criterio del punto di vista neutrale. Salvatore Talia (msg) 11:10, 12 feb 2009 (CET)Rispondi
Qui tutto è modificabile e migliorabile, ma non credo sia una buona idea cambiare una citazione correlata al testo, cambiando anche il testo di rifermento e stravolgendo l'incipit, solo perché quella citazione non ti ti sembra politically correct. --Nivola (msg) 16:21, 12 feb 2009 (CET)Rispondi
A mio modo di vedere, non è questione di "correttezza politica", ma di corretta informazione. Si tratta cioè di rendere piena giustizia ad un artista che non merita di essere rappresentato da una sciocchezza che, occasionalmente, può aver detto. De André certamente non lo sapeva, però quella frase sulla criminalità organizzata non è altro che un luogo comune, spesso ripetuto in Meridione proprio dagli estimatori della mafia. Non sono un fan di De André, ma credo che ad un autore che ha messo in musica l' Antologia di Spoon River si debba quantomeno la cortesia di dedicargli un epitaffio adeguato, anziché aprire la sua biografia con una citazione fuorviante che lo fa apparire come un apologeta della camorra (anche perché non lo fu, come sa chiunque abbia ascoltato quella sua canzone che s'intitolava, se non mi sbaglio, Don Rafé). Salvatore Talia (msg) 17:54, 12 feb 2009 (CET)Rispondi
Che l'affermazione di FdA sia una "sciocchezza" è una tua legittima opinione, peraltro piuttosto solitaria, non essendo stata mai definita tale da nessuno tra le decine di contributori che hanno compilata la voce, né tra le centinaia di migliaia di utenti (3.000 contatti giornalieri di media) che hanno letta. --Nivola (msg) 18:22, 12 feb 2009 (CET)Rispondi
Se è un conteggio che serve, mi aggiungo anch'io: è una sciocchezza.--Il bambino povero (msg) 22:40, 3 mar 2009 (CET)Rispondi
Rispetto e comprendo la venerazione che molti tributano a De André, pur non condividendola, e immagino che per i suoi fan qualunque cosa "FdA" abbia detto sia di per sé giusta e indiscutibile. Tuttavia, a costo di apparire pedante, mi permetto di riportare qui nuovamente l'affermazione in questione: "Se nelle regioni meridionali non ci fosse la criminalità organizzata, come mafia, 'ndrangheta e camorra, probabilmente la disoccupazione sarebbe molto più alta". Tu come la definiresti, se non sapessi che l'ha pronunciata "FdA"? - Sono lieto che la pagina su De André abbia migliaia di contatti giornalieri, ma il punto è proprio questo: che un'enciclopedia on line molto frequentata contiene l'affermazione che la mafia crea lavoro, per di più attribuita ad una fonte "autorevole", non contestualizzata e corredata di un commento di tipo apologetico. Comunque su una cosa hai ragione, e cioè sarebbe opportuno che anche qualche altro utente si pronunciasse in merito (mi piacerebbe sentire l'opinione di qualcuno che abbia collaborato alla voce "mafia" o ad altre consimili). Salvatore Talia (msg) 09:39, 13 feb 2009 (CET)Rispondi
Credo che il problema non sia dare un giudizio di moralità o di opportunità sulla frase di De André. Il problema è piuttosto capire se questa frase sia rappresentativa a tal punto del personaggio da meritare di essere addirittura inserita come citazione all'inizio del paragrafo sulla vita. Secondo me assolutamente no. Propongo dunque di cassarla, sostituendola magari con qualcosa di più rappresentativo. --Daviboz (msg) 15:11, 13 feb 2009 (CET)Rispondi
Contrario: la citazione è riferita al periodo seguente, entrambi inseriti agli albori della voce, sottoposta ad un lungo, puntiglioso e molto partecipato vaglio. Per "cassarla" e sostituirla con "qualcosa di più rappresentativo" credo sia necessario che lo sia effettivamente e ottenga un largo consenso. --Nivola (msg) 12:22, 15 feb 2009 (CET)Rispondi
Ok. Comunque io ho parlato di un problema di rappresentatività e non di moralità non solo perché Wikipedia non potrebbe a mio avviso porsi problemi del secondo tipo, ma anche perché tutto sommato non attribuisco a quella frase un significato di giustificazione nei confronti della mafia (cioè: è meglio che ci sia la mafia piuttosto che la disoccupazione). Al contrario, la vedo piuttosto come una constatazione del fatto che la mafia è talmente radicata nella società di certe regioni al punto che una parte significativa della popolazione trova lavoro al suo servizio. Almeno, questo il senso che mi viene più spontaneo, soprattutto se me la immagino pronunciata da Fabrizio De André con quel suo tono un po' ironico e beffardo... --Daviboz (msg) 20:07, 16 feb 2009 (CET)Rispondi
Ho cercato su Google l'episodio cui si riferisce la citazione e ho trovato un articolo pubblicato sul "Corriere della Sera" del 19 agosto 1998, reperibile on line all'indirizzo che cito qui in calce. La frase fu detta da De André durante un concerto a Roccella Jonica (RC) il 14 agosto 1998 e suscitò effettivamente molte proteste (in buona fede o meno) da parte di vari esponenti politici locali e nazionali, a seguito delle quali De André (sempre secondo il "Corriere") si giustificò dicendo "è stata solo una provocazione". Credo che, se si vuole mantenere la citazione, la stessa vada contestualizzata meglio. La frase, infatti, assume un diverso significato se pronunciata in Calabria, durante un concerto, in pubblico, in presenza per così dire dei "diretti interessati", anziché (mettiamo) durante un'intervista al telefono o a casa di De André, magari come commento a qualche episodio di cronaca nera. Nella voce è correttamente citata la fonte, che però oggi è di non facile reperibilità (un numero di un mensile uscito nel 1999 e che oggi non viene più pubblicato). Personalmente non ricordavo affatto l'episodio, avvenuto ormai più di dieci anni fa. Se lo si ritiene caratteristico del personaggio De André al punto di menzionarlo in quella posizione in una voce d'enciclopedia, secondo me occorrerebbe aggiungere qualche precisazione nel commento successivo, almeno allo scopo di chiarire il "tono ironico e beffardo" con cui la frase fu presumibilmente pronunciata (messa lì così sembra oggettivamente un'apologia della mafia). L'articolo del "Corriere" è al seguente indirizzo http://archiviostorico.corriere.it/1998/agosto/19/mafia_lavoro_Andre_dice_stupidaggini_co_0_9808195607.shtml Salvatore Talia (msg) 15:16, 17 feb 2009 (CET)Rispondi

Tanto per chiarire:
1) Il mensile continua bellamente le sue pubblicazioni, ma si può tranquillamente aggiungere il riferimento-fonte del Corriere.
2) Non si tratta di una frase ironica e beffarda, ma provocatoria, come si capisce chiaramente dalla voce. Esattamente come l'hanno compresa tutti quelli che l'hanno letta o, almeno, quasi tutti. Se per capire il senso di una frase simile occorre aggiungere l'aggettivo "provocatoria", allora mi precipito in quella dell'acqua per aggiungere "bagnata".
3) Dopo aver sentito altri pareri in merito, se si decidesse di aggiungere qualche frase di merito per i fatti, credo si possa fare. Con cautela però, perché spiegare va bene, ma banalizzare o stravolgere il pensiero altrui è un'altra cosa.
--Nivola (msg) 19:49, 17 feb 2009 (CET)Rispondi

Tanto per chiarire: siccome questa è un'enciclopedia e non una fanzine, occorre presumere che chi legge non abbia la minima idea di chi fosse Fabrizio De André. Allora, il senso che risulta dal testo (ripeto, dal testo e non da quello che "tutti sanno" a proposito di "FdA") è il seguente: qualcuno ha detto che senza la mafia ci sarebbe più disoccupazione; tale affermazione è una staffilata contro la borghesia; l'autore di tale affermazione ha "sottolinea[to] i tratti nobili ed universali degli sconfitti, affrancandoli dal ghetto giansenista degli indesiderabili e mettendoli a confronto con i loro accusatori". Lasciamo stare la qualità della prosa e i dettagli (cosa diavolo è un "ghetto giansenista"?), nella sostanza tutta l'argomentazione potrebbe essere sottoscritta dall'avvocato di Bernardo Provenzano. Detto questo, accolgo la tua proposta: attendo altri pareri, dopodiché, se favorevoli, proporrò in questa pagina alcuni ritocchi ai paragrafi in questione. Ciao e a presto Salvatore Talia (msg) 10:26, 18 feb 2009 (CET)Rispondi

Nivola e su...

  • "né tra le centinaia di migliaia di utenti (3.000 contatti giornalieri di media) che hanno letta", non significa nulla, sia perchè chi legge pensa che wikpedia sia oro colato, sia perchè anche voci più lette di questa vi sono anche errori che nessuno corregge.. E anzi proprio il fatto che sia talmente letta ci obbliga a dare il meglio.
  • Attualmente quel paragrafo che senso ha? Nessuno in quanto tutte le biografie su wikipedia iniziano con "Nacque" o "i suoi genitori erano" il primo paragrafo attualmente è decontestualizzato, è un incipt posto nella sezione errata con il preciso scopo di dare un impressione POV dell'artista e lo sai, quindi si dovrebbe spostare... Nell'incipt? No in quanto si darebbe un impressione falsa su chi fosse De André. In una sezione successiva nel periodo in cui l'abbia detta quella frase, ma questo è l'ABC di wikipedia.
  • Non danneggiare wikipedia per sostenere una tua personale opinione, la fonte che utilizzi sicuramente parla in toni entusiastici di André, noi siamo un enciclopedia, era una provocazione? Cavolo mica wikipedia lo dice che André amava provocare.. Pensa che in Oscar Wilde si dice che amasse provocare, e fra i due chi credi sia più famoso come provocatore?
  • Se vi sono state discussioni passate in merito prego fornire link
  • In definitiva: si lascia solo la citazione e la spiegazione della citazione (con toni più enciclopedici e chiari), la si sposta nella sezione temporale adeguata e la biografia inizia con "Nacque", tutti d'accordo?--AnjaManix (msg) 13:01, 3 mar 2009 (CET)Rispondi
Addirittura mi esorti a "non danneggiare wikipedia per sostenere una (mia) personale opinione" ? Può anche darsi che mi sia affezionato troppo a questa voce ed a come è stata strutturata dopo un lunghissimo vaglio ed estenuanti discussioni in questa pagina e varie talk utenti. Forse è giunto il momento di togliere la voce dagli "osservati speciali". --Nivola (msg) 14:11, 3 mar 2009 (CET)Rispondi
A parte il tono decisamente agiografico (del quale però bisognerebbe valutare avendo presente l'intera voce, e non stravolgendo un paragrafo solo senza seguito) un punto importante, come dice AnjaManix, è che tutto quel paragrafo non ha senso in quella posizione. Sulla citazione non mi esprimo negativamente, l'uso delle citazioni è appunto per far capire il pensiero della persona, e se si vuole sottolineare l'aspetto provocatorio, mi sembra adatta (contestualizzandola con gli elementi aggiuntivi che sono stati citati in quell'articolo), ma in un qualche paragrafo apposito sul suo "pensiero", la sua "politica", o come lo volete intendete. --Piddu (msg) 17:18, 3 mar 2009 (CET)Rispondi

Se può interessare un'opinione terza (nel senso che arrivo abbastanza casualmente a questa voce e che ne ho letta la sola parte iniziale della biografia e poco altro e che sull'argomento sono - purtroppo - abbastanza agnostico) posso dire che il fatto che la biografia inizi con una dichiarazione del 1998 è abbastanza fuorviante. Possibilmente sposterei il paragrafo iniziando la biografia dal successivo "L'Infanzia e la giovinezza". IMHO, ovviamente. --Pap3rinik (msg) 18:04, 3 mar 2009 (CET)Rispondi

Mi pare evidente che lì dov'è la citazione non c'entri nulla....e che sia stata sottoposta a un vaglio, significa che c'è qualcosa in questa procedura che non funziona se utenti (come meo altri) non ne sapevano nulla. Comunque è una voce decisamente agiografica, che tende a fare di De Andrè un santino non parlando, ad esempio, della sua "disinvoltura" nei depositi Siae (vedi la vicenda di "Via del Campo" e Jannacci, tanto per citare la più nota....).--Il bambino povero (msg) 22:45, 3 mar 2009 (CET)Rispondi

Citazione su mafia 2: modifiche proposte modifica

Bene. Come preannunciato nella discussione che precede, propongo le seguenti modifiche.

1) All'inizio della sezione Biografia, cancellare i primi quattro paragrafi, dalle parole "Se nelle regioni" fino alle parole "vette di lirismo poetico".

2) Alla fine della sezione intitolata: "Da Crêuza de mä ad Anime salve: anni Ottanta-Novanta", aggiungere i seguenti paragrafi:

Nell'estate 1998 De André si esibì in una tournée che toccò varie località italiane. Il 14 agosto 1998, durante un concerto a Roccella Jonica (RC), De André pronunciò la seguente affermazione:

« Se nelle regioni meridionali non ci fosse la criminalità organizzata, come mafia, 'ndrangheta e camorra, probabilmente la disoccupazione sarebbe molto più alta. »

Si trattava di una boutade volutamente provocatoria (come lo stesso De André chiarì in seguito), ma la frase suscitò un certo clamore e provocò alcune dichiarazioni di protesta e sdegno da parte di vari esponenti politici locali e nazionali. Restrospettivamente, tale episodio appare come l'ultimo "scandalo" suscitato da un artista che nel corso della sua carriera aveva spesso sfidato il perbenismo e le "buone maniere" di quella stessa classe borghese di cui faceva parte e che, alla sua morte, lo avrebbe osannato definendolo "Grande Poeta".

[da riportare in nota: Livio Gatti Bottoglia, Non al denaro, non all'amore né al cielo, mensile Civetta, marzo 1999. Su questo episodio cfr. l'articolo pubblicato sul "Corriere della Sera" del 19 agosto 1998, reperibile on line al seguente indirizzo http://archiviostorico.corriere.it/1998/agosto/19/mafia_lavoro_Andre_dice_stupidaggini_co_0_9808195607.shtml].

3) Nella sezione "De André nella memoria collettiva", subito dopo la citazione di Nicola Piovani e prima delle parole "La discografia di De André", aggiungere il seguente paragrafo:

Gli estimatori di Fabrizio De André ammirano il coraggio morale e la coerenza artistica con cui egli, nella società italiana del dopoguerra, scelse di sottolineare i tratti nobili ed universali degli emarginati, affrancandoli dal "ghetto" degli indesiderabili e mettendo a confronto la loro dolorosa realtà umana con la cattiva coscienza dei loro accusatori. Il cammino di Fabrizio De André ebbe inizio sulla pavimentazione sconnessa ed umida del carruggio di Via del Campo, prolungamento della famosa Via Pré, strada proibita di giorno quanto frequentata la notte. È in quel ghetto di umanità platealmente respinta e segretamente bramata che avrebbero preso corpo le sue ispirazioni; di ghetto in ghetto, dalle prostitute alle minoranze etniche, passando per diseredati, disertori, bombaroli ed un'infinità d'altre figure. Nella sua antologia di vinti, dove l'essenza delle persone conta più delle azioni e del loro passato, De André raggiunse risultati poetici che oggi gli vengono ampiamente riconosciuti. Salvatore Talia (msg) 13:42, 6 mar 2009 (CET)Rispondi

Approvo. Mi sembra una soluzione equilibrata: mantiene la citazione sulla mafia, ma la toglie dalla attuale posizione inziale, dove rischia di essere sovrastimata e fuorviante. --Daviboz (msg) 15:05, 6 mar 2009 (CET)Rispondi
Mi sta bene --Piddu (msg) 15:18, 6 mar 2009 (CET)Rispondi

Dimenticavo: la mia proposta accoglie il suggerimento di AnjaManix, che mi sembra molto valido soprattutto perché non stravolge il contenuto dei paragrafi in questione, semplicemente li disaggrega collocando ciascun elemento del discorso nella sua posizione più adatta, ma così facendo "disinnesca" l'accostamento testuale (forse involontario, ma micidiale in termini di senso) tra i "vinti" di De André e la mafia. Ho cercato anche di attenuare qualche eccesso retorico nell'ultimo paragrafo; secondo me è ancora troppo elogiativo, ma d'altronde è accettabile che un'enciclopedia rifletta in una certa misura i gusti del tempo in cui è scritta, e oggi la beatificazione di Fabrizio De André è ancora in pieno svolgimento. Salvatore Talia (msg) 16:08, 6 mar 2009 (CET)Rispondi

Quoto, per me si può procedere--AnjaManix (msg) 14:18, 7 mar 2009 (CET)Rispondi
Anch'io sono d'accordo.--Il bambino povero (msg) 00:33, 8 mar 2009 (CET)Rispondi
Fatto. Salvatore Talia (msg) 12:14, 12 mar 2009 (CET)Rispondi

PER PIACERE TORNATE INDIETRO SU QUESTA DECISIONE, QUELLA FRASE RAPPRESENTA GRAN PARTE DELLA POETICA DI DE ANDRè. IL FATTO DI VEDERE IN QUALCOSA CHE TUTTI CRITICANO, CHE è OVVIAMENTE SBAGLIATO, MA DI NON SEGUIRE IL PENSIERO COMUNE, MA TRARRE GLI ASPETTI POSITIVI DI UNA COSA SBAGLIATA. QUESTA PROVOCAZIONE RAPPRESENTA TUTTA LA CONSIDERAZIONE CHE DE ANDRè AVEVA DELLE REAZIONI DEI MORALISTI! PROVA SOLIDAREITà PER LE VERE VITTIME DELLA MALAVITA, I VERI EMARGINATI, LE CLASSI SOCIALI PIù SFRUTTATE CHE NE SONO VITTIMA PROPRIO PERCHè NON HANNO ALTERNATIVA. PURTROPPO INVECE GLI STUDIOSI LA CONSIDERANO TROPPO UN POTERE ALTERNATIVO, UN QUALCOSA DI MOLTO ASTRATTO PER CAPIRE. PER LO STESSO MOTIVO PER CUI HA DETTO QUESTA FRASE, PER LO STESSO MOTIVO ODIAVA LA CHIESA, PERCHè SIA MALAVITA CHE CHIESA APPROFITTANO DELLA FRAGILITà DELLA POVERA GENTE. CHI PER IL BISOGNO DI AVERE SOLDI E CHI, INVECE, SI APPROFITTA DEL LORO BISOGNO DI CERTEZZE E DI SPERANZE. MA TALE PENSIERO NON ENTRARà MAI NELLA VOCE, VOI SIETE A CERCARE FONTI SU FONTI SU FONTI, E CIò NON TROVERà SPAZIO SU WIKIPEDIA, MA QUESTO PER CHIUNQUE VOGLIA STA QUI, QUESTA è LA VERITà SUL PENSIERO DI DE ANDRè. DA UNO DEI SUOI PIù GRANDE ASCOLTATORI, DA UN FAN CHE è SULLA SUA STESSA LUNGHEZZA D'ONDA.

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