Ecaterina Teodoroiu

militare rumena

Cătălina Vasile Toderoiu (Vădeni, 14 gennaio 1894Panciu, 22 agosto 1917) è stata una militare rumena della prima guerra mondiale e una dei primi scout del movimento Cercetaşii României, insignita della medaglia al valore militare "Virtutea militară" classe seconda e diventata la prima soldatessa eroina della Romania.

Ecaterina Teodoroiu
Ecaterina Teodoroiu nel 1916 o 1917
NascitaVădeni, 14 gennaio 1894
MortePanciu, 22 agosto 1917
Cause della morteuccisa in azione
Luogo di sepolturaTârgu Jiu
Etniarumena
Dati militari
Paese servitoRegno di Romania
Forza armataForțele Armate Române
UnitàReggimento 18 fanteria
GradoSottotenente
GuerrePrima guerra mondiale
BattaglieBattaglia di Mărășești
Comandante di2. Plotone fanteria
Frase celebreAvanti ragazzi, non desistete, siete con me!
"fonti nel corpo del testo"
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Biografia modifica

Proveniente da una famiglia di origini modeste dell'Oltenia, Ecaterina si sposta a Bucarest con l'intenzione di diventare maestra, contribuendo qui alla nascita delle prime organizzazioni di scout del movimento Cercetaşii României. Dopo l'entrata della Romania nella prima guerra mondiale, diventa attiva come infermiera sul fronte di guerra della sua regione natale. Con il desiderio di vendicare la morte nei combattimenti di tutti i suoi quattro fratelli, Ecaterina chiede di essere spostata ad un'unità combattente.

Alcune fonti sostengono che la morte dei fratelli sia stata una mistificazione e che solo il fratello Nicola sia stato davvero ucciso in guerra[1]. In una lettera indirizzata al comandante della Divisione 2 Fanterie, non datata, che le viene attribuita (conservata nella sezione Manoscritti del Museo Militare Nazionale „Re Ferdinand I” di Bucureşti), Ecaterina scrive che alla seconda invasione tedesca a Târgu Jiu, il padre (sottotenente in riserva nel Reggimento 18 Gorj) viene fatto prigioniero, e due dei fratelli (uno sottotenente in riserva nel Reggimento 7 Călăraşi e l'altro luogotenente nel Reggimento 5 Vânători) sono morti in azione. Il terzo fratello (caporale nel Reggimento 18 Gorj), muore il 6 ottobre 1916 nella battaglia di Porcenii de Gorj.

Ferita per due volte viene fatta prigioniera ed in seguito evade. Mentre è in ospedale le viene conferita la medaglia al valore militare da parte della casa reale di Romania e viene promossa sottotenente. Muore in combattimento nella battaglia di Mărășești al commando di un plotone di fanteria.

Celebrata come eroina nazionale alla fine della guerra, la sua immagine viene dapprima marginalizzata e poi distorta dal regime comunista con la conseguenza, alla caduta del regime, di un ritardo nel ritorno ad una sua dimensione reale nella coscienza popolare.

L'infanzia e gli studi modifica

Nasce a Vădeni (oggi parte della città di Târgu Jiu), distretto di Gorj, nel vecchio regno di Romania, in una famiglia di contadini che avevano altri cinque maschi e due femmine. Inizia gli studi nella scuola elementare del paese e prosegue in una scuola di Târgu Jiu, periodo nel quale cambia il nome in Ecaterina Teodoroiu (così come viene riportato erroneamente nel registro di classe). Fino al 1909 continua a studiare in una scuola rumeno-tedesca di Târgu Jiu e poi in un ginnasio-pensione a Bucarest con l'intento di diventare maestra. Qui viene per la prima volta in contatto con gli scout del movimento Cercetasii României entrando a fare parte della cohorta (unità di fanteria) „Păstorul Bucur” guidata da Arethia Piteşteanu[2] nel 1913.

La guerra modifica

Dopo l'inizio della prima guerra mondiale, Ecaterina Teodoroiu si sposta a Târgu Jiu, nella cohorta „Domnul Tudor”, sotto la guida di Liviu Teiuşanu. Qui diventa attiva come infermiera militare che accompagna il reggimento 18, dove combatte suo fratello Nicolae, proprio sul territorio natìo nel distretto di Gorj. Dopo la morte del fratello caduto in battaglia, Ecaterina decide di impegnarsi attivamente e chiede al comandante della seconda divisione il permesso di essere trasferita in un'unità combattente[1]

 
Ritratto del 1916

Il 10 ottobre 1916 inizia la prima battaglia nei pressi del fiume Jiu. I militari dell'Armata I della Romania comandati dal generale Ion Dragalina respingono un assalto nemico e la soldatessa Ecaterina Teodoroiu è in prima linea. Viene fatta prigioniera e portata a Cărbunești.[3] Da qui riesce ad evadere usando un revolver che aveva nascosto per liberarsi della guardia e mentre scappa viene ferita ad una gamba.[3] Ritorna alla sua unità, continuando a combattere nelle battaglie vicino alla città di Filiași ed è di nuovo ferita,[4] questa volta una frattura della tibia e del femore sinistro. Mentre è ricoverata in ospedale, l'esercito rumeno si era ritirato in Moldova, e lei viene trasferita negli ospedali di Craiova, Bucarest ed infine Iași.[3]

Per il suo coraggio, a marzo 1917 viene insignita della medaglia d'oro „Virtutea cercetășească” da parte degli scout, ed in seguito, con decreto reale (Decreto n. 191 del 10 marzo 1917, pubblicato nel Monitorul Oficial n. 292 del 16 marzo 1917), della medaglia al valore militare „Virtutea militară” classe seconda.[1] Il decreto viene emesso alla proposta del ministro Segretario di stato verso il Dipartimento di Guerra n. 12678 del 10 novembre 1916, con la seguente motivazione:

(RO)

«domnişoara Teodoriu Ecaterina din Legiunea de Cercetaşe «Domnul Tudor» a fost distinsă cu Medalia «Virtutea Militară» de război clasa a II-a pentru vitejia şi devotamentul ce a arătat pe câmpul de luptă, s-a distins în toate luptele ce Regimentul 18 Infanterie a dat cu începere de la 16 octombrie 1916, dând probe de vădită vitejie, mai ales în luptele ce s-au dat la 6 noiembrie 1916, în apropiere de Filiaşi. A fost rănită de un obuz la ambele picioare»

(IT)

«la signorina Teodoriu Ecaterina della Legione di scout «Domnul Tudor» è stata insignita della medaglia «Virtutea Militară» di guerra classe IIa per il coraggio e la devozione dimostrate sul campo di guerra, si è distinta in tutte le battaglie che il reggimento 18 fanteria ha dato a partire dal 16 ottobre 1916, dando prova di evidente coraggio, soprattutto nelle battaglie del 6 novembre 1916, nelle vicinanze di Filiaşi. È stata ferita da una granata a entrambe le gambe»

.

L'ultima onorificenza le viene conferita personalmente dalla regina Maria che le fa visita all'ospedale promuovendola sottotenente. I suoi incontri con la famiglia reale vengono messe in risalto dai media.[6]

Ritorna sul fronte nell'estate del 1917. Il 20 agosto, il reggimento 43/59 fanteria, di cui faceva parte, prende posizione nelle trincee Dealul Secului nella zona di Muncelu. Nella sera del 22 agosto, nel corso di un'offensiva del reggimento 40 di riserva tedesco respinto dall'esercito rumeno, Ecaterina Teodoroiu viene uccisa in battaglia, colpita alla testa da un proiettile[5]. (secondo una delle versioni) o al petto[7] (secondo un'altra), in testa al plotone che comandava come sottotenente.

Memoria modifica

Alla fine della guerra, Ecaterina Teodoroiu diventa un'eroina della Grande Romania. Sepolta inizialmente nel paese di Fitionești nel distretto di Putna, la sua salma viene trasferita nel giugno 1921 a Târgu Jiu in un mausoleo nel centro della città.[8]

Dopo l'insediamento del regime comunista, nonostante esso promuovesse i personaggi storici di umili origini per dimostrare il contributo dei contadini e degli operai alla cultura del paese, a Ecaterina Teodoroiu è stata attribuita un'importanza ridotta:[6] in seguito agli studi fatti, essa presto avrebbe fatto parte della borghesia, essendo la sua immagine molto spesso associata alla famiglia reale e anche perché il movimento degli scout di cui faceva parte era considerato un'organizzazione borghese, "reazionaria". Il Dizionario della lingua rumena letteraria contemporanea dal 1955-2013 definisce gli scout come:

(RO)

«organizație paramilitară care, sub masca îndrumării tineretului pe linie sportivă, era folosită de către burghezie pentru, apărarea intereselor capitaliștilor și educarea tinerelor generații în spirit militarist și reacționar.»

(IT)

«organizzazione paramilitare che, sotto la maschera dell'indirizzamento dei giovani vero un'attività sportiva, è usata dalla borghesia per la difesa degli interessi dei capitalisti e l'educazione delle giovani generazioni in uno spirito militarista e reazionario.»

Dopo il 1960 il regime comunista fa rotta verso il nazionalismo e nel periodo di Nicolae Ceaușescu, l'immagine di Ecaterina Teodoroiu viene presentata sempre più spesso come quella di un'eroina nazionale, portando nel 1978 alla realizzazione di un film sulla sua vita (Ecaterina Teodoroiu, 1978, regia Dinu Cocea[9]). I suoi legami con la casa reale ed il ruolo nella fondazione del movimento degli scout vengono taciuti. Dopo la rivoluzione del 1989, grazie alla propaganda comunista, la presenza della sua figura nel contesto delle commemorazioni dei contributi rumeni alla prima guerra mondiale è discreta[6]

Dal 1938, la casa della famiglia Teodoroiu, costruita nel 1884, è stata adibita a museo "Ecaterina Teodoroiu".[10] La sezione locale degli scout di Târgu Jiu porta il suo nome.

 
Il monumento di Slatina

Esistono numerosi monumenti in suo onore:

  • Il monumento “Ecaterina Teodoroiu” (opera dello scultore Dumitru Mățăoanu (1888-1929)), eretto a Slatina. La sua costruzione, iniziata nel 1921 e conclusa il 31 maggio 1925, rappresenta il primo monumento in sua memoria. Poggiata su una base di calcestruzzo a tre piani, realizzato in stile barocco, con gli angoli a forma di colonne, si trova la statua di bronzo dell'eroina, realizzata a grandezza reale, in una postura dinamica, con la mano sinistra che sorregge il fucile e la mano destra alzata che tiene l'elmetto. È iscritto nella lista dei monumenti storici con il codice LMI: OT-III-m-B-09080.[11]
  • Il monumento di Ecaterina Teodoroiu a Brăila (opera dello scultore Vasile Ionescu-Varo, 1928) è composto da una scultura ronde-bosse di bronzo pressofuso e patinato montata su un podio di muratura di cemento. Sul podio, alla base è incastonata una targa commemorativa: Sublocotenent / erou / ECATERINA / TEODOROIU / căzută în luptele de la / Mărășești august 1917. Dal 1974, il monumento è posizionato di fronte al liceo "Gh. Munteanu Murgoci". È iscritto nella lista dei monumenti storici con il codice LMI: BR-III-m-B-02143.[12]
  • Il monumento della Vittoria (opera dello scultore Oscar Han, 1934), posizionato a Tișița, immortala la vittoria del 1916 – 1918. Il monumento di bronzo, dell'altezza di 2,50 m raffigura Ecaterina Teodoroiu con la spada alzata sopra la testa[13]. L'opera è stata eseguita da Pamfil Șeicaru a proprie spese. All'inaugurazione del 20 settembre 1934 hanno partecipato il re Carlo II di Romania e Michele I di Romania, Mare Voievod de Alba Iulia.[14]
  • Il mausoleo Ecaterina Teodoroiu (opera dello scultore Milița Petrașcu, 1936), eretto a Târgu Jiu. Il monumento, realizzato in travertino italiano di dimensioni 2,90 x 1,60 m e altezza di 2,10 m, ha la forma di un sarcofago de pietra bianca, su una base a tre piani, sulla quale è stato inserito un bassorilievo che presenta scene della vita e dell'attività militare dell'EROINA DEL JIU - SOTTOTENENTE ECATERINA TEODOROIU.[15] Il bassorilievo sui lati del sarcofago contiene: da una lato un quadro che rappresenta l'infanzia nel paese natale; sul lato opposto un medaglione con l'immagine dell'eroina salutata dagli scout di cui ha fatto parte; gli altri due lati la presentano in guerra, in offensiva davanti al plotone e al momento finale quando viene portata sulle braccia dai soldati. Nei quattro angoli sono presenti quattro donne in costume nazionale che tengono ognuna nelle mani una corona di alloro[16]. Il monumento è iscritto alla posizione 474, codice GJ-III-m-B-09469 nella lista dei monumenti storici, attualizzata per ordine del ministro della cultura n. 2314/8 luglio 2004.[17]
 
Il monumento di Ecaterina Teodoroiu vicino a Panciu, eretto sul luogo dove è rimasta uccisa in battaglia
  • Il monumento degli eroi di Azuga (opera dello scultore Ioan Iordănescu, 1937). Consiste in due gruppi statuari di bronzo a grandezza naturale. Alla destra una donna, simbolo della patria che sorregge un militare ferito; alla sinistra Ecaterina Teodoroiu in divisa militare, nel momento in cui viene colpita da un proiettile, vicino ad un militare appoggiato ad un cannone.[18]
  • Il monumento del Sottotenente Ecaterina Teodoroiu (opera dello scultore D. Iliescu, 1972), sta a 500 m nord-ovest del paese di Muncelu. Ha un podio di pietra piegata dove è montato un bassorilievo che rappresenta Ecaterina Teodoroiu. Sotto, una targa di marmo commemorativa "In questo luogo e caduta eroicamente nelle battaglie per la difesa della patria, il 22 agosto 1917, la sottotenente Ecaterina Teodoroiu" (dal rumeno „Pe aceste locuri a căzut eroic în luptele pentru apărarea Patriei, la 22 august 1917, sublocotenentul Ecaterina Teodoroiu").[19]
  • La statua di “Ecaterina Teodoroiu” (opera dello scultore Iulia Oniță, 1978), situata a Târgu Jiu, sul viale che porta il suo nome, di fronte alla scuola “Ecaterina Teodoroiu”.[20]
  • Il busto di Ecaterina Teodoroiu, (opera dello scultore Florin Musta, 1994), tornato in bronzo, montato su un podio di marmo, è posizionato sul viale delle personalità storiche di fronte al Mausoleo di Mărășești.

Note modifica

  1. ^ a b c Legenda Ecaterinei Teodoroiu: Ce spun Arhivele Militare, in Historia. URL consultato il 14 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 2 gennaio 2017).
  2. ^ Legenda Ecaterinei Teodoroiu: Ce spun Arhivele Militare, su historia.ro. URL consultato il 30 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 2 gennaio 2017).
  3. ^ a b c DOCUMENTAR - Ecaterina Teodoroiu, eroina de la Jiu – AGERPRES, in Agerpres.ro. URL consultato il 14 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 17 maggio 2018).
  4. ^ Portret de erou. Ecaterina Teodoroiu - Istorica - Radio România Actualități Online, in Romania-actualitati.ro. URL consultato il 14 maggio 2015.
  5. ^ a b Legenda Ecaterinei Teodoroiu: Ce spun Arhivele Militare. URL consultato il 30 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 2 gennaio 2017).
  6. ^ a b c „Ecaterina Teodoroiu e o eroină autentică, n-au inventat-o comuniștii”, in Historia. URL consultato il 14 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2015).
  7. ^ Ecaterina Teodoroiu. "Înainte băieţi, nu vă lăsaţi, sunteţi cu mine!", su jurnalul.ro. URL consultato il 30 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2018).
  8. ^ Pe urmele Ecaterinei la Târgu Jiu, in Historia. URL consultato il 14 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2016).
  9. ^ comingsoon.it, https://www.comingsoon.it/film/ecaterina-teodoroiu/36991/scheda/.
  10. ^ Casa memorială Ecaterina Teodoroiu Archiviato il 6 settembre 2012 in Archive.is.
  11. ^ Monumentul Ecaterinei Teodoroiu Archiviato il 5 marzo 2016 in Internet Archive.
  12. ^ Brăila: obiective culturale[collegamento interrotto]
  13. ^ Pe traseul Focșani – Panciu[collegamento interrotto]
  14. ^ Operele comemorative de război Archiviato il 27 ottobre 2016 in Internet Archive.
  15. ^ Ecaterina Teodoroiu[collegamento interrotto]
  16. ^ Patrimoniul cultural al județului Gorj
  17. ^ Monumentul Sublocotenentului Ecaterina Teodoroiu, Targu-Jiu - Gorj, su once.ro. URL consultato il 30 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 10 marzo 2016).
  18. ^ Monumente dedicate eroilor prahoveni din primul război mondial
  19. ^ Monumentul Sublocotenentului Ecaterina Teodoroiu[collegamento interrotto]
  20. ^ Statuia “Ecaterinei Teodoroiu “, su centrulbrancusi.ro. URL consultato il 30 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 18 agosto 2016).

Bibliografia modifica

Libri modifica

  • Arina Avram, Femei celebre din România, Editura ALLFA, 2014.
  • Kathryn J. Atwood, Women Heroes of World War I: 16 Remarkable Resisters, Soldiers, Spies, and Medics, Chicago Review Press, 2014.
  • Ion Mocioi, Ecaterina Teodoroiu: eroina poporului român, Scrisul Românesc, 1981.

Cinema modifica

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