Eugen Tomac

politico rumeno

Eugen Tomac (Babele, 27 giugno 1981) è un politico romeno.

Eugen Tomac

Europarlamentare
In carica
Inizio mandato2 luglio 2019
LegislaturaIX
Gruppo
parlamentare
PPE
CircoscrizioneRomania
Sito istituzionale

Membro della Camera dei deputati della Romania
Durata mandato19 dicembre 2012 –
20 giugno 2019
LegislaturaVII, VIII
Gruppo
parlamentare
PDL (fino a settembre 2013)
Non iscritti (settembre 2013-marzo 2015)
Democratico Popolare (marzo-giugno 2015)
Non iscritti (giugno 2015-luglio 2016)
UNPR (luglio-dicembre 2016)
PMP (da dicembre 2016)
CircoscrizioneEstero (VII)
Bucarest (VIII)
Sito istituzionale

Presidente del Partito del Movimento Popolare
In carica
Inizio mandato19 febbraio 2022
PredecessoreCristian Diaconescu

Durata mandato16 giugno 2018 –
9 dicembre 2020
PredecessoreTraian Băsescu
SuccessoreCristian Diaconescu

Durata mandato30 gennaio 2015 –
27 marzo 2016
PredecessoreElena Udrea
SuccessoreTraian Băsescu

Durata mandato23 luglio 2023[1] –
8 giugno 2014
PredecessorePartito creato
SuccessoreElena Udrea

Dati generali
Partito politicoPDL (fino al 2013)
PMP (dal 2013)
Titolo di studioLaurea in storia
UniversitàUniversità di Bucarest
ProfessioneStorico

È europarlamentare per il Partito Popolare Europeo dal 2019.

Precedentemente è stato membro della camera dei deputati della Romania in due mandati, segretario di Stato per i rumeni nel mondo dei governi Boc e Ungureanu e consigliere del presidente della Romania Traian Băsescu.

È stato a più riprese presidente del Partito del Movimento Popolare.

Biografia modifica

Formazione modifica

È nato nel villaggio di Babele (in ucraino Озерне) nel Distretto di Izmaïl, in Ucraina, da una famiglia di etnia rumena.[2] Si è trasferito in Romania a 17 anni grazie a una borsa di studio offerta dal governo.[3]

Ha seguito dei corsi presso il centro "Eudoxiu Hurmuzachi" per i rumeni all'estero e nel 2003 si è laureato in storia all'Università di Bucarest con una tesi dal titolo «Bessarabia, provincia rumena alla periferia dell'URSS».[2][3] Nel 2005 ha conseguito un master sulla storia della Romania nel XX secolo presso lo stesso ateneo con la tesi «Meccanismi di denazionalizzazione in URSS».[4][5]

Attività professionale modifica

Nel 2000 ha fondato la "Lega dei giovani rumeni nel mondo" e nel 2005 il "Centro per l'educazione democratica", associazioni in cui ha organizzato attività educative per gli studenti e per le comunità rumene oltre i confini del paese.[2][3][6] Tra il 2004 e il 2006 ha gestito il programma "News to know" per ragazzi provenienti dalle zone rurali svantaggiate della Romania, con il supporto del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d'America.[3][7]

È stato redattore per la rivista "Magazin istoric" (2004-2006) e professore all'Istituto "Eudoxiu Hurmuzachi" (2007-2008).[3][4] Ha collaborato inoltre come giornalista con "Ziua", "Confluențe", Radio România Cultural e Televiziunea Română.[3]

Segretario di Stato modifica

Nel 2005 è stato assunto dall'amministrazione presidenziale di Traian Băsescu come consigliere sui problemi dei rumeni all'estero.[2][3]

Nel 2008 si è iscritto al Partito Democratico Liberale, di cui è stato primo vicepresidente della filiale estera fino al 2012.[8] Il partito lo ha candidato come deputato alle parlamentari del 2008 nel collegio n. 2 per l'Europa orientale e l'Asia[9] ma, nonostante abbia ricevuto il maggior numero di preferenze (1.427), non ha ottenuto l'elezione per via della ripartizione dei seggi stabilita dalla legge elettorale.[2][10]

Nel gennaio 2009 è stato indicato dal governo Boc quale segretario di Stato per le relazioni con i rumeni nel mondo in seno al ministero degli esteri. Nel dicembre dello stesso anno, in seguito all'istituzione del Dipartimento per i rumeni nel mondo, ente in subordine al primo ministro, è stato trasferito alla guida della nuova struttura[11]. È stato confermato nello stesso ruolo anche nel successivo governo Ungureanu.[3][12] Durante l'incarico ha promosso la semplificazione delle procedure per l'acquisizione della cittadinanza rumena da parte dei moldavi e ha supportato altre iniziative per la Moldavia, quali donazioni di libri per le biblioteche e le scuole.[3] Dopo la sfiducia al governo Ungureanu, l'11 maggio 2012 si è dimesso da segretario di Stato.[3]

Il 18 maggio 2012 è stato nominato consigliere di Stato del presidente Băsescu presso il Dipartimento per le relazioni internazionali e le politiche europee.[11]

Deputato modifica

Al voto del 9 dicembre 2012 ha conseguito il 78% delle preferenze nel collegio n. 2 della sezione estero ed è stato eletto deputato.[13] Il 21 dicembre è stato nominato presidente della Commissione per le comunità di rumeni nel mondo della camera.[14] Da deputato ha avuto varie prese di posizione per il sostegno alla comunità rumena di Timočka Krajina in Serbia, sulla sua rappresentatività istituzionale, sull'insegnamento in lingua romena nell'area e sul riconoscimento del diritto di culto ortodosso rumeno.[15][16] Si è inoltre espresso per l'agevolazione del riconoscimento della cittadinanza agli abitanti di etnia rumena negli altri stati.[17] Nel maggio 2013 ha aperto un proprio ufficio parlamentare a Chișinău in Moldavia.[18]

Ha ceduto la presidenza della commissione per i rumeni all'estero nel settembre 2013, in seguito alla decisione di lasciare il PDL.[19][20] Nel corso della legislatura è stato anche membro della Commissione comune per l'integrazione europea tra il Parlamento della Romania e il Parlamento della Repubblica di Moldavia (da marzo 2013 ad aprile 2014).[20]

Nel 2015 è stato inserito dalla Russia in una lista nera in cui figuravano 89 politici e funzionari dell'Unione europea a cui non era consentito l'ingresso nel paese, in risposta al regime di sanzioni contro Mosca.[21]

Presidente del Partito del Movimento Popolare modifica

Al fianco di altri collaboratori del presidente della Romania, nel 2013 è stato tra i fondatori del Partito del Movimento Popolare, formazione politica di centro-destra voluta da Băsescu dopo i conflitti con la dirigenza del PDL.[19][22] Tra gli obiettivi del partito figuravano il sostegno all'integrazione europea della Moldavia e, a lungo termine, la sua riunificazione con la Romania.[23][24][25] Tomac ne è stato presidente ad interim dal 23 luglio 2013 fino all'organizzazione del primo congresso del partito del 7 giugno 2014, quando è stato nominato vicepresidente.[26][27] È tornato alla guida del PMP nel gennaio 2015, in conseguenza delle dimissioni di Elena Udrea.[28] È poi stato confermato al congresso dell'8 febbraio 2015.[29]

Nell'ottobre 2015 ha lasciato la presidenza a Traian Băsescu, appena iscrittosi al partito, mentre Tomac ha assunto la funzione di presidente esecutivo, che è stata formalizzata nel marzo dell'anno successivo.[30][31]

Alle elezioni locali del 2016 si è candidato a sindaco del Settore 1 di Bucarest ed è arrivato quarto con il 7% dei voti. Nel dicembre dello stesso anno è stato rieletto deputato per un secondo mandato. È stato quindi capogruppo del PMP alla camera, membro della Commissione per la politica estera, di quella per gli affari europei e di quella per l'integrazione europea della Moldavia.[20]

Il 16 giugno 2018 è succeduto a Băsescu alla presidenza del PMP.[32] Si è dimesso il 9 dicembre 2020, dopo l'insuccesso delle elezioni parlamentari, alle quali il PMP non ha oltrepassato la soglia di sbarramento.[33]

È tornato per la quarta volta alla presidenza del PMP dopo il congresso del 19 febbraio 2022[34], ma la sua nomina è stata contestata in tribunale dal suo predecessore Cristian Diaconescu, lo che accusava di violazioni procedurali allo statuto e si riteneva il presidente legittimo del partito.[35]

Europarlamentare modifica

Alle europee del 2019 è stato eletto europarlamentare nelle liste del PMP insieme a Traian Băsescu e ha aderito al Gruppo del Partito Popolare Europeo. Al Parlamento europeo ha rivestito i ruoli di membro della Commissione per l'occupazione e gli affari sociali e della sottocommissione per i diritti dell'uomo e di membro sostituto della Commissione speciale sulle ingerenze straniere in tutti i processi democratici nell'Unione europea, inclusa la disinformazione. Ha fatto parte della delegazione all'assemblea parlamentare Euronest e dei comitati per le relazioni con la Serbia, l'Armenia, l'Azerbaigian e la Georgia.[36]

In qualità di eurodeputato le sue attività si sono concentrare sul partenariato orientale e sui Balcani, nonché sulla democrazia, lo stato di diritto, i diritti umani, l'occupazione e le politiche sociali, la protezione della diaspora rumena e i diritti della minoranza rumena nel mondo. Nei suoi interventi nella plenaria del Parlamento europeo ha condannato la Russia e la Bielorussia per le presunte violazioni dei diritti umani, dello stato di diritto, della libertà di parola e contro le supposte interferenze di Mosca nella politica di altri Stati sovrani. Inoltre ha spesso espresso preoccupazione per la presenza di militari russi sul territorio della Repubblica di Moldavia e ha segnalato il pericolo dell'ammasso di truppe russe al confine ucraino.[37]

Ha manifestato in più occasioni il proprio sostegno per l'adesione di Romania e Bulgaria all'area Schengen.[38] Nel dicembre 2022 si è rivolto alla Corte di giustizia dell'Unione europea contro il veto posto dall'Austria alla Romania in sede di Consiglio Giustizia e Affari interni, invocando una violazione del diritto alla libera circolazione dei cittadini.[39] Il 26 ottobre 2023 il tribunale ha respinto il suo ricorso poiché inammisibile.[40] Nel 2024, dopo l'adesione a Schengen per le sole frontiere marittime e aeree, ha criticato quelle che a suo modo di vedere erano le debolezze e le reticenze delle autorità di Bucarest e ha sollecitato un'accelerazione dei negoziati per l'apertura anche dei confini terrestri.[41][42]

Note modifica

  1. ^ Ad interim.
  2. ^ a b c d e (RO) Autobiografia di Eugen Tomac sul sito web personale, su eugentomac.ro (archiviato dall'url originale il 12 aprile 2016).
  3. ^ a b c d e f g h i j (RO) Cine este Eugen Tomac, noul președinte al Partidului Mișcarea Populară: Fost membru PDL, consilier prezidențial și variantă de premier, Libertatea, 16 giugno 2018. URL consultato il 5 aprile 2024.
  4. ^ a b (RO) Curriculum vitae di Eugen Tomac sul sito della Camera dei deputati della Romania, su cdep.ro.
  5. ^ (RO) Sa intelegem scenariul din Republica Moldova. Rusia duce o campanie politică foarte agresivă, su contributors.ro, Contributors, 19 giugno 2015.
  6. ^ (RO) Echipa, su democracyeducation.eu, Centrul pentru Educație Democratică. URL consultato il 24 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2009).
  7. ^ (RO) Ambasadorul SUA a premiat viitorii jurnalisti ai Romaniei, su 2004.rgnpress.ro, Romanian Global News, 31 ottobre 2004. URL consultato il 24 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 21 marzo 2007).
  8. ^ (RO) Cine este Eugen Tomac, deputatul român care îl schimbă pe Băsescu la șefia PMP, Ziarul de Gardă, 16 giugno 2018. URL consultato il 5 aprile 2024.
  9. ^ (RO) Anca Simina, PDL curăță listele de Don Juani, Evenimentul Zilei, 18 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 20 ottobre 2008).
  10. ^ (RO) Rezultatele votului din colegiul D2 pentru românii din afara granițelor (PDF), su becparlamentare2008.ro, Biroul Electoral Central (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2008).
  11. ^ a b (RO) Eugen Tomac a fost numit consilier de stat în administrația prezidențială din România, Unimedia, 18 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2012).
  12. ^ (RO) Monitorul Oficial al României, Anul 177 (XXI) — Nr. 919 (PDF), su dprp.gov.ro, Monitorul Oficial al României (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
  13. ^ (RO) Rezultate Alegeri Parlamentare 2012. Cine este singurul candidat ARD care a câștigat alegerile cu peste 50%, Gândul, 10 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2013).
  14. ^ (RO) Eugen Tomac, ales președinte al Comisiei pentru românii de pretutindeni din Parlamentul României, Unimedia, 22 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 25 dicembre 2012).
  15. ^ (RO) Petruța Smântână, Eugen Tomac, preşedintele Comisiei parlamentare pentru românii de pretutindeni, Politica Românească, 15 giugno 2013.
  16. ^ (RO) Presedintele Comisiei pentru Romanii din afara garanitelor tarii a Camerei Deputaților, Eugen Tomac: orice divizare a minorității romanesti reprezinta dispret fata de intreaga natiune romana, su rgnpress.ro, Romanian Global News (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  17. ^ (RO) Deputatul Eugen Tomac cere posibilitatea dobândirii cetățeniei române pentru românii autohtoni din Serbia, Ucraina, Macedonia, Albania, Ungaria, Bulgaria, Croația, Grecia, su rgnpress.ro, Romanian Global News (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
  18. ^ (RO) Ion Preasca, Deputatul român Eugen Tomac îşi deschide birou la Chişinău, Adevărul, 22 aprile 2013.
  19. ^ a b (RO) Deputatul Eugen Tomac a demisionat din PDL și se alătură Mișcării Populare, Mediafax, 19 luglio 2023.
  20. ^ a b c (RO) Profilo di Eugen Tomac sul sito della Camera dei deputati della Romania, su cdep.ro.
  21. ^ (DE) Russische "Visasperrliste" vom RAM am 27.5. an EU-Delegation Moskau übergeben (PDF), Yle, 26 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 30 maggio 2015).
  22. ^ (EN) Popular Movement Party (PMP) officially registered, ActMedia.eu, 24 luglio 2013.
  23. ^ (EN) Tomasz Dąborowski, Prospects for the centre-left government in Romania, su osw.waw.pl, Centre for eastern studies, 11 gennaio 2017. URL consultato il 6 aprile 2024.
  24. ^ (EN) Popular Movement Party (PMP) officially registered, ActMedia.eu, 24 luglio 2013.
  25. ^ (RO) Congres la partidul lui Basescu: Vot unanim pentru obiectivul unirii Romaniei cu R. Moldova, Ziare, 27 marzo 2016.
  26. ^ (RO) Partidul Mişcarea Populară şi-a depus actele de înfiinţare. Tomac: Suntem parteneri ai preşedintelui, Jurnalul Național, 23 luglio 2013.
  27. ^ (RO) Sebastian Zachmann e Mădălina Mihalache, Elena Udrea a fost aleasă preşedintele PMP şi a anunţat candidatul partidului la preşedinţie: Cristian Diaconescu, Adevărul, 7 giugno 2014.
  28. ^ (RO) Elena Udrea s-a autosuspendat din funcţia de preşedinte al Partidului Mişcarea Populară, Jurnalul Național, 29 gennaio 2015.
  29. ^ (RO) Congres PMP: Apariție surprinzătoare a lui Traian Băsescu, absență motivată a Elenei Udrea. Eugen Tomac a fost ales președinte, România liberă, 8 febbraio 2015. URL consultato il 19 maggio 2015.
  30. ^ (RO) Mihai Ivascu e Alina Neagu, Congresul PMP Traian Basescu a fost ales presedintele partidului: E pacat sa plec cu experienta acumulata in cele mai inalte functii ale statului roman fara sa v-o impartasesc, HotNews, 24 ottobre 2015.
  31. ^ (RO) Băsescu, votat preşedinte al PMP în unanimitate, Bursa, 27 marzo 2016. URL consultato il 2 aprile 2024.
  32. ^ (RO) Eugen Tomac a fost ales președinte al PMP, la Congresul Extraordinar al partidului, in Libertatea, 16 giugno 2018. URL consultato l'11 gennaio 2023.
  33. ^ (RO) Eugen Tomac a demisionat de la șefia PMP, su hotnews.ro, HotNews, 9 dicembre 2020. URL consultato il 9 dicembre 2020.
  34. ^ (RO) Congres PMP: Eugen Tomac, ales președinte, HotNews, 19 febbraio 2022.
  35. ^ (RO) Disputa pentru șefia PMP, un război care are la mijloc mulți bani. Eugen Tomac și Cristian Diaconescu își joacă supraviețuirea politică, Fanatik, 10 maggio 2022.
  36. ^ Profilo di Eugen Tomac sul sito del Parlamento europeo, su europarl.europa.eu.
  37. ^ Contributi alle discussioni in Aula sul sito del Parlamento europeo, su europarl.europa.eu.
  38. ^ (RO) Eurodeputatul Eugen Tomac: „România a ratat intrarea în Schengen în acest an. Anul viitor nu există aproape nicio şansă”, Digi 24, 4 dicembre 2023. URL consultato il 6 aprile 2024.
  39. ^ (RO) Eugen Tomac a cerut ANULAREA votului Austriei la Curtea de Justiție a Uniunii Europene, Realitatea, 13 dicembre 2023. URL consultato il 6 aprile 2024.
  40. ^ (RO) Eugen Tomac anunță că va ataca în recurs la Curtea de Justiție a UE decizia Tribunalului UE privind procesul Schengen, G4 Media, 29 ottobre 2023. URL consultato il 6 aprile 2024.
  41. ^ (RO) Tomac: Aderarea la Schengen cu granița terestră, în prima parte a anului viitor, RFI, 26 marzo 2024. URL consultato il 6 aprile 2024.
  42. ^ (RO) Tomac despre intrarea in Schengen: actuala putere vrea sa ne prezinte un mare esec drept o uriasa victorie, Agerpres, 8 gennaio 2024. URL consultato il 6 aprile 2024.

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