Partito Popolare Europeo

partito politico europeo

Il Partito Popolare Europeo (acronimo PPE) è un partito politico europeo. È la famiglia politica europeista[18] di centro-destra[19][20][21][22][23] che raccoglie le forze generalmente classificabili come moderate, cristiano-democratiche[24] e conservatrici[25] nel segno della tradizione conservatrice liberale. Oltre a essere il primo partito nel Parlamento europeo dal 1999 e nell'attuale Commissione europea, è anche il più ampio del Consiglio d'Europa.

Partito Popolare Europeo
(EN) European People's Party
(DE) Europäische Volkspartei
(FR) Parti Populaire Européen
PresidenteBandiera della Germania Manfred Weber[2][3][4]
SegretarioBandiera della Grecia Thanasis Bakolas[1]
StatoBandiera dell'Unione europea Unione europea
Sede10 Rue du Commerce / Handelsstraat 10,
Bandiera del Belgio Bruxelles, B-1000
Abbreviazione(EN) EPP
(FR) (IT) (ES) PPE
(DE) EVP
Fondazione8 luglio 1976
IdeologiaConservatorismo liberale[5][6][7]

Cristianesimo democratico[8][9][10][11]
Europeismo[12][13][14]

CollocazioneCentro-destra[16][17]
Gruppo parl. europeoGruppo del Partito Popolare Europeo
Affiliazione internazionaleInternazionale Democratica Centrista
Unione Democratica Internazionale[15]
Seggi Europarlamento
168 / 705
(2019)
Organizzazione giovanileGiovani del Partito Popolare Europeo
ColoriBlu, oro
Sito webwww.epp.eu/

Fondato nel 1976 da partiti cristiano-democratici, ispiratisi all'azione degli statisti europeisti De Gasperi, Adenauer e Schuman[26][27][28][29] nel secondo dopoguerra, successivamente ha visto l'adesione anche di soggetti appartenenti all'area liberal-conservatrice.

Raggruppa 84 partiti membri provenienti da 43 Paesi, di cui 27 sono membri dell'UE; fra questi ritroviamo la CDU in Germania, Forza Italia e l'Unione di Centro in Italia, Piattaforma Civica in Polonia, il Partito Popolare in Spagna e I Repubblicani in Francia.

Storia modifica

 
Da sinistra a destra: Tindemans, Bukman e Santer, i primi tre Presidenti del PPE.
 
Joseph Daul, Presidente del PPE dal 2013 al 2019.

Secondo il suo sito web, il PPE è la famiglia politica di centro-destra, le cui radici si trovano nella storia e nella civiltà del continente europeo, ed ha aperto la strada al progetto europeo fin dal suo inizio. Esso è stato ufficialmente creato l'8 luglio 1976 a Lussemburgo su iniziativa particolare di Jean Seitlinger e del Primo Ministro belga Leo Tindemans, che in seguito è diventato il primo presidente del partito. Si deve tuttavia notare che esistevano già da une certo tempo alcune associazioni politiche che potrebbero essere considerate come predecessori del PPE. Ad esempio, l'associazione Nouvelles Equipes Internationales, fondata nel 1946 o 1948; Union europea della Democrazia cristiana, fondata nel 1965. E stato anche avanzato che il PPE sarebbe nato dal Secretariat International des partis démocratiques d'inspiration chrétienne, fondato nel 1925.

Un movimento significativo è nato alla fine del 1990, quando il politico finlandese Sauli Niinistö ha negoziato la fusione dell'Unione europea democratica (EDU), di cui era presidente, con il PPE. Nel mese di ottobre 2002 l'EDU ha cessato le sue attività dopo essere stato formalmente assorbita dal PPE durante un evento speciale a Estoril, in Portogallo. In riconoscimento dei suoi sforzi, Niinistö è stato eletto Presidente Onorario del PPE nello stesso anno.

Dalla sua fondazione il PPE ha avuto 7 presidenti:

Immagine Presidente Mandato Partito Stato membro
1   Leo Tindemans
(1922–2014)
1976–1985 CVP   Belgio
2   Piet Bukman
(1934–2022)
1985–1987 CDA   Paesi Bassi
3   Jacques Santer
(1937)
1987–1990 CSV   Lussemburgo
4   Wilfried Martens
(1936–2013)
1990–2013 CD&V   Belgio
5   Joseph Daul
(1947)
2013–2019 I Repubblicani   Francia
6   Donald Tusk
(1957)
2019–2022 Piattaforma Civica   Polonia
7   Manfred Weber
(1972)
2022– CSU   Germania

Ideologia e posizioni modifica

Manifesto elettorale del 2009 modifica

Al congresso di Varsavia di aprile 2009 il PPE formula un manifesto elettorale in vista delle elezioni europee del 2009.

Il Manifesto "Strong for the People" dichiara[30]:

  • Creazione di nuovi posti di lavoro, continuando a investire nell'istruzione e nell'apprendimento continuo.
  • Il protezionismo deve essere evitato. Le politiche fiscali e monetarie devono essere coordinate.
  • Incrementare la trasparenza e sorvegliare i mercati finanziari.
  • Fare l'Europa leader del mercato delle tecnologie verdi.
  • Incrementare l'uso delle energie rinnovabili.
  • Flessibilità per i genitori lavoratori a favore delle famiglie.
  • Trovare una strategia per attirare lavoratori specializzati dal resto del mondo per rendere l'economia europea più competitiva e dinamica.

Manifesto politico del 2012 modifica

Durante il congresso di Bucarest del 2012, a 20 anni di distanza dal congresso di Atene del 1992, il PPE aggiorna ed elabora ulteriormente il proprio manifesto politico.

Il PPE sostiene i seguenti principi:

  • la libertà come valore umano centrale, combinato al principio della responsabilità;
  • rispetto per le tradizioni e le associazioni;
  • solidarietà nei confronti dei bisognosi, che a loro volta devono dimostrare impegno per migliorare la propria posizione;
  • sostegno a solide finanze pubbliche;
  • tutela di un ambiente sano[31];
  • sussidiarietà;
  • una democrazia pluralista e un'economia sociale di mercato[32].

Il manifesto descrive altresì le priorità politiche a livello di UE del PPE:

Organizzazione modifica

Presidenza modifica

 
Manfred Weber (al centro) al Congresso di Rotterdam del 2022. A sinistra, Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea; a destra, Roberta Metsola, Presidente del Parlamento europeo.

[34]

La presidenza è l'organo esecutivo del partito. Decide delle linee politiche direttrici generali del partito e presieda l'assemblea politica. La presidenza è composta del Presidente, di 11 vicepresidenti, di presidenti onorari, del segretario generale e del tesoriere. Inoltre, il presidente del Gruppo del PPE al Parlamento europeo, i presidenti della Commissione, del Parlamento, del Consiglio, così come l'Alto Rappresentante, finché appartengono ad un partito membro del PPE, sono tutti vicepresidenti ex officio.

La presidenza è composta come segue:

 
Sauli Niinistö, presidente onorario del PPE.
 
Nella legislatura 2014-2019, il PPE esprimeva il Presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk (sinistra), e della Commissione europea, Jean-Claude Juncker (destra).

Assemblea politica modifica

Il ruolo dell'assemblea politica è di definire le posizioni politiche del partito tra ogni congresso, di decidere delle richieste di adesione, delle linee direttrici politiche e del bilancio. L'assemblea politica è composta dei delegati designati dei partiti membri del PPE e dei partiti membri soci, così come delle associazioni e dei gruppi membri. L'assemblea politica si riunisce almeno tre volte per anno.

Il Congresso modifica

Il Congresso costituisce l'organo decisionale supremo del partito ed è composto dei delegati designati dei partiti membri PPE e dei partiti membri soci, così come delle associazioni e dei gruppi membri. Si riunisce ogni 3 anni, tuttavia dei Congressi straordinari possono essere, e sono stati già, convocati. Il Congresso elegge la presidenza del PPE, decida dei documenti politici principali e dei programmi elettorali ed offre una piattaforma ai Capi di governi del PPE e i presidenti di partiti.

Attività modifica

 
Foto di gruppo al Vertice 2011

Il Partito Popolare Europeo interagisce con le principali istituzioni europee.

Su invito del Presidente del PPE, il Presidente della Commissione europea, il Presidente del Consiglio europeo, il Presidente del Parlamento europeo così come i capi di Stato e di governo, o ministri PPE quando sono dei partner minoritari nelle coalizioni e leader dell'opposizione quando non appartengono al governo, si incontrano generalmente alcune ore prima del Vertice del Consiglio europeo all'Accademia Reale di Bruxelles per il Vertice del PPE in vista di adottare le posizioni comuni.

Negli ultimi due anni il partito ha regolarmente organizzato riunioni ministeriali del PPE prima delle riunioni del Consiglio dell'Unione europea. Le riunioni dei ministri del PPE si svolgono generalmente alla sede del partito. Il PPE organizza un totale di dieci incontri ministeriali diversi: Affari esteri, Economia e affari finanze, Occupazione e affari sociali, Industria, Difesa, Agricoltura, Ambiente, Giustizia e affari interni, Trasporti, Energia.

Il PPE organizza anche su una base ad hoc incontri con i suoi membri affiliati della Commissione europea e invita anche i singoli Commissari agli incontri del vertice del PPE e / o per le riunioni ministeriali del PPE. In seguito alla modifica 2007 del regolamento UE che governa i Partiti politici europei, il PPE è il solo responsabile dell'organizzazione della campagna paneuropea per le Elezioni europee ogni cinque anni. Secondo il Trattato di Lisbona, il PPE (come tutti gli altri partiti europei) deve presentare, nell'ambito della campagna per le elezioni europee, un candidato per la Presidenza della Commissione europea; il PPE ha già fatto questo prima della ratifica del Trattato di Lisbona, con la rielezione di José Manuel Durão Barroso per un secondo mandato, nel mese di aprile del 2009.

Incontri ministeriali modifica

Seguendo lo schema dei summit del PPE, negli anni passati il Partito ha organizzato incontri interministeriali che precedevano gli incontri degli Consiglio dell'Unione europea con i ministri, deputati, segretari di Stato e parlamentari europei collegati al tema oggetto dell'incontro. Ad oggi, il PPE organizza, in totale, 12 incontri interministerali che sono:

Nelle istituzioni europee modifica

Organizzazione Istituzione Numero di seggi
Unione europea Consiglio europeo
11 / 27
Commissione europea
10 / 27
Parlamento europeo
168 / 705
Comitato europeo delle regioni
115 / 329

Consiglio europeo modifica

11 dei 27 Capi di Stato o di governo membri del Consiglio europeo appartengono al PPE:

Il partito di governo Fidesz del premier ungherese Viktor Orbán è stato in passato membro del PPE.

Commissione europea modifica

 
Ursula von der Leyen

Commissione von der Leyen (IX legislatura, dal 1º dicembre 2019)

Commissario/a Incarico e competenza[35] Stato membro Partito nazionale
Ursula von der Leyen Presidente della Commissione europea   Germania CDU
Valdis Dombrovskis Vicepresidente esecutivo per un'economia al servizio delle persone, commercio   Lettonia Vienotība
Margaritis Schoinas Vicepresidente per la promozione del nostro stile di vita europeo   Grecia ND
Dubravka Šuica Vicepresidente per la democrazia e la demografia   Croazia HDZ
Johannes Hahn Commissario europeo per il bilancio e l'amministrazione   Austria ÖVP
Stella Kyriakidou Commissario europeo per la salute e la sicurezza alimentare   Cipro DISY
Adina-Ioana Vălean Commissario europeo per i trasporti   Romania PNL
Mairead McGuinness Commissario europeo per i servizi finanziari   Irlanda FG
Iliana Ivanova Commissario europeo per l'innovazione, la ricerca, la cultura, l'istruzione e la gioventù   Bulgaria GERB
Wopke Hoekstra Commissario europeo per l'azione per il clima   Paesi Bassi CDA

Parlamento europeo modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Gruppo del Partito Popolare Europeo.

Nel Parlamento europeo il Partito Popolare Europeo è rappresentato dal Gruppo del Partito Popolare Europeo, che nella IX legislatura ha il maggior numero di deputati: detiene 187 seggi su 705 (alcuni partiti nazionali appartengono al gruppo parlamentare del PPE pur non essendo membri del Partito Popolare Europeo, come I Centristi francesi o l'Unione Cristiana olandese). Il 3 marzo 2021 i 12 eurodeputati di Fidesz lasciano il Gruppo del PPE,[36] che scende a 175 seggi, confermandosi come primo gruppo in Eurocamera. Il Presidente del gruppo è Manfred Weber della CSU bavarese. Il Gruppo esprime il Vicepresidente del Parlamento europeo nella prima metà della IX legislatura: il ruolo è spettato dapprima all'irlandese Mairead McGuinness, sostituita il 12 novembre 2020, in seguito alla sua nomina a Commissario europeo, dalla maltese Roberta Metsola, eletta poi Presidente del Parlamento europeo per la seconda metà della legislatura.

Comitato delle Regioni modifica

Nel Comitato europeo delle regioni il PPE è rappresentato dal gruppo omonimo, che al 2020 conta 115 membri e 102 membri supplenti. Il greco Apostolos Tzitzikostas del PPE, amministratore locale della Macedonia Centrale, ricopre al 2024 il ruolo di Vicepresidente del Comitato.

Oltre l'Unione Europea modifica

In Paesi terzi modifica

Attraverso i propri partiti associati ed osservatori, il PPE conta capi di Stato e di Governo anche in Paesi non facenti parte dell'UE. Questi sono invitati a partecipare ai summit e agli incontri del PPE:

Stato Rappresentante Titolo Partito politico In carica dal
  Serbia Aleksandar Vučić Presidente SNS 31 maggio 2017
Ana Brnabić Primo ministro 29 giugno 2017
  Moldavia Maia Sandu Presidente PAS 24 dicembre 2020
  Bosnia ed Erzegovina Borjana Krišto Presidente del Consiglio dei Ministri HDZ BiH 25 gennaio 2023
  Svizzera Viola Amherd Presidente della Confederazione AdC 1 gennaio 2024

Consiglio d'Europa modifica

Organizzazione Istituzione Numero di seggi
Consiglio d'Europa Assemblea Parlamentare
149 / 318

Il Gruppo del Partito Popolare europeo nell'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa difende la libertà di espressione e di informazione, così come la libertà di circolazione delle idee e la tolleranza religiosa. Promuove il principio di sussidiarietà e di autonomia locale, così come la difesa delle minoranze nazionali, sociali ed altri. Il Gruppo PPE/CD è il secondo più grande dell'Assemblea ed è presieduto da Aleksander Pociej della Piattaforma Civica polacca.

Il gruppo PPE/CD include anche parlamentari non appartenenti al Partito Popolare Europeo stesso, inclusi gli esponenti dell'Unione Patriottica (Liechtenstein), del Partito Progressista dei Cittadini (Liechtenstein) di Raggruppamento & Scommesse (Monaco).[37]

OSCE modifica

Il Gruppo PPE e parlamentari condividenti le stesse idee nell'assemblea parlamentare dell'OSCE è il gruppo politico più attivo in seno all'OSCE. Il Gruppo si riunisce regolarmente e promuove le posizioni del PPE ai livelli dei processi decisionali. I membri del Gruppo PPE partecipano anche alle missioni di osservazione delle elezioni dell'OSCE e sono impegnati nella promozione dei valori e pratici democratici. Il Gruppo è presieduto da Walburga Habsburg Douglas (Svezia). La presidenza del Gruppo conta i seguenti vicepresidenti: Consiglio Di Nino (Canada), Vilija Aleknaitè Abramikiene (Lituania), Laura Allegrini (Italia) e George Tsereteli (Georgia).

NATO modifica

In accordo con lo statuto del Partito, il PPE è anche presente nell'assemblea parlamentare della NATO (NATO-PA) e costituisce il Gruppo PPE e membri soci. È un gruppo politico attivo, guidato dal politico tedesco Karl Lamers (CDU), che è stato anche presidente dell'assemblea tra il 2010 e il 2012.

 
Antonio López-Istúriz, John McCain e Wilfried Martens

Le relazioni PPE-USA modifica

Il PPE intrattiene relazioni strette con l'International Republican Institute (IRI) e coopera nel quadro della European Partnership Initiative.[38] Il presidente del PPE Wilfried Martens ha sostenuto John McCain, il candidato repubblicano alla presidenza per le elezioni del 2008 negli Stati Uniti, tra l'altro McCain è anche il presidente dell'IRI.[39] Nel 2011, Martens e McCain hanno fatto un comunicato stampa comune che esprime le loro inquietudini in quanto alla democrazia in Ucraina.[40][41]

Collegamenti globali modifica

Il PPE rappresenta l'ala europea di due organizzazioni multilaterali globali di centro-destra: l'Unione Democratica Internazionale e l'Internazionale Democratico Cristiana.

Centro per gli studi europei Wilfried Martens modifica

In seguito alla revisione 2008 del regolamento UE che governa i partiti politici europei permettendo la creazione di fondazioni europee affiliate a questi partiti, il PPE ha stabilito nello stesso anno la sua fondazione ufficiale / think tank, il Centro per gli studi europei (CES). Il CES comprende come membri tutte le principali associazioni nazionali e le fondazioni affiliate ai partiti membri del PPE, oltre a quelle comunque attive nell'area culturale e politica ritenuta affine al PPE[42]: Istituto Luigi Sturzo, Fondazione De Gasperi, Konrad Adenauer Foundation (CDU), Hanns Seidel Foundation (CSU), la Fondazione per l'Analisi e Studi Sociali (PP), Constantinos Karamanlis Institute for Democracy (ND), Jarl Hjalmarson Foundation (MOD), l'Accademia politica del Partito popolare austriaco (ÖVP) ed altri[43]. Durante la campagna per le elezioni europee del 2009, il CES ha lanciato con successo una campagna basata sul web intitolata 'tellbarroso.eu' per sostenere Jose Manuel Barroso, il candidato del PPE, per la rielezione come Presidente della Commissione. L'Istituto Robert Schuman. con sede a Budapest, e la Fondazione Robert Schuman, con sede a Lussemburgo, sono affiliati al Partito popolare europeo.

In seguito al congresso del PPE tenuto a Dublino nel 2014, il Centro per gli studi europei è stato intitolato a Wilfried Martens, cofondatore del PPE. Oggi il centro si chiama dunque ufficialmente (la lingua ufficiale del Centro è l'inglese[44]) "Wilfried Martens Centre for European Studies"[45].

Associazioni del PPE modifica

Il PPE è legato ad alcune associazioni specifiche che si concentrano in gruppi specifici e che, molto spesso, organizzano dei seminari, dibattiti, pubblicazioni ed altre attività della loro propria iniziativa. Queste associazioni sono le seguenti:

Studenti democratici europei (EDS) modifica

L'EDS è l'organizzazione di studenti ufficiale del PPE. Dalla sua creazione nel 1961, l'EDS riunisce studenti e giovani politici in tutta Europa per promuovere uno scambio politico pro-europeo. Benché si tratti di un'organizzazione di studenti che manifesta un grande interesse per gli argomenti come il processo di Bologna, l'organizzazione è anche particolarmente cosciente dell'importanza della promozione dei valori come la libertà, la democrazia e i diritti dell'uomo. Diretta da Virgilio Falco, l'associazione conta 40 organizzazioni membri che rappresentano quasi 1.400.000 persone attraverso il continente. L'EDS è rappresentato in 33 paesi, includendo paesi non-membri dell'UE come la Bielorussia e la Georgia. L'eds non è un'organizzazione centralizzata, ma piuttosto una "organizzazione di organizzazioni", una struttura di rete il cui scopo generale è di riunire le forze dei diversi membri per permettere ai giovani ed agli studenti di esprimersi di una sola voce. Ogni anno, l'organizzazione propone delle università estivali e invernali, così come parecchi seminari. Pubblica anche una rivista trimestrale intitolata "Bullseye" e difende, in diversi modi, gli interessi dei giovani.

L'unione dei cittadini senior europei (ESCU) modifica

Fondata a Madrid nel 1995 e guidata da Ann Hermans, membro del partito CD&V, l'ESU è la più grande organizzazione politicaeuropea di cittadini senior. L'ESCU è rappresentata in 26 stati con 45 organizzazioni e circa 500.000 membri ed è dedicata alla promozione dei diritti degli anziani in Europa e del loro coinvolgimento nella società. Gli scopi dell'ESCU sono la promozione del ruolo dell'anzianità nella società europea, la lotta contro la discriminazione degli anziani, il sistema pensionistico europeo, anziani e volontariato, relazioni intergenerazionali e partecipazione.

Unione europea dei lavoratori cristiani democratici (EUCDW) modifica

L'EUCDW è l'organizzazione del PPE per i lavoratori, conta 24 organizzazioni membro in 18 paesi diversi. In quanto associazione di lavoratori ufficialmente riconosciuta dal PPE, l'EUCDW è diretta da Elmar Brok, MdPE, e mira ai seguenti obiettivi: agire per l'unificazione politica di un'Europa democratica; promuovere lo sviluppo del PPE sulla base di un insegnamento social-cristiano; rappresentare e difendere gli interessi dei lavoratori nei politici europei; lavorare sull'esito dei valori e delle politiche social-cristiane nei movimenti dei lavoratori europei; mettere in posto una cooperazione tra i lavoratori e i loro rappresentanti per costruire tappa per tappa un modello sociale europeo. Perciò, durante questi ultimi anni, l'EUCDW si è molto implicato per influenzare le politiche di lavoro e per difendere un'Europa unita in materia di giustizia sociale.

Unione delle piccole e medie imprese (SME Union) modifica

L'Unione SME del PPE è stata fondata nel Maggio 2012 da tre deputati europei, Paul Rübig, Nadezhda Neynsky e Bendt Bendtsen. Sarà al centro della campagna politica del PPE per le elezioni europee del 2014 che è centrata sulla strategia per affrontare e superare la crisi economica in Europa. L'Unione SME del PPE è la rete dei politici e delle organizzazioni cristian-democratici, conservatori e liberali favorevoli alle imprese. Il suo obiettivo principale è d'influenzare le politiche europee in modo da renderle più favorevoli alle PME e questo in stretta cooperazione con cerchi delle PME del Gruppo PPE al Parlamento europeo, la DG Impresa e membri dell'Unione SME nei partiti membri del PPE. L'importanza del lavoro dell'Unione SME può osservarsi nel fatto che le PME sono considerate come l'elemento chiave per la durabilità del lavoro, della crescita e della prosperità. La sua prima priorità è di riformare l'ambito legale per le PME in Europa e di promuovere e sostenere gli interessi delle PME che, grazie alla loro volontà di prendere dei rischi e le loro responsabilità, costituiscono il motore dell'economia dell'UE. L'Unione SME è diretta da Nadezhda Neynsky.

Le donne del Partito Popolare europeo (EPP Women) modifica

EPP Women è riconosciuto dal PPE come l'associazione ufficiale delle donne dei partiti di centro-destra in Europa. EPP Women conta più di 40 organizzazioni membri nei paesi dell'UE ed oltre. Si trattano tutte di organizzazioni di donne di partiti politici membri del PPE. EPP Women, presieduto da Rozália Biró, si implica nel sostegno alla partecipazione politica delle donne in tutta Europa e nella promozione di questioni importanti legate alle donne.

Gioventù del Partito Popolare europeo (YEPP) modifica

YEPP, presieduta da Lídia Pereira, è l'organizzazione ufficiale della gioventù del PPE, auto-amministrata dal suo proprio statuto, programma politico e rappresentanti eletti. I membri del YEPP sono delle organizzazioni giovanili dei partiti nazionali. Lo scopo delle organizzazioni membri e del YEPP è di offrire un canale ai giovani per influenzare l'evoluzione delle loro società via mezzi democratici e secondo le idee di centro-destra, cristiano-democratiche e conservatrici. YEPP riunisce tra uno e due milioni di giovani in 38 paesi d'Europa. Questo fa del YEPP la più grande organizzazione politica di gioventù in Europa.

Adesioni modifica

Esistono 3 tipi di adesioni al PPE: i partiti membri, associati e osservatori.

I membri sono tutti i partiti degli Stati membri dell'UE e godono del diritto di voto in tutti gli organi e in tutti i campi.

Gli associati sono partiti di paesi candidati all'adesione all'UE e paesi dell'AELS e godono degli stessi diritti di voto dei membri salvo per le questioni riguardanti la struttura e le politiche dell'UE.

Gli osservatori possono partecipare a tutte le attività del PPE e possono assistere a Congressi ed Assemblee politiche, ma non godono di alcun diritto di voto.

Esiste anche un'affiliazione speciale, quella dei membri individuali, di cui possono beneficiare i membri del Gruppo del Partito Popolare Europeo al Parlamento europeo. Anche altri membri del Parlamento europeo possono diventare membri individuali del PPE se ciò è approvato dall'assemblea politica.

Stato Partito Nome locale Status
  Albania Partito Democratico d'Albania Partia Demokratike e Shqipërisë associato
  Armenia Partito Repubblicano d'Armenia Հայաստանի Հանրապետական Կուսակցություն osservatore
Governo della Legge Օրինաց երկիր osservatore
Eredità Ժառանգություն osservatore
  Austria Partito Popolare Austriaco Österreichische Volkspartei membro
  Belgio Cristiano-Democratici e Fiamminghi Christen-Democratisch en Vlaams membro
Les Engagés membro
  Bielorussia Partito Civico Unito di Bielorussia Аб'ядна́ная грамадзя́нская па́ртыя Белару́сі osservatore
Democrazia Cristiana Bielorussa Беларуская хрысьціянская дэмакратыя osservatore
Movimento per la Libertà За Свабоду osservatore
  Bosnia ed Erzegovina Partito d'Azione Democratica Stranka Demokratske Akcije osservatore
Unione Democratica Croata di Bosnia ed Erzegovina Hrvatska demokratska zajednica Bosne i Hercegovine osservatore
Unione Democratica Croata 1990 Hrvatska demokratska zajednica 1990 osservatore
Partito del Progresso Democratico della Republika Srpska Партија демократског прогреса PC osservatore
  Bulgaria Cittadini per lo Sviluppo Europeo della Bulgaria Граждани за европейско развитие на България membro
Democratici per una Bulgaria Forte Демократи за силна България membro
Movimento "Bulgaria per i Cittadini" Движение „България на гражданите“ membro
Unione delle Forze Democratiche Съюз на демократичните сили membro
  Cipro Raggruppamento Democratico Δημοκρατικός Συναγερμός membro
  Croazia Unione Democratica Croata Hrvatska demokratska zajednica membro
Partito Rurale Croato Hrvatska seljačka stranka membro
  Danimarca Partito Popolare Conservatore Det Konservative Folkeparti membro
Democratici Cristiani Kristendemokraterne membro
  Estonia Pro Patria Isamaa membro
  Finlandia Partito di Coalizione Nazionale Kansallinen Kokoomus membro
Democratici Cristiani Finlandesi Suomen Kristillisdemokraatit membro
  Francia I Repubblicani Les Républicains membro
  Georgia Movimento Nazionale Unito ერთიანი ნაციონალური მოძრაობა osservatore
Georgia Europea - Movimento per la Libertà ევროპული საქართველო osservatore
  Germania Unione Cristiano-Democratica di Germania Christlich Demokratische Union Deutschlands membro
Unione Cristiano-Sociale in Baviera Christlich-Soziale Union in Bayern membro
  Grecia Nuova Democrazia Νέα Δημοκρατία membro
  Irlanda Famiglia degli Irlandesi Fine Gael membro
  Islanda Partito dell'Indipendenza Sjálfstæðisflokkurinn associato
  Italia Forza Italia membro
Alternativa Popolare membro
Popolari per l'Italia membro
Unione di Centro membro
Partito Autonomista Trentino Tirolese membro
Südtiroler Volkspartei membro
  Kosovo Lega Democratica del Kosovo Lidhja Demokratike e Kosovës osservatore
  Lettonia Unità Vienotība membro
  Libano Forze Libanesi al-Quwwāt al-Lubnāniyya osservatore
Falangi Libanesi al-Katā'eb al-Lubnāniyya osservatore
  Lituania Unione della Patria - Democratici Cristiani di Lituania Tėvynės sąjunga–Lietuvos Krikšcionys Demokratai membro
  Lussemburgo Partito Popolare Cristiano Sociale Chrëschtlech Sozial Vollekspartei membro
  Macedonia del Nord Partito Democratico per l'Unità Nazionale Macedone Внатрешна македонска револуционерна организација / Демократска партија за македонско национално единство associato
  Malta Partito Nazionalista Partit Nazzjonalista membro
  Marocco Partito dell'Indipendenza Parti de l'Istiqlal / Hizb al-Istiqlal osservatore
Raggruppamento Nazionale degli Indipendenti Rassemblement National des Indépendants osservatore
  Moldavia Partito Liberale Democratico di Moldavia Partidul Liberal Democrat din Moldova osservatore
Partito di Azione e Solidarietà Partidul Acțiune și Solidaritate osservatore
Piattaforma della Dignità e della Verità Partidul Platforma Demnitate și Adevăr osservatore
  Montenegro Partito Bosgnacco Bošnjačka stranka osservatore
Montenegro Democratico Demokratska Crna Gora osservatore
  Norvegia Partito Conservatore Høyre associato
Partito Popolare Cristiano Kristelig Folkeparti osservatore
  Paesi Bassi Appello Cristiano Democratico Christen-Democratisch Appèl membro
  Polonia Piattaforma Civica Platforma Obywatelska membro
Partito Popolare Polacco Polskie Stronnictwo Ludowe membro
  Portogallo Partito Social Democratico Partido Social Democrata membro
Centro Democratico Sociale - Partito Popolare CDS-Partido Popular membro
  Rep. Ceca Unione Cristiana e Democratica - Partito Popolare Cecoslovacco Křesťanská a demokratická unie - Československá strana lidová membro
TOP 09 TOP 09 membro
  Romania Partito Nazionale Liberale Partidul Național Liberal membro
Unione Democratica Magiara di Romania Romániai Magyar Demokrata Szövetség membro
Partito del Movimento Popolare Partidul Mișcarea Populară membro
  San Marino Partito Democratico Cristiano Sammarinese Partito Democratico Cristiano Sammarinese osservatore
  Serbia Partito Progressista Serbo Српска напредна странка associato
Alleanza degli Ungheresi di Voivodina Vajdaszagi Magyar Szoveteg associato
  Slovacchia Gente Comune e Personalità Indipendenti Obyčajní Ľudia a Nezávislé Osobnosti membro
Alleanza Szövetség–Aliancia membro
Democratici Demokrati membro
Movimento Cristiano-Democratico Kresťanskodemokratické hnutie membro
  Slovenia Partito Democratico Sloveno Slovenska Demokratska Stranka membro
Nuova Slovenia Nova Slovenija membro
Partito Popolare Sloveno Slovenska Ljudska Stranka membro
  Spagna Partito Popolare Partido Popular membro
  Svezia Partito Moderato Moderata Samlingspartiet membro
Democratici Cristiani Kristdemokraterna membro
  Svizzera Alleanza del Centro Die Mitte / Le Centre / Alleanza del Centro / Allianza dal Center associato
  Ucraina Patria Всеукраїнське об'єднання "Батьківщина osservatore
Alleanza Democratica Ucraina per la Riforma Український демократичний альянс за реформи Віталія Кличка osservatore
Unione "Samopomich" Об'єднання «Самопоміч» osservatore
Solidarietà Europea Європейська солідарність osservatore
  Ungheria Partito Popolare Cristiano Democratico Kereszténydemokrata Néppárt membro

La sospensione di Fidesz modifica

Delle controversie circa presunte violazioni dello stato di diritto in Ungheria da parte del partito di maggioranza Fidesz, membro del Partito Popolare Europeo, e del suo leader Viktor Orbán, provocarono delle tensioni all'interno del PPE in vista delle elezioni europee del 2019.[46] Il PPE non si espresse apertamente circa il ruolo di Fidesz nelle presunte violazioni dello stato di diritto in Ungheria quando il Parlamento europeo, nel settembre 2018, intentò una procedura di infrazione ai sensi dell'articolo 7 del TUE. Il Presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, esponente di punta del Partito Popolare Europeo, dal canto suo commentò che Fidesz a suo avviso non avrebbe dovuto essere membro del PPE.[47] Le campagne di Orbán contro George Soros[48] e Jean-Claude Juncker[49] minarono a livello europeo la credibilità del PPE, che candidava allora Manfred Weber come Spitzenkandidat al ruolo di Presidente della Commissione.[50] Dopo anni di mancate prese di posizioni univoche,[51] due mesi prima delle europee del 2019 13 partiti membri del PPE chiesero l'espulsione di Fidesz dal partito europeo per via della sua campagna ad-personam contro Jean-Claude Juncker. 190 delegati su 193 votarono il 20 marzo 2019 a favore di una sospensione parziale di Fidesz dal PPE, estromettendolo da riunioni e diritto di voto. Di fatto però gli europarlamentari eletti con Fidesz avrebbero potuto continuare a sedere nel gruppo del Partito Popolare Europeo.[52] Nel febbraio 2020 il PPE estese a tempo indeterminato la sospensione di Fidesz.[53]

Il 2 aprile 2020 13 partiti membri del PPE inviarono una notifica a Donald Tusk richiedendo l'espulsione di Fidesz dal partito.[54] Tre giorni prima il Parlamento ungherese aveva approvato lo stato di emergenza in Ungheria per un periodo di tempo indeterminato, garantendo al primo ministro Orbán la facoltà di governare per decreto.[55]

Il 3 marzo 2021 lo stesso Orbán annunciò che Fidesz lasciava il gruppo del PPE in Eurocamera con effetto immediato.[56] Il 18 marzo 2021 Fidesz uscì anche dal Partito Popolare Europeo.[57]

Congressi modifica

 
Al XVIII Congresso di Varsavia il PPE ha sostenuto José Barroso (al centro) per un secondo mandato come Presidente della Commissione europea.
  • I Congresso Bruxelles, 1978
  • II Congresso Bruxelles, 1979
  • III Congresso Colonia, 1980
  • IV Congresso Parigi, 1981
  • V Congresso Roma, 1983
  • VI Congresso L'Aia, 1986
  • VII Congresso Lussemburgo, 1988
  • VIII Congresso Dublino, 1990
  • IX Congresso Atene, 1992
  • X Congresso Bruxelles, 1993
  • XI Congresso Madrid, 1995
  • XII Congresso Tolosa, 1997
  • XIII Congresso Bruxelles, 1999
  • XIV Congresso Berlino, 2001
  • XV Congresso Estoril, 2002
  • XVI Congresso Bruxelles, 2004
  • XVII Congresso Roma, 30-31 marzo 2006
  • XVIII Congresso Varsavia, 9-10 dicembre 2009
  • XIX Congresso Bonn, dicembre 2009
  • XX Congresso Marsiglia, 7-8 dicembre 2011
  • XXI Congresso Bucarest, 17-18 ottobre 2012
  • XXII Congresso Dublino, 6-7 marzo 2014
  • XXIII Congresso Madrid, 21-22 ottobre 2015
  • XXIV Congresso La Valletta, 29-30 marzo 2017
  • XXV Congresso Helsinki, 2018
  • XXVI Congresso Zagabria, 2019
  • XXVII Congresso Rotterdam, 31 maggio-1 giugno 2022[58]

Note modifica

  1. ^ https://laragione.eu/adnkronos/news/ue-bakolas-eletto-segretario-generale-del-ppe/
  2. ^ https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2022/05/31/manfred-weber-nominato-presidente-del-ppe_25e9a8c6-deaa-494f-a002-39bbfc5fe172.html
  3. ^ https://formiche.net/2022/06/ppe-weber-berlusconi-emiliano/
  4. ^ https://www.ilfoglio.it/esteri/2023/11/29/news/-si-l-estrema-destra-sara-sempre-avversaria-del-ppe-parla-manfred-weber-5959114/
  5. ^ Hans Slomp, Europe, A Political Profile: An American Companion to European Politics, ABC-CLIO, 26 settembre 2011, p. 246, ISBN 978-0-313-39182-8. URL consultato il 20 settembre 2018.
  6. ^ https://www.epp.eu/files/uploads/2015/09/Manifesto2012_IT.pdf
  7. ^ https://euractiv.it/section/elezioni-europee-2024/news/von-der-leyen-lascia-la-porta-aperta-ai-partiti-conservatori-che-potrebbero-unirsi-al-ppe-dopo-le-elezioni-europee/
  8. ^ Wolfram Nordsieck, European Union, su Parties and Elections in Europe, 2019. URL consultato il 30 maggio 2019 (archiviato l'8 giugno 2017).
  9. ^ Filippo Il Magnifico, It's federalist views were at odds with Conservative policy, su news.bbc.co.uk, BBC News.
  10. ^ https://www.agensir.it/quotidiano/2021/9/22/unione-europea-conferenza-ppe-a-roma-sui-valori-cristiani-card-hollerich-comece-generare-processi-che-portino-al-futuro-che-sogniamo/
  11. ^ https://www.ilgiornale.it/news/europa/i-cristiano-democratici-essenziali-leuropa-2164079.html
  12. ^ https://www.epp.eu/commitments
  13. ^ https://www.lapresse.it/esteri/2024/02/21/ue-weber-ppe-sostiene-von-der-leyen/
  14. ^ https://www.eunews.it/2024/03/07/von-der-leyen-candidata-ppe-europee-2024/
  15. ^ https://www.idu.org/
  16. ^ https://euractiv.it/section/capitali/news/tusk-e-mitsotakis-i-possibili-motori-del-ppe-della-campagna-per-la-von-der-leyen/
  17. ^ https://europa.today.it/next/freni-green-deal-migranti-ruanda-manifesto-ppe-elezioni-europee.html
  18. ^ https://www.iltempo.it/esteri/2024/02/21/news/ppe-lancia-ursula-von-der-leyen-presidente-bis-commissione-europea-38516369/
  19. ^ Peter Maushagen, German conservative seeks to front center-right in EU elections, in Reuters, 4 settembre 2018. URL consultato il 23 settembre 2018 (archiviato il 23 settembre 2018).
  20. ^ José María Magone, The New World Architecture: The Role of the European Union in the Making of Global Governance, New York, Transaction Publishers, 2006, p. 130, ISBN 978-0-7658-0279-8.
  21. ^ Vít Hloušek e Lubomír Kopeček, Origin, Ideology and Transformation of Political Parties: East-Central and Western Europe Compared, London, Ashgate Publishing, 2010, p. 11, ISBN 978-0-7546-7840-3.
  22. ^ Josep Maria Colomer, The European Union: A Federal Democratic Empire?, in Josep Maria Colomer (a cura di), Comparative European Politics, London, Taylor & Francis, 2008, p. 288, ISBN 978-0-415-43755-4.
  23. ^ Karl Magnus Johansson, The Emergence of Political Parties at European Level: Integration Unaccomplished, in Sverker Gustavsson, Lars Oxelheim e Lars Pehrson (a cura di), How Unified Is the European Union?: European Integration Between Visions and Popular Legitimacy, Springer, 2009, p. 160, ISBN 978-3-540-95855-0. URL consultato il 13 marzo 2021 (archiviato il 1º agosto 2020).
  24. ^ Wolfram Nordsieck, European Union, su Parties and Elections in Europe, 2019. URL consultato il 30 maggio 2019 (archiviato il 26 dicembre 2018).
  25. ^ Hans Slomp, Europe, A Political Profile: An American Companion to European Politics, ABC-CLIO, 26 settembre 2011, p. 246, ISBN 978-0-313-39182-8. URL consultato il 20 settembre 2018.
  26. ^ https://www.senato.it/leg16/4171?atto_presidente=37
  27. ^ https://www.eppgroup.eu/it/area-stampa/alcide-de-gasperi-cristiano-democratico-europeo
  28. ^ https://european-union.europa.eu/principles-countries-history/history-eu/eu-pioneers/alcide-de-gasperi_it
  29. ^ https://www.agrinotizie.com/2011/03/23/bruxelles-omaggio-ad-alcide-de-gasperi/
  30. ^ (EN) European People's Party, Strong for the People - EPP Manifesto – European Elections 2009 (PDF), su dnpprepo.ub.rug.nl. URL consultato il 7 luglio 2023 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2021).
  31. ^ https://www.atenaweb.com/obiettivi-climatici-2030/obiettivi-climatici-2030-il-ppe-cede-si-a-un-taglio-del-55-delle-emissioni/
  32. ^ https://www.lastampa.it/esteri/2017/02/09/news/il-nuovo-manifesto-del-ppe-per-il-ventunesimo-secolo-il-testo-in-anteprima-1.34650533/
  33. ^ https://www.eunews.it/2017/03/07/ppe-europea-piu-velocita-ed-esercito-comune/
  34. ^ https://www.epp.eu/papers/congress-document-europe-secures-our-future/
  35. ^ Commissione europea, Die Kommissare, su ec.europa.eu, Commissione europea. URL consultato l'11 settembre 2018 (archiviato l'11 settembre 2018).
  36. ^ (DE) tagesschau.de, Europaparlament: Fidesz-Partei verlässt EVP-Fraktion, su tagesschau.de. URL consultato il 3 marzo 2021 (archiviato il 3 marzo 2021).
  37. ^ PACE website, su assembly.coe.int. URL consultato il 21 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2012).
  38. ^ European Partnership Initiative | International Republican Institute, su iri.org, IRI. URL consultato l'11 settembre 2011 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2011).
  39. ^ Financial Times Article Wilfried Martens, su epp.eu. URL consultato l'11 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 31 marzo 2012).
  40. ^ United States Senator John McCain:: Press Office, su mccain.senate.gov, 30 agosto 2011. URL consultato l'11 settembre 2011 (archiviato il 25 febbraio 2014).
  41. ^ Senator McCain and President Martens urge for the release of Yulia Tymoshenko, su epp.eu. URL consultato l'11 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 31 marzo 2012).
  42. ^ Cfr. il paragrafo "Guidelines for membership" delle Internal Regulations of the non profit association “Wilfried Martens Centre for European Studies ASBL” (PDF), su martenscentre.eu. URL consultato il 13 maggio 2017 (archiviato il 6 luglio 2017).
  43. ^ I membri del Centro Studi sul suo sito ufficiale., su martenscentre.eu. URL consultato il 13 maggio 2017 (archiviato il 17 aprile 2017).
  44. ^ Parte 1, punto 2.1, Internal Regulation of the non profit association “Wilfried Martens Centre for European Studies ASBL” (PDF), su martenscentre.eu. URL consultato il 13 maggio 2017 (archiviato il 6 luglio 2017).
  45. ^ (EN) Martens Centre, su Martens Centre. URL consultato il 13 maggio 2017 (archiviato il 3 giugno 2017).
  46. ^ List of European conservative parties showing defections, wavering or coming out against Viktor Orbán. URL consultato il 5 March 2019
  47. ^ Orbán vs Juncker for the EPP’s future (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2021). accesso 5 March 2019
  48. ^ Orbán's campaign against George Soros (archiviato dall'url originale il 28 febbraio 2021). accesso 5 March 2019
  49. ^ Juncker: Hungary's ruling Fidesz doesn't belong in EPP (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2020). accesso 5 March 2019
  50. ^ The end of Germany's Orbán affair (archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2021). accesso 5 March 2019
  51. ^ How the EPP lost its way (archiviato dall'url originale il 26 marzo 2021). accesso 27 March 2019.
  52. ^ Fidesz MEPs remain in the EPP for now. accesso 27 March 2019.
  53. ^ EPP prolongs suspension of Hungary's Fidesz indefinitely (archiviato dall'url originale il 18 marzo 2021). accesso 7 February 2020. (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2020).
  54. ^ A Fidesz kizárását kéri a Néppárt 13 tagpártja. URL consultato il 2 April 2020.
  55. ^ Hungary passes law allowing Viktor Orban to rule by decree (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2021). accesso 2 April 2020. (archiviato dall'url originale il 16 febbraio 2021).
  56. ^ Orlando Crowcroft, Hungary PM Orban’s party quits the largest group in European Parliament, su euronews.com, 3 marzo 2021. URL consultato il 13 marzo 2021 (archiviato il 5 marzo 2021).
  57. ^ (EN) Deutsche Welle (http://www.dw.com), Hungary: Viktor Orban's ruling Fidesz party quits European People's Party | DW | 18.03.2021, su DW.COM. URL consultato il 18 marzo 2021 (archiviato il 21 marzo 2021).
  58. ^ https://it.euronews.com/my-europe/2022/06/01/il-ppe-ha-un-nuovo-presidente-weber

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN134357925 · ISNI (EN0000 0001 2324 0013 · LCCN (ENn86020867 · GND (DE4015737-4 · BNE (ESXX92832 (data) · BNF (FRcb11880626p (data) · J9U (ENHE987007451682705171 · WorldCat Identities (ENlccn-n86020867