Ferrovia Treviso-Portogruaro

linea ferroviaria italiana

La ferrovia Treviso-Portogruaro è una linea ferroviaria italiana di proprietà statale che collega Treviso con Portogruaro.

Treviso-Portogruaro
Stati attraversatiBandiera dell'Italia Italia
Attivazione1885 (Treviso-Motta)
1913 (Motta-Portogruaro)
Soppressione1966
Riattivazione2000
GestoreRFI
Lunghezza52,5 km
Scartamento1435 mm
Elettrificazione3000 V =
Ferrovie

La gestione dell'infrastruttura ferroviaria è affidata a Rete Ferroviaria Italiana (RFI) che qualifica la linea come complementare[1], mentre il servizio passeggeri è espletato da Trenitalia.

Storia modifica

Tratta Inaugurazione
Treviso-Motta di Livenza 12 settembre 1885

La linea tra Treviso e Motta di Livenza fu inserita tra quelle di terza categoria dalla Legge 29 luglio 1879, n. 5002[2] e fu aperta all'esercizio il 12 settembre 1885.[3]

Il 30 giugno 1913 la linea fu completata con i due tronchi che dalla stazione di Motta si dipartivano verso Portogruaro e verso San Vito al Tagliamento.[3]

A seguito della battaglia di Caporetto e della conseguente ritirata sul Piave, il ponte presso Fagarè della Battaglia fu fatto saltare dall'esercito italiano il 6 novembre 1917. Venne ricostruito alla fine della guerra.

Gli eventi bellici della seconda guerra mondiale provocarono la distruzione dei due ponti sulla Livenza, i quali originariamente erano stati costruiti a doppio binario e ospitavano le due linee affiancate. Con la ricostruzione, il percorso delle due linee fu unificato nei primi chilometri successivi all'impianto di Motta, per cui esse si separavano presso Bivio Livenza, posto all'attuale progressiva chilometrica 36+700.

L'alluvione del 4 novembre 1966 danneggiò la linea[senza fonte] per cui ne fu decretata la sospensione e fu istituito un autoservizio sostitutivo. Le spese per l'esercizio ferroviario nell'anno precedente erano state di 462,57 milioni di lire; il servizio sostitutivo venne finanziato ad un costo annuo di 86,83[4].

La sua riattivazione fu decisa nel Programma Integrativo del 1981 al fine di snellire il traffico merci nel nodo di Mestre. Allo scopo si decise di utilizzare le linee Treviso-Portogruaro, Treviso-Castelfranco-Vicenza e Castelfranco Veneto-Vigodarzere-Padova Campo Marte.

I lavori di ricostruzione delle opere civili si protrassero per anni e furono rallentati dalla mancata ricostruzione del ponte stradale sulla SS 53 presso Ponte di Piave, dato che la stessa impiegava il ponte ferroviario. Terminati questi ultimi, un'ulteriore rallentamento nella riapertura della linea derivò dal fatto che essa fu scelta per sperimentare i nuovi sistemi di sicurezza ferroviaria di tipo statico che avrebbero sostituito i tradizionali ACEI a relè elettromeccanici. La messa a punto del nuovo apparato, classificato con il nome di Apparato Statico a Calcolatore Vitale (ASCV), il primo attivato in Italia su una linea intera, fu molto laboriosa e invitò i tecnici a istituire una prima fase di pre-esercizio con solo pochi treni merci circolanti.

Dopo circa trent'anni dalla sospensione del servizio, il 2 febbraio del 2000 la linea fu riaperta, dopo lavori di ammodernamento ed elettrificazione. Domenica 24 settembre dello stesso anno partì anche un servizio viaggiatori integrato con gli autobus di linea.

Il 12 giugno 2017, la linea venne chiusa all'esercizio per l'attivazione di diverso sistema di circolazione (dal sistema CTC al sistema ACCM), i treni merci vennero deviati e quelli passeggeri autosostituiti. Gli apparati ACC-ASCV attivati 17 anni prima, da tempo in sofferenza per la debolezza intrinseca del sistema di comunicazione "FSFB" e per i quali l'azienda fornitrice non avrebbe più assicurato la garanzia dei ricambi, vennero disattivati e nel periodo di sospensione del servizio si lavorò per attivare un moderno ACC di tipo multistazione, gestito anch'esso a distanza dal Posto Centrale di Mestre [5]. La linea è stata formalmente riattivata il giorno 21 giugno 2017.

Caratteristiche modifica

La linea è una ferrovia a binario semplice, elettrificato a 3000 volt in corrente continua. Lo scartamento adottato è quello ordinario da 1.435 mm.

Dalla riapertura nel 2000, è stata esercita con il sistema CTC Comando Centralizzato del Traffico fino al giugno 2017, sostituito successivamente da un sistema ACC Multistazione. La direzione del movimento è regolata dal Dirigente Centrale Operativo (DCO) con sede a Venezia Mestre.

Percorso modifica

 Stazioni e fermate 
 
per Vicenza e per Montebelluna
     
per Venezia
 
0+000 Treviso Centrale 15 m s.l.m.
 
fiume Sile
     
per Udine
     
7+022 Raccordo San Floriano † 1966
 
7+145 Olmi-Spercenigo
 
7+944 Spercenigo † 1966 15 m s.l.m.
 
11+001 San Biagio di Callalta 13 m s.l.m.
 
16+250 Fagarè
 
16+728 Fagarè † 1966 14 m s.l.m.
 
fiume Piave
 
18+645 Ponte di Piave 13 m s.l.m.
 
21+460 Rustignè † 1966 12 m s.l.m.
 
25+470 Oderzo 12 m s.l.m.
 
fiume Monticano
 
30+588 Gorgo al Monticano 10 m s.l.m.
 
34+730 Motta di Livenza 10 m s.l.m.
     
per San Vito al Tagliamento († anni '40)
     
fiume Livenza (ramo vecchio)
     
35+735 fiume Livenza
     
36+700 Bivio Livenza per San Vito al Tagliamento († 1966)
 
40+350 Annone Veneto nuovo impianto * 2000
 
43+310 Pramaggiore-Blessaglia 5 m s.l.m.
     
per Venezia
 
52+464 Portogruaro-Caorle 5 m s.l.m.
     
per Casarsa
 
per Trieste
Manuale · Legenda · Convenzioni di stile

Traffico modifica

La linea è utilizzata principalmente per il trasporto di merci.

I principali nodi di interscambio del servizio regionale passeggeri sono nei due capolinea ossia nelle stazioni di Treviso e Portogruaro.

Note modifica

  1. ^ RFI - Rete in esercizio (PDF), su site.rfi.it. URL consultato il 20 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2011).
  2. ^ s:L. 29 luglio 1879, n. 5002, per la costruzione di nuove linee di completamento della rete ferroviaria del Regno. Tabella C. Punto 36.
  3. ^ a b Sviluppo delle ferrovie italiane dal 1839 al 31 dicembre 1926, Roma, Ufficio Centrale di Statistica delle Ferrovie dello Stato, 1927. Vedi Alessandro Tuzza, Trenidicarta.it, 1997-2007. URL consultato il 20 giugno 2010.
  4. ^ Atti parlamentari della Camera dei Deputati, VII legislatura, allegato al resoconto della seduta 5 luglio 1977, pag. 1056, punto 33 b
  5. ^ Circolare Compartimentale del Compartimento di Venezia 10/2017, su donet.rfi.it.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

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