Francesco II d'Orléans-Longueville

capo del casato degli Orléans-Longueville e duca di Longueville

Francesco II d'Orléans-Longueville (1470[1]1512), capo del casato degli Orléans-Longueville, ramo collaterale dei Valois, fu duca di Longueville.

Arme di Francesco II d'Orléans-Longueville: d'Orléans (tre fiori di giglio d'oro in campo azzurro sormontati da lambello d'argento) con banda bianca.

Nipote del celebre Bastardo d'Orléans, era figlio di Francesco I d'Orléans-Longueville e di Agnese di Savoia, a sua volta figlia del duca Ludovico di Savoia. Fu conte e poi duca di Longueville, conte di Dunois, Montgomery, Tancarville[2], nonché di governatore della Guienna[senza fonte].

Si sposò il 6 aprile 1505 con Francesca d'Alençon (1490-1550), figlia ed erede del duca Renato. Ebbero due figli, morti prematuramente:

  • Jacques (1506-?)
  • Renée (1508-1515)[2], contessa di Dunois, Tancarville e Montgomery[1]

Nel maggio dello stesso fu creato duca di Longueville dal re Luigi XII di Francia[non chiaro].

Dopo la sua morte, il titolo di duca rimase vacante dal 1513 al 1515, quando Luigi, fratello minore di Francesco, conte di Neuchatel dal 1504, reclamò l'eredità di suo fratello e della nipote. La vedova, Francesca d'Alençon (che sarebbe sopravvissuta 38 anni al marito) si risposò con Carlo IV di Borbone-Vendôme, duca di Vendome[senza fonte].

CuriositàModifica

Secondo lo storico Robert Garnier, l'arme dei discendenti del Bastardo d'Orléans, che trasformarono la sbarra in banda, sarebbe il segno esteriore dell'avvenuta legittimazione del Bastardo a principe di sangue, di cui peraltro non è noto alcun documento scritto. Tale atto, a firma del re Carlo VII, tuttavia sarebbe stato letto alla presenza di molti testimoni. Sulla questione, tuttavia, non vi è alcuna certezza[3].

NoteModifica

  1. ^ a b (FR) Renée d'Orléans-Longueville (1508-1515), su findagrave.com. URL consultato il 26 maggio 2018.
  2. ^ a b (FR) Orléans (PDF), su racineshistoire.free.fr. URL consultato il 26 maggio 2018.
  3. ^ Robert Garnier, Dunois le bâtard d'Orléans, Paris, Éditions F. Lanore, 1999, ISBN 2-85157-174-5