Georg von Boeselager

ufficiale tedesco

Georg Freiherr[2] von Boeselager (Kassel, 25 agosto 1915Łomża, 29 agosto 1944[1]) è stato un ufficiale di cavalleria dello Heer (la forza armata di terra della Wehrmacht) tedesco, coinvolto nel fallito attentato a Hitler del 20 luglio 1944.[3]

Georg von Boeselager
NascitaKassel, 25 agosto 1915
MorteŁomża, 29 agosto[1] 1944
Cause della morteil suo veicolo militare fu colpito da un colpo di mortaio russo[1]
Luogo di sepolturaHeimerzheim
ReligioneCattolico
Dati militari
Paese servitoBandiera della Germania Germania
Forza armata Heer (la forza armata di terra della Wehrmacht)
Armacavalleria
Unità15º Reggimento di cavalleria
Anni di servizio1934-1944
GradoOberst der Kavallerie (colonnello)
GuerreSeconda guerra mondiale
Campagne
BattaglieBattaglia di Mosca
Decorazioni
Note
Testo biografico[1]
voci di militari presenti su Wikipedia

Biografia

modifica
  Lo stesso argomento in dettaglio: Membri del complotto del 20 luglio e Operazione Valchiria.

Nacque a Kassel da una nobile famiglia cattolica di rango baronale e frequentò l'Aloysius College di Bad Godesberg, per poi intraprendere la carriera militare in cavalleria.[4] Nel 1936 divenne sottotenente,[5][4] ma per il suo coraggio l'anno seguente venne promosso tenente.

Durante la seconda guerra mondiale partecipò all'invasione della Polonia e ricevette la Croce di Ferro. Di servizio sul fronte occidentale nel 1940, si distinse durante azioni militari lungo la Senna a Les Andelys. A giugno di quell'anno ricevette la Croce del Cavaliere di Primo Grado e venne promosso Rittmeister, che nella cavalleria dell'esercito tedesco equivaleva al grado di capitano (Hauptmann in fanteria).[6]

Durante l'Operazione Barbarossa si distinse in occasione della presa di Białystock e Minsk, per poi partecipare alla Battaglia di Mosca, dove poté farsi un'idea delle sofferenze inferte dalle SS alla popolazione civile slava, sofferenze che oscurarono l'entusiasmo iniziale per il nazismo.

In convalescenza a Minsk per le ferite ricevute, ebbe da Henning von Tresckow e Fabian von Schlabrendorff, insigni membri della resistenza militare tedesca contro il nazismo, notizie sullo sterminio indiscriminato della popolazione ebraica, avallate da informazioni ricevute indirettamente dal generale delle SS Erich von dem Bach-Zelewski durante un incontro con lo Stato maggiore del generale Günther von Kluge. Ogni suo dubbio sul carattere criminale dell'ideologia nazista di conseguenza scomparve e von Boeselager entrò a far parte della resistenza tedesca.

Lo stesso Boeselager avrebbe dovuto fornire dell'esplosivo a Tresckow per assassinare Hitler,[4] ma il complotto mal riuscito di Stauffenberg sventò le iniziative di Boeselager e Tresckow. Non sospettato dalla Gestapo come invece furono altri, Boeselager, promosso colonnello pochi mesi prima, fu ucciso dai russi in uno scontro presso il fiume Bug.[4]

 
La tomba di Georg von Boeselager

Onorificenze

modifica
— 15 ottobre 1939[7]
— 13 giugno 1940[7]
  1. ^ a b c d e von Boeselager.
  2. ^ Freiherr è un titolo nobiliare corrispondente a quello di Barone.
  3. ^ Honor's Gasp, in The New Republic. URL consultato il 30 giugno 2024.
  4. ^ a b c d German Resistance Memorial Center - Biographie, su www.gdw-berlin.de. URL consultato il 25 luglio 2024.
  5. ^ a b c d e f g h Boeselager, Freiherr von, Georg - TracesOfWar.com, su www.tracesofwar.com. URL consultato il 25 luglio 2024.
  6. ^ Zeller, p. 153.
  7. ^ a b Thomas, p. 62.
  8. ^ a b c Scherzer, p. 231.

Bibliografia

modifica
  • Philipp von Boeselager, Volevamo uccidere Hitler, Milano, Mondadori, 2008, ISBN 88-04-59869-7.
  • (DE) Veit Scherzer, Die Ritterkreuzträger 1939–1945 Die Inhaber des Ritterkreuzes des Eisernen Kreuzes 1939 von Heer, Luftwaffe, Kriegsmarine, Waffen-SS, Volkssturm sowie mit Deutschland verbündeter Streitkräfte nach den Unterlagen des Bundesarchives, Jena, Scherzers Militaer-Verlag, 2007, ISBN 978-3-938845-17-2.
  • (DE) Franz Thomas, Die Eichenlaubträger 1939–1945 Band 1: A–K, Osnabrück, Biblio-Verlag, 1997, ISBN 978-3-7648-2299-6.
  • Eberhard Zeller, The Flame of Freedom: The German Struggle against Hitler, traduzione di Oswald Wolff, Coral Gables, University of Miami Press, 1969.

Voci correlate

modifica

Collegamenti esterni

modifica
Controllo di autoritàVIAF (EN62345184 · ISNI (EN0000 0000 2540 8054 · LCCN (ENn85298198 · GND (DE118810723 · J9U (ENHE987007276828505171