Girolamo Sotgiu

storico, sindacalista e politico italiano (1915-1996)

Girolamo Sotgiu (La Maddalena, 22 agosto 1915Cagliari, 5 marzo 1996) è stato uno storico, sindacalista e politico italiano. Figlio di Antonio Sotgiu, sindaco socialista di Olbia tra il 1906 e il 1910 e fratello minore dell'avvocato Giuseppe Sotgiu, fu professore di storia moderna nella facoltà di scienze politiche dell'Università di Cagliari.

Girolamo Sotgiu

Senatore della Repubblica Italiana
LegislaturaV
Gruppo
parlamentare
Comunista
CircoscrizioneCagliari
Incarichi parlamentari
  • Componente della I Commissione (Affari Costituzionali)
  • Componente della IV Commissione (Difesa)
  • Componente della VI Commissione (Istruzione)
  • Componente della IX Commissione (Industria, commercio e turismo)
  • Componente della Commissione parlamentare d'inchiesta sui fenomeni della criminalità in Sardegna
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPartito Comunista Italiano
ProfessioneDirigente sindacale

Biografia modifica

Residente a Roma sin dall'età di due anni, si iscrisse all'Università pagandosi gli studi dando lezioni private e pubblicando poesie e recensioni. Si laureò in lettere nel 1938, con il prof. Natalino Sapegno[1].

Ben presto si avvicinò ad idee antifasciste e costituì un gruppo di intellettuali detto gli amici pedanti[2], con Antonello Trombadori, Mario Alicata, Pietro Ingrao, Antonio Amendola, Renato Guttuso, Basilio e Nino Franchina, Mario Socrate, Giuliano Briganti, Paolo Manacorda e Domenico Purificato[1]. Nel 1939 pubblicò una raccolta di versi, intitolata Sosta al mattino[2].

Alla fine del 1939, le necessità economiche lo spinsero ad emigrare a Simi, nel Dodecaneso, dove fu segnalato come antifascista e trasferito, prima a Lero e poi a Rodi, dove fu, per breve tempo, incarcerato[1]. Nel giugno del '43 fu richiamato alle armi come ufficiale dell'esercito e, dopo l'armistizio di Cassibile, i tedeschi lo internarono in campo di concentramento[3] e poi lo rinchiusero nel carcere di Calato (Rodi). Uscito dal carcere, riuscì a mettersi in contatto con i commandos inglesi[1] e fuggì in Turchia con la moglie Bianca Ripepi[2].

Rientrato infine a Rodi dopo la liberazione, fece parte del locale CLN e fondò e diresse il giornale in lingua italiana, dandogli uno spiccato indirizzo di sinistra, sinché gli inglesi non lo presero sotto il loro controllo[1].

Finita la guerra, rientrò in Italia, si iscrisse al Partito Comunista Italiano e alla CGIL, di cui fu segretario regionale e componente del Comitato nazionale[3]. Segretario della Federazione comunista di Sassari, nel 1949 fu eletto consigliere regionale per la prima legislatura e successivamente riconfermato per altre quattro fino al 1968, quando si dimise per presentarsi al Senato. Ricoprì gli incarichi di questore e di vicepresidente del Consiglio regionale sardo[2].

Eletto senatore nella V legislatura del Parlamento italiano, nelle liste congiunte PCI-PSIUP, si iscrisse al gruppo parlamentare comunista. Prese parte all'inchiesta della Commissione parlamentare sul banditismo e, in particolare, ad ogni dibattito sui problemi più rilevanti della Sardegna[3].

Fu professore di storia moderna nella facoltà di scienze politiche dell'Università di Cagliari, e preside per qualche anno. Fondò e diresse la rivista "Archivio sardo del movimento operaio contadino e antonomastico", laboratorio delle successive generazioni di storici sardi[2]. Dopo l'esperienza parlamentare si dedicò principalmente alla redazione di una serie di volumi di storia moderna e contemporanea della Sardegna. È sepolto nel piccolo cimitero dell'isola di Tavolara[4]

Nel 2015, il suo nome e quello della sua consorte Bianca è stato iscritto tra i Giusti tra le nazioni allo Yad Vashem per aver salvato dalla deportazione la bambina ebrea Lina Kantor Amato, a Rodi, nel 1944, falsificandone i documenti e facendola passare per loro figlia[5].

Note modifica

  1. ^ a b c d e Girolamo Sotgiu, 22 gennaio 1945
  2. ^ a b c d e Politici isolani: Girolamo Sotgiu Archiviato il 24 giugno 2013 in Internet Archive.
  3. ^ a b c Consiglio regionale della Sardegna, Seduta n. 113 - 5 marzo 1996 Commemorazione dell'on. Girolamo Sotgiu
  4. ^ La favola del re di Tavolara, su tavolara.it. URL consultato il 17 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  5. ^ La Nuova Sardegna, 6 novembre 2015

Bibliografia modifica

  • Girolamo Sotgiu, Questione sarda e movimento operaio, 1964;
  • Girolamo Sotgiu, Alle origini della Questione sarda. Note di storia del Risorgimento, 1967;
  • Girolamo Sotgiu, Alcune conseguenze politiche dell'attacco francese nel 1792-93, 1970;
  • Girolamo Sotgiu, Lotte sociali e politiche nella Sardegna contemporanea (1848-1922), 1974;
  • Girolamo Sotgiu, Movimento operaio e autonomismo. La questione sarda da Lussu a Togliatti, 1977;
  • Girolamo Sotgiu, Lotte contadine nella Sardegna del secondo dopoguerra, in Campagna e movimento contadino nel Mezzogiorno d'Italia dal dopoguerra ad oggi, 1979;
  • Girolamo Sotgiu, Storia della Sardegna sabauda 1720-1847, 1984;
  • Girolamo Sotgiu, Storia della Sardegna dopo l'Unità, 1986;
  • Girolamo Sotgiu, Storia della Sardegna dalla grande guerra al fascismo, 1990;
  • Girolamo Sotgiu, Storia della Sardegna durante il fascismo, 1995;
  • Girolamo Sotgiu, L'insurrezione di Cagliari del 28 aprile 1794, 1995;
  • Girolamo Sotgiu, La Sardegna negli anni della repubblica. Storia critica dell'autonomia, 1996;
  • Bianca Sotgiu Ripepi, Da Rodi a Tavolara, Cagliari, 2002;
  • Giulio Cherchi, Girolamo Sotgiu storico e politico : inventario dell'archivio privato di Girolamo Sotgiu, Cuec, Cagliari 2009.

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN39405717 · ISNI (EN0000 0000 8118 0189 · SBN CFIV046607 · LCCN (ENn85370916 · GND (DE122498372 · BNF (FRcb14639193n (data) · J9U (ENHE987007391522105171 · WorldCat Identities (ENlccn-n85370916