Giudice Amy

serie televisiva statunitense

Giudice Amy (Judging Amy) è una serie televisiva statunitense prodotta dal 1999 al 2005.

Giudice Amy
Immagine dalla sigla della serie televisiva
Titolo originaleJudging Amy
PaeseStati Uniti d'America
Anno1999-2005
Formatoserie TV
Generedrammatico, giudiziario
Stagioni6
Episodi138
Durata50 min (episodio)
Lingua originaleinglese
Rapporto16:9
Crediti
SceneggiaturaLyla Oliver, Randall Caldwell
Interpreti e personaggi
Doppiatori e personaggi
FotografiaKenneth D. Zunder, Lara Porzac
MusichePeter Himmelman
ScenografiaKathy Curtis Cahill
CostumiEduardo Castro, Debra McGuire
ProduttoreAmy Brenneman, Barbara Hall, Joseph Stern, Connie Tavel
Casa di produzioneBarbara Hall/Joseph Stern Productions, CBS Productions, 20th Century Fox Television
Prima visione
Prima TV originale
Dal19 settembre 1999
Al3 maggio 2005
Rete televisivaCBS
Prima TV in italiano
Data8 ottobre 2001
Rete televisivaCanale 5

Trama modifica

Amy Gray è una donna divorziata che ha lasciato New York con la figlia Lauren per diventare giudice minorile ad Hartford, Connecticut. Vivono in casa della madre di Amy, Maxine, un'assistente sociale molto dedita al suo lavoro. Nella sua attività di giudice, Amy può contare sulla collaborazione del cancelliere Bruce Van Exel e di Donna Kozlowski, mentre ad animarne la vita privata ci sono i suoi due fratelli, il maggiore Peter, un assicuratore, sposato con Gillian, e il minore Vincent, scrittore e giornalista.

Episodi modifica

Stagione Episodi Prima TV originale Prima TV Italia
Prima stagione 23 1999-2000 2001
Seconda stagione 22 2000-2001 2001
Terza stagione 24 2001-2002
Quarta stagione 24 2002-2003
Quinta stagione 23 2003-2004
Sesta stagione 22 2004-2005

Personaggi e interpreti modifica

Produzione modifica

Distribuzione modifica

Negli Stati Uniti la serie è stata trasmessa in prima visione da CBS. In Italia è stata trasmessa in prima visione in chiaro da Canale 5 dall'8 ottobre 2001.[1]

Accoglienza modifica

Note modifica

  1. ^ I programmi di oggi, in La Stampa, GEDI Gruppo Editoriale, 8 ottobre 2001, p. 40.

Collegamenti esterni modifica

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