Giuseppe Alessi (politico)

politico italiano (1905-2009)

Giuseppe Alessi (San Cataldo, 28 ottobre 1905Palermo, 13 luglio 2009) è stato un politico e centenario italiano. Primo presidente della Regione Siciliana.

Giuseppe Alessi

Presidente della Regione Siciliana
Durata mandato30 maggio 1947 –
13 giugno 1949
PredecessoreGiovanni Selvaggi (Alto Commissario)
SuccessoreFranco Restivo

Durata mandato5 giugno 1955 –
4 aprile 1956
PredecessoreFranco Restivo
SuccessoreGiuseppe La Loggia

Presidente dell'Assemblea Regionale Siciliana
Durata mandato5 aprile 1956 –
7 giugno 1959
PredecessoreGiuseppe La Loggia
SuccessoreFerdinando Stagno d'Alcontres

Senatore della Repubblica Italiana
Durata mandato1963 –
1968
LegislaturaIV
Gruppo
parlamentare
DC
CoalizioneCentro-sinistra (1963)
CircoscrizioneSicilia
CollegioPiazza Armerina
Sito istituzionale

Deputato della Repubblica Italiana
LegislaturaV
Gruppo
parlamentare
DC (1968-1972)
CoalizioneCentro-sinistra (1968)
CircoscrizioneSicilia I
CollegioPalermo
Incarichi parlamentari
  • Vicepresidente della 4ª Commissione (Giustizia) dall'11 luglio 1968 al 20 gennaio 1970, dal 21 gennaio 1970 al 25 gennaio 1972 e dal 26 gennaio 1972 al 24 maggio 1972
  • Presidente della Commissione Parlamentare d'inchiesta sugli eventi del giugno-luglio 1964 (SIFAR) dal 15 aprile 1969 al 15 dicembre 1970
  • Presidente della Commissione d'indagine richiesta dall'On. Vassalli a norma dell'Art. 58 del regolamento dal 29 settembre 1971 al 20 novembre 1971
  • Componente della 4ª Commissione (Giustizia) dal 10 luglio 1968 al 24 maggio 1972
  • Componente della Commissione Parlamentare per il parere al Governo sulle norme delegate in materia di dazi doganali dal 26 luglio 1968 al 24 maggio 1972
  • Componente della Commissione Parlamentare per il parere al Governo sui decreti da emanare in esecuzione dei Trattati di Lussemburgo del 21 e 22 aprile 1970 in materia di bilancio delle Comunità Europee, in sostituzione dei contributi finanziari degli Stati Membri con risorse proprie della Comunità nonché di regolamento dei finanziamenti della politica agricola comune dal 23 febbraio 1971 al 24 maggio 1972
  • Componente della Commissione Parlamentare d'inchiesta sul fenomeno della Mafia in Sicilia dal 19 novembre 1968 al 13 aprile 1970
  • Componente della Rappresentanza della Camera nel Parlamento Europeo dal 21 gennaio 1969 al 24 maggio 1972
  • Componente della Commissione d'indagine richiesta dall'On. Scalfari a norma dell'Art. 74 del regolamento dal 24 luglio 1968 al 4 febbraio 1969
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPPI (1919-1926)
DC (1943-1994)
RDC (1997-2002)
DC (2002-2009)
Titolo di studiolaurea in Giurisprudenza
Professioneavvocato

Biografia modifica

Origini e formazione modifica

Iscritto a diverse organizzazioni cattoliche sin dal 1918, si laurea in Giurisprudenza e svolge l'attività di avvocato.

Tesseratosi giovanissimo al Partito Popolare Italiano ne conserva la tradizione durante il fascismo e nel dicembre 1943 è fra gli organizzatori della Democrazia Cristiana siciliana, con diversi altri politici cattolici dell’Isola. Nel medesimo anno è nominato presidente del Comitato di Liberazione Nazionale della provincia di Caltanissetta e membro del CLN regionale.

La carriera politica modifica

Sindaco di San Cataldo, nel 1945 è anche membro della Consulta Regionale per la compilazione dello statuto della Regione Siciliana e della Commissione Paritetica per l'attuazione delle norme per lo Statuto Siciliano. Nell'aprile del 1947 è eletto deputato all'Assemblea Regionale Siciliana nel collegio regionale per la lista DC. Nella Democrazia Cristiana è membro del Consiglio Nazionale dal 1947 al 1953 e dal 1962 al 1963 e componente della Direzione Centrale dal 1951 al 1953.

Il 30 maggio 1947 è eletto primo presidente della Regione Siciliana, fino al 1949, e torna dal 1955 al 1956 alla guida della Giunta regionale. Dal dicembre 1956 al giugno 1959 è presidente dell'Assemblea Regionale Siciliana. Viene rieletto all'Assemblea nel 1951, nel 1955 e nel 1959.

Lascia il parlamento regionale perché è eletto senatore nel collegio di Piazza Armerina nelle elezioni politiche del 1963 nelle file della Democrazia Cristiana.

Nelle elezioni politiche del 1968 viene eletto deputato alla Camera, dove resta fino al 1972; in tale periodo presiedette la Commissione di inchiesta sul caso SIFAR[1].

Tra le cariche ricoperte Alessi è stato anche presidente del Comitato provinciale nisseno della Croce Rossa Italiana, sindaco della Società di Navigazione Tirrenia, vice presidente della Cassa di Risparmio Vittorio Emanuele, nonché presidente dell'ESCAL e presidente dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana (Treccani).

Gli ultimi anni modifica

Difese a metà anni 1990 l'ex presidente del consiglio e senatore a vita Giulio Andreotti dalle accuse di complicità con cosa nostra.[2] Verso la fine del decennio insieme con Flaminio Piccoli è stato tra i fondatori storici del movimento per la Rinascita della Democrazia Cristiana. È morto a 103 anni nel 2009; la salma è stata tumulata nel cimitero di Caltanissetta.

 
Targa commemorativa a G. Alessi, in Via Cavour n. 19 a Caltanissetta.

Il figlio Alberto è stato deputato per la Democrazia Cristiana nell'VIII, X e nell'XI Legislatura del Partito Popolare Italiano e poi del CCD. La figlia Maria Caterina Domitilla ha fondato libreria "Novecento" in Via Siracusa a Palermo.

Riconoscimenti modifica

I sancataldesi ancora oggi lo ricordano con affetto, perché negli anni settanta, costituì un comitato cittadino per salvare la Chiesa Madre della Città dalla demolizione a causa di una frana. Alessi riuscì attraverso un coinvolgimento dell'intera popolazione e delle istituzioni locali a raccogliere i fondi da utilizzare per alcuni lavori urgenti di risanamento. Il Duomo fu riaperto l'8 dicembre del 1979 e non più demolito.

Onorificenze modifica

Note modifica

Bibliografia modifica

  • Giuseppe Alessi, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 4 dicembre 2020.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN111499934 · ISNI (EN0000 0000 8178 0563 · SBN CFIV029386 · LCCN (ENn79043559 · GND (DE1092738770 · BNF (FRcb124095329 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n79043559