La goyazite è un minerale, un fosfato di alluminio e stronzio, descritto per prima volta nel 1884 in base ad un ritrovamento avvenuto tra le sabbie diamantifere di Minas Gerais in Brasile[5]. Il nome è stato attribuito in riferimento allo stato di Goiás (all'epoca Goyaz) dove si trovano i principali giacimenti di diamanti[1][7].

Goyazite
Classificazione Strunz8.BL.10[1]
Formula chimicaSrAl3(PO3,5(OH)0,5)2(OH)6[2]
Proprietà cristallografiche
Gruppo cristallinodimetrico
Sistema cristallinotrigonale[3]
Parametri di cellaa=7,015(3) Å, c=16,558(6) Å, Z=3[3]
Gruppo puntuale3 2/m
Gruppo spazialeR 3m[3]
Proprietà fisiche
Densità3,15[4] g/cm³
Densità misurata3,26[5] g/cm³
Durezza (Mohs)5[5]
Sfaldaturaperfetta secondo {0001}[5]
Colorebianco giallastro[5], incolore, lilla, giallo miele, arancio[6]
Lucentezzada grassa a resinosa[6]
Opacitàtrasparente[5]
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale

La lusungite era considerata una specie a sé stante ma ulteriori analisi hanno determinato che si tratta in realtà di goyazite pertanto l'IMA nel 1995 ha discreditato la specie[8].

Morfologia modifica

La goyazite è stata scoperta sotto forma di piccoli grani arrotondati di 1–5 mm di diametro[5]. Si trova anche in forma di cristalli romboedrici fino a 2 cm[6].

Origine e giacitura modifica

La goyazite è stata trovata nella pegmatite nelle cavità aperte e frutto di genesi idrotermale associata a siderite, childrenite-eosphorite, beraunite, crandallite-deltaite, whitlockite, brasilianite, apatite, quarzo e palermoite[4].

Note modifica

  1. ^ a b (EN) Goyazite mineral information and data, su mindat.org. URL consultato il 4 ottobre 2013.
  2. ^ Bayliss, p. 920.
  3. ^ a b c Kato, p. 391.
  4. ^ a b Mrose, p. 354.
  5. ^ a b c d e f g Damour, p. 204.
  6. ^ a b c Anthonyhttp://www.handbookofmineralogy.org/pdfs/goyazite.pdf.
  7. ^ Damour, p. 205.
  8. ^ (EN) A. Pring, Birch W. D., Dawe J., Taylor M.,Deliens M., Walenta K., Kintoreite, PbFe3(PO4)2(OH,H2O)6, a New Mineral of the Jarosite-Alunite Family, and Lusungite Discredited (PDF), in Mineralogical Magazine, vol. 59, marzo 1995, pp. 143-148. URL consultato il 21 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2013).

Bibliografia modifica

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