Gran Premio di Germania 1981

corsa automobilistica
Bandiera della Germania Ovest Gran Premio di Germania 1981
352º GP del Mondiale di Formula 1
Gara 10 di 15 del Campionato 1981
Data 2 agosto 1981
Nome ufficiale XLIII Großer Preis von Deutschland
Luogo Hockenheim
Percorso 6,789 km
Distanza 45 giri, 305,505 km
Clima Soleggiato
Risultati
Pole position Giro più veloce
Bandiera della Francia Alain Prost Bandiera dell'Australia Alan Jones
Renault in 1'47"50 Williams-Ford Cosworth in 1'52"42
(nel giro 4)
Podio
1. Bandiera del Brasile Nelson Piquet
Brabham-Ford Cosworth
2. Bandiera della Francia Alain Prost
Renault
3. Bandiera della Francia Jacques Laffite
Ligier-Matra

Il Gran Premio di Germania 1981 è stata la decima prova della stagione 1981 del Campionato mondiale di Formula 1. Si è corsa domenica 2 agosto 1981 sull'Hockenheimring. La gara è stata vinta dal brasiliano Nelson Piquet su Brabham-Ford Cosworth; per il vincitore si trattò del sesto successo nel mondiale. Ha preceduto sul traguardo i francesi Alain Prost su Renault e Jacques Laffite su Ligier-Matra.

Vigilia modifica

Sviluppi futuri modifica

Durante il weekend del gran premio venne annunciato che la Brabham avrebbe utilizzato, dal Gp di Monza un motore turbo, fornito dalla BMW. Tale propulsore era già stato testato nel corso delle prove del GP di Silverstone, senza però essere utilizzato in gara.[1]

Aspetti tecnici modifica

Gérard Ducarouge, tecnico della Ligier, abbandonò la scuderia francese.[2]

Il 27 luglio, presso il proprio Museo Storico di Arese, l'Alfa Romeo presentò una nuova versione della 179C, vettura dotata di motore turbo. Si trattava però solo un prototipo, visto che la versione definitiva sarebbe stata costruita in fibra di carbonio. La vettura, che non partecipò a gare del mondiale (anche se ne venne prospettato l'impiego per il successivo Gran Premio d'Italia),[3] venne testata, presso la pista del Balocco, da Giorgio Francia. Il motore turbo era frazionato in 8 cilindri, e non in sei, come il Ferrari 021 e il Renault EF1, o 4, come l'Hart, motori sovralimentati già presenti in F1.[4]

 
Un particolare di una Tyrrell 011; la monoposto esordì nel Gran Premio di Germania 1981, con Eddie Cheever alla guida.

La Tyrrell abbandonò anch'essa le Michelin e passò alle Avon. Venne inoltre presentata la 011 affidata al solo Eddie Cheever. La McLaren, invece, firnò un accordo con la Michelin per terminare la stagione con le gomme francesi.[3]

Aspetti sportivi modifica

Dopo l'incidente nel precedente Gp di Gran Bretagna, la permanenza di Andrea De Cesaris alla McLaren venne messa in dubbio. Si prospettò la sua sostituzione con Keke Rosberg o Stefan Johansson. Il romano rimase però al volante della vettura inglese.[5]

March e Theodore iscrissero nuovamente una sola vettura. Fu in dubbio inoltre la partecipazione alla gara per la Fittipaldi, che si dibatteva in pesanti difficoltà finanziarie.[6]

Qualifiche modifica

Resoconto modifica

I lunghi rettilinei del circuito tedesco favorivano le vetture dotate di motore turbo: le due Renault furono le più rapide al venerdì, con René Arnoux che precedette Alain Prost per 15 centesimi. Terzo fu Alan Jones, staccato di mezzo secondo da Arnoux. Le Ferrari chiusero quarta (con Didier Pironi) e sesta con Gilles Villeneuve. Su entrambe le vetture di Maranello però vi furono delle rotture del motore. Più lento fu Carlos Reutemann, leader del mondiale, che ottenne un tempo di due secondi più alto di quello di Arnoux.[7]

Al sabato Alain Prost segnò 1'47"50, e strappò al compagno di scuderia Arnoux la pole position, la prima nel mondiale di F1. Prost era il sessantunesimo pilota a riuscire nell'impresa, nella storia del mondiale.[8] Arnoux confermò la prima fila, staccato di 46 centesimi, mentre Carlos Reutemann conquistò la terza piazza di partenza, pur in presenza di un trattamento migliore verso il compagno di team Alan Jones, a cui vennero fornite tre gomme da tempo. L'australiano soffriva però per una bronchite. Proseguirono i problemi tecnici per la Ferrari, che chiuse comunque quinta con Pironi e ottava con Villeneuve.[9]

Risultati modifica

I risultati delle qualifiche[10] furono i seguenti:

Pos Pilota Costruttore Tempo Griglia
1 15   Alain Prost   Renault 1'47"50 1
2 16   René Arnoux   Renault 1'47"96 2
3 2   Carlos Reutemann   Williams-Ford Cosworth 1'48"43 3
4 1   Alan Jones   Williams-Ford Cosworth 1'48"49 4
5 28   Didier Pironi   Ferrari 1'49"00 5
6 5   Nelson Piquet   Brabham-Ford Cosworth 1'49"03 6
7 26   Jacques Laffite   Ligier-Matra 1'49"28 7
8 27   Gilles Villeneuve   Ferrari 1'49"44 8
9 7   John Watson   McLaren-Ford Cosworth 1'49"52 9
10 8   Andrea De Cesaris   McLaren-Ford Cosworth 1'49"58 10
11 25   Patrick Tambay   Ligier-Matra 1'50"00 11
12 22   Mario Andretti   Alfa Romeo 1'50"64 12
13 29   Riccardo Patrese   Arrows-Ford Cosworth 1'50"65 13
14 12   Elio De Angelis   Lotus-Ford Cosworth 1'50"74 14
15 11   Nigel Mansell   Lotus-Ford Cosworth 1'50"86 15
16 6   Héctor Rebaque   Brabham-Ford Cosworth 1'51"17 16
17 32   Jean-Pierre Jarier   Osella-Ford Cosworth 1'52"19 17
18 3   Eddie Cheever   Tyrrell-Ford Cosworth 1'52"19 18
19 23   Bruno Giacomelli   Alfa Romeo 1'52"21 19
20 9   Slim Borgudd   ATS-Ford Cosworth 1'52"54 20
21 17   Derek Daly   March-Ford Cosworth 1'52"65 21
22 33   Marc Surer   Theodore-Ford Cosworth 1'52"85 22
23 14   Eliseo Salazar   Ensign-Ford Cosworth 1'53"16 23
24 30   Siegfried Stohr   Arrows-Ford Cosworth 1'53"19 24
NQ 20   Keke Rosberg   Fittipaldi-Ford Cosworth 1'53"28 NQ
NQ 35   Brian Henton   Toleman-Hart 1'53"31 NQ
NQ 31   Beppe Gabbiani   Osella-Ford Cosworth 1'53"39 NQ
NQ 36   Derek Warwick   Toleman-Hart 1'53"58 NQ
NQ 4   Michele Alboreto   Tyrrell-Ford Cosworth 1'53"69 NQ
NQ 21   Chico Serra   Fittipaldi-Ford Cosworth 1'54"89 NQ

Gara modifica

Resoconto modifica

Alain Prost scattò in testa davanti a Carlos Reutemann, René Arnoux, Didier Pironi (col ferrarista che già alla prima chicane passò il pilota della Renault) e Alan Jones. Arnoux fu costretto subito ai box per una foratura, dovuta a un contatto con Piquet.

Già al secondo giro Didier Pironi si ritirò per un guasto elettrico sulla sua monoposto.[11] Tre giri dopo Jones, che al quarto passaggio, aveva fatto segnare il miglior giro del gran premio, passò il compagno di scuderia Reutemann. La classifica era sempre guidata da Prost, seguito dalla due Williams, poi Nelson Piquet, Jacques Laffite, Gilles Villeneuve e Patrick Tambay. Al giro 8 Tambay sopravanzò Villeneuve, mentre Jones attaccava, senza successo Prost. Il duello tra i primi due proseguì per diversi giri: ciò permise l'avvicinamento di Nelson Piquet e di Carlos Reutemann.

Villeneuve scontava dei problemi agli pneumatici mentre l'altro pilota della Brabham, Héctor Rebaque, entrò in zona punti al giro 12, dopo il sorpasso su Tambay. Al quindicesimo giro Reutemann riprese il terzo posto, passando Piquet.

Al ventunesimo passaggio Alan Jones sfruttò, all'interno del Motodrom, un malinteso tra Prost e Arnoux (il primo stava doppiando il secondo), e divenne primo. Al giro 27 Piquet riprese nuovamente la terza piazza a Reutemann, che un giro dopo fu costretto al ritiro col motore fuori uso.

Nella parte centrale di gara furono soggetti a problemi tecnici sia Jones che Prost. Il primo scontava dei guai all'alimentazione mentre il francese aveva un guasto al limitatore del turbo. Tra il 37º e il 39º passaggio Piquet non ebbe difficoltà a passarli entrambi e portarsi al primo posto. Jones resistette fino al giro 42, quando si presentò ai box nel tentativo di far riparare la sua vettura. L'australiano riprese la gara ma ormai era sceso al di fuori della zona dei punti.

Nelson Piquet si aggiudicò la gara, davanti a due francesi, Alain Prost e Jacques Laffite. Jean-Pierre Jarier chiuse ottavo con l'Osella, miglior prestazione, fino a quel momento, per la scuderia italiana.[12][13]

Risultati modifica

I risultati del gran premio[14] furono i seguenti:

Pos No Pilota Costruttore Giri Tempo/Ritiro Pos. Griglia Punti
1 5   Nelson Piquet   Brabham-Ford Cosworth 45 1h25'55"60 6 9
2 15   Alain Prost   Renault 45 + 11"52 1 6
3 26   Jacques Laffite   Ligier-Matra 45 + 1'04"60 7 4
4 6   Héctor Rebaque   Brabham-Ford Cosworth 45 + 1'39"69 16 3
5 3   Eddie Cheever   Tyrrell-Ford Cosworth 45 + 1'50"52 18 2
6 7   John Watson   McLaren-Ford Cosworth 44 + 1 giro 9 1
7 11   Elio De Angelis   Lotus-Ford Cosworth 44 + 1 giro 14  
8 32   Jean-Pierre Jarier   Osella-Ford Cosworth 44 + 1 giro 17  
9 22   Mario Andretti   Alfa Romeo 44 + 1 giro 12  
10 27   Gilles Villeneuve   Ferrari 44 + 1 giro 8  
11 1   Alan Jones   Williams-Ford Cosworth 44 + 1 giro 4  
12 30   Siegfried Stohr   Arrows-Ford Cosworth 44 + 1 giro 26  
13 16   René Arnoux   Renault 44 + 1 giro 2  
14 33   Marc Surer   Theodore-Ford Cosworth 43 Sospensione[15] 22  
15 23   Bruno Giacomelli   Alfa Romeo 43 + 2 giri 17  
NC 14   Eliseo Salazar   Ensign-Ford Cosworth 39 Non classificato 23  
Rit 9   Slim Borgudd   ATS-Ford Cosworth 35 Motore 28  
Rit 2   Carlos Reutemann   Williams-Ford Cosworth 27 Motore 3  
Rit 29   Riccardo Patrese   Arrows-Ford Cosworth 27 Motore 13  
Rit 25   Patrick Tambay   Ligier-Matra 27 Trasmissione 11  
Rit 17   Derek Daly   March-Ford Cosworth 15 Sospensione 21  
Rit 12   Nigel Mansell   Lotus-Ford Cosworth 12 Perdita d'olio 15  
Rit 8   Andrea De Cesaris   McLaren-Ford Cosworth 4 Collisione con P.Tambay 10  
Rit 28   Didier Pironi   Ferrari 1 Problemi elettrici 5  
NQ 20   Keke Rosberg   Fittipaldi-Ford Cosworth    
NQ 35   Brian Henton   Toleman-Hart    
NQ 31   Beppe Gabbiani   Osella-Ford Cosworth    
NQ 36   Derek Warwick   Toleman-Hart    
NQ 4   Michele Alboreto   Tyrrell-Ford Cosworth    
NQ 21   Chico Serra   Fittipaldi-Ford Cosworth        

Classifiche modifica

Note modifica

  1. ^ (ES) El "Brabham-BMW" debutara en Monza, in El Mundo Deportivo, 1º agosto 1981, p. 24. URL consultato il 9 luglio 2013.
  2. ^ Gerard Ducarouge, in La Stampa, 31 luglio 1981, p. 15.
  3. ^ a b (ES) El "Alfa Romeo Turbo" ya rueda, in El Mundo Deportivo, 30 luglio 1981, p. 30. URL consultato il 10 luglio 2013.
  4. ^ L'Alfa "turbo" scopre i suoi segreti, in La Stampa, 28 luglio 1981, p. 17.
  5. ^ Cristiano Chiavegato, "Io sono uscito per non colpire Watson e Jones", in Stampa Sera, 20 luglio 1981, p. 14.
  6. ^ (ES) La Escuderia "Fittipaldi" podria desaparecer, in El Mundo Deportivo, 25 luglio 1981, p. 26. URL consultato il 10 luglio 2013.
  7. ^ Cristiano Chiavegato, Ferrari veloce, malgrado i problemi, in La Stampa, 1º agosto 1981, p. 17.
  8. ^ (FR) Statistiques pilotes-Pole positions Chronologie, su statsf1.com. URL consultato il 10 luglio 2013.
  9. ^ Cristiano Chiavegato, Reutemann: "Correrò all'attacco", in La Stampa, 2 agosto 1981, p. 17.
  10. ^ Risultati delle qualifiche, su chicanef1.com.
  11. ^ Cristiano Chiavegato, Andretti e Patrese scambio di accuse, in Stampa Sera, 3 agosto 1981, p. 12.
  12. ^ Cristiano Chiavegato, Piquet vince una corsa a eliminazione, in Stampa Sera, 3 agosto 1981, p. 12.
  13. ^ (FR) 10. Allemagne 1981, su statsf1.com. URL consultato l'11 luglio 2013.
  14. ^ Risultati del gran premio, su formula1.com.
  15. ^ Marc Surer, pur se ritirato, venne ugualmente classificato, avendo coperto più del 90% della distanza.
Campionato mondiale di Formula 1 - Stagione 1981
                             
   

Edizione precedente:
1980
Gran Premio di Germania Edizione successiva:
1982
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