Gran Premio di Monaco 1981

corsa automobilistica
Bandiera di Monaco Gran Premio di Monaco 1981
348º GP del Mondiale di Formula 1
Gara 6 di 15 del Campionato 1981
Data 31 maggio 1981
Nome ufficiale XXXIX Grand Prix Automobile de Monaco
Luogo Montecarlo
Percorso 3,312 km
Distanza 76 giri, 251,712 km
Clima Soleggiato
Risultati
Pole position Giro più veloce
Bandiera del Brasile Nelson Piquet Bandiera dell'Australia Alan Jones
Brabham-Ford Cosworth in 1'25"710 Williams-Ford Cosworth in 1'27"470
(nel giro 48)
Podio
1. Bandiera del Canada Gilles Villeneuve
Ferrari
2. Bandiera dell'Australia Alan Jones
Williams-Ford Cosworth
3. Bandiera della Francia Jacques Laffite
Ligier-Matra

Il Gran Premio di Monaco 1981 è stata la sesta prova della stagione 1981 del Campionato mondiale di Formula 1. Si è corsa domenica 31 maggio 1981 sul Circuito di Montecarlo. La gara è stata vinta dal canadese Gilles Villeneuve su Ferrari; per il vincitore si trattò del quinto successo nel mondiale. Ha preceduto sul traguardo l'australiano Alan Jones su Williams-Ford Cosworth e il francese Jacques Laffite su Ligier-Matra.

Vigilia modifica

Sviluppi futuri modifica

La Scuderia Ferrari confermò ancora per due stagioni Gilles Villeneuve nel ruolo di pilota titolare. Ciò smentiva le voci di un passaggio del canadese all'Alfa Romeo o alla Williams.[1][2]

Al fine di sostituire la gara, poi saltata, da disputarsi al Watkins Glen International, la Commissione della Formula 1 propose di tenere, il 17 ottobre, una gara a Las Vegas, su un tracciato da costruire nei pressi dell'Hotel Caesars Palace. Nella Commissione si decise inoltre che i piloti sarebbero stati rappresentati dal campione del mondo in carica Alan Jones. Si chiese di attribuire a Giorgio Francia la Superlicenza. Venne presentato un pacchetto di proposte per migliorare la sicurezza dei meccanici e infine si chiese di delineare meglio il regolamento in merito all'uso delle bandelle laterali.[3]

Aspetti tecnici modifica

I piloti, dopo gli avvenimenti del Gran Premio del Belgio, e vista la natura angusta del tracciato di Montecarlo, protestarono per l'eccessivo numero di vetture ammesse alle qualifiche.[4] La direzione di corsa chiese alla FOCA di limitare gli inviti per la gara. Inoltre venne deciso di non consentire l'accesso agli spettatori nella zona tra l'uscita dei box e la curva di S. Devota.[5]

La Lotus presentò il modello 87, nato per sostituire il non ammesso 88.[6] La Renault affidò, per questa gara, la nuova RE30 ad Alain Prost, mentre a René Arnoux venne rifornita la RE20B. Andrea De Cesaris ebbe a disposizione la McLaren MP4/1, e non più la M29F.

Aspetti sportivi modifica

Vista la convalescenza di Miguel Ángel Guerra, l'Osella confermò l'impiego di Piercarlo Ghinzani, visto il perdurare dell'assenza di Superlicenza per Giorgio Francia.[7]

Furono 31 le vetture iscritte al gran premio, ma solo 24 potevano essere ammesse alle qualifiche, e 20 alla gara. Per tale ragione al giovedì mattina furono necessarie le prequalifiche per nove vetture.[6]

Prequalifiche modifica

Resoconto modifica

Parteciparono alle prequalifiche le due Osella, le due Toleman, le due March, un'ATS, una Ensign e una Theodore.[6]Brian Henton sbatté duramente la sua Toleman; per evitarlo anche Beppe Gabbiani fu protagonista di un incidente.[8]

Risultati modifica

Nella sessione di prequalifica[9] si è avuta questa situazione:

Pos Pilota Costruttore Tempo Status
1 33   Patrick Tambay   Theodore-Ford Cosworth 1'30"492 PQ
2 14   Marc Surer   Ensign-Ford Cosworth 1'31"249 PQ
3 32   Beppe Gabbiani   Osella-Ford Cosworth 1'32"704 PQ
4 31   Piercarlo Ghinzani   Osella-Ford Cosworth 1'33"189 PQ
NPQ 9   Slim Borgudd   ATS-Ford Cosworth 1'33"285 NPQ
NPQ 17   Derek Daly   March-Ford Cosworth 1'33"800 NPQ
NPQ 18   Eliseo Salazar   March-Ford Cosworth 1'35"249 NPQ
NPQ 36   Brian Henton   Toleman-Hart 1'37"528 NPQ
NPQ 35   Derek Warwick   Toleman-Hart 1'41"996 NPQ

Qualifiche modifica

Resoconto modifica

Al giovedì Nelson Piquet su Brabham ottenne il miglior tempo in 1'25"710, staccando di oltre un secondo Gilles Villeneuve. La prestazione della vettura inglese suscitò polemiche: secondo alcuni la vettura disponeva di un serbatoio molto piccolo, tale da contenere una dose limitata di benzina; per altri invece la performance era dovuta al particolare motore Ford Cosworth DFV preparato da Duckworth, che avrebbe prodotto una potenza stimata in 540 cv, contro gli usuali 480. Ciò scateno la reazione di Carlos Reutemann, che si lamentò di come i controlli sulla regolarità delle vetture fossero poco approfonditi e affermò di essere sicuro della non conformità della Brabham ai regolamenti.[10]

Didier Pironi chiuse solo diciassettesimo, dovendo utilizzare il muletto a seguito di un incidente che ne aveva distrutto la vettura titolare. Piercarlo Ghinzani, dell'Osella non riuscì a ottenere nessun tempo per la rottura del propulsore.[10] Vennero cancellati i migliori tempi di Elio De Angelis e Riccardo Patrese in quanto le loro vetture vennero trovate irregolari: erano a meno di 6 centimetri dal suolo. Tale misura veniva effettuata con uno speciale dispositivo dotato di fotocellula e posto all'uscita dei box.[11]

Al sabato nessuno riuscì a battere il tempo di Piquet, che così conquistò la sua quinta pole position nel mondiale, la venticinquesima per la Brabham. Piquet, rispetto al tempo del giovedì, girò molto lento al fine di settare la vettura al meglio col carico di benzina. Il suo compagno di scuderia, Héctor Rebaque, non si qualificò, e ciò alimentò altre polmiche in merito alla regolarità della vettura usata dal brasiliano nella prima giornata di prove ufficiali. Fu molto serrata la lotta per la seconda posizione in griglia: vi si alternarono Carlos Reutemann, Riccardo Patrese e infine Gilles Villeneuve, che chiuse a 78 millesimi dal tempo di Piquet. La seconda fila fu conquistata da Nigel Mansell e da Reutemann. Ebbe maggiori difficoltà l'altro ferrarista, Didier Pironi: ruppe un motore al mattino, scontò dei problemi elettrici al muletto e infine dovette qualificarsi con la vettura di riserva di Villeneuve.[12]

Risultati modifica

I risultati delle qualifiche[13] furono i seguenti:

Pos Pilota Costruttore Tempo Griglia
1 5   Nelson Piquet   Brabham-Ford Cosworth 1'25"710 1
2 27   Gilles Villeneuve   Ferrari 1'25"788 2
3 11   Nigel Mansell   Lotus-Ford Cosworth 1'25"815 3
4 2   Carlos Reutemann   Williams-Ford Cosworth 1'26"010 4
5 29   Riccardo Patrese   Arrows-Ford Cosworth 1'26"040 5
6 12   Elio De Angelis   Lotus-Ford Cosworth 1'26"259 6
7 1   Alan Jones   Williams-Ford Cosworth 1'26"538 7
8 26   Jacques Laffite   Ligier-Matra 1'26"704 8
9 15   Alain Prost   Renault 1'26"953 9
10 7   John Watson   McLaren-Ford Cosworth 1'27"058 10
11 8   Andrea De Cesaris   McLaren-Ford Cosworth 1'27"122 11
12 22   Mario Andretti   Alfa Romeo 1'27"512 12
13 16   René Arnoux   Renault 1'27"513 13
14 30   Siegfried Stohr   Arrows-Ford Cosworth 1'27"564 14
15 3   Eddie Cheever   Tyrrell-Ford Cosworth 1'27"594 15
16 33   Patrick Tambay   Theodore-Ford Cosworth 1'27"939 16
17 28   Didier Pironi   Ferrari 1'28"266 17
18 23   Bruno Giacomelli   Alfa Romeo 1'28"323 18
19 14   Marc Surer   Ensign-Ford Cosworth 1'28"339 19
20 4   Michele Alboreto   Tyrrell-Ford Cosworth 1'28"358 20
Vetture non qualificate
NQ 20   Keke Rosberg   Fittipaldi-Ford Cosworth 1'28"436 NQ
NQ 25   Jean-Pierre Jabouille   Ligier-Matra 1'28"841 NQ
NQ 6   Héctor Rebaque   Brabham-Ford Cosworth 1'29"188 NQ
NQ 21   Chico Serra   Fittipaldi-Ford Cosworth 1'29"434 NQ
NQ 32   Piercarlo Ghinzani   Osella-Ford Cosworth 1'29"649 NQ
NQ 31   Beppe Gabbiani   Osella-Ford Cosworth 1'29"795 NQ

Gara modifica

Resoconto modifica

 
Nelson Piquet impegnato a Monaco

Il via della gara venne posticipato in quanto un incendio aveva colpito, verso le 14:15 (un'ora e un quarto prima dell'ora fissata per la partenza) le cucine dell'Hotel Loews, struttura attigua al tracciato, tanto da dare il nome al tornatino dopo il Mirabeau alto. L'acqua usata per spegnare l'incendio aveva reso umida la pista all'interno del Tunnel e vi era il pericolo di crolli. Ciò mise in dubbio la stessa tenuta del gran premio.[14] La gara venne inizialmente posticipata di soli cinque minuti, poi ulteriormente fermata. Alle 16:10 il direttore di gara radunò i piloti chiedendo loro di effettuare due giri di ricognizione per valutare lo stato della pista. veniva deciso di porre delle bandiere gialle lungo l'interno Tunnel al fine di vietare i sorpassi in quel tratto.[15] Il gran premio partì così con quasi un'ora di ritardo.

Al via Nelson Piquet scattò in testa, mentre Andrea De Cesaris e Mario Andretti si eliminarono a vicenda alla salita del Massenet. Dietro al brasiliano vi erano Gilles Villeneuve, Nigel Mansell, Carlos Reutemann, Alan Jones, Riccardo Patrese e Elio De Angelis.

Al giro 14 quando Mansell ebbe un'indecisione proprio al tornante del Loews, Reutemann lo tamponò nel posteriore, piegando l'ala anteriore. L'argentino rientrò ai box e sprofondò in classifica, mentre l'inglese fu costretto al definitivo ritiro.

Alan Jones passò Villeneuve alla S. Devote nel corso del giro numero 20. Cinque tornate dopo fu il turno di Riccardo Patrese a passare il canadese. Il padovano dell'Arrows si ritirò al giro 29 per un problema al cambio. Al 32º giro si ritirarono il sesto René Arnoux (sbatté contro il guardrail) e Elio De Angelis quarto (motore) e Reutemann (cambio), ma ormai lontano dalla zona punti.

Ora Nelson Piquet guidava su Alan Jones, Gilles Villeneuve più staccato, poi Jacques Laffite e Watson ancora più staccati dal brasiliano. In testa il duello era vivo e proseguì per diversi giri. Al giro 53 Piquet era vicino al doppiaggio di Eddie Cheever e Patrick Tambay. Il primo passò la Theodore al Tabaccaio: Piquet, nel tentativo di passare anche lui, andò a frenare sulla parte più esterna della pista. La Brabham colpì contro il guardrail e il brasiliano fu costretto al ritiro. Nello stesso giro si ritirò per un guasto del motore Watson, che era quinto. Al giro 56 Marc Surer entrò in zona punti passando Patrick Tambay.

Negli ultimi giri Alan Jones, che scontava problemi di pescaggio del carburante, perse molto tempo; al giro 67 si fermò ai box per un rabbocco di benzina. A quattro giri dal termine Villeneuve, in grande rimonta, lo superò proprio sul traguardo.

Vince così il canadese (alla quinta vittoria in carriera) davanti a Jones, Jacques Laffite, Didier Pironi, Eddie Cheever e Marc Surer ancora a punti con la Ensign. Era dal Gran Premio degli Stati Uniti-Est 1979 che la Ferrari non vinceva un gran premio.[16]

Risultati modifica

I risultati del gran premio[17] furono i seguenti:

Pos No Pilota Costruttore Giri Tempo/Ritiro Pos. Griglia Punti
1 27   Gilles Villeneuve   Ferrari 76 1h54'23"38 2 9
2 1   Alan Jones   Williams-Ford Cosworth 76 + 39"91 7 6
3 26   Jacques Laffite   Ligier-Matra 76 + 1'29"24 8 4
4 28   Didier Pironi   Ferrari 75 + 1 giro 17 3
5 3   Eddie Cheever   Tyrrell-Ford Cosworth 74 + 2 giri 15 2
6 14   Marc Surer   Ensign-Ford Cosworth 74 + 2 giri 19 1
7 33   Patrick Tambay   Theodore-Ford Cosworth 72 + 4 giri 16
Rit 5   Nelson Piquet   Brabham-Ford Cosworth 53 Incidente 1
Rit 7   John Watson   McLaren-Ford Cosworth 52 Motore 10
Rit 4   Michele Alboreto   Tyrrell-Ford Cosworth 50 Collisione con B.Giacomelli 20
Rit 23   Bruno Giacomelli   Alfa Romeo 50 Collisione con M.Alboreto 18
Rit 15   Alain Prost   Renault 45 Motore 9
Rit 2   Carlos Reutemann   Williams-Ford Cosworth 33 Cambio 4
Rit 11   Elio De Angelis   Lotus-Ford Cosworth 32 Motore 6
Rit 16   René Arnoux   Renault 32 Incidente 13
Rit 29   Riccardo Patrese   Arrows-Ford Cosworth 29 Cambio 5
Rit 12   Nigel Mansell   Lotus-Ford Cosworth 15 Collisione con C.Reutemann/Sospensione 3
Rit 30   Siegfried Stohr   Arrows-Ford Cosworth 14 Alimentazione 14
Rit 8   Andrea De Cesaris   McLaren-Ford Cosworth 0 Collisione con M.Andretti 11
Rit 22   Mario Andretti   Alfa Romeo 0 Collisione con A.De Cesaris 12
NQ 20   Keke Rosberg   Fittipaldi-Ford Cosworth
NQ 25   Jean-Pierre Jabouille   Ligier-Matra
NQ 6   Héctor Rebaque   Brabham-Ford Cosworth
NQ 21   Chico Serra   Fittipaldi-Ford Cosworth
NQ 32   Piercarlo Ghinzani   Osella-Ford Cosworth
NQ 31   Beppe Gabbiani   Osella-Ford Cosworth
NPQ 10   Slim Borgudd   ATS-Ford Cosworth
NPQ 18   Derek Daly   March-Ford Cosworth
NPQ 17   Eliseo Salazar   March-Ford Cosworth
NPQ 35   Brian Henton   Toleman-Hart
NPQ 36   Derek Warwick   Toleman-Hart

Classifiche modifica

Note modifica

  1. ^ Villeneuve resta alla Ferrari, in Stampa Sera, 28 maggio 1981, p. 11.
  2. ^ Cristiano Chiavegato, La Ferrari conferma Villeneuve per due anni, in La Stampa, 29 maggio 1981, p. 23.
  3. ^ Cristiano Chiavegato, A Las Vegas corsa in un parcheggio, in La Stampa, 31 maggio 1981, p. 21.
  4. ^ Cristiano Chiavegato, Sciopera la Formula 1?, in Stampa Sera, 27 maggio 1981, p. 23.
  5. ^ Severi controlli ai box, in La Stampa, 28 maggio 1981, p. 23.
  6. ^ a b c Cristiano Chiavegato, L'Osella cerca l'ammissione alle prove, in La Stampa, 28 maggio 1981, p. 23.
  7. ^ La "To-Corse" a Montecarlo, in Stampa Sera, 27 maggio 1981, p. 23.
  8. ^ Qualificate le Osella, in Stampa Sera, 28 maggio 1981, p. 11.
  9. ^ Risultati delle prequalifiche (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2006).
  10. ^ a b Cristiano Chiavegato, Reutemann: Brabham fuorilegge, in Stampa Sera, 29 maggio 1981, p. 23.
  11. ^ Cristiano Chiavegato, Ma quant'è veloce Piquet (Brabham), in La Stampa, 29 maggio 1981, p. 23.
  12. ^ Cristiano Chiavegato, Villeneuve infiamma a Montecarlo i tifosi di Ferrari, in La Stampa, 31 maggio 1981, p. 21.
  13. ^ Risultati delle qualifiche, su chicanef1.com.
  14. ^ Guido Coppini, La gara ha rischiato di non partire, in Stampa Sera, 1º giugno 1981, p. 12.
  15. ^ Gian dell'Erba, Piloti incerti se correre o no, in Stampa Sera, 1º giugno 1981, p. 12.
  16. ^ Cristiano Chiavegato, Crollano tutti, emergono Villeneuve e la Ferrari, in Stampa Sera, 1º giugno 1981, p. 12.
  17. ^ Risultati del gran premio, su formula1.com.

Altri progetti modifica

Campionato mondiale di Formula 1 - Stagione 1981
                             
   

Edizione precedente:
1980
Gran Premio di Monaco Edizione successiva:
1982
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